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Autore: Honey_34    16/10/2005    1 recensioni
Si svolge nella scena in cui Alessandro vede Roxane per la prima volta durante una festa, mentre lei balla. Il personaggio di Hexantia è completamente inventato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Efestione entrò nella Sala delle riunioni per la prima volta nell’enorme palazzo di Babilonia. Colonne di marmo grigio giganteggiavano nei quattro angoli della stanza, ai loro piedi decori in oro e bronzo; il tavolo rettangolare che si estendeva per gran parte della sala era in legno scuro e levigato, lucidissimo, sorretto da quattro gambe a forma di zampe di leone, anch’esse in legno. Efestione avanzò, ancora con la bocca aperta ammirando quella sala magnifica, quando dalla porta secondaria entrò Alessandro con la danzatrice Roxane. -Amico mio…perdonami se ti ho mentito a proposito del consiglio di guerra- -Di niente Alessandro, ma ora mi chiedo il motivo di questo incontro- Alessandro annuì e gli fece cenno di sedersi. Il comandante si sedette e appoggiando le braccia sulla superficie in legno guardò il suo Re in attesa di una risposta. Roxane fece un piccolo inchino ed uscì dal portone principale. -Ho deciso di sposare Roxane, Efestione- l’amico impallidì, gli occhi color mercurio divennero lucidi e la mano destra si chiuse a pugno. Ad Alessandro non sfuggì nulla, ma non ci diede momentaneamente importanza. -Per questo motivo ho deciso, prima di rendere questa mia decisione ufficiale, di invitare te ed…Hexantia, a cena nelle mie stanze questa sera. Le due donne potranno incontrarsi per acconciarsi e vestirsi, manderò un paggio a riferirvi l’ora della cena. Se può interessarti, ho saputo che Hexantia è arrivata da poco da Zadracarta, sarà un’ottima occasione per conoscerci tutti meglio- Alessandro si alzò in piedi e accompagnò Efestione alla porta. -Efestione…-riprese poi, inclinando il capo leggermente sulla spalla destra -…desidero un figlio, e con questo anche un erede e Roxane, di nobili origini, me ne potrà dare uno degno di questo ruolo. Sai quanti nemici ho in Grecia, qui in Persia, perfino in Macedonia, la nostra casa. Ma tu rimani comunque il migliore degli amici che non lascerò mai e poi mai, finché la morte non arriverà a separare la nostra grande amicizia- Efestione sorrise dolcemente e abbracciò il suo Re, chiudendo gli occhi –Fino alla morte, mio Alessandro- si guardarono ancora per un istante, poi il Comandante uscì e chiuse la porta. Quella sera, mentre Hexantia aiutava Efestione a fare il bagno, un paggio bussò alla porta e la ragazza andò ad aprire. -Un messaggio per il comandante Efestione da parte del Re- disse il paggio, un ragazzo sui vent’anni con i capelli scuri come la notte e gli occhi verdi come i prati. -Sono Hexantia, la compagnia del Comandante, di pure a me- -Io…non posso signora, ho ordini dal Re e il messaggio è per il…- -Efestione è momentaneamente indisposto, ragazzo!- -Ho ordini precisi dal Re in persona da rispettare, non posso consegnare alcun messaggio a…- -Dimmi Efialte…- Efestione era uscito dalla vasca ed aveva avvolto un telo attorno alla vita, bastante solo per coprire le parti intime, Efialte rimase interdetto non riuscendo a staccare gli occhi dal fisico del Comandante. –Dimmi Efialte!- ripeté Efestione. -Re Alessandro chiede di essere raggiunto fra due ore nelle sue stanze- -Tutto qui?- chiese Efestione. -Tutto qui- rispose Efialte. -Puoi andare, grazie- Hexantia chiuse la porta e asciugò Efestione, poi gli preparò i vestiti per quella sera. Lui si stese sul letto guardando la bellissima ragazza indaffarata con eleganti e splendidi abiti persiani da donna. Lei si voltò incrociando lo sguardo del suo compagno. -No Efestione, ora non posso, devo raggiungere Roxane prima della cena- gli si avvicinò e lo baciò sulla bocca, poi gli si stese accanto guardandolo negli occhi. -Non lasciarmi- gli disse con le lacrime agli occhi. -Non lo farò, verrai con me, sempre. Ora va, Roxane ti aspetta- lei annuì lo baciò sulla fronte ed uscì. Più tardi il Comandante si vestì e si pettinò i capelli lasciandoli ricadere morbidi e lisci sulle spalle e si diresse verso le stanze di Alesssandro dove venne accolto e fatto accomodare. Poco dopo arrivarono le due ragazze, ancora più belle del solito. Roxane indossava un abito rosso con decori in oro raffiguranti l’amore, i capelli erano tenuti in un intreccio complesso. Hexantia invece, indossava un abito blu e bianco, anch’esso con decori in oro. Gli occhi erano ancora più misteriosi grazie ad una riga nera ed i capelli erano legati in una coda alta con boccoli luminosi e definiti. -Leptine, fa portare la cena!- disse Alessandro. Si sdraiarono sui letti e cominciarono a mangiare panini alle olive, focacce speziate e buon vino. Poi venne servita una zuppa fumante di pesce che piacque moltissimo a tutti. Nell’aria c’era imbarazzo, anche se di quando in quando parlavano formalmente, tutti tranne Hexantia. -Stai bene? Non hai detto una parola finora- le sussurrò Efestione all’orecchio. Lei non rispose, ma fece un apprezzamento sul cibo che rese felice Alessandro. -E’ deliziosa questa zuppa. E i panini e le focacce semplicemente superbi- -Merito dei miei cuochi, ma ti ringrazio comunque per il complimento, spero soltanto che al matrimonio eguaglino la stessa professionalità- Dopo questa affermazione ricadde un silenzio tombale…ma qualcuno sorrise. -E’ a questo che volevi arrivare Hexantia?- le sussurrò di nuovo Efestione, che si era accorto del ghigno nascosto dal calice di vino. Lei per tutta risposta lo guardò sorridendo ancora più apertamente. Un cuoco interruppe quel silenzio. -Verrà servito ora, pesce arrosto arricchito di spezie, olive e pane abbrustolito e condito con olio e carne cotta farcita da un impasto di uova, sale, olive e formaggio- tornò indietro e ricomparve quasi all’istante con i cibi elecati. Quando terminarono la cena uscirono in uno dei giardini “paradisi” di Babilonia osservando le stelle e odorando l’intenso profumo dei fiori. -Questi sono i momenti che ci dobbiamo godere, perché fra non molto ripartiremo…Roxane mi seguirà e così tutti coloro che vorranno proseguire con me, gli altri potranno tornare alle loro case, a Pella, Ege, Mieza…tu Efestione, cosa farai?- -Ti seguirò Alessandro, ma questo tu lo sai già- -Questo vuol dire che lascerai a Babilonia nuovi affetti…-disse il Re guardando Hexantia. -No sire. Io seguirò Efestione ovunque lui andrà- rispose lei facendo un passo avanti. -Ma il comandante sarà impegnato negli affari di guerra, sarai solo d’intralcio- -Se posso permettermi, sire, anche Roxane ti seguirà, dunque sarà anche lei un intralcio…-Efestione la fulminò con lo sguardo, ma Alessandro non parve arrabbiato, il che era confortante. -Amico mio, mi permetti di parlare un momento da solo con la tua compagna? Roxane aspettami nelle mie stanze- Roxane ed Efestione uscirono e il Re guardò la splendida ragazza che aveva davanti. -Cosa provi per Efestione?- le chiese. -Io lo amo- -Lui lo sa?- -No…-rispose le abbassando lo sguardo. -Quindi non hai intenzione di dirglielo?- -No- -Perché?- Hexantia non rispose e andò verso il balcone appoggiando le mani sulla superficie fredda. -Perché lui ama te, sire. È questo il motivo- Alessandro parve pensare a lungo, poi rispose: -Quello che sto per dirti lo penso davvero, non è per confortarti. Lui prova qualcosa anche per te, un sentimento profondo- -E’ quell’ANCHE che non mi piace- -Un uomo come Efestione, come me, è sempre pieno di ANCHE, ricordalo- il suo tono fece capire che il discorso era terminato, Hexantia fece un inchino e tornò da Efestione, che l’attendeva.
  
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