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Autore: feddy_chan555    24/08/2010    2 recensioni
La sveglia suona ma non so se mi va di alzarmi… Mi giro e mi rigiro sul letto morbido della mia stanza… beh, sono una tre stelle, un premio ci potrà pur essere, almeno… Dopo tredici anni passati in questo posto, ci fai l’abitudine… Fan fiction misteriosa... su un futuro... possibile!
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ahah, vorrei tanto vedere la vostra faccia, mentre leggete questo capitolo, ahahah

 

 

Dove mi trovo…
Chi sono…
Le mie gambe… sono così corte… ed anche il mio corpo…
Perché ho un grembiulino nero?
PERCHE’ HO UN GREMBIULINO???
I miei capelli… sono raccolti in due codini bassi…
In braccio… in braccio ho un…


Coniglio…



Ero nella mia stanza, tutta sola, tanto per cambiare…
Sentii bussare alla mia porta, mi affacciai.
“Oh, Hotaru!” feci per abbracciarla, ma lei usò la sua solita invenzione “scaccia idioti”.
“Cattiva…” la rimproverai a voce flebile, in ginocchio per terra, piagnucolando come al solito.
“Non credere che sia venuta per vederti… Natsume ti sta cercando…” la divisa delle medie le stava particolarmente bene, si era fatta crescere leggermente i capelli, facendoli arrivare fino alle spalle. Il suo viso si era addolcito particolarmente, ma non il carattere…
“Na…Natsume?” solo sentire il suo nome mi faceva ribollire di rabbia!! Anche se abbiamo iniziato le medie, lui è rimasto il solito bambino, non è cambiato per niente! Mi chiama stupida, mi tratta male…
“Sì… sembrava allarmato… dice che non si può muovere, non ne so il motivo…” Hotaru chiuse gli occhi.
“Ma scusa… non poteva venire lui?” mi rialzai in piedi.
“Ma sei stupida?!” mi diede una botta in testa, poi continuò: “Se non si può muovere!”.
“Ah… è vero…” mi ripresi ed iniziai a correre via.
Sentii che Hotaru mi stava dicendo qualcosa… ma non capii cosa… continuai a correre ma, quando arrivai all’uscita del dormitorio della divisione superiore, mi resi conto di una cosa: non sapevo dov’era!
Così mi incamminai verso il dormitorio maschile, badando bene a non farmi scoprire… camminavo lentamente, silenziosamente… piano… piano…
“Ciao, Mikan!” sentii qualcuno che mi dava una botta sulla schiena, ed io emisi un gemito.
“Tsu… Tsu…” deglutii. “TSUBASA! Che… che ci fai tu, qui?” ero ancora spaventatissima, ridevo nervosamente, proprio per non essere scoperta (-__-“).
Indossava la divisa delle superiori, aveva sempre la sua solita stella sulla guancia ma, stranamente, non indossava il suo inseparabile cappello.
“Veramente dovrei farla io a te questa domanda… questo è il mio dormitorio…” sorrise.
Mi guardai intorno, abbassai lo sguardo, notai tutti quei maschi in giro, riabbassai lo sguardo.
“Ah…” fu l’unico suono che riuscii a far uscire dalla mia bocca.
“Mikan, che cosa ci fai tu qui?” lasciò perdere il sorriso di prima ed assunse un’espressione seria.
“Ecco…” perché non fidarmi di Tsubasa senpai? “Hotaru ha detto che Natsume mi stava cercando e che non si poteva muovere… quindi…”.
“Capisco… ma se stai cercando il tuo fidanzato non lo troverai qui, l’ho incontrato poco fa nella sala di addestramento… era in dolce compagnia…
“Eh?” risposi imbambolata.
“Non gli permetterai di tradirti, vero?”.
Misi insieme un paio di pezzi del puzzle:
Fidanzato + dolce compagnia + tradimento = …
“MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO?? NATSUME NON E’ IL MIO FIDANZATO, VE LO VOLETE METTERE IN TESTA, UNA BUONA VOLTA?! NON SONO INNAMORATA DI LUI, MA ANDIAMO…”
“Però un po’ ti piace… ammettilo!” disse lui avvicinandosi a me, abbassandosi leggermente.
“MA CHE ASSURDITA’!! NON MI PIACE PER NIENTE, LO ODIO, LO DETESTO, LO…” non feci in tempo a concludere la frase che mi resi conto che Tsubasa se ne era già andato!
“Ciao ciao, Mikan…” disse lui, volato dall’altra parte e alzando la mano a mo’ di saluto.
Ripresi a correre…
Se c’era una cosa che mi dava sui nervi più di Natsume, era che la gente mi dicesse che sono innamorata di lui… ma andiamo! Io… innamorata di quello sbruffone perver…
Non feci in tempo a concludere la frase che urtai contro qualcosa… o qualcuno… era un qualcuno più basso di me…
Appena aprii gli occhi, iniziai ad osservare meglio quella creaturina.
Era una bambina piccola, tipo d cinque o sei anni, aveva dei capelli neri raccolti in due codini bassi, un grembiulino nero, il vestitino bianco e, abbracciato a sé, teneva un coniglietto dall’aria cupa… aveva degli occhi rossi sangue e, dalla sua bocca conigliesca, pareva uscisse sangue.
“Ti… ti sei fatta male? Mi dispiace, ma non guardavo dove camminavo” sorrisi ed aiutai la bambina a rialzarsi. La sua pelle era pallida, bianca come il latte, notai dei riflessi violacei all’interno della sua bocca.
“Tu… puoi vedermi?” sussurrò la bambina, ritraendo il braccio e rialzandosi da sola.
“Ehm… certo che posso vederti… che domande! Come mai non indossi la divisa?” continuai a sorridere, cercando di capire quale fosse in significato della sua domanda.
“Cercavi qualcuno?” sussurrò ancora. La sua voce era flebile e dolce, ma allo stesso tempo mi faceva rabbrividire. A quanto pareva, aveva completamente ignorato la mia domanda… BENE…
“Ecco… nessuno di speciale, solo un…” ed ecco che una figura si avvicinava correndo.
“MANIACO, PERVERTITO, SBRUFFONE, MENEFREGHISTA E BUGIARDO!” urlai.
Natsume sbuffò.
“Stai bene, piccola?” disse rivolta alla bambina, con tono dolce.
“Ugu… Che cosa vuol dire?” la bambina piegò la testa verso un lato.
Che carina, pensai subito!
“Ehm… cose che potrò spiegarti quando sarai più grande! E tu, Natsume.. dicevi che non ti potevi muovere, che era un’emergenza e, invece…”
“Era lei l’emergenza…” disse lui, indicando la bambina con il dito. Aveva l’aria preoccupata.
“SEI UNA STUPIDA!” Urlò alla piccola. “TI AVEVO DETTO DI NON ALLONTANARTI, DI RIMANERE DOV’ERI, E TU CHE HAI FATTO? TE NE SEI ANDATA!” aveva l’aria sempre più preoccupata, iniziava a terrorizzarmi.
Ed ecco che la bambina iniziò a piangere.
“Oh, no! Piccola, non piangere! Ecco, bravo Natsume, sei sempre il solito! Non si urla ai bambini, hai mai urlato a Youchi?!”.
“Sei una stupida…” stavolta era rivolto a me, ma io non ci badai, mi misi sulle ginocchia e mi rivolsi alla bambina…
“Dimmi, piccola, come ti chiami?” le chiesi dolcemente.
Lei si asciugò le lacrime, poi disse, singhiozzando: “Ayu… mi chiamavano Ayu…”

 

 

Uhm............. ringraziamenti x LE recensioniii xDxD

 

Cippy_Denny: ahahah, è vero, sei proprio qui xD nel prossimo capitolo ti sbellicherai dalle risate xDxD

marzy93: eheheh, almeno l'hai letta, la scena XP ma sei proprio sicuuuuura che sia davvero per l'indigestioni di Tayaki che Ayu è entrata in coma per un mese? sicuuuuura? xDxD ah, non dico niente xP

 

Nel prossimo capitolo, più che la suspance, ci sarà da ridere, non perdetelo!

Un bacio, qui è Feddy xD

  
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