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Autore: Yu_    24/08/2010    1 recensioni
Ero a casa. Stavo per cominciare il mio primo giorno di liceo nella nuova scuola. La mia scelta non era stata molto sensata: avevo deciso di cambiare scuola di qualche chilometro solo perché non amavo molto le materie. Il mio cambiamento?Dalla scuola di Forks a quella di La Push. Eh sì...il mio cambiamento che pensavo fosse stupido si è rivelato...non so nemmeno io come. Di sicuro mi ha portato in un mondo scononsciuto che mai avrei pensato... La mia prima fic su Twilight. Se vi ho incuriosito leggete e recensite.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quileute
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Come conosco Paul?Non è una cosa difficile da capire…”obiettò.

“Io non lo so, posso solo fare delle supposizioni…”dissi.

“Siamo praticamente cresciuti insieme.”rispose.

“E basta?”

“Sì”

Ci furono alcuni attimi di silenzio prima che lui ricominciasse a parlare.

“Ma come mai è la prima volta che ti vedo alla scuola della riserva?Gli altri anni non c’eri…”

“Ho cambiato scuola, andavo a Forks.”risposi.

“Ah…”disse e cambiò subito di espressione, come se avessi detto qualcosa che non andava.

“Perché voi della riserva quando qualcuno nomina la città…no, città non è, è più un paesino, no, forse nemmeno quello…”mi stavo impappinando. Ma perchè mi succede sempre con le persone con cui voglio stringere un’amicizia?

“Si chiama Forks. È solo un qualcosa di sperduto nello stato di Washington. Mica si offendono se non sai cos’è…è talmente piccolo.”disse ridendo.

“Vedi come hai reagito?Ti ripeto la domanda. Perché quando sentite nominare Forks cambiate subito umore?”

“Sai, le persone che ci girano intorno non sono molto simpatiche…”fu la sua risposta. Un po’ vaga per me.

“Qualcuno in particolare, se posso chiedere?”domandai.

Non rispose perché in quel momento uscì Seth di fretta dalla porta.

“Kate sono nei guai. Guai seri.”disse preoccupato.

“Sentiamo: cosa è successo?”

“Mia sorella…è incazzata nera. Mi ha telefonato ma io non le ho risposto perché pensavo che le stesse bene dopo che non mi ha calcolato minimamente per tutta la giornata. Visto che non le ho risposto mi ha scritto un messaggio dove dice che non torno a casa entro cinque minuti lo dice ai miei che mi metteranno in punizione a vita.”disse quasi tutto d’un fiato.

“Ma non avevi detto che avresti fatto in tempo a morire, a resuscitare e a reincarnarti due volte prima che tua sorella si accorgesse che eri sparito?”

“Eddai scherzavo!!!”piagnucolò.

“E cosa vorresti da me dopo che mi hai detto ciò?”domandai.

“Ti prego riaccompagnami.”mi supplicò.

“No, no.”risposi maligna. Quanto mi piaceva quando lo vedevo in quel modo. Dico in senso ironico!

“Per favore!!!”

“No!Con cosa ti riaccompagno che sono venuta qui con Paul?”

“Fregagli il motorino.”propose lui.

“Non se ne parla nemmeno!”esclamai.

Embry intanto si godeva la scena divertito.

“Quello di Quil.”

“No!”

“Quello di Jared!”

“Tu stai scherzando!”

“Allora la moto di Jacob.”

“Dopo uccide te.”

“Allora che ne dici di quella di Andrea?”

“E tu Seth perché non te ne torni a casa con le tue gambine?”

“In cinque minuti non arriverei mai se andassi a piedi.”disse con aria innocente.

“Io ti ho già detto che non posso!”insistetti. Non avevo per niente voglia di riaccompagnarlo a casa. Era nei guai?Peggio per lui!La prossima volta ci pensa prima di fare il deficiente e fuggire di casa senza dire niente a sua sorella. Poi vidi il volto di Embry illuminarsi. Speravo non dicesse quello che stava per dire.

“No, no, no, no, no!!”pensai.

“E se invece…ahi”non fece in tempo a finire la frase perché gli avevo pestato il piede.

“Kate, però tu giochi sleale!”esclamò Seth”E non fate finta di niente, nessuno dei due. Kate ti ho visto che gli hai pestato un piede per impedirgli di dirmi che lui mi poteva riaccompagnare a casa.”

“Cavolo Seth, ti stai acculturizzando!!Non ti ho mai sentito fare un discorso più complicato. Pensavo che alle persone senza cervello non fosse possibile ragionare così!”esclamai offesa.

“Ma io un cervello ce l’ho!”esclamò.

“Se lo dici tu…”dissi con aria saggia.

“Pensi che io non abbia un cervello?”disse serio. Ma come faceva a essere così serio su certe cose?Era ovvio che lui non aveva un cervello!

Non risposi. La cosa era talmente ovvia…

“Ok, ho capito che devo lasciar stare certi discorsi.”disse visto che io non rispondevo. “Ci sono cose più importanti. C’è una sola persona a cui non ho ancora chiesto di riaccompagnarmi a casa. Embry, mi daresti un passaggio?????”

Io lo stavo fissando cercando di fargli capire che era fuori discussione. Se Seth era nei guai era solo colpa sua!!Quanto sono cattiva!!

“Sì, certo, va bene...”acconsentì.

Che cosa??Gli aveva detto di sì…

“…ma se vuoi posso riaccompagnare anche te già che ci sono.”aggiunse.

Davvero?Davvero mi avrebbe riaccompagnato?Wow!

“Ma come fai?Non possiamo andare in motorino in tre…”dissi.

Cioè, non è che non volevo andare con lui, è che non volevo fare un incidente. Se volevo farlo fregavo il motorino di uno dei ragazzi Quileute lì presenti e andavo a sbattere da qualche parte.

“Stai tranquilla, prima porto lui e poi torno indietro a riaccompagnare te…”rispose ai miei pensieri.

“Ma non farai fatica, o non perderai tempo?”gli domandai.

“No, tanto oggi non avevo niente da fare.”rispose.

“Ciao Kate, spero che la delusione per i tuoi piani malefici contro di me non siano stati rovinati…”disse Seth con un finto dispiacere.

“Spero che i tuoi ti diano una bella punizione.”risposi al suo finto sarcasmo.

“Seth andiamo?”gli disse Embry che si era avviato verso il suo motorino.

Mise in moto e partirono a tutto gas. Dopo qualche secondo scomparvero dietro la curva. Povero Seth. Quando voglio so essere veramente cattiva. Io gli voglio bene, però mi diverto a farlo arrabbiare. È più forte di me.

“Ehi, che fine hanno fatto Embry e Seth?”mi chiese Paul.

Lui e gli altri avevano finito di mangiare ed erano usciti fuori nel suo piccolo giardino.

“Embry ha riaccompagnato a casa Seth. A quanto pare se non tornava subito era nei guai.”risposi.

“A volte sa essere brillante quanto stupido quel ragazzo.”disse Jared.

“Sì.”intervenne Jacob. “La cosa di scappare mentre sua sorella e quel cetriolo di Sam si baciano è davvero geniale. La cosa stupida è non dirle niente e non lasciarle nemmeno scritto qualcosa in cui dice dove va. È ovvio che lei si preoccupa.”.

“Ehi, Kate, con cosa torni a casa?Vuoi un passaggio?”mi chiese Andrea.

“No, tranquillo. Mi riaccompagna Embry quando torna.”risposi.

“Ok. Io ragazzi scappo a casa. Ciao!”ci salutò e poi ripartì.

“Embry?Uhuh!!”esclamò Jared.

“Ma tu non sai fare altro che prenderla in giro?”ringhiò Paul.

“Perché, che ho fatto?”
“Prima con me e poi con lui.”

Non avevo capito molto bene, ma loro si intesero con delle occhiate e Jared esclamò:

“Era per scherzare!!!!Scusa Kate!”

“No, tranquillo. Non è niente!”dissi.

Stettero un attimo in silenzio. Jacob stava cercando qualcosa.

“Ehi, Jacob, che cerchi?”gli chiesi.

“Le chiavi del motorino, non le trovo!!”esclamò.”Non mi ricordo dove le ho messe!Eppure ero sicuro di averle messe qui nello zaino…”

A quel punto Quil scoppiò a ridere. Che c’era da ridere?

“Quil, le hai prese tu?Me la stai facendo pagare per prima?”gli disse Jacob minaccioso.

Anche Jared cominciò a ridere. Paul si mise una mano sulla fronte sull’orlo della disperazione.

Sentii un motorino arrivare. Era Embry. Per fortuna!!Corsi a salutare Paul. Lo abbracciai e gli sussurrai all’orecchio:

“Sopporta!Sopporta e basta!Comunque è stata una bella giornata. Grazie del pranzo. I tuoi amici non sono poi così male..”

Alla mia ultima frase fece una faccia strana.

“Ciao ragazzi!”urlai perché si stavano per prendere a botte.

“Ciao Kate, è stato bello conoscerti!”esclamò Jacob.

Salii sul motorino di Embry e mi abbracciai a lui.

“Tieniti forte!”esclamò e partimmo a tutta birra.

Andava veloce, però. Non ce lo facevo.

“Dov’è che abiti?”mi chiese.

“Abito a Forks, non tanto lontano dalla casa di Leah e Seth.”risposi.”A proposito, sai se i suoi genitori se la sono presa con lui?”aggiunsi.

“No.”rispose.”L’ho lasciato sul vialetto di casa sua.”.

Stette un po’ in silenzio, poi mi chiese:

“Senti vuoi tornare a casa subito?”

“No, non lo so, perché?”risposi.

“Hai voglia di fare un giro?Anche solo in motorino se non vuoi scendere da nessuna parte…”propose.

Cosa?Avevo capito bene?Mi aveva chiesto di andare a fare un giro, anche solo sul motorino. Oddio!

“Sì, certo che mi va!”acconsentii entusiasta.

Cambiammo strada e ci dirigemmo nuovamente verso La Push. Wow, che bello!Il vento mi veniva in faccia però non sentivo freddo. I miei capelli andavano di qua e di là e qualche volta mi entrarono in bocca. I suoi invece restavano fermi lì. Erano lunghi fino a metà schiena ed erano di un bel nero lucente.

Arrivammo alla spiaggia.

“Ti va di scendere?”mi chiese.

“Sì, non sono mai stata qui, mi piacerebbe vedere come è questo posto.”risposi.

Parcheggiò il motorino e scendemmo. Non era una spiaggia particolarmente affollata, ma la gente ci veniva per fare surf. Il mare era un po’ mosso, ma l’acqua era trasparente ugualmente.

Arrivammo alla riva e osservai quell’ acqua cristallina e lucente. Era molto bella. Non avevo parole, non avevo mai visto niente di più bello.

“Bella l’acqua, no?”mi disse.

Annuii. Non potevo essere più felice che in quel momento.

 

 

 

 

Salve a tutti!!!Sono finalmente riuscita a postare prima grazie anche all’aiuto di _Sister_ che mi ha dato tanta ispirazione e supporto!!!

Ringrazio chi mi recensisce (anche se nell’altro capitolo nessuno l’ha fatto…però io li ringrazio ugualmente anche solo chi ha letto) chi legge, chi ha messo sulle preferite e chi sulle seguite.

A presto!

Miriam

   
 
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