7.8 - Il risveglio
Passarono i giorni, passarono le settimane e alla fine anche i mesi, e le
condizioni di Joey nn miglioravano, ma neanche peggioravano e questo a detta
del medico era una cosa importante. Dawson aveva lasciato tutto nelle mani dei
suoi collaboratori, infondo mancavano da girare le ultime scene della terza
serie e poi la messa in onda, non sarebbe stato un problema…praticamente
viveva in ospedale, il giorno stava li e molte serate le passava li. Tutti
avrebbero voluto aiutarlo ma nessuno sapeva come,
l’unico che riusciva a parlare con l’amico era Pecey. Anche
lui per stare vicino al suo migliore amico, aveva deciso di lasciare tutto in
mano ai suoi collaboratori a NewYork e lui venne a dirigere il ristorante di
Capeside.
Andie faceva avanti e indietro da New York, appena aveva un po’ di tempo
correva al capezzale di Joey e le raccontava tutto ciò che capitava… Julian dal
canto suo ormai era ospite fisso a casa Grams, Andie lo adorava per quello che
stava facendo…”Amore, grazie, per essere qui!” gli ripeteva di continuo.
“Andie non mi ringraziare io voglio stare con te, e questo implica anche questo
a me va bene e poi i tuoi amici sono veramente favolosi!”
Joey ormai era in coma da quasi due mesi, e nessuno sapeva più che cosa fare,
non sapevano come comportarsi, i medici dicevano che l’unica cosa da fare era
aspettare, e ad un certo punto i medici dissero a Dawson di andare a casa, che
non c’era niente da fare li… ma lui non voleva, non voleva lasciarla… ma
intervenne Gail che parlò molto francamente al figlio:
“Dawson Leery è ora che cresci, non puoi continuare a comportanti come un
bambino che ha paura di perdere il suo giocattolo!”
“Ma mamma che dici!” rispose lui indignato!
“Dawson dico che stai qui a vegetare, come lei! Sto male come te per le
condizioni di Joey è come una figlia per me lo sai… ma
devi reagire, continuare a vivere, non puoi abbatterti…”
“Perché non posso con lei se ne sta andando la mia vita...”
“Ecco vedi! Joey non è la tua vita, è una parte importante della tua vita,
indispensabile, forse…, ma non è tutta la tua vita… la
tua vita è anche Amy e da quando Joey è qui non passi tempo con lei…ti vede
entrare in casa e uscire, mai che le dicessi una parola… ma puoi immaginare
come sta quella bambina, come sta tua figlia!”
“Ma mamma lei è piccola cosa può capire!”
“Può capire il fatto che non vede più la sua mamma, e può capire che il suo
papà non la considera… Dawson devi reagire per lei, quel tesoro ha già perso
una mamma, e forse nella peggiore delle ipotesi, e tu sai quanto io non voglia,
potrebbe perdere anche questa…non lasciare che il ricordo di suo padre sia
un’immagine che entra e esce da casa!” disse tutto ciò con rabbia, era uno
sfogo il suo, era stata forte e rassicurante per Amy, per Lily e per Alex, ma
adesso non ce la fece più esplose in un pianto disperato… e si accasciò con la
testa sul letto di Joey e le prese la mano… cominciò a parlare con lei:
“Bambina mia… non farmi scherzi, me li ha già fatti tua madre una volta. Ho già
perso lei, la mia migliore amica, non posso perdere anche te!!!”
singhiozzò Gail.
Dawson era attonito, sua madre era esplosa, e la colpa era tutta sua, non aveva
pensato altro che al suo dolore, senza pensare a quello degli altri, senza
pensare a Pecey, senza pensare a Amy…
Il pianto della madre sembrò riportarlo alla realtà, e allora tornò in se, si
avvicinò alla madre l’abbraccio:
“non ti preoccupare Joey non ti farà brutti scherzi! Andiamo a casa, voglio
stare un po’ con Amy…ma ho bisogno del tuo aiuto…non
so come si fa la mamma, so a stento come si fa il padre…” Si avvicinò a Joey,
la baciò teneramente sulle labbra: “ciao amore mio, vado a casa, da Amy, ma
torno più tardi!”
Il ragazzo uscì e nella sala d’aspetto c’erano tutti: Pecey, Jack, Andie,
Julian, Bessie, il signor Potter e Audrey che appena aveva potuto aveva mollato
il tour.
“Audrey, che ci fai qui… dovresti essere a fare d’apertura al tour dei Blink
182!” disse Dawson vedendo il viso di solito sorridente dell’amica, ma adesso
preoccupato e meno disteso del solito…
“Bhe, chi se ne frega dei Blink… ho solo dovuto aspettare di trovare un modo
per sostituirmi… sarei anche venuta prima…ma!” parlava e si vedeva che
tratteneva le lacrime a forza…era seduta vicino a Pecey che le stringeva forte
la mano.
Dawson si avvicinò a lei l’abbracciò e baciò, poi si rivolse a tutti gli altri:
“Scusatemi tutti, so che in questi giorni sono stato intrattabile e quasi
geloso di ogni attimo che voi passavate con Joey,
mentre io ero fuori…ho cercato di farmi il vuoto intorno… ho cercato di
chiudermi, per non dovermi confrontare, per non dover parlare…scusatemi e
grazie, per essere qui…a tutti indistintamente, un grazie speciale a Pecey,
fratello mio, so che tu stai soffrendo come me… e mi sei vicino sempre e
comunque… ti voglio bene e poi grazie a Julian, scusa, forse non era il modo
migliore per conoscerci, scusami se sono stato scortese, scusami se ti ho
risposto male… scusami per tutto. Signor Potter, Bessie, non credo che mi
basterà una vita per scusarmi con voi…per come vi ho
trattato…per come vi ho messi da parte quando voi siete la sua famiglia!” aveva
le lacrime agli occhi mentre parlava.
Il signor Potter si alzò andò verso Dawson, l’abbracciò e non disse nulla, lo
guardò solamente negli occhi… non servivano parole, tutti sapevano quello che
legava Dawson a Joey… quindi recriminare, o dire qualcosa non serviva a niente.
“Sentite io mi vado a fare una doccia…ne ho proprio bisogno e poi passerò un
po’ di tempo con Amy…” disse Dawson.
Tutti annuirono e Dawson uscì dall’ospedale, si diresse a casa, dove Alex e
Lily stavano giocando in giardino!
“Come sta zia Joey?” chiese Alex
“Tesoro, sempre uguale, la zia continua a dormire… non si è ancora svegliata…”
disse Dawson
“Ma è tanto tempo che dorme!” disse Lily.
“Lo so, è che quando ha avuto l’incidente si è stancata molto… ma vedrete tra
un po’ aprirà gli occhi e starà bene!” disse con voce rassicurante Dawson
“Grazie, zio!” disse Alex abbracciò il ragazzo! Dawson strinse forte a se Alex
e poi disse:
“Sentite che ne dite se andiamo a fare un giro al parco giochi?”
“Si, si!!” dissero in coro i due bambini!
“Allora datemi una mezz’oretta, mi cambio, preparo Amy e andiamo!” sorrise
Dawson.
Andò verso casa e Grams gli disse:
“Sei veramente bravo con i bambini!”
Dawson trasalì, non si era accorto che Grams era li:
“Tu dici?”
“Sei stato l’unico con cui Alex abbia voluto parlare, e lo sei riuscito a
calmare con due frasi!!! Bravo, stai diventando proprio un buon padre!”
“Io direi si e no che sto diventando un mediocre zio… da quando Joey ha avuto
l’incidente non ho pensato a Amy, mai!”
“Tesoro, l’importante è che tu sia qui, senti tu vatti a fare la doccia, che io
sveglio la bambina e la preparo!”
“Grazie, nonna Grams”
Detto questo si avviò sotto la doccia, e rimase immobile sotto il getto d’acqua
per un po’…sperando che l’acqua portasse via con se anche il suo dolore, ma quello
rimaneva attaccato alla pelle… ma lui ormai ci conviveva da un mese, con questo
dolore, e sapeva che lo poteva sopportare…
Si preparò, prese macchina fotografica e videocamera, e uscì con i tre bambini…
Amy quando Dawson l’aveva presa in braccio aveva fatto un sorriso grandissimo e
aveva detto: “papà! Dove ndiamo…”
“Andiamo al parco giochi con zia Lily e zio Alex! Ma prima tutti a mangiare un
bel gelato!!”
La giornata passò molto velocemente e dopo aver fatto un centinaio di foto, una
cassetta intera di riprese…Dawson disse che era ora di tornare a casa…
“papà… mamma?” chiese Amy mentre la rimetteva nel passeggino
Quella domanda che non avrebbe mai voluto sentirsi fare era arrivata e lui
guardò la bambina e le disse:
“Amore la mamma è molto stanca e sta dormendo…”
“Voglio mamma?!?!”
“Tesoro ti va di vedere la mamma, però non la dobbiamo svegliare ok?”
“Ok!”
“Possiamo venire anche noi?” chiese Lily.
“Si certo andiamo!”
Dawson portò i bambini fino all’ospedale e quando arrivarono davanti camera di
Joey, trovarono fuori Pecey e dentro con lei c’erano Bessie e il signor Potter:
“Pecey, cos’è, vuoi battere il record di permanenza all’ospedale?”
“No, amico, è che oggi con tutta la gente che c’era non son riuscita neanche a
salutarla… Jack è dovuto andare a scuola, aveva una riunione, Andie e Julian,
son tornati a NY e Audrey è andata via con tua madre! E
tu che ci fai qui con loro?” disse Pecey indicando i bambini seduti sulle sedie
della sala…
“E’ giusto che la vedano anche loro, altrimenti non possono capire cosa
succede! Ragazzi, aspettatemi qua che ora vi faccio entrare!”
Detto questo entrò nella stanza di Joey, disse due parole a Bessie che uscì
insieme a suo padre e fece andare dentro Pecey, Amy, Lily e Alex.
Quando entrarono Dawson disse ai bambini:
“Vedete Joey sta dormendo, non sente dolore solo è che è tanto stanca… e non
riesce a svegliarsi però ditele quello che volete, che lei vi sente, magari non
vi risponderà, ma saprà che siete passati!”
“Ma non so come fare!” disse Alex.
“Guarda, così!” disse Pecey che si avvicinò al letto prese la mano di Joey e
disse: “Ciao signorinella, te lo avevo promesso che sarei passato tutti i
giorni, non potevo certo mancare oggi... lo so che è un po’ più tardi del
solito, ma sai quanta gente che ti è venuta a trovare…ora devo andare ad aprire
il ristorante altrimenti poi qui a Capeside, non si cena!!!” Disse Pecey, poi
rivolto a Alex: “Puoi dire alla zia tutto quello che vuoi! Amico io vado
davvero è tardi se hai bisogno sai dove trovarmi!” Dawson abbracciò Pecey che se
ne andò.
Alex si avvicinò al letto e si sedette vicino alla zia e Lily, si sedette
dall’altra parte. Poi Alex prese la mano della zia e disse: “Ciao, zia, scusa
se non ti sono venuto a trovare prima… comunque ora
sono qui e voglio dirti che mi manchi, voglio che tu ti svegli così potremo
giocare insieme!! Mi manchi tanto!” poi guardò verso Dawson che gli sorrise, ora a prendere la mano di Joey fu Lily:
“Ciao Joey, sei sempre così bella, anche adesso mentre dormi…sei bellissima…
però quando sei sveglia e disegni con me e mi insegni come si fa sei molto più
bella! Svegliati dai!”
Dawson guardò Amy che guardava Joey e allungava le braccia verso di lei, così
la mise a sedere davanti ad Alex e la bambina cominciò ad accarezzare la faccia
di Joey, come faceva la mattina appena sveglia, poi le appoggiò la testa sul
petto imitata da Alex e Lily che si sdraiarono anche loro… a seguire la scena fuori dal vetro c’erano Bessie e Gail che nel frattempo era
ritornata…
“Zia!” disse piano Alex
“Joey!” disse Lily
“Mamma!” disse Amy…
Dopo un attimo, quando Dawson stava per togliere i bambini dal letto, vide un
mini movimento sulla faccia di Joey:
“Ragazzi joey vi ha sentito…si è mossa…!” disse incredulo
Alex allora ripeté “zia” Lily “Joey” e Amy alla quale sembrava un gioco divertente
disse “Mamma!”
Joey si mosse di nuovo e piano aprì gli occhi… vide Amy, poi Lily, poi Alex e
infine Dawson e fece un sorriso grandissimo… Dawson non sapeva cosa fare, si
girò verso il vetro e fece cenno a Bessie e Gail di entrare…
“La bella addormentata, si è svegliata…” disse con le lacrime agli occhi… e
prese Amy, Bessie e Gail che a stento trattenevano le lacrime, fecero scendere
i bambini dal letto.
Joey, guardava intorno a se e regalava sorrisi a tutti, provava a parlare ma le parole non le uscivano:
“Calma Joey, non ti sforzare…” disse Gail.
Arrivò un’infermiera: “Quante volte ve lo abbiamo detto che qui si può entrare
massimo 2 alla volta!” ma quando vide Joey sveglia, corse a chiamare il medico
che arrivò subito dopo e fece uscire tutti…
Dawson prese il cellulare e telefonò a Pecey: “Amico Joey si è
svegliata…avverti tu gli altri…!” Poi chiamò il signor Potter.
Dopo mezz’ora erano tutti all’ospedale di nuovo, c’era anche Grams, Audrey e
Andie era al telefono con Jack… lei e Julian, stavano tornando indietro.
Il dottore uscì dalla stanza di Joey e vedendo tutti sorrise:
“Allora la signorina Potter, sta bene, cerebralmente e anche fisicamente… c’è
solo un problema, per ora non riesce a muovere gli arti inferiori, non sappiamo ancora se sia dovuto al troppo star ferma o ci sono
problemi più seri, domani le faremo tutti gli accertamenti del caso! Adesso
potete entrare… ma restate poco, non stancatela!”
“Non possiamo stancarla, ha dormito così tanto…” disse Alex, tutti si misero a
ridere… finalmente i volti tesi degli ultimi tempi avevano lasciato spazio a
facce più distese e tranquille.
“Bessie, signor Potter, Alex entrate voi!” disse Dawson, il signor Potter
guardò Dawson con fare interrogativo, come per chiederli se era sicuro e lui
sorrise, adesso aveva tutta la vita da stare con Joey, aspettare qualche minuto
in più non contava nulla. E poi voleva andare per ultimo per poter stare con
lei senza che nessuno lo disturbasse. La processione
continuò e alla fine entrarono Lily, Gail, Dawson e Amy.
“Ciao tesoro…” disse Gail
“Te lo prometto non ti farò più scherzi…” disse Joey.
Tutti sorrisero e Dawson aiutò Joey a mettersi seduta e le diede in braccio la
piccola Amy che a vedere la sua mamma sveglia era tutta felice. Lily guardava
Joey senza dire niente, era come impaurita, fino a poco prima era ferma
immobile sembrava quasi non respirare e adesso dopo due ore era seduta e
parlava con loro! Gail salutò Joey prese Amy in braccio e uscì con le bambine:
“Non hai ancora detto niente!” disse con un filo di
voce Joey
“Non ho parole!” disse lui
“Dawson Leery tu che rimani senza parole… mmm…allora deve essere proprio grave,
tu che riesci a costruire una discussione anche su un bicchier d’acqua!”
“Joey mi hai spaventato a morte…! Non posso perderti, non ragionerei più…nn
vivrei più!”
“Ho sentito il cazziatone che ti ha fatto tua mamma
stamani…avrei voluto svegliarmi, ma non ce l’ho fatta, poi stasera quando ho
sentito le voci dei bimbi, è scattata in me la voglia di vedere i loro tre bei
faccini!”
“A saperlo li portavo prima!!”
I due rimasero in silenzio per un po’ poi Dawson tirò fuori dalla tasca la
scatolina di velluto blu:
“Scusami se la scatolina è un po’ rovinata ma è due mesi che la tengo in tasca
e la rigiro tra le mani!”
Joey prese la scatolina l’aprì e dentro vide un anello di fidanzamento…
“Sposami!” sussurò Dawson mentre le dava un bacio a fior di labbra.
“SI” rispose lei.