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Autore: Oz_    27/08/2010    3 recensioni
Vi ricordate le fiabe di quando eravate bambini? Bene: dimenticatele. Lupi che non fanno paura, fatine di cui non ci si ricorda il nome, principesse isteriche, e tanto altro ancora su "Histoires d'Oz".
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo (oh mio dio...sono in ritardo sul serio...che emozione) ma il mio cervello voleva convincermi a non farlo, a non rivelare i veri genitori di Nonno Germania, ma alla fine ho avuto la meglio...buona lettura. Il capitolo è dedicato a Kurohime, che oltre ad essere una mia affezionata recensitrice mi ha dato l'idea per questa ff.


Raperonzolo




C'erano una volta, un uomo e un altro uomo. No, dicevo, c'erano una volta un uomo e una donna che desideravano da tempo avere un bambino. Finalmente, dopo molti tentativi, riuscirono a capire come dovevano fare per averne uno e la bellissima donna rimase incinta.

<< Cioè,tipo e chi lo sapeva che andava messo li! >> saltò il virile padre leggendo le istruzioni che aveva trovato su internet. Un giorno, la donna stava alla finestra ed osservava,lo splendido albero di gelati che si trovava nel giardino dei vicini. Ma ella sapeva di non poter soddisfare la sua voglia,ingrassò a forza di merendine,divenne abbronzata e decisamente più mascolina.

Il marito, che non la riconosceva neanche, un po' perché era sempre stato un'idiota, un po' perché era cambiata sul serio chiese...

<< Mia cara moglie...tipo non mi ricordavo che avessi delle spalle così grandi... >>

<< si vede quanto mi guardi... >> sbraitò la donna

<< e sono tipo quasi certo che non eri così grassa... >>

<< sono incinta brutto cretino!! >> disse la mascolina donna prendendolo a cazzotti.

<< scusami,tipo dimmi cosa posso tipo fare per farmi perdonare... >>

La donna, si accasciò sul letto e con tono drammatico disse

<< ah, mio caro...se non riesco a mangiarmi uno di quei gelati che sono nel giardino accanto, credo che morirò... >>

Cuba: << scusate...qualcuno mi spiega perché sono una donna e pure incinta? >>

Oz: << mi dispiace Cuba, esigenze di copione...direi di continuare... >>

Il giovane e virile uomo, che amava molto la sua adorata mogliettina(nonostante fosse pelosa e sovrappeso)

Cuba: << non sono grasso maledizione! >>

Il marito, che non aveva capito che ciò che aveva detto la moglie era un modo di dire, pensò:

<< Non posso tipo permettere che mia moglie muoia di stenti...io le porterò quel gelato e le dimostrerò che sono ancora l'uomo virile che ha sposato...>>

Detto questo si sistemò il vestito rosa che portava e scese da basso, per infiltrarsi di soppiatto nel giardino della vicina. Riuscì a rubare una manciata di gelati, ma la sua adorata moglie ne desiderava sempre di più. Così, quando tutti i gelati che aveva preso finirono, tornò nuovamente nel giardino vicino, ma stavolta fu beccato alla grande. Non era stata una saggia idea indossare il suo nuovo top rosa shokking.

<< tu, donna...come ti permetti di rubare i miei gelati...? >> disse minaccioso il suo vicino

<< mmh...tipo, io sarei un uomo... >>

Il vicino rimase perplesso. Anche lui era piuttosto scemo.

<< sul serio...? >>

<< sul serio... le ho rubato tipo i gelati perché tipo mia moglie mi fa paura... >>

<< ah...no, scusa Oz...non ce la faccio... mi viene troppo da ridere... >>

Oz: << America, per favore...almeno tu... >>

America: << ok, ok... >>

<< dato che sono la nazione più generosa di tutte, nonché la più potente ti propongo un patto... >>

Russia: << io sono la nazione più potente di tutte...non iniziamo... >>

Oz (medita il suicidio) << possiamo continuare per favore? >>

<< dicevo, che ti propongo un patto...tu puoi prendere tutti i gelati che vuoi... però, ti costerà tuo figlio, non appena nascerà lo dovrai dare a me... >>

Spagna:<< e io che pensavo che il prezzo dei pomodori fosse rincarato... >>

<< cioè tipo, mi sembra un po' caro... >> disse il giovane uomo, che però vedendo l'adorata moglie alla finestra guardarlo in cagnesco, accettò subito, e quando il bambino nacque, il perfido vicino si presentò a riscuotere. Lo chiamò Hamburger e se lo portò via.

Oz: << stop stop!! non puoi chiamarlo Hamburger...che diavolo di nome è? Lo devi chiamare Raperonzolo!! >>

America:<< perché Raperonzolo ti sembra tanto meglio? >>
Oz: << no, ma lo devi chiamare così ok? >>
America : << si, ho capito...che palle... >>

Raperonzolo,

America: << comunque era molto più bello Hamburger... >>

dicevo, Raperonzolo divenne il bambino più bello di tutti e America, che era geloso, lo rinchiuse in una torre con solo una finestrella sottile come accesso. Ogni volta che l'aguzzino voleva andarlo a trovare, gli bastava chiamare Raperonzolo e farsi gettare i suoi lunghi capelli biondi,su cui lui poteva arrampicarsi.

<< Raperonzolo, affacciati... fammi salire... sbrigati che iniziano i cartoni... >>

Oz: << per favore Alfred...fai il serio... >>

<< arrivo arrivo... >> disse il fanciullo calando i suoi lunghi capelli giù dalla finestrella. Gli anni passavano, e il giovane non era più un giovane, ma un uomo, era diventato forte e possente, anche se quelle treccine che si ostinava a farsi lo facevano sembrare un po' meno virile.

Un giorno, arrivò un giovane sotto la sua finestra, portava un lungo mantello rosso e aveva i capelli scarmigliati e castani, lo sguardo fiero ed eroico, nonostante l'evidente problema di non sapere dove fosse.

<< vi serve forse una mano? >> disse Raperonzolo che amava aiutare gli altri

<< oh, no... io sono il grande Impero Romano, il dominatore supremo del mediterraneo... >>

<< ah.. .>> il giovane Raperonzolo, trovava molto singolare quell'uomo, ma allo stesso tempo interessante... infondo, era il primo uomo che vedeva.

America: << e io cosa sono scusate? >>

Oz: << sei un aguzzino bastardo... è ovvio che non ti consideri un uomo >>

America: << che ingrato... >>

Il grande conquistatore guardò Raperonzolo, era molto affascinante(aveva sempre avuto un debole per gli uomini con le treccine...)

<< non sei di molte parole... >>

<< non mi conoscete affatto... >>

<< e allora conosciamoci... >>
Detto questo si lanciò contro la torre e iniziò a scalarla. Dopo aver fatto neanche un metro scivolò per terra e guardò in alto verso il giovane biondo, che probabilmente se la sarebbe risa alla grande, se solo avesse avuto qualche espressione.

<< serve una mano? >> disse

<< no, ma se magari ci fosse una scala...sai sono molto stanco... >>

<< certo... >> decise così di sciogliersi la treccia e spiegare al guerriero di salire su da lui.

I due giovani si piacquero subito, e molte volte il giovane Roma tornò a trovare Raperonzolo, portandosi dietro una scala di corda per poter scendere quando andava a trovarlo. Andava tutto a gonfie vele, finché l'aguzzino non tornò da Raperonzolo.

<< Raperonzolo, lancia la tua treccia... >>
Mentre l'aguzzino saliva, Raperonzolo si fece sfuggire

<< ma quanto ci mettete a salire? Roma ci mette un attimo... >>

<< prova te a fare esercizio fisico dopo esserti mangiato trenta hamburger... >> si bloccò, chi diavolo era Roma? << tu... miserabile ingrato...dopo tutto quello che ho fatto per te, guardi i cartoni insieme ad un altro... >>

Raperonzolo, che aveva trovato il suo coraggio latente, ma molto latente, visto chi era il padre, disse: << abbiamo fatto ben altro!! >>

<< è così è? >> e furente tagliò i capelli al povero Raperonzolo, lasciandogli però le sue due adorate treccine perché era gentile. Il giorno dopo, quando il giovane e aitante principe arrivò, trovò l'aguzzino al posto del suo bello e rimase perplesso

<< chi sei tu, racchia? >>

America: << Ooooz... mi ha chiamato racchia!! >>

Oz: << America, ti prego...sii, uomo... >>

Ci fu un duello feroce, il poderoso impero brandiva con ferocia la sua spada a cavallo del suo maestoso cavallo baio, l'aguzzino si difendeva come poteva, schivando e colpendo ora con una matita, ora col telecomando.

America: << ora, io capisco che dev'essere una cosa demenziale ma...perchè io, grande eroe devo fare la figura dello scemo?? >>

Cuba: << perché è quello che sei!!! >>

America : << sta zitto maledetto mangia gelato... >>

Oz: << ragazzi...ragazzi... maledizione... comportatevi da nazioni civili dannazione...torniamo alla fiaba... >>

L'aguzzino si alzò, dopo aver ricevuto una violento colpo da parte dell'impero e sferrò il suo ultimo attacco...

<< potere dell'hamburger vieni a meeeee!! Colpo del kutchup!!! >> sferrò il colpo, colpendo il grande Roma negli occhi, rendendolo cieco, questo, in preda al delirio e all'ira cadde di sotto dalla finestra...

Prussia: << noooo... >> (*mangiucchia nervoso i suoi pop corn*)

Oz: << si... dicevo che... cade dalla finestra ma... >>

Feliciano: << non muore vero? >> (aria preoccupata)

No, non muore, anzi... è ancora più deciso, nonostante sia cieco, a trovare il suo amato Raperonzolo

Svizzera:<< se, cos'è highlander?? >>

Francia: << è il potere dell'amore che lo sostiene sciocco... >> ( si asciuga una lacrimuccia)

Camminò a lungo, per tutte le terre conosciute per ritrovarlo, ma non era semplice cieco com'era.

Lovino: << ma pulirsi il ketchup dagli occhi no eh? >>

Così per alcuni anni andò vagando miseramente; alla fine capitò nel deserto in cui Raperonzolo viveva fra gli stenti, coi figli che aveva partorito.

America: << oh mio dio...il morbo d'Inghilterra... >>

Inghilterra : << la finiamo con questa storia del mio parto per favore?? >>
Udì una voce, e gli sembrò ben nota: si lasciò guidare da essa, e quando si avvicinò, riconobbe Raperonzolo che gli saltò al collo e lo guardò. Gli pulì gli occhi restituendogli la vista.

<< Miracolo >> gridò Roma che da anni non vedeva una cippa.

Lovino: << miracolo cosa!!! Gli ha solo pulito via la salsa!! >>

Spagna: << come sei cinico Lovino...perchè non prendi un po' da tuo fratello...guarda com'è carino >>

Lovino: << io ti ammazzo...!!! >>

Oz: << credo che sia meglio finire... >>
Lo condusse nel suo regno, dove fu riabbracciato con gioia da colui che non aveva mai conosciuto

<< oh,tipo...come mi sei mancato... >> disse il padre abbracciandolo,commosso

<< anche tu mamma... >> disse con tono neutro Raperonzolo

<< guarda che io sono tuo padre... >>

<< vestito così? >>

<< si può tipo sapere cosa c'è che non va nei miei vestiti? >> disse Polonia osservando lo splendido vestitino nuovo che indossava

<< e la mamma dov'è? >>
<< tipo è scappata con un rappresentante di pancake anni fa...cioè maledetto biondino... >>

Raperonzolo rimase perplesso. Adesso che aveva conosciuto suo padre, iniziava a sentire la mancanza del suo aguzzino... almeno lui non si vestiva da donna.

America: << vedi l'ingrato? Adesso mi ringrazia!! >>

Oz: << finiamola vi prego... >>

Dicevo che fu riabbracciato dal suo caro padre e visse felice e contento vicino al suo principe.



Prima d'iniziare a rispondervi, volevo ringraziare tutti voi. Tutti quelli che mi recensiscono in primis, ma anche coloro che mi seguono senza lasciare un commento scritto. Vi ringrazio di cuore, mi fa piacere sapere che le mie fiabe vi piacciano. E ora rispondiamo a quelli che le hanno lasciate invece...


La prima è per l'appunto Kurohime, carissima, spero che la fan fiction sia stata all'altezza delle tue aspettative e che la Polonia\Cuba non ti abbia sconvolto, spero che nessuno di voi sia rimasto sconvolto, in effetti. Le fate ubriache sono l'ultima tendenza di Parigi, Francis conferma, figurati che ne ha un'intera collezione a casa sua. Definire Polonia intelligente in effetti è una licenza poetica un po' troppo grande. Grazie ancora per tutta la passione con cui mi segui, mi lusinghi

La prossima è Aka Tomate,grazie mille, anche a me piace il mio modo di scrivere...(Oz tira una padellata in testa alla se stessa egocentrica) ti ringrazio molto, soprattutto perché sei una new entry!!

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi, mi scuso ancora per il ritardo... mea culpa

Haruhi1Miku, in effetti un Arthur perfetto sarebbe ancor più inquietante di uno che cucina biscotti immangiabili, continua a seguirmi...ne vedremo delle belle...Arthur non si salverà così facilmente

Ed eccoci all'ultima recensione,L_Lawliet_poppy, una vecchia conoscenza anche se ci siamo sentite ultimamente più sul “il terrore viene dal tè”, scritto con Yusaki, mi fa molto piacere rincontrarti anche qua, in effetti essere presi di mira da Russia non è poi una cosa così brutta... per la bottiglia di vodka possiamo sempre chiedere al ninja Kiku di rubarne una per te...


Vi ringrazio ancora tanto e vi aspetto numerosi\e al prossimo capitolo. Adesso un po' di note


  1. La fiaba come sempre non è mia, il testo originale è dei fratelli Grimm

  2. Hightlander-l'ultimo immortale è un film del 1986 diretto da Russell Mulcahy. Svizzera definisce Roma come Hightlander perché, pur essendo caduto da quaranta metri di altezza non è morto. Nel film infatti, l'unico modo per uccidere Hightlander è decapitarlo.

   
 
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