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Autore: EstrellaLunar    28/08/2010    1 recensioni
A chi non è capitato di innamorarsi di qualcuno e non essere ricambiati? in questi parole sconnesse, confuse e spesso piene di rabbia troverete solo le emozioni, altrettanto confuse, ma straordinariamente forti che ho provato io. "Lotto contro me stessa con tutte le mie forze per reprimere l'istinto di abbracciarti, di passarti una mano fra capelli, di metterti le mani sulle spalle, di accarezzarti il viso, di prenderti e stringerti forte la mano. Davvero, sono impulsi talmente netti e riconoscibili che devo impiegare la forza di volontà per reprimere azioni che dentro di me sono già state compiute con l'immaginazione, che i miei muscoli stanno già per fare."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioggia.

Oggi piove, piove sul mio paese. Piove anche sul mio cuore, in qualche modo. Sto qui a pensare a te, a guardare le tue foto, ascoltare musica malinconica. Potrei restare per ore a fissare il tuo profilo, pronunciato quel tanto che basta per ricordare da dove viene.

Sei il sole, il mio sole, il mio calore e oggi che non ci sei, piove fuori e dentro di me. Che chissà dove sei, con chi sei e a chi penserai. Anche se Lo so benissimo a chi stai pensando. Non ci voglio pensare però, adesso no. Ho voglia di prendere la mia bicicletta e correre per le strade di paese, perdermi fra i profili bagnati delle case. Bagnarmi, come se fosse estate ed è così bello correre sotto il temporale, ridendo, annaspando.

Ma non posso farlo, sarebbe da pazzi, sarebbe una polmonite sicura, fa freddo, è inverno. Mancano poco più che due settimane al mio compleanno. Mi chiedo se te ne ricorderai, se per caso mi farai gli auguri. Non lo so, ci spero, forse saranno quelli che attenderò con più impazienza, forse saranno gli auguri ai quali sorriderò e risponderò con più gioia. E questo è sbagliato, quanto è sbagliato: tu non sei nessuno. Non mi hai dato più di qualcun altro, anzi tu mi togli la mia linfa vitale, mi togli energie e tanti sorrisi. Tu non mi sei accanto, come altre persone della mia vita, perché ti do tutta questa importanza? Un'importanza immeritata e inutile, che nemmeno mi hai chiesto di darti. Ma a te piace, vero? Dimmelo che un po' ci godi a essere il centro del mio mondo. Perché sei un uomo, un uomo come gli altri che ama essere tutto per qualcuno. Perché questa cosa fa stare bene tutti, lo ammetto, sentirsi amati, corteggiati, pensati, fa piacere, ma non è giusto. Dovresti mettere dei limiti, dovresti fare in modo che io non ti possa idolatrare come una divinità. Non sei nessuno, ti sto mettendo su un piedistallo e tu non sei nessuno!!!

vedi è questo l'effetto che mi fai.. mi fai incazzare, come se tutto il resto non bastasse da solo, mi fai pure incazzare. Non ce la faccio più davvero, che tristezza. Che tristezza. che tristezza. Mi faccio quasi pena, mamma mia, ma chi sei per farmi stare così di merda? Chi sei per potermi costringere a pensarti in ogni momento?? chi sei???

lo so chi sei, lo so, è solo che non lo vorrei.

Sei la cura che scaccia le mie nuvole, che asciuga le mie pozzanghere, tu sei il mio sole, sai oscurarti, ma quando ci sei illumini, senza sforzo. tu illumini tutto. Tutto. Tutto.

Prometto a me stessa che mi impegnerò per relegarti nell'angolo più remoto del mio cuore, per non permetterti più di farmi soffrire. Lo devo fare, ne va della mia sanità mentale.

Ma poi cos'ho di tanto sbagliato? Non sono abbastanza per te? O forse sono troppo, in tutti i sensi. Forse non ti divertiresti abbastanza, forse parlerei troppo, penserei troppo. Forse ti ci vorrebbe qualcosa di più leggero, meno complicato. Mi odio perché vorrei essere diversa per te, ma so che non lo meriti.

Nessuno ha il diritto di cambiarci, siamo come siamo e così come siamo ci dobbiamo accettare, ma tu mi spingi a essere diversa, per potermi fare accettare. Ma non riesco nel mio intento, divento peggiore di quello che sono, quando sono con te. Cos'ho di sbagliato? Ho forse qualche meccanismo inceppato? Un cuore mal funzionante? Che cos'ho che non va? Non riesco a capirlo.

Forse non voglio capirlo.

ama ciò che ti fa stare bene e ti rende felice”. Tu non fai nessuna di queste cose, tu non mi fai stare bene, quando penso a te o quando ti vedo vicino a lei, e vedo i tuoi sorrisi e il tuo sguardo indugiare sul suo viso io mi sento morire. Mi sento un peso al centro esatto dell'addome, un peso che mi spinge a piegarmi, ad abbracciarmi su me stessa per non sgretolarmi in mille pezzi. Quando vedo quel tuo sguardo posarsi io smetto per qualche attimo di respirare, trattengo il fiato,rimango muta e senza ossigeno, divorata dal mio dolore. È assurdo lo so, è da pazzi provare questa insana e massacrante gelosia, questa invidia più che altro. La gelosia si prova per qualcosa che si ha, la mia è semplice invidia: voglia di essere ciò che non sono, di essere altro, un altra. Quello che mi dà più fastidio è che io mi voglio bene, tanto. Io mi piaccio, mi rispetto, mi ritengo una brava persona, intelligente, sveglia, tanto che a volte penso di peccare di superbia. Poi, tutte le mie convinzioni, costruite con sforzo fra anni di delusioni e prese in giro, si distruggono in un minuto. Quando non mi guardi, non mi ascolti, non mi calcoli e guardi lei, ascolti lei, sogni lei. Lo so che sto facendo discorsi da pazza, ed è questo che mi spaventa, sono consapevole dei miei errori, sono consapevole che quello che faccio e penso è sbagliato. È un comportamento immaturo e controproducente, ma non riesco a controllarlo, solamente lo riconosco, ma non mi so curare. La tua lontananza un po' cura questa mia malattia, ma appena rivedo quello sguardo il peso nel mio addome ricompare, pesa, grava, mi fa male. Non so cosa fare, voglio reagire, rischio di impazzire. Aiuto. È inconcepibile che una sensazione interna come questa mi possa far così star male fisicamente.

  
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