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Autore: EstrellaLunar    28/08/2010    1 recensioni
A chi non è capitato di innamorarsi di qualcuno e non essere ricambiati? in questi parole sconnesse, confuse e spesso piene di rabbia troverete solo le emozioni, altrettanto confuse, ma straordinariamente forti che ho provato io. "Lotto contro me stessa con tutte le mie forze per reprimere l'istinto di abbracciarti, di passarti una mano fra capelli, di metterti le mani sulle spalle, di accarezzarti il viso, di prenderti e stringerti forte la mano. Davvero, sono impulsi talmente netti e riconoscibili che devo impiegare la forza di volontà per reprimere azioni che dentro di me sono già state compiute con l'immaginazione, che i miei muscoli stanno già per fare."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che state per leggere è uno sfogo.  Descrizioni di emozioni forti che ho provato per una persona, un sentimento non corrisposto, ma tanto forte da spingermi a queste parole. Ho deciso di pubblicare un racconto così personale, solo perché fa parte del passato e dopotutto mi piacerebbe sapere se qualcuno ci si possa ritrovare. Le recensioni sono gradite e auspicate! COME SEMPRE GRAZIE PER ESSERVI SOFFERMATI SULLE MIE PAROLE!! 

Il mio Sole.


Nebbia.

La nebbia perpetua che c'è da quattro giorni mi sta snervando assai; non sopporto questa atmosfera ovattata e umida, riesco solo a sognare il sole, il caldo, la luce.

Il sole, l'estate, mi fanno venire in mente te. Te e i tuoi colori caldi, i profumi persistenti, i sapori forti che mi evocano sempre il tuo ricordo.
Sei come un'arancia succosa, un melograno dolce, un rifugio sicuro, il sole che mi accarezza la pelle d'estate, una coperta morbida d'inverno. Le tue spalle grandi mi ricordano un rifugio dove nulla di brutto può accadere..

Ho fatto l'errore più grande che potessi fare, ti ho dato troppo valore. ti ho dato il potere di farmi ridere, di farmi piangere, di rendere una giornata orribile meravigliosa e rendere invivibile una allegra serata. Ti ho dato davvero tanto potere, un potere che hai nelle tue mani e forse nemmeno lo sai. Un potere del quale probabilmente ti interessa assai poco e del quale non ti preoccupi particolarmente. Hai in pugno i miei sorrisi, i miei silenzi, le mie lacrime, come una enorme arma di distruzione data in mano a un bambino che non sa che farci, che ci gioca. Ecco è la parole più giusta, tu semplicemente giochi con questa arma, magari anche involontariamente, scherzando, divertendoti con la tua ingenuità e non sai ciò che lasci indietro. Forse non ti interessa, probabilmente non te ne preoccupi, non ti rendi conto di poter possedere nelle tue mani un tale potere; non ti sembrerà possibile, ma tu diventi il centro del mio mondo, quando ti sto vicino sei il centro esatto dei miei pensieri, dei miei sogni, delle mie speranze e sopratutto delle mie sofferenze.

La tua presenza è un calmante e allo stesso tempo un eccitante. Mi fa assumere comportamenti agli antipodi fra loro, mi fa essere ciò che non sono e sopratutto non vorrei essere, mai con te.

Acida, isterica, vulnerabile, petulante, ossessiva, loquace, silenziosa, triste, pazza..in una parola innamorata.

Forse l'amore è troppo ma a questo sole imploso che sento tra di noi quando mi sei vicino, a questi brividi che mi scorrono sulla pelle quando mi tocchi e a queste farfalle nello stomaco quando mi guardi io non so che altro nome dare.

Vorrei essere capace di fermare tutto questo, vorrei essere in grado di controllarlo e tenerlo a bada, ma è più forte di me.

Sei un ossessione, più ti sto lontana più riesco a respirare, ma se ho qualcosa: un ricordo, un immagine, un suono, un profumo che mi lega al tuo ricordo, dimenticare diventa quasi impossibile e tu torni a essere una droga. Che uccide. Che fa stare bene per un tempo così breve e poi ti fa soffrire tanto a lungo, tanto da dover tornare a cercarla per vivere ancora quel momento felice, quel momento in cui ti senti pienamente viva. Quel momento in cui posso avvicinarmi al mio sole.

Se riuscissi solo a convincermi che di me non ti importa nulla, se riuscissi a incatenarti in un angolo buio del mio cuore dove ti possa relegare e dove non faresti più male, lo farei. Ma non riesco, non so come si faccia. E da una parte non voglio nemmeno farlo perché la tua assenza è ancora più dolorosa che il tuo essermi vicino, ma non poterti avere. Preferisco soffrire in silenzio vivendo nelle mie illusioni, rubandoti di tanto in tanto un sorriso, piuttosto che starti lontana e smettere di vederti.

Questo mi fa capire che sei un'ossessione e non qualcosa di sano: preferisco soffrire sfiorandoti che stare bene senza di te. È assurdo lo so, ma la cura non la conosco.

  
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