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Autore: Pulce_    28/08/2010    1 recensioni
e se fossi costretta dal figlio del tuo capo -che dovrebbe essere un tuo carissimo amico- ad intraprendere un viaggio attorno al mondo assieme ad un perfetto sconosciuto? e se lo sconosciuto in questione fosse bellissimo? e se... lo odiassi con tutta te stessa?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai di soprassalto e completamente grondante di sudore: l'ennesimo sogno di cui il protagonista -oltre a me stessa- era ovviamente Daniele. Manco a farlo apposta! Era da quattro mesi che non facevo più sogni del genere ed era da nove mesi che non incontrava più Daniele. Più precisamente dal quattordici febbraio quando Edward mi aveva detto di aver visto Daniele e Agnese in un bar. Solo pensando a quell'episodio mi viene da vomitare. Ricordavo benissimo ogni singolo istante quasi le parole di Ed, e la conferma di Agnese. Ma non ero pronta per ricordare di nuovo quegli istanti. Improvvisamente una lacrima ribelle sfuggì al controllo imposto dal mio cervello, solcando le guance stranamente umide ed accaldate.
Buffo, pensavo di aver esaurito tutte le lacrime a disposizione. Mi fermai un attimo a pensare: quella mattina stessa avrei dovuto essere all'aeroporto con lui.
Ritenevo ora più che mai Edward un vero idiota, aveva farfugliato qualcosa di strano al telefono, blaterava che si doveva far perdonare qualcosa, ma che cosa? Purtroppo non potevo tirarmi indietro, ora che ero in ballo dovevo ballare.
lanciai un occhiata veloce alla sveglia: erano le tre e dieci di mattina e io doveva essere all'aeroporto alle quattro. Avevo tempo per una doccia rigenerante, la colazione l'avrei fatta una volta là.
Il fatto è che sto morendo di sonno, ore e ore passate a rigirarsi nel letto non mi avevano certamente aiutato. Con estrema fatica riuscì ad alzarmi dal letto e mi diresse barcollante verso la doccia. Liberatami dei pochi vestiti mi infilai dentro il getto d'acqua gelata rabbrividendo all'istante: le goccioline d’acqua trapassano la pelle e risvegliano ogni singola cellula del corpo ancora mezzo addormentato, eliminando dalla mente anche il pensiero del sogno appena vissuto. presi un asciugamano abbastanza lungo da permettermi di coprirsi ma abbastanza corto da far venire la pelle d'oca.
 Riesaminai per l'ennesima volta il contenuto della borsa –si, sono una maniaca dell’ordine, problemi?-e gettai un occhiata alla valigia posta sul pavimento che nascondeva il suo piano di vendetta sepolto sotto vestiti di ogni genere. Ora era arrivato il momento della MIA soddisfazione personale, ovviamente non ideata da me -ci mancherebbe altro-.
In realtà non avevo un'idea precisa di che cosa  fosse il fantomatico "piano" inventato da Cecilia qualche settimana fa. E io, che era l'attrice principale, non ho ancora letto il copione di quella che probabilmente è una astuta commedia girata da Cecilia e lei decisamente non mancava d'inventiva.
 Centocinquantotto centimetri di potere altamente distruttivo: una bomba atomica vivente insomma. Cecilia era una rossa. E naturalmente da buona rossa aveva sul viso una spruzzata di lentiggini che le davano un aria più sbarazzina. Una cascata di bellissimi riccioli rossicci le arrivava sino alle spalle. I due piccoli occhietti verdi e le sottili sopracciglia le incorniciavano i tratti delicati del viso, donandole un aspetto fragile e indifeso, in più era sempre stata di corporatura abbastanza minuta a dirla tutta assomigliava molto ad uno scoiattolino agile e scattante.
 Nonostante questo però mangiava come un esercito: invitarla a cena equivaleva ad un salasso economico. Ebbene sì, lo ammetto: avevo sempre provato abbastanza -diciamo pure parecchia- invidia per il suo fisico magro e snello, ma aveva un carattere così dolce e affabile che era impossibile odiarla. Staccai il cellulare dalla ricarica e indossai i vestiti già pronti sulla sedia dopo essermi asciugata i capelli. Alle quattro meno dieci si presentò in aeroporto cercando con lo sguardo Cecilia. Ed eccola lì , qualche metro più in là, che si sbracciava mentre le veniva incontro, stritolandola poi con tutta la forza che aveva. E da lì partirono dieci minuti buoni di saluti e raccomandazioni, abbracci infiniti e lacrime a tutt'andare. Alla fine però si dovettero separare, con la promessa che appena arrivata avrei dovuto avvertirla. Poi notai un altra figura nascosta in penombra con una piccola valigia.
Indossava una camicia bianca un po' stropicciata e dei jeans strappati, nella mano destra teneva una lattina di birra e il suo sguardo era fisso su di me, talmente evidente che pareva trafiggermi. Dovevo ammettere  che era se possibile addirittura più bello di come si ricordava. I capelli arruffati gli ricadevano sulla fronte e la barba era appena accennata, segno che probabilmente se l'era rasata da poco. Si avvicinò con passo lento e sicuro, come un cacciatore che si avvicina alla sua preda, finché non fu così vicino che i due corpi quasi si sfiorarono. Da quella distanza potevo ispirare a pieni polmoni la fragranza che Daniele emanava, assaporandola e riempiendomene i polmoni. Ero rimasta immobile, incapace di reagire, come incatenata sul posto dal suo sguardo enigmatico. Si diressero in silenzio al check-in, ognuno con i propri pensieri. Dopo aver imbarcato i bagagli ed essere passati per il controllo si fermarono al bar per fare colazione.

"cosa posso portarvi?"
 
domandò un gentile cameriere, appuntando tutto su un taccuino e accogliendoli con un grande sorriso.
"per me un caffè senza zucchero e tu A' che prendi?"

Gli occhi dei due erano puntati su di me e mi schiarì la gola più volte senza riuscire spiaccicare parola. Mi ero accorta che quel buffo nomignolo con cui mi chiamava sempre mi mancava moltissimo.
 Alla fine optai per un cappuccino e una brioche al cioccolato. Ad un certo punto Daniele mise da parte il caffè e tirò fuori una cartina di Berlino assieme ad una guida turistica della città.

"allora, questo è il programma che mi ha rifilato Edward, dormiremo in questo albergo e il primo giorno visiteremo vari monumenti, come questo e..."

Non seguì tutto il discorso, mi persi piuttosto ad osservare i movimenti sensuali che compivano le labbra di Daniele e a guardare il suo sguardo concentrato sulla piantina, mentre indicava dei punti precedentemente segnati a matita. Con un ultima esclamazione lui mi risvegliò dalle serie di film mentali che mi stavo facendo

"tutto chiaro?"

"certo!"

Affermai con una certa foga , anche se non avevo capito praticamente nulla:
 ricordavo a malapena il nome dell'albergo dove dovevamo dormire.
Il prossimo passo era l’imbarco, che ci costrinse ad una lunga attesa durante la quale finsi di essere presa dal mio telefono, anche se passavo la maggior parte del tempo a fissare di sottecchi Daniele. Dal canto suo lui faceva un po’ lo stesso, solamente che al posto del telefono aveva un giornale. Ovviamente quando gli i nostri occhi si incrociavano,  entrambi distoglievamo lo occhi subito, fingendoci incredibilmente attratti da qualcos’altro. Era assurdo. Non sopportavo di essere così… così… così Alice! Solitamente ero molto più calcolatrice, fredda e razionale. Avevo già programmato tutto nei minimi dettagli e non c’era nulla che non andasse, il piano era semplice: fare quel cavolo di servizio, intascare i soldi e filarsela a casa. Tutto era calcolato alla perfezione. Ma non avevo calcolato Daniele. Era sempre stato così, lui era l’unico elemento che non quadrava, perennemente fuori posto. Lui, che puntualmente la sconvolgeva, rovinandole tutti i piani.
 
.
“DRIIIN!!”

Il cellulare stavolta squillò sul serio, facendo prendere un colpo ad Alice, che se ne stava a fissare lo schermo con sguardo vacuo.

“un nuovo messaggio.”

Sapeva benissimo di chi si trattava. Edward.

“vi siete già sbranati? Spero di no, altrimenti chi me lo scrive l’articolo? Faccio affidamento su di te ali ;D rompigli la faccia da parte mia.”

Era scientificamente provato che nessun essere umano poteva arrabbiarsi con lui per più di cinque minuti. Ovviamente questo valeva solo per il genere femminile. Ma non era lui il pensiero principale che occupava la mente di Alice. Il ragazzo su cui si stava cercando di concentrare era senz’altro l’attuale fidanzato. Che ora non c’era. Uffa. Con Lore in giro poteva permettersi di non pensare troppo a Daniele, o almeno poteva far finta  che la sua presenza non la toccasse.
 Il fatto è che Daniele era un pensiero fisso da sempre, che le perforava l’anima continuamente, bussando al cuore con in mano un mazzo di fiori e nell’altra un paio di globuli rossi. Ma stavolta non sarebbe capitolata per così poco.

<> 
Merda.

♥SPAZIO AUTRICE♥

Alour, primo scusate per il supermegaextra ritardo ma appena sono tornata a casa mi sono subito messa a scrivere ;D purtroppo su che questo capitolo fa un po’ pena ma abbiate pazienza, sono ancora tutta scombussolata e vi prometto che il prossimo sarà un po’ più decente, tra l’altro l’ho già iniziato Jin più ringrazio infinitamente tutti voi che avete letto la storia e che l’avete messa tra le seguite/preferite e un bacio grandissimo a chi l’ha recensita, grazie di cuore davvero. Devo dire che mi era venuta voglia di cancellare tutto il capitolo e riscriverlo da capo perché non mi convinceva ma non volevo farvi aspettare ulteriormente percui eccolo qui! Spero vi piaccia
E ora risposte alle recensioni!
♥ {_Claire_ ; già anche io mi sono divertita a immaginare Edward, mi ispirava davvero molto ;)
Ruolo importante? Ci puoi scommettere
Ecco il seguito spero ti sia piaciuto, un bacio ;D
 ♥{kachan; ammazza, povero Daniele, giù dall’aereo? Eh ma vedrai che si riscatterà e poi si tratta di un terribile sbaglio quello che li ha fatti lasciare, non tutto è come sembra insomma. Ma ho già detto troppo XD
♥ {DELILAHmakeawish; sono tutti dei porchi carissima XD sto scherzando, dagli il tempo di farsi conoscere un po’ meglio ;D
Già, Alice è molto determinata ma quando lo vede va inevitabilmente in tilt Jcomunque ha molto carattere e grinta, è determinata come hai giustamente detto tu
♥ {Laelefante; eh certo che c’è intimità, forse un po’ troppa ;) vedrai… vedrai…
Eh, tutto (o quasi ) sarà svelato nel prossimo capitolo, attraverso un pensiero del diretto interessato.
E grazie grazie grazie. Un bacione mi fanno sempre molto piacere i vostri commenti ;D
 
Ringrazio inoltre le 179 (168 Per il secondo cap.) persone che fino ad ora hanno letto la storia, anche non commentando mi hanno fatto un enorme piacere ma vorrei in ogni caso sapere il vostro parere, si accettano critiche e suggerimenti, anche per le future scene hot ;D buhhaha sì, ce ne saranno parecchie +.+
Ringrazio inoltre le tre fantastiche persone che l’hanno messa tra le preferite {DELILAHmakeawish, laelefantee Sophia_cii } e le quattordici (!) persone che l’hanno inserita tra le seguite { Apitardi, DELILAHmakeawish, demetra85, Francydenise, ka chan,  laelefante, momi87, pinuccia2605, rodney, Sophia_cii, prettyvitto, priscy, rossy87, VaMpIrA89, Veronica91, _Claire_} e grazie anche a Neremir che l’ha messa tra le ricordate ;)
 ps: ditemi se ho scordato qualcuno ;)
in più un piccolo spoitler del capitolo in costruzione ;D
“ma qui c’è un letto solo!” obbiettò Alice, storcendo il naso e interrompendo lo scambio di frecciatine con Daniele.
“perspicace la ragazza” “non faro lo stupido e dimmi subito dove hanno nascosto l’altro letto!” protestò, puntando un dito sul petto di Daniele.
“si dia il caso che il tirchio ha preso una singola e nelle singole come ben sai c’è solo un letto”

Preparatevi a battutine, un po’ di birra e un bacio molto HOT ;D
alla prossima, un bacio a tutti  ♥
   
 
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