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Autore: _ki_    29/08/2010    5 recensioni
Lily vive da quattordici anni in un orfanatrofio ai confini di Londra, con la migliore amica Emmie e la severa suor O'Brey. Ma qualcosa sta cambiando. Lily litiga con Emmie, incontra uno strano ragazzo, scopre di essere una maga... Cosa c'è che non va nella sua vita? Chi sono i suoi genitori, chi sono i suoi veri parenti? E, soprattutto, chi sono le strane creature che vogliono ucciderla?
Genere: Generale, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap. 23

Triste

«Hugo... Mancano solo tre giorni!» se ne uscì Rose, guardando il fratellino con gli occhi grandi come noci. Hugo le lanciò uno sguardo esasperato; poi si voltò verso Fred, che era seduto sul tappeto con Corinna, intento a soffocarla a suon di solletico.

«Ma fa sempre così?» chiese ai due. Come se non lo sapesse, pensò Rose. Hugo cercava di passare tutte le estati dai suoi zii e se non passava abbastanza tempo con Rose si arrabbiava pure con i suoi genitori adottivi. Era un vero bambino quando si trattava della sorella.

«Tutte le volte» gli confermò Fred, lanciando uno sguardo furbetto alla sorellina e acchiappandola l’istante dopo per la vita, cominciando una furiosa lotta all’ultima risata.

La risata cristallina di Corinna risuonò per la casa come l’avviso della fine delle vacanze.

Mentre Rose lanciava l’ennesimo sguardo disperato al fratellino, si sentì uno schianto assordante provenire dal piano di sopra. I quattro ragazzi nel salotto sobbalzarono, fermandosi all’istante. Urla riecheggiarono per la casa, altro segnale che l’estate stava irrimediabilmente finendo.

«Si può sapere cos’hai intenzione di fare? Ti rendi conto che quello è il mio letto?»

«Mi scusi tanto maestà, credevo che questo fosse il nostro letto!»

«Credevi male! Cosa pensavi di fare, Ale, metterti il letto in valigia?»

Ci fu un attimo di silenzio, in cui Rose immaginò la cugina annuire incerta allo sguardo sempre più furioso della gemella.

«Ma sei uscita di senno? Cosa te ne fai di un letto quando ad Hogwarts c’è un dormitorio intero solo per noi due?»

«E ci credo» sospirò Hugo, lasciandosi andare sullo schienale del divano. «Il primo anno, mi hanno raccontato, Alexis e Ame hanno distrutto quasi tutto il dormitorio femminile perché Alexis aveva rubato ad Ame un calzino. Quando hanno provato a dividerle, Ame ha fatto venire i complessi mentali ad una delle sue compagne di dormitorio perché l’aveva disturbata per tutto il pomeriggio chiedendole consigli su un ragazzo, mentre lei stava studiando. Alexis, invece, ha appeso una sua compagna per le caviglie fuori dalla finestra. Alla fine, hanno dato loro una stanza isolata che principalmente era per cinque solo per loro due».

Corinna, annoiata, aveva ripreso a fare il solletico al fratello. Rose sorrise. Quando c’erano le vacanze, le due gemelle erano terribili. Gli zii una volta le avevano fatte dormire in cortile perché avevano dato fuoco alla loro stanza. Quindi, non era tanto difficile immaginare Alexis intenta ad appendere una compagna fuori dalla finestra della Torre di Grifondoro. Erano molto irascibili, quelle due.

«Ormai non è una novità» sospirò Fred, mentre Ame sbottava in un «Quando metterai un po’ di buon senso in quella testa farcita di escrementi di rana?».

«Ame e Alexis riuscirebbero a far sprofondare l’Antartide muovendo un solo dito se ne avessero voglia».

Rose ridacchiò, sia per il commento di Fred che per l’urlo di Alexis: «Escrementi di che? Guarda che qui l’unica cosa ad essere ricoperta di escrementi di rana è la tua parte del letto. E non dare la colpa a me, è Cindy che trova il tuo letto tanto stimolante!»

Cindy era la rana nera di Alexis, una vera scalmanata, un po’ come la padrona. Rupert, il gattone vecchio e grigio di Ame, andava spesso da Cindy per litigare, un po’ come facevano le loro padrone.

«Ancora quella rana? Ma io te lo servo per cena quel brutto pezzo di Schiopodo Sparacoda venuto male!»

«Non insultare Cindy! Non è colpa sua se tutte le volte che prova ad uscire per farsi una seria cagata arriva la tua sottospecie di aspitapolvere a romperle le...»

«Alexis! Modera il linguaggio!»

Una nuova voce, quella di zia Angelina, riecheggiò per la casa, più forte delle precedenti. Subito dopo, si sentirono dei passi che scendevano la scale. Fred si affrettò a spostare la sorellina su una poltrona e lui si piazzò tra Rose e Hugo, che protestarono con due sbuffi identici. Un attimo dopo, apparve zia Angelina sulla soglia della stanza.

«Ragazzi! Che state facendo?» chiese, riacquistando il suo solito dolce sorriso.

«Parliamo» rispose Hugo, lanciando un’occhiata divertita alla sorella. Zia Angelina aveva la camicia abbottonata male, segno che non stava semplicemente pulendo la stanza sua e dello zio mentre le gemelle litigavano.

Anche Corinna, per sfortuna della madre, se ne accorse.

«Mamma, perché hai la camicia allacciata così?» chiese, il suo solito sguardo innocente a coronarle il viso. Fred, accanto a Rose, scoppiò a ridere più forte che poteva. Rose affondò la testa nelle mani per soffocare le risate e Hugo fu l’unico ad avere il buon senso di restare serio. Zia Angelina sembrò accorgersi in quel momento delle sue condizioni.

«Ehm... Tuo padre... Ehm... Ragazzi, sapete cos’è un sospirapolvere

La donna lanciò un’occhiata ai ragazzi, cercando un appoggio. Peccato che Fred fosse ancora impossibilitato a parlare a causa delle risate e che Rose non avesse la più pallida esperienza in oggetti Babbani. Fortuna che esisteva Hugo.

«Aspirapolvere, zia. Serve per pulire la casa. Ehm... credo che Fleur ti abbia chiamata, no?» chiese, in un chiaro intento di toglierla dall’impiccio di rispondere alla figlia, che aveva borbottato un offeso «Perché non mi rispondi, mamma?»

«Oh... Oh! Sì, sì, mi sta proprio chiamando. Allora... Continuate pure, ragazzi» e, detto questo, scomparve dalla porta sul retro, verso il giardino, dove Bill stava cercando di convincere Roxanne a salire su una scopa. Con scarso successo, aggiunse mentalmente Rose.

A quel punto, quando zia Angelina si chiuse la porta alle spalle, Rose diede libero sfogo alle sue risate, seguita da Fred e Hugo. Corinna, dal canto suo, aveva la fronte sempre più aggrottata: che avevano da ridere Rose, Fred e Hugo del modo in cui la mamma si abbottonava la camicia? Corinna era ancora troppo piccola per capirli.

*

«Rosie... Rosie! Roooooooooosieeeee!»

«Che c’è?» sbottò Rose alzandosi di scatto a sedere, buttando così all’aria le coperte e facendo prendere un colpo alla piccola Corinna.

«Scusa...» disse questa, i suoi occhioni nocciola che la guardavano confusi. «La mamma ha detto che se non ti svegli arriveremo in ritardo... Io non voglio arrivare in ritardo il primo giorno di scuola!»

Rose, a quelle parole, abbozzò un sorrisino (abbozzò, sì, che potete pretendere da una che è appena stata svegliata dalle urla della cugina?).

«Scusami Corinna… Sai che da appena sveglia sono intrattabile».

Sospirò, alzandosi dal letto. Corinna, già vestita con la sua divisa nuova di Grifondoro («E se finisco a Serpeverde?» aveva chiesto Corinna due giorni prima, quando gliel’avevano comprata. «Ti diserediamo» aveva risposto lo zio con tutta la calma del mondo. Zia Angelina gli aveva tirato uno schiaffo leggero sulla spalla. «Andrai a Grifondoro, tesoro») le sorrise e, saltellando impaziente, uscì dalla stanza di Rose.

Rose sospirò, dirigendosi verso il suo bagno. Corinna era forse la bambina più dolce che avesse mai conosciuto. L’anno precedente, allo Smistamento, aveva visto una bambina grassa e piena di brufoli che spintonava la bambina davanti a lei, piccola e minuta, facendola così cadere. Quella bambina era stata assegnata a Serpeverde.

Rose non riusciva ancora a capire come potesse essere capitata in una Casa di quel tipo. Dai racconti degli zii, Serpeverde era sempre stata la casa di grandi maghi Oscuri, e poche persone ne erano uscite senza pregiudizi e stupide idee radicate in testa (un esempio era il padre di Malfoy, che aveva aiutato i suoi genitori in numerose occasioni nonostante a scuola fosse stato il loro peggior nemico).

Rose, però, non si sentiva né grande né oscura. Era solo un po’ acida con le persone giuste, ma non era così maligna. Come poteva essere finita in quella Casa?

Sospirando, lanciò un’occhiata vaga all’orologio, controllando il tempo che le mancava, quindi si infilò nella doccia.

Venti minuti dopo, pulita e vestita di tutto punto, stava scendendo le scale, baule alla mano.

«Buongiorno a tutti!» esclamò, un sorriso falsamente ampio a coronarle i viso, mentre saltava a piè pari l’ultimo gradino.

Il sorriso le si congelò in bocca vedendo chi l’aspettava, o meglio, chi non l’aspettava.

«Buongiorno tesoro. Sei pronta per tornare a scuola?» le chiese zia Angelina, sorridendole con il suo sorriso caloroso.

«Alla buon ora! Ti eri incastrata nella porta?» sbottò invece Scorpius, le braccia incrociate al petto, un’espressione di pura noia dipinta in volto.

«Scorpius!» lo rimbeccò zio George.

Ma Rose non se l’era presa. A dir la verità, neanche aveva ascoltato quello che le avevano detto.

Il suo sguardo, stranamente ampio e lucido, correva rapido tra i volti presenti, sperando di scorgere finalmente quello che voleva vedere. Ma c’erano solo gli zii, Fred, Corinna, Scorpius, Ame e Alexis. E Rose sentì chiaramente un nodo alla gola che le impediva di respirare.

«Do… Dov’è Hugo?» chiese, sperando che fosse tutto in malinteso. Forse era già in macchina, forse era in camera a preparare le ultime cose, forse…

Lo sguardo desolato della zia troncò i pensieri di Rose come un accetta scagliata con forza contro il tronco di un albero.

«Ci dispiace Rose. Abbiamo deciso con gli zii che era meglio partire separati. Sai… La storia dell’anno scorso».

Rose deglutì. Le lacrime pungevano agli angoli degli occhi, e lei odiava piangere.

«Rosie, ti senti…».

«Sì» esclamò Rose, bloccando Fred in partenza. «Sto bene. Andiamo, o arriveremo tardi».

E, con queste ultime parole a decretare conclusa la discussione, superò i famigliari e si avviò verso la macchina.

L’auto nera dello zio era stata modificata per quell’occasione. Il bagagliaio era stato magicamente ampliato, così come i sedili posteriori, modificati per ospitare comodamente sei persone.

Rose buttò la valigia dentro al bagagliaio e si infilò dentro l’auto. Quindi, non vista (l’auto aveva i vetri posteriori oscurati) lasciò ad una lacrima il via libera per percorrerle la guancia. Quando fu soddisfatta l’asciugò velocemente e si piazzò un sorriso falso sul volto. Un attimo dopo, il faccione dispiaciuto di Fred s’infilò accanto a lei.

*

«Pst… Fred!» bisbigliò Rose, sporgendosi oltre Ame per tirare una pacca al cugino. Fred si voltò verso di lei.

«Dimmi».

«Ho vinto la scommessa. Ho resistito fino all’altro ieri».

Il cugino rise, e Rose sorrise con lui. Ame, accanto a lei, la guardò aggrottando un sopracciglio.

«Un’altra scommessa?» chiese con tono esasperato. Rose annuì soddisfatta.

«Bene, Fred, ora sgancia la grana!» esclamò, allungando una mano verso il cugino. Fred arricciò il labbro superiore.

«Quand’è che ti ho detto che ti pagavo?» chiese, fingendo un’aria sorpresa. Alexis, accanto a Rose, ghignò.

«Ehi, cugino, non fare lo stronzo. Sgancia i soldi che mi devi!» si bloccò un attimo, pensando. «O dirò a tutti quello che hai fatto l’estate scorsa quando sei andato in Egitto coni tuoi amici!»

Fred sobbalzò.

«Perché, cos’hai fatto?» chiocciarono in coro le gemelle, due sogghigni identici stampati in viso. Fred, sotto la massa di capelli rossi e lentiggini, arrossì visibilmente.

«Maledetta Serpeverde! Non ti azzardare mai più a chiedermi favori, perché dopo questo ce l’avrò con te a vita!»

Rose rise mentre il cugino le lanciava in grembo un sacchettino di monete. Intanto, incuriosite, le gemelle si sporsero verso il fratello.

«Dai, Fred, dicci cos’hai fatto l’estate scorsa!»

«Sì, Fred, noi siamo le tue sorelline! Non ci tenere allo scuro!»

Rose ridacchiò, mentre anche Corinna si aggiungeva alla discussione.

«Perché a Rose lo dici e a noi non vuoi dirlo?»

«Esatto! È ingiusto fratellino, vai a dirlo ad una meschina Serpeverde e a noi, le tue care sorelle Grifondoro, non dici niente!»

Al “meschina Serpeverde”, Rose si finse indignata.

«Ehi! Modera i termini, Ale!»

La ragazza in questione le rispose con una linguaccia. Quindi, voltandosi di nuovo verso il fratello, riprese le sue lamentele.

Dopo il decimo “Ti preeeeeego”, Rose smise di ascoltare. Certo, i suoi cugini erano divertenti e tutto quanto, ma quando si mettevano diventavano un po’ troppo petulanti. Quasi per sbaglio, il suo sguardo virò verso Scorpius, che se ne stava accanto al finestrino, la fronte appoggiata con noncuranza al vetro, lo sguardo fisso verso il paesaggio che gli scorreva accanto. Sembrava non aver nemmeno sentito la discussione che stavano intrattenendo in auto, anzi, sembrava fosse in un altro mondo, tanto era visibile il suo estraniarsi dagli altri.

Un comportamento quasi insolito, pensò Rose. Scorpius era famoso per la sua vivacità e per le sue battutine acide. Quando poteva, Scorpius amava far vergognare le persone. Era un fatto genetico, o almeno così le aveva detto una volta zio George.

Ora, invece, sembrava quasi… Un brivido le percorse la schiena quando pensò la parola triste. Associare quell’aggettivo proprio a Scorpius non le era mai parso possibile.

Cercò comunque di non pensarci. Quando guardò fuori dal finestrino, sospirò: erano arrivati alla stazione di King’s Cross.

 

 

Eccomi quiii ^_^

Allora, come vi butta? Si stanno concludendo bene le vostre vacanze? Le mie alla grande, perché sono sbarcate le giostre in città e ieri sera mi sono divertita moltissimo ^_^

Ma questo a voi ovviamente non interessa, interessa la storia! =)

Allora, che ve ne pare di questo capitolo? Abbiamo un po’ capito l’importanza che ha Hugo nella vita di Rose, non credete?

E ora, come andrà a scuola? Riusciranno a vedersi? Chi arriverà a Hogwarts? Un applauso a chi lo indovina ^_^

Ora, passiamo ai ringraziamenti:

Grazie alle persone che hanno aggiunto questa ff tra le preferite:

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La gente meravigliosa che ha letto e chi, ovviamente, ha trovato il tempo anche per recensire, ovvero:

 prettyvitto: Oh, mi dispiace che non ti sia tanto simpatica Rose, io l’adoro... *_*

Comunque, come hai potuto vedere, la prima parte della storia è completamente incentrata su Lily. E anche se adesso ci stiamo allontanando, presto ritornerà la nostra Lily come protagonista ^_^ E non è detto che solo perché non sta con Scorpius non può essere comunque una storia bella... Tu che dici? ^_^

Un bacio

 

 JuliaSnape: Ehii ^_^ Sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto così tanto. Altri al contrario hanno detto che comunque non è stato tutto molto chiaro, quindi... ^_^ Almeno qualcuno che apprezza =D

Per il secondo motivo.... Si aspetterà ^_^

Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo...!

Un abbraccio

 

 naog94: Eccoci qui.

Mi dispiace che non ti sia stato tutto un po’ più chiaro, con il capitolo scorso. I dubbi sono molti, e vedrò di risolverli piano piano tutti quanti ^_^

Grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, anche se non spiega molto e parla solo un po’ dell’ultimo giorno di vacanze di Rose e Hugo ^_^

Un bacio grande

 

ashelia_96:  Eccomiii ^_^ Allora, come butta? Come stai passando la fine delle vacanze? Tutto bene spero ^_^.

Spero per tu e tuo fratello che vi siate calmati, se no chissà come arrivavate a vent’anni... =D

Tornando alla storia, non sei l’unica che non ha avuto tutto un po’ più chiaro con il capitolo precedente ^_^ Ma il mio obbiettivo non era più quello di farvi capire tutto quello che succede, ma più di darvi un quadro generale della situazione nel Mondo Magico =P. Per Albus Scamandro... Tanti lo mettono sempre a Serpeverde, ma non gli rendono mai la vera giustizia che merita. Ecco, io lo voglio un po’ più... Alla Draco Malfoy >.<. Speriamo di non aver fatto una cavolata ^_^.

Ti aspetto al prossimo capitolo,

un bacio

 

Ilaja: Allora, prima di tutto.. xD!

Scrivi delle recensioni davvero esilaranti, complimenti ^_^ Mentre leggevo mi sono raffigurata una te in versione manga che sbraita contro tutti gli altri e li fa ammutolire come pesciolini impauriti =).

Per tornare a noi.. Sia lodato il Cielo! Sono riuscita a scrivere qualcosa che mi piaccia sul concorso di Eylis, e credo che alla fine riuscirò a partecipare ^_^ Intanto, ho letto il primo capitolo della tua storia (e ora mi sono accorta del secondo O.o e corro subito a leggerlo!) e mi è piaciuto molto ^_^ Triste, ma davvero bello bello =D

Per la mia storia, ti ringrazio infinitamente per tutti i complimenti che mi fai tutte le volte che recensisci ^_^ Sono molto contenta che la mia storia piaccia, e sono anche contenta di poter avere sempre un tuo parere!

Sono contenta che la trama ti piaccia così tanto, e lo so, sì, forse ho un po’ esagerato con lo sguardo in Sala Grande >.<. Ma era per far rendere conto di come si ritrovano Rose e Hugo a scuola, separati dai pregiudizi. Per Albus.... Ha sorpreso tutti ^_^ E spero che riuscirò a sorprendervi ancora!

Per la tua storia.... Siiii voglio leggerlaaa ^_^ (scusami, sono schizzata per le giostre di ieri sera.. -__-)

Voglio proprio vedere com’è bella, e chissà che magari potrò anche leggermela su carta =) Secondo me, vista la tua bravura a scrivere, verrà certamente pubblicata ^_^

Ma non voglio dire di più, che magari dopo mi scambi per una lecchina.. -__-

Bene, ti salutoooo  =D

Un bacione

 

Eccoci qui alla fine ^_^

Eccovi lo Spoiler, come sempre =)

 

“Come i suoi veri genitori avevano amato quella scuola, allo stesso modo Rose l’odiava.”

 

Bene, eccoci alla fine.

Ci sentiamo al prossimo capitolo!

Un bacio grande a tutti quanti

_ki_

   
 
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