Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: elettra1991    29/08/2010    8 recensioni
Sono passati quasi sei anni dalla morte di Draco. Harry, Ron, Blaise, Elenie, gli Auror, ma soprattutto Hermione hanno dovuto imparare a convivere con l'accaduto. Ma ci sono veramente riusciti? Sono stati capaci di voltare sul serio pagina, o i loro vecchi fantasmi torneranno a tormentarli? Qualcosa di strano tornerà a muoversi nell'ombra, e per affrontarlo dovranno nuovamente riunirsi tutti. Il seguito di "Qui dove batte il cuore...", in cui tutto troverà finalmente risposta.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




 


Hermione si tirò su il colletto del giubbino, infilandosi la bacchetta in una tasca interna.
Ma che diavolo stava combinando Carrigan?
-Dai sbrigati- le gridò Ron, che la aspettava in mezzo alla strada, fumando come una teiera. Decisamente non aveva preso bene la chiamata per quella ronda notturna.
-Ma come mai sei così arrabbiato?- gli chiese la ragazza -Alla fine non è una novità per noi fare del lavoro straordinario-
-Volevo andare in Ospedale stasera-
La Granger lo guardò di sottecchi. Sapeva che andava spesso a trovare la ragazza aggredita, che peraltro non dava cenni di miglioramento, ma non credeva che fosse arrivato a questo punto.
-Il Capo ha detto che domani dovremo cominciare a indagare più a fondo su di lei. Non è normale che nessuno abbia ancora segnalato la sua scomparsa-
-Beh, meglio tardi che mai...sono due settimane ormai che è stata aggredita. Non possiamo certo continuare a rimandare-
-Credo che con tutto quello che sta succedendo in questo periodo, Carrigan abbia preferito dare la precedenza ad altro- mormorò Hermione, comprensiva.
-Si come no- bofonchiò acido Ron. -Dai, Smaterializziamoci-
I due riapparvero a qualche via di distanza da Carnaby Street. La luna splendeva alta nel cielo, e un venticello fresco soffiava leggero.
-Seb e Harry dovrebbero essere qui- disse Weasley, guardandosi attorno.
-Eccoli-
I due ragazzi apparvero, a qualche metro di distanza l'uno dall'altro, con la medesima espressione imbronciata di chi vorrebbe stare ovunque meno che lì.
-Non provare a lamentarti, Seb- lo punzecchiò Harry -Sei appena tornato da una vacanza, quindi non lamentarti di dover lavorare-
Anderson sogghignò. -Veramente stavo insegnando a Blake a dire "papà"...E la chiamata di Carrigan mi ha interrotto proprio sul più bello!-
-Ma è troppo piccolo! Non ci riuscirà mai- gli fece notare Hermione.
-Aspetta e vedrai! Mio figlio è un genio-
-Tutto suo padre insomma- borbottò ironico Harry -Sono le dieci meno cinque, andiamo!-
I quattro Auror si diressero verso la strada principale, Hermione più avanti con Ron, mentre Harry e Sebastian attraversavano la strada e rimanevano un po' più indietro.
La Granger si guardò con circospezione attorno, nelle vie buie, avvertendo il consolante contatto della bacchetta all'interno della sua giacca. Non era abituata a fare le ronde così allo scoperto, senza una protezione immediata, si sentiva troppo esposta.
E tutto suggeriva che quella sera sarebbe successo qualcosa di strano.
Pochissima gente circolava per la strada, nonostante solitamente quella fosse una via poco affollata. I pub erano chiusi.
Ma che diavolo stava succedendo?
Passarono davanti al "The Shakespeare's Head", ma le luci erano spente, all'interno non si distinguevano avventori.
Ron guardò l'insegna del pub, e lanciò quindi un'occhiata interrogativa all'amica.
-Tutto questo non è normale- sussurrò Weasley, guardando i pochissimi Babbani presenti nella via camminare a passo svelto come se fossero in ritardo per qualche importante appuntamento.
-Guardali- disse Hermione -sembrano automi-
-Qui c'è sotto un incantesimo-
La voce di Seb fece sussultare la ragazza. Non si era accorta che lui ed Harry li avessero raggiunti.
A un tratto, un grido, in una delle piccole traverse.
I quattro Auror scattarono, estraendo le bacchette e correndo a perdifiato. Svoltarono l'angolo e videro una ragazza circondata da uomini incappucciati.
Questi ultimi si voltarono, avendo sentito i passi dei ragazzi.
-Stupeficium!- gridò Hermione, puntando dritta alla testa di uno degli avversari.
Quelli non aspettarono un momento di più, e si Smaterializzarono.
-Merda- sputò Potter. Anche questa volta erano sfuggiti.
Intanto la Granger e Anderson si erano avvicinati alla ragazza, che piangeva raggomitolata su sè stessa.
-Come ti chiami?- le sussurrò Hermione, toccandole lievemente la spalla.
-Danielle-
-Stai bene?-
Lei annuì appena, asciugandosi gli occhi.
-Mi fa male la mano- biascicò poi.
Sebastian prese il polso della ragazza, osservandolo velocemente.
-Guardate. Sembra che siamo arrivati appena in tempo-
Gli altri tre diedero un'occhiata. Sul palmo della ragazza si notava appena l'ombra della tesserina di un puzzle, appena accennata.
-Bisogna curarla al più presto- sentenziò Harry. -Forza, andiamo via di qui-
Aiutarono la ragazza ad alzarsi, quando un sinistro scricchiolio sopra le loro teste li fece rabbrividire.
-Attenti!- gridò Seb, accostandosi alla sconosciuta per proteggerla, mentre sopra le loro teste un'esplosione faceva crollare parte del tetto di una casa.
-Protego!- provarono a gridare tutti, più o meno rapidamente, subito prima di venire sommersi dai calcinacci.
Hermione sentì il suo scudo perdere di forza, mentre era sottoposto ai colpi dei pezzi della casa che cadevano. Qualcosa le colpì la spalla facendole un male cane. Tutto attorno sentiva tonfi, urla. Poi, silenzio.
-Deprimo-
mormorò la Granger, cercando di farsi strada tra i calcinacci. Sentì qualcuno afferrarle la mano.
-E' tutto ok?- chiese Harry, ansimando.
-Più o meno- sibilò Hermione. La spalla le bruciava terribilmente. Sentiva il sangue scivolarle lungo il braccio.
-Aiutami allora. Dobbiamo liberare Ron.-
Con orrore, lo sguardo della ragazza si focalizzò sul corpo del suo migliore amico, steso a terra, colpito sul capo da una pietra.
-Che è successo?- la voce terrorizzata di Seb fece capolino al loro fianco.
Fortunatamente era riuscito a Smaterializzarsi in tempo per mettere in salvo la ragazza, ed ora erano tornati.
Harry non rispose, limitandosi a spostare i calcinacci per estrarre il corpo dell'amico. Sebastian lo aiutò, ed in breve tempo Weasley fu steso supino sul marciapiede.
-Sembra solo svenuto- constatò Hermione, preoccupatissima -Il colpo deve essere stato forte-
-Proprio quello che volevamo-
I tre Auror si girarono di scatto, udendo una voce gelida alle loro spalle.
Una ventina di maghi avvolti da cappucci e mantelli li fronteggiava, a bacchette alzate.
-Siete solo dei vigliacchi- li apostrofò Anderson- a colpire così alle spalle-
Una risata fredda si levò dalla parte opposta.
-Diciamo che all'onore preferiamo un buon risultato. E direi che questa volta la situazione ci dà ragione-
Harry ed Hermione fecero spostare la ragazza accanto a Ron, e si schierarono accanto a Sebastian.
-Non ci interessano più quei due. Diciamo che abbiamo un bersaglio molto più interessante questa sera- disse ancora la voce perfida.
La Granger si sentì osservata da molte paia di occhi.
-Dobbiamo chiedere aiuto, sono troppi- sussurrò Harry.
-Non c'è tempo- sibilò Seb.
-Crucio!- gridò all'improvviso uno degli incappucciati. Anderson si chinò di scatto, schivando appena il fiotto di luce, quindi partì al contrattacco.
Harry scattò, e così gli altri due. Incantesimi volavano nell'aria, colpendo muri e a volte persone.
La Granger rimase vicino a Weasley, pronta a difendere l'amico inerte.
Ormai non vedeva più Sebastian e Harry, sentiva solo le loro voci gridare incantesimi, rapidamente.
-Incendio-
Qualcuno urlò e tutto attorno a lei si impregnò di fuoco. Non vedeva più nulla, le bruciavano gli occhi.
-Ma bene, evidentemente qui qualcuna è rimasta tutta da sola-
Tre figure si innalzarono di fronte a lei, superando il muro di fuoco che la separava dagli altri combattenti.
Sentì Danielle singhiozzare disperata alle sue spalle
Non poteva Smaterializzarsi, no. Non avrebbe mai potuto abbandonare lei e Ron.
-Stupeficium- gridò alla cieca, gli occhi le lacrimavano troppo per il fumo.
-Avanti, puoi fare di meglio- la canzonò uno degli avversari. -Crucio-
-Protego- urlò Hermione, tentando in tutti i modi di tenere la presa sulla bacchetta. Era troppo debole, respirava a fatica, il sangue le era arrivato alla mano, i polmoni erano pieni di quell'aria acre per il fuoco.
-Crucio- un'altra voce si aggiunse alla prima, tentando di vincere la resistenza comunque potente del suo scudo.
La Granger crollò in ginocchio, incapace di resistere un minuto di più.
La bacchetta vibrava incontrollabilmente nella sua mano. Era finita.
-Stupeficium!- una voce, appartenente probabilmente al terzo incappucciato, pronunciò l'incantesimo due volte di fila, ma incredibilmente Hermione non venne colpita. Sentì qualcosa cadere a terra, e un istante dopo terminò anche la pressione che opprimeva il suo scudo.
E poi, non vide più nulla.
Si sentì cadere, per lo sforzo, ma due braccia pronte la sostennero, e la Smaterializzarono.
La ragazza posò il volto sulla spalla del suo soccorritore, certa che fosse Harry.
Attorno a lei c'era il silenzio, ma lontano distingueva i rumori del fuoco che saliva e dei muri che crollavano. Probabilmente doveva averla portata in una via poco lontano.
Si sentiva stranamente a suo agio tra quelle braccia, si sentiva sicura.
Era sicura che fosse il suo migliore amico, ma con le mani avvertì un cappuccio a coprire il capo del suo salvatore, e un odore diverso eppure familiare le sfiorava le narici.
Avrebbe voluto aprire gli occhi, ma non ci riusciva. Le veniva da piangere.
Qualcosa le accarezzò il viso, portandosi via una lacrima che era scivolata via.
A fatica Hermione si guardò intorno. Tutto era buio, sopra di lei c'erano solo la luna e le stelle.
Rabbrividì e venne prontamente avvolta da un mantello caldo.
Normalmente sarebbe fuggita, si sarebbe difesa, ma in quel momento un sentimento assurdo l'avvolgeva, non aveva paura. Si sentiva a casa.
-Chi sei?- mormorò, confusa e stanca.
-Shhhh.....-
L'incappucciato se la strinse al petto, e alla Granger parve che il suo cuore si staccasse in mille pezzi. Era straziante.
Si aggrappò alle spalle dell'uomo, quasi inconsciamente. Sentiva di aver bisogno di lui, senza un motivo. Era totalmente guidata dall'istinto.
Erano come sospesi. Solo loro due.
-Mi hai salvato la vita...- sussurrò ancora Hermione. Avrebbe voluto dire qualcosa, avrebbe voluto capire chi fosse, ma allo stesso tempo sapeva che tutto questo non aveva alcuna importanza.
-Hermione!- la voce di Harry in fondo alla via spezzò tutto.
L'incappucciato la mise a terra rapidamente, quindi aspettò un momento per vedere se lei fosse in grado di reggersi in piedi e lasciò la presa.
-Non andare via- supplicò la ragazza, il pianto nella voce.
Quello le afferrò una mano per un istante, sembrò quasi prendere in considerazione la cosa. Ma i passi di Potter si avvicinavano, e il tempo era poco.
Lo sconosciuto si Smaterializzò.
Come lasciò la sua mano, Hermione crollò a terra, scoppiando in lacrime. Non capiva più nulla, non capiva nemmeno la sua stessa disperazione, eppure si sentiva nuovamente vuota. Non c'era nulla di razionale, era come fuggita da se stessa per qualche interminabile minuto, ed ora era tornata, ed era a pezzi.
Le braccia di Potter l'avvolsero.
-Va tutto bene?- le chiese, folle di preoccupazione -Chi era quel tizio?-
La Granger scosse la testa incapace di dire alcunchè.
In pochi secondi li individuò anche Sebastian.
-Ron si è ripreso, l'ho portato al San Mungo per un controllo, ma sta bene.-
-Danielle?- si informò Potter.
-Ho chiamato Matt, la sta accompagnando al Quartier Generale per interrogarla sull'accaduto-
-Ottimo. Puoi occuparti tu di fare rapporto a Carrigan? Io porto Herm a casa-


La Granger si sentì posare delicatamente sul divano.
-Ma che è successo?- la voce piena d'ansia di Elenie si fece strada verso le sue orecchie, e capì di essere a casa di Harry.
-Ci hanno sorpresi in Carnaby Street, e ce la siamo vista brutta, soprattutto Ron ed Hermione-
La Zabini carezzò la fronte dell'amica.
-Sembra distrutta. Avete preso qualcuno?-
-No. Io e Seb li abbiamo a malapena messi in fuga. Non siamo riusciti a catturare nessuno, erano troppi-
Elenie, dal volto preoccupato del fidanzato, capì che c'era dell'altro.
-Devi dirmi ancora qualcosa?-
-Forse sì. Ma prima è meglio che ne parli con Hermione. Aiutami a portarla nella stanza degli ospiti, così potrai curarle la spalla.-
I due ragazzi portarono l'amica su per le scale, e l'adagiarono su un letto. Subito dopo la Benefica accostò le mani sulla spalla della Granger, e la ferita sanguinante si rimarginò in un baleno.
-Mi avevi parlato di un normale controllo- mormorò angosciata Elenie, quando tornarono in corridoio, chiudendosi alle spalle la porta della camera in cui riposava Hermione.
-Lo so. Nemmeno io mi aspettavo una cosa del genere- sospirò Harry, stringendola a sè -Decine di folli incappucciati-
-Mi sembra di essere tornata a sei anni fa.- constatò la ragazza, con voce bassa.
-Ce la faremo anche questa volta, te lo prometto- le promise Potter.
-Ora devo andare- continuò poi, dirigendosi alla porta-
-A quest'ora?-
-Sì. Devo sbrigare alcune cose urgenti. Torno presto-
Detto questo, Harry diede un bacio alla sua ragazza ed uscì.


Il Bambino Sopravvissuto si sentiva addosso una determinazione che non si sentiva addosso da diversi mesi ormai.
Doveva vederci chiaro. Quella notte voleva delle risposte. Anzi, le pretendeva
Estrasse il cellulare e compose un numero.
-Pronto?- fece una voce impastata di sonno.
-Jay? Sei sveglio?- disse concitato Harry.
-Eh...adesso sì-
-Riusciresti a raggiungermi tra cinque minuti in Carnaby Street?-
-Facciamo tra un quarto d'ora-
-Dieci minuti- concesse Potter.
-Andata. A tra poco-
Harry chiuse il cellulare. Se c'era una cosa in particolare che gli piaceva di Jayden è che non faceva troppe domande.
Si Smaterializzò nel luogo in cui qualche ora prima si era consumato il breve ma intenso combattimento.
Qualcosa non tornava.
Raggiunse la via laterale e osservò con attenzione le bruciature lasciate dalle fiamme.
Come aveva fatto ad attraversarle il salvatore di Hermione?
Non c'era segno di incanti, nè di controincantesimi.
A meno che...
-Eccoti qua- la voce di McBride lo colpì alle spalle.
-Grazie di essere venuto-
-Figurati. Beh, che ti serve?-
-Non sai nulla di quello che è accaduto stasera?- si informò Harry.
Jayden fece segno di no con la testa.
-Carrigan ci ha mandato qui di ronda. A colpo sicuro, a quanto pare.-iniziò a spiegare Potter- infatti una ragazza era circondata, la stavano marchiando-
-Con la tessera del puzzle?-
-Sempre quella. Siamo intervenuti e ci hanno attaccato. Hermione è stata circondata. Io e Seb non la vedevamo più, era circondata da fuoco e nemici...-
-Ora come sta?- lo interruppe preoccupato Jay.
-Sta bene. E' questo il punto. Un uomo incappucciato l'ha salvata e l'ha portata via. Ma qui non ci sono segni di incantesimi, dunque non si sarebbe potuto intromettere tra le fiamme-
-Vuoi dire che....?- mormorò l'ex-Corvonero, cominciando a capire.
-Voglio dire che era uno di loro. E visto che non credo che questi abbiano a cuore la vita di Hermione, è sicuramente un infiltrato.-
-Harry, forse ci siamo- disse McBride, emozionato.
-E' presto per dirlo. Ma sono stanco di queste supposizioni. Adesso cerco delle risposte. Ti va di aiutarmi ancora una volta?-
-E me lo chiedi? Ho una voglia che non hai idea di arrivare a capo di questa faccenda-
-Perfetto, attaccati a me, faccio strada io-


Ok ok lo so...sono in mega ritardo anche stavolta...Mi dispiace tantissimo essere così incostante negli aggiornamenti, ma giovedì prossimo ho il test di ammissione a Medicina, e da due settimane a questa parte sto studiando come una pazza, quindi non ho il tempo nè per scrivere, nè tantomeno per pubblicare! Vi prometto che con l'inizio di settembre sarò il più regolare possibile!
Scusatemi tanto, ma spero riusciate a capirmi.
Anche stavolta non riesco a salutarvi una per una (mi limito a dare il benvenuto alla nuova arrivata, pazzafantwilight), perchè davvero non faccio in tempo, ma sappiate che ho letto le vostre recensioni soffermandomi su ogni parola, su ogni virgola, su ogni sillaba, e davvero non so come ringraziarvi. Siete voi che date vita a questa storia, voi che mi rendete partecipe delle emozioni che provate mentre la leggete, voi che mi esprimete le vostre ipotesi e i vostri dubbi, voi che mi spronate a fare sempre meglio. Se amo così tanto scrivere, e se passo tutto questo tempo a cercare di rendere al meglio quello che alla fine è solo nella mia testa e nel mio cuore, è perchè so che dall'altra parte del computer ci sono persone come voi.
Quindi grazie, davvero, di cuore, per aver permesso alla mia storia, e dunque indirettamente a me, di entrare anche solo un po' nelle vostre vite.



  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: elettra1991