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Autore: RitualeRomanumSPN    30/08/2010    1 recensioni
Le riflessioni di Justin prima che con i Pink Posse vada da Hobbes per l'ultima volta. Cody non capisce affatto la sua paura, non capisce nessuna delle motivazioni che lo spingono a fare questo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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titolo: Caught Beneath The Wheels (Intrappolato Sotto Le Ruote)
autrice: RitualeRomanumSPN
traduttrice: Kyelenia
pairing: B/J (ovviamente ;))

 

Il titolo di questa storia viene da "Runaway Train" di Oleander, che è una canzone nella colonna sonora del film "Bang, Bang, You're Dead", un film in cui ha recitato Randy.

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Caught Beneath The Wheels

Cody non capisce la tua paura; aver avuto fracassata la testa ti ha lasciato molto di più di una mano rovinata. Non sembra capire che sei quasi morto, che Brian ha passato  tre giorni ad aspettare di sapere se ce l'avresti fatta. Non capisce che la cosa più folle, più spaventosa in assoluto è quando sperimenti personalmente che qualcuno può odiarti così tanto da provare realmente ad ucciderti. Non sa che ci sono voluti mesi per superare la paura di esser toccato, la paura per la folla, i rumori forti, il rosso. Lui non sa che gli incubi non vanno semplicemente via, che quando sei stressato o agitato o hai assunto troppe droghe, ti svegli urlando e sottoponi te stesso e Brian al trauma ancora una volta.

E sai che Brian sta provando la stessa paura daccapo, mentre ti aspetta di notte, tu sai che dovrebbe importarti che Brian è preoccupato, ma hai subito un danno abbastanza grande e sei incazzato a sufficienza da ignorarlo. Sai che Brian è inquieto, spaventato che tu possa farti del male, terrorizzato di ricevere una chiamata nel cuore della notte. Lo sei anche tu. Perché  è angosciante sapere che Brian è terrorizzato. Perché questa paura è profonda, è stata accumulata per anni. Perché vi blocca entrambi, vi controlla entrambi. Perché tenere una pistola sembra strano e sbagliato nelle tue mani, pesante e inquietante di una paura che non provi da molto tempo. Perché Cody sta avanzando davvero in fretta, la sua violenza è in salita. E non sei totalmente sicuro di voler andare in cerca di guai,provocare ragazzi che potrebbero possedere coltelli. Non sei sicuro di voler vedere Hobbes, provare quella paura che ti corrode da dentro. Perché sai esattamente di cosa è stato capace Hobbes soltanto pochi anni fa. Non vuoi pensare cosa Hobbes potrebbe essere capace di fare adesso, quanto il suo lavoro l'abbia reso forte, che tipo di armi tiene a portata di mano.

Non vuoi scoprirlo, e non vuoi che Brian debba tenere il tuo corpo sanguinante di nuovo. Non vuoi vedere la sua faccia disperata, distrutta se tu vieni ferito, anche lievemente. Non vuoi vedere il senso di colpa che attraversa il viso di Brian, quando si parla dell'aggressione, la preoccupazione e la tristezza quando realizza che tu sei ancora arrabbiato, ancora ferito da quella mazza da baseball sulla testa di anni fa. Non vuoi ferirlo. Non vuoi ferire nessuno. Non vuoi provare quella paura di nuovo, perché ti immobilizza, ti fa fermare nel mezzo di qualsiasi cosa tu stia facendo e si restringe fino a diventare così piccola da poterla nascondere. Non vuoi vedere la tristezza negli occhi di Daphne o di tua madre quando pensano a cosa tu abbia perso. E non vuoi renderti conto dalle facce di quelli della famiglia che provano pietà per te. Non vuoi vedere, o neanche pensare, all'espressione di Brian, al dolore nei suoi occhi, quando ripensa a quella notte che probabilmente è stata ancor più orribile per lui di quanto lo sia stata per te.

Guarda, quello che Cody non capisce, è che l'aggressione non ha colpito solo te, nel modo in cui i suoi tormentatori hanno provocato effetti solo su di lui. L'aggressione ha coinvolto tua madre, che è stata seduta in ospedale ad aspettarti. L'aggressione ha coinvolto tua sorella, che non capiva perché tu fossi così terrorizzato a volte, tu eri spaventato da te stesso perché le avevi urlato contro la prima notte trascorsa a casa, e l'avevi intimorita abbastanza da spingerla a evitarti per settimane. L'aggressione ha coinvolto Daphne, che era venuta a cercarti nel garage e invece ha trovato Brian, isterico, che urlava e piangeva, tenendo il tuo corpo sanguinante. L'aggressione ha coinvolto Brian, che ha dovuto guardarti inerme mentre cadevi sul pavimento, che si trovava con te e ha sentito il tuo sangue, la tua vita, scorrere tra le sue mani, che si è sentito terribilmente in colpa per non averti raggiunto in tempo, che ti ha aiutato a recuperare la tua vita, che ti guarda con preoccupazione e qualche volta con paura quando pensa che potresti perderla di nuovo, che teme più di qualsiasi altra cosa che tu possa essere ferito di nuovo.

Quindi la paura non è soltanto tua, è di Brian e di tua madre e di Daphne e della famiglia. Tu sei spaventato a morte, ma senti anche il bisogno di combattere, di fronteggiare questa paura a testa alta e superarla e magari sentirti meglio. Ti rendi conto che quello che stai facendo devi farlo, per te, ma stai facendo anche quello che devi fare per Brian. Perché leggi il senso di colpa nei suoi occhi quando vede la tua mano tremare, il terrore che gli si dipinge in volto quando ti sveglia da un incubo e ti tiene stretto, disperatamente bisognoso di sentirti vivo e caldo tra le sue braccia. Sai che ci sono parti di lui più danneggiate di quanto non lo sia tu, perché lui si ricorda quella notte per intero, e non può mai dimenticarla. Tu spingi il petto all'infuori e ti dici che stai facendo questo per lui, per entrambi, cosicché entrambi possiate dormire più tranquillamente la notte. Cosicché tu non debba preoccuparti quando cammini per una strada affollata,  o giri in un vicolo di notte. Cosicché Brian non debba guardarti con quello sguardo terrorizzato, inquieto che ti rivolge a volte quando pensa che tu non possa vederlo. Cosicché possiate almeno provare a superare la cosa che vi ha quasi ucciso entrambi.

 

Allooora..  Questa è la seconda e conto di pubblicare tutte quelle che mi piacciono, in qualche modo. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto/recensito, non tanto per me, ma perché secondo me quest'autrice si merita davvero di essere letta. Breaths è la prima in assoluto che ho tradotto, questa l'ultima invece, spero che un minimo la differenza si noti. Rispondo a chi ha recensito la prima storia.

love mojito Mi sono commossa anche io, sinceramente. Mi è piaciuto molto come POV perché era dolce senza stravolgere il personaggio di Brian

GiulyB Grazie mille per le tue parole. Spero davvero che la traduzione risulti così buona perché a volte avevo paura di renderla meccanica. Anche a me è piaciuta molto quest'intimità, che devo dire l'autrice ha rispecchiato molto bene anche proprio nel ritmo di narrazione della storia e io spero di non averlo stravolto.

trubychan1984 Grazie! ^_^

BlackCobra Grazie a te! Per me le tue parole sono un regalo, e neanche tanto piccolo. Beh, che dire... Con questa storia è stato amore a prima vista, per questa densità e compenetrazione di amore e malinconia. Secondo me tutti i più grandi amore, per lo meno quelli fantastici e favolistici, devono avere un pizzico di amarezza, sennò sono dimenticabili. Io ho trovato le riflessioni perfettamente IC con il personaggio, soprattutto perché la riflessione conclusiva è collocata tra i pensieri pre-partenza, ed appartiene ad un Brian decisamente maturo e che ha ripetutamente dato prova del suo amore per Justin. Sono comunque felice ti sia piaciuta ^_^

 

Per il testo originale: QUI

  
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