-lo amo, Trè lo amo da
morire.- gemeva Gerard, mentre Trè lo guardava dalla sedia vicina al letto d’
ospedale.
-lo so, Gerard. Anche io.-
-cosa?!-
-anche io. Me ne sono
accorto da poco. Sono geloso di lui, e non riesco a dimenticare la volta che l’
abbiamo fatto. Sono stato aggressivo con Mike, tempo fa, solo perché volevo
Billie per me. Lo voglio, ma è di Mike. Perché loro sono sempre la coppia
perfetta mentre io sono l’ intruso? Cosa c’ è in me che non va?-
-non c’ è nulla in te che
non va, Frank, tutti non andiamo bene per lui, siamo tutti di minor livello.
Lui è lui, e Mike è l’ unico capace di ammaliarlo, di sedurlo. È così e basta.-
Cadde un silenzio
pesante, carico di pensieri. Erano due uomini soli, tutti e due feriti dalla
stessa persona.
Presto si aggiunse una
terza persona. Una cresta fucsia entrò in camera da letto.
-Gerard, come stai?- soffiò Jared, trafelato.
-meglio, grazie.-
-io scappo, ho un po’ da
fare.- disse Trè prima di avviarsi all’ uscita. Ormai sapeva tutto dei ricatti,
dell’ articolo e di tutto il resto. Ma Jared non gli andava giù.
-Billie sa tutto, vero?
Sei andato a dirglielo.- mormorò Gerard
-sì, sa tutto. Non è
arrabbiato con noi.-
-con te, magari. Ci ho
parlato, con lui ho chiuso.-
-cosa ti ha detto?-
-lui nulla. Sono stato io
a cacciarlo via. Non lo voglio più vedere, mi fa troppo male. E poi si meritava
tutto quello che è successo.-
-ma Gerard, ti riconosci?
Non eri tu quello che aveva tentato il suicidio perché aveva rovinato la vita a
Billie?!-
-ne è passato, di tempo, da
allora. Billie Joe è un bastardo. Sai che ha una figlia non riconosciuta? L’ ha
abbandonata quando nemmeno era nata.-
E raccontò a Jared tutto
ciò che Sharon gli aveva riferito. Jared era senza parole.
-così Sharon è cresciuta
senza un padre e ha voluto vendicarsi. Ed ecco la storia dell’ intervista. Io
sono dalla sua parte. Quel bastardo ha rovinato la vita a troppe persone. Meno
lo vedo e meglio è, fidati.-
-io non ci riesco. Non
riesco a odiarlo. Io lo amo.- era stata Sharon a
parlare, che barcollava in lacrime sulla soglia della porta.
…
Mike attendeva risposte
importanti da colui che, un attimo prima, credeva essere la persona più
trasparente che avesse mai conosciuto.
-ho sentito tutto.. ho
visto tutto. Mi aspetto delle spiegazioni esaurienti, Billie.- attaccò, gelido.
-te le avrei date prima,
ma non trovavo mai l’ occasione adatta e, sai..-
-stai diventando
scontato, sai? Queste frasi fatte non me le sarei aspettate da te.. ma n fondo
sono fin troppe le cose che oggi ho scoperto e che non mi sarei mai aspettate
da te.-
-aspetta, Mike.. io non
volevo fare del male a nessuno, ed è proprio per quello che lascia Gracy, tanti anni fa. Credevo che se la sarebbe cavata
meglio senza di me, che avrebbe trovato qualcuno migliore del cantate idiota di
passaggio che l’ avrebbe sostenuta e avrebbe allevato la bambina.-
-almeno hai il coraggio
di dire a te stesso quanto sei idiota.- suonò Mike, atono. Era troppo shoccato.
-ti prego, Mike, ti devo
dare delle spiegazioni, è quello che mi hai chiesto, in fondo. Ebbene, nel ’96
conobbi una ragazza bellissima, alta e mora, dal portamento altero. Mi tentò,
riuscì a sedurmi e cominciammo a frequentarci. Sai, era un brutto periodo, mi
facevo ogni giorno e non riuscivo a superare la fase, Adrienne minacciava che
se non avessi messo fine alle droghe avrebbe chiesto il divorzio e allora mi
sono rifugiato in lei. Ho trovato conforto e ci vedevamo praticamente sempre,
fin quando non mi disse che aspettava un bambino da me. Non ce la feci, avrei
dovuto dare conto a troppi: a mia moglie, alla band, al mondo dello
spettacolo..-
-a me. Immagino che mi
abbia contato tra le persone scomode, giusto?! Io non conto nulla, non ho
contato nulla per te in quel momento! Io conto solo quando servo, quando mi
vuoi, quando basta che tu venga a casa mia senza nemmeno avvisarmi prima e mi
spogli, come una bambola. Per quello servo, nemmeno fossi un oggetto. Dimmi
come ti sentiresti al posto mio, Billie, voglio proprio sentirlo uscire dalla
tua bocca.-
-mi dispiace, Mike, mi dispiace
di averti tenuto all’oscuro di tutto, di averti nascosto cose simili. Ma
dovevo. L’avresti detto a qualcuno..-
-sai che non rivelerei
mai i nostri segreti.- ribattè Mike. Solo un secondo
dopo rammentò di aver raccontato molte delle loro cose più intime a Trè, mentre
Billie non c’ era.
-ah, sì? Allora come è
possibile che Trè sappia di John?! Chi glielo ha raccontato, l’ uccellino?
Mike, non mi prendere in giro, sai? So bene che gli hai raccontato cose che io
non sarei mai andato a spiattellare in faccia a chiunque avessi incontrato!
Questo è stato uno dei comportamenti più scorretti che..-
-tu mi vieni a parlare di
scorrettezza, TU mi fai questi bei discorsetti da moralista? Mi fai ridere. Mi
fa ridere a crepapelle il concetto di uno che l’ ha dato via al primo passante
per strada mi venga a dire che mi comporto scorrettamente. Dimmi da che sacro
pulpito viene la predica, Billie. Da quello di una..-
-puttana, vero? Perché è
questo ciò che tutti pensano di me ora, vero? Che sono una puttana! Sai che ti
dico?! È VERO! Ho fatto sesso con gente che non amavo, lo so, mi sono anche
scusato, e non mi aspettavo che il mio migliore amico mi pugnalasse alle spalle
in questo modo, che andasse a raccontare i fatti miei a qualcun altro!-
-certo, perché Trè è uno qualsiasi,
vero? Una delle tue tante avventure! Mi risulta che tu ci sia stato a letto, ma
nella tue mentalità questo non vuole dire nulla, ovviamente! È uno dei tuoi
migliori amici e un compagno di band, credi che debba essere sempre
estraniato?! Credi che un amico debba solo sapere le cose belle?! Mi sa di sì,
perché, evidentemente, a me riservi lo stesso trattamento. E io non sono solo
un amico, Billie. Tutto quello che mi hai tenuto nascosto mi ha ferito
profondamente, come i tuoi comportamenti.-
-quali? Dai, elencameli,
dopo passiamo ai tuoi!-
-bene.. allora.- cominciò
Mike, rosso in viso e con gli occhi iniettati.- per prima cosa il fatto che tu
non ti sia curato e non ti curi dei rapporti con le altre persone, ignorandone
e calpestandone i sentimenti. E mi riferisco a Sharon,Gracy,
Jared, Gerard, Adrienne, i TUOI FIGLI, Eleonora, Trè e me. Tu non ti interessi
di nulla, credi che ti sia tutto dovuto e che tu abbia il diritto di usare le
persone a tuo piacimento senza stare a badare alle conseguenze. Secondo, il
fatto che tu mi abbia tenuti nascosti segreti di simile entità quando ci
eravamo promessi che tra noi non ci sarebbero stati mai segreti. Terzo, il
fatto che tu non abbia nemmeno le palle di andare da Adrienne a spiegarle il
perché della tua assenza! Quarto, il fatto che tu abbia lasciato scappare via
tuo figlio che ti aveva visto nudo nel mio letto, senza nemmeno dargli delle
spiegazioni. Quinto, il fatto che stessi quasi per fare sesso anche con TUA
FIGLIA!!!-
-ma mi sono fermato!
Senti, Mike, lo sai benissimo perché mi comporto in modo strano, l’ hai sempre
saputo! È da quando John mi ha fatto del male che sono rimasto marchiato,
segnato. Lo so che ho ferito molte persone, e sono andato a scusarmi con ognuno
di loro, anche se alcuni non ne hanno voluto sapere anche solo di ascoltarmi. Lo so che non sono
riuscito ancora a parlare con Adrienne, non ce la faccio, ma giuro che lo farò.
Jakob.. non ce l’ ho fatta. Ho chiamato, una volta, ma non ho avuto il coraggio
di parlare, va bene?! Non ce la faccio più, Mike, sono esausto e ho combinato
troppi casini, e non so come sbrogliarli. Aiutami, Mike, ti prego.-
La voce gli tremava e gli
occhi erano colmi di lacrime, ma Mike non si lasciò commuovere.