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Autore: Guessstar    31/08/2010    4 recensioni
Eri tutto per me, eri la mia famiglia, la mia vita, il futuro che avevo scelto, purtroppo io non farò più parte del tuo futuro, perchè c'è un ostacolo molto più grande di Victoria, il mio cuore. Sparisci Edward.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CI SEI ANCORA TU NEI MIEI RICORDI.

 

 

 

 

 

 

«Jake!»

«Bella! Che bello rivederti finalmente! Mi eri mancata!»

Scossi la testa, sorridendo «In effetti sono passate quasi due settimane… davvero non riesci a trovare un attimo di tempo per visitare la tua migliore amica?» mi finsi offesa.

Scoppiò in una sonora risata «Ehi! Mica è colpa mia se mio padre ha voluto che mi mettessi al lavoro, e poi ci sono molte questioni nel branco… abbiamo paura che Seth possa abbandonarlo. Povero ragazzo, è ancora troppo giovane per accettare questa cosa, non riesce ancora a capacitarsene… comunque non importa parlare di me, tu invece? Come ti senti?» si era perso nei suoi discorsi, ma avrei preferito ascoltarlo parlare per tutto il giorno, piuttosto che rispondere a quella domanda.

Come stavo? Non lo sapevo nemmeno io. Diventavo sempre più pallida e magra, avevo delle occhiaie perenni e il mio aspetto era quello di una ultraquarantenne, non potevo muovermi dal letto e concentrarmi perché subito mi affaticavo, quasi due volte al giorno avvertivo dei fortissimi dolori al petto che a volte, la notte, non mi facevano dormire. Neanche gli antidolorifici bastavano a far calmare il dolore.

«Bene Jake, sto bene» sbuffai e guardai fuori dalla finestra, mentre un silenzio religioso si diffondeva per tutta la stanza.

«Bella, quanto…»

«Sì e no una settimana. Presto ti libererai di me, non sei contento?» cercai di ironizzare.

«Pessima Bella, questa è stata pessima» rispose irritato.

«Tu sei pessimo Jake, puoi, almeno per una settimana, fingere che tutto vada bene dentro questa stanza? Puoi cercare di non ricordarmi che sto per morire? Te ne sarei grata!» sbottai, gesticolando furiosamente con le mani.

«In questo il tuo vampiro è abbastanza bravo, vero?» sulla sua voce vi era una punta di acidità.

«Sì, Edward è bravo, come tutta la sua famiglia. Certo, escludendo le visite giornaliere di Carlisle, direi che va tutto a meraviglia!»

Il silenzio calò di nuovo nella stanza per alcuni minuti, fu lui a riprendere a parlare «Mi dispiace Bells, sono parecchio nervoso e irritante in questi giorni».

«Vieni qua» con la mano gli indicai il bordo del letto.

Si alzò dalla sedia a dondolo e si venne a sedere accanto a me, potevo benissimo sentire il calore del suo corpo, già un velo di sudore stava ricoprendo la mia nuca, ma per Jake avrei sopportato questo e altro.

«Abbracciami Jake» il mio era solamente bisogno d’affetto fraterno. Certo, i Cullen non mi facevano mancare neanche un briciolo di manifestazioni di amore, specialmente Edward, che non si allontanava da me nemmeno un attimo, a parte qualche rara volta, come, per esempio, in quel momento.

Le sue braccia mi avvolsero calorosamente e mi fece piacere sentire il calore e la morbidezza del suo corpo. Rimanemmo in quella posizione fin quando sentimmo bussare alla porta. Jake si allontanò da me e arricciò il naso «Senti Bella, io preferisco uscire dalla finestra, tornerò domani, te lo prometto».

«Okay Jake, ti voglio bene»

«Anch’io».

Nello stesso istante in cui lo vidi uscire dalla finestra, Edward entrò dalla porta. Quel briciolo di lucidità che avevo conservato andò a maledirsi nello stesso istante in cui i miei occhi percorsero tutto il suo corpo, soffermandosi per la miliardesima volta nei suoi occhi ambrati.

«Ciao» si avvicinò a me sorridendomi e mi posò un leggero bacio sulle labbra.

«Ciao» sussurrai compiaciuta, sia per il contatto con il suo corpo freddo- che mi provocò non poco sollievo-, sia per la sua presenza.

«Tutto bene?» il suo respiro accarezzava la mia pelle, provocandomi dei brividi.

«Sì» gli risposi, stringendo la stretta attorno la sua vita. Mi appoggiai meglio sul suo petto roccioso e chiusi gli occhi, beandomi del suo profumo.

Il suono del suo cellulare interruppe il nostro momento. Mi allontanai da lui e lo osservai mentre prendeva il cellulare e corrucciava la fronte alla vista del display.

«Alice?» rimase in attesa, dall’altra parte del telefono sentivo un continuo blaterale, che s’interruppe in un colpo.  Edward sbiancò più di quanto non lo era già, e non rispondeva.

«Edward? Qualcosa non va? Edward?» era come fosse caduto in uno stato di shock, non rispondeva, continuava a guardare un punto fisso, il cellulare era scivolato dalle sue mani e adesso giaceva sulla trapunta del letto, forse la conversazione con Alice non era stata ancora interrotta.

«Pronto, Alice?»

«Bella, l’ho visto»

Fui presa dall’ansia. Sapevo già di cosa parlava la sua visione, ma avevo bisogno di una certezza «Alice cosa hai visto?».

«Non ce la faccio Bella…» sentivo dei singhiozzi che si facevano sempre più forti, anche i miei occhi si bagnarono dalle lacrime.

«Alice parla!» quasi gridai.

« U-u-un m-m-min-u-to… un m-minuto dop-p… dopo la mezzanotte…»

«Quando Alice?»

«La mezzanotte del tre-n-ta luglio»

Il mio fu solamente un sussurro, prima di essere sopraffatta dal dolore «Domani…».

Capitolo di passaggio, mancano solamente altri due capitoli alla conclusione della mia prima storia pubblicata su questo sito T.T. Purtroppo non ho tempo di rispondere alle recensioni, vado un pò di fretta, perdonatemi >.<  risponderò al prossimo capitolo!

Un bacio! La vostra Guess ;)

   
 
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