Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Herm735    31/08/2010    3 recensioni
Aveva avuto una giornata molto dura. Ma avere giornate molto dure era entrato a far parte della sua routine. Ormai i metodi magici non erano più sicuri. Potevano essere quelli a farti beccare.
Era paranoica, ecco la verità.
Certo, se loro non avessero continuamente tentato di uccidere la sua gente, forse non lo sarebbe stata.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'WANTED'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





Dopo aver parlato con Neville Harry rientrò nella propria tenda, con l'intenzione di gettarsi sul letto e dormire almeno diciotto ore.
“Salve.”
Una voce lo fece sussultare appena varcò la soglia.
“Draco, mi hai fatto prendere un colpo...”
Il biondo ghignò.
“Siamo stati come volevi tu a fare un giro nella vecchia città dei maghi...”
“E?” chiese Harry apprensivo, sedendosi alla scrivania, visto che Draco aveva già occupato il suo comodo letto.
“Siamo stati da Magie Sinister. Il vecchio ci ha detto delle cose molto interessanti...”
“Per esempio?”
“Per esempio che per distillare il vaccino sono stati aiutati da un paio dei nostri a quanto sembra, perché anche se sono in grado di rilevare la presenza di magia, poco ma sicuro non possono imbottigliarla.”
Harry annuì distrattamente.
“Avevo valutato anche questa possibilità...”
“Ma non è tutto.”
Harry riportò lo sguardo su Draco.
“A quanto pare questa fantomatica Profezia esiste sul serio. E, amico stanne sicuro, non parla di te...”
“Certo, e parla di te, vero?” chiese il moro ironicamente.
“No. Di me di sicuro non parla. Ma forse hai ragione, parla di te. Però potevi avvertirmi almeno dell'operazione...”
“Quale operazione?” chiese confuso l'altro.
“Quella per cambiare sesso. La Profezia parla di una donna, imbranato.”
Harry sospirò.
“Dovevo immaginarlo. È lei. Parla di lei, di Amanda.”
Draco annuì, abbassando lo sguardo.
“Non sono convinto che sia lei.”
Harry lo guardò sprezzante.
“Chi altrimenti?”
Draco alzò le braccia in segno di resa.
“Non ne ho proprio idea, amico. So solo che girano strane voci sul suo conto, su quello che fa, su chi è e sui suoi poteri. E poi quando è venuta qui, forse tu l'avevi dimenticato, ma fidati, io me lo ricordo più che bene, accennò al fatto che voleva trovare la ragazza di cui parla la profezia prima che ci riuscissi tu. Quindi probabilmente si riferiva al fatto che voleva portarla via prima che tu scoprissi di chi parlava la Profezia.”
“Aspetta, solo un secondo. Stai cercando forse di dirmi che credi che la Profezia parli di qualcuno che al momento è all'interno del campo?”
Draco annuì.
“Senti Harry, forse è perché sono suscettibile al riguardo, ma da quello che ci ha detto il caro vecchio Sinister ci sono parecchie coincidenze e la cosa si è fatta un po' strana quando mi ha dato in privato la descrizione della ragazza. Non è sicuro ovviamente che sia attendibile, ma da un po' circola tra i maghi.”
Harry lo incitò a continuare con un gesto della mano.
Draco sospirò.
“Alta, sulla ventina. Molto precoce nell'apprendimento. Sveglia. Conosce Silente di persona. E sappiamo che è al campo.”
Un lampo di comprensione passò sul viso di Harry che si voltò a guardarlo in un misto tra il preoccupato e l'incredulo.
“Pensi che sia lei?”
Draco annuì lentamente.
“Voglio dire, per essere alta è alta. Venti anni compiuti, ha imparato la maggior parte degli incantesimi un anno prima, quando si allenava con voi dell'ES. Conosce Silente dal piccolo incidente del diario. Chi altri potrebbe essere?”
“Luna?” chiese Harry vagliando le possibilità alternative.
Draco scosse la testa. “Troppo bassa.”
“Allora, Romilda?”
“Ti sembra sveglia? Fammi un favore, almeno impegnati amico.”
“Ok, vediamo...Cho?”
“Non è al campo.”
“La sua amica, come diavolo si chiamava?”
“Neanche lei è al campo...”
“Che ne dici di...” lasciò la frase in sospeso.
“Amico, mi prendi per il culo? Sono cinque anni che Hermione non mette piede in questo cazzo di campo!”
“Ok. Va bene. Ma io ho finito le possibilità.”
Draco sospirò. “Perché è lei. Non ci sono altre possibilità.”
“E così...Ginny. Chi l'avrebbe mai detto?”
“Parla per te. Io l'ho sempre saputo che era speciale.”
Harry sorrise. “Buon per te amico.”
Per un po' calò il silenzio tra i due.
“Harry c'è un'altra cosa che abbiamo visto a Diagon Alley. Non è stato facile per nessuno, dovevi vedere Ginny che faccia aveva. Però è la realtà e dobbiamo affrontarla. Lei e Ron non l'hanno presa affatto bene.”
Il sorriso del moro svanì nell'istante in cui vide la faccia serissima di Draco.
Qualcosa dentro di lui vibrò, all'altezza del suo stomaco.
Gli succedeva sempre, quando c'erano cattive notizie.
“Siamo passati davanti a Tiri Vispi Weasley. Sai che la scelta di Fred e George di continuare a tenere il negozio aperto anche durante la guerra non è mai stata raccomandabile. Sapevamo tutti che sarebbe potuto succedere qualche guaio prima o poi.”
“Draco...” odiava quella suspance. Voleva sapere cosa diavolo era successo.
“Tutto l'edificio...È esploso. Saltato in aria con tutto quello che c'era dentro. Di loro due non c'è traccia da nessuna parte...Mi dispiace così tanto, Harry...”
Quel qualcosa che prima era vibrato dentro di lui si spense.
“No, non può essere.”
“Potrebbero essere ancora vivi. Forse sono riusciti a scappare.. forse sono nascosti da qualche parte. Ma di sicuro non riusciranno mai a trovare il campo.”
Harry nel frattempo si era alzato e si era voltato in direzione della tenda, in modo da non dover guardare Draco in faccia. Appoggiò le mani sulla scrivania stringendo il legno fino a farsi sbiancare le nocche.
“La loro famiglia...tutte le loro famiglie...sono andate distrutte. Quella di Luna, quando suo padre è morto. Quella di Ginny e Ron, poco a poco, con la morte dei suoi genitori insieme al resto dell'Ordine e poi dei suoi fratelli. E la tua...”
“Già, quando ho ripudiato i miei genitori e loro di rimando hanno ripudiato me” sussurrò Draco con tono allegro. “A dire la verità io ne vado abbastanza fiero, sai?” chiese sorridendo.
“Ma loro no. Questo è il punto” tentò di spiegargli Harry. “A volte penso che se non avessimo mai fatto quello che abbiamo fatto, se non avessimo mai dato inizio alla guerra, molte vite innocenti sarebbero state risparmiate dall'atrocità della guerra. Dal vedere le sue conseguenze e dallo sperimentarle sulla loro stessa pelle e su quella delle persone a loro più care. A volte penso che sarebbe stato meglio...” sospirò.
Draco lasciò che il silenzio calasse e che Harry portasse a termine le sue riflessioni, prima di parlare di nuovo.
“Ma Ron ha una famiglia, sai? Adesso ha Luna. Ed ha anche la piccola Molly.”
Harry annuì.
La piccola Molly.
Aveva sostituito la signora Weasley con il nome. Ma sarebbe mai riuscita davvero a riparare il dolore di quella perdita?
Harry credeva che non potesse. Che niente potesse.
“E presto anche Ginny avrà una famiglia.”
Harry si voltò di scatto.
Draco gli sorrideva dal basso verso l'alto.
“Le chiederò di sposarmi.”
Harry sorrise e si avvicinò a Draco.
Il biondo scattò in piedi, afferrando la mano che Harry gli porgeva. Si abbracciarono.
“Congratulazioni fratello.”
Quando si separarono Draco indicò con un dito il viso di Harry.
“Asciugati le lacrime femminuccia. Sembra che ti abbiano ucciso quella sottospecie di gallina bianca che chiami Edwige.”
Harry scuotendo la testa ricacciò indietro le lacrime di commozione.
“Non cambierai mai...”
“Grazie a Dio” aggiunse fiero Malfoy.
Di nuovo il silenzio cadde sulla tenda e, mentre Draco si avviò verso l'uscita, Harry potè finalmente mettersi seduto sul letto.
“Sono sicuro che stanno bene. È una cosa che sento dentro. Nelle ossa.”
Draco sorrise. “E quando le tue ossa sentono qualcosa è meglio ascoltarle, vero?”
Dopo aver riso della sua stessa battuta cercò comunque di rassicurare il moro.
“Staranno bene.”
Harry annuì, mentre il biondo usciva.
Fred e George non potevano essere morti.
Con un sospiro si sdraiò sul letto, tentando di scrollarsi di dosso la faticosa giornata che aveva appena affrontato.
Appoggiò la testa sopra le braccia che aveva incrociato sul cuscino.
Era finalmente pronto per le sue diciotto ore di sonno.
E poi un pensiero vago.
Una consapevolezza appena accennata.
Qualcosa che rimase nel suo subconscio.
Qualcosa che avrebbe voluto riuscire a vedere più chiaramente.
Ma nel suo subconscio rimase, perché in quel momento un'altra persona entrò quasi di corsa nella sua tenda.
“Harry, abbiamo un problema.”
Riscuotendosi immediatamente da quella sorta di torpore che precede il sonno sbarrò gli occhi e voltò la testa in direzione del suo ospite.
“Neville.”
Il pensiero di poco prima era sparito. In un battito di ciglia era tornato nei meandri del suo subconscio.
Si alzò sospirando.
E anche quella sera le diciotto ore di sonno di cui aveva bisogno erano rimandate.





Ed ecco i ringraziamenti:

roxy_xyz: Che bello, hai deciso di scrivere!!! Non dimenticare di avvertirmi quando posti, così corro a leggere!! :D
Lights: Come hai visto l'aggiornamento è arrivato presto, spero il capitolo ti sia piaciuto! :)
Pecky: come vedi ho aggiornato presto ;)
luca76: Bene, perché questa sarà veramente lunga...Al prossimo cap!
Knight of Harmony: Innanzitutto ben tornato tra i commentatori! E seconda cosa, ma non meno importante, complimenti per il nuovo nick, è stupendo. Ma questo te l'avevo già detto :P


A presto ragazzi! :)





  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Herm735