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Autore: Gloom    31/08/2010    1 recensioni
"C'è qualcosa che accomuna me e Lina; c'è anche qualcosa che ci fa soffrire, e forse siamo capitate insieme proprio per capire cosa sia. Fa male, un male cane, e sia io che lei dobbiamo trovare un modo per fronteggiare questo dolore".
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                             14.01.2010

Da quando Lina ha fatto sparire dalla circolazione tutti gli oggetti taglienti, i miei livelli di stress sono saliti così in alto da rasentare le nuvole da temporale. Quelle nere, grandi e minacciose.

Ho paura: sento tanto di quel veleno dentro le mie vene che potrebbe esplodere da un momento all'altro, potrei esplodere da un momento all'altro.

Mi sto scervellando per trovare dei surrogati. Ho pensato di rompere il bicchiere degli spazzolini in bagno, ma Lina noterebbe la sparizione e non voglio che si accorga di quello che voglio fare. Già è stato abbastanza brutto quando si è arrabbiata la prima volta.

 

Un giorno decisi di riparlarne con lei: avremmo potuto metterci d'accordo, trovare un compromesso, cose così.

Stava mestamente lavando i piatti quando mi avvicinai. Avevo indossato un maglione bianco con le maniche lunghe fino alle nocche, così Lina non si sarebbe dovuta soffermare sui miei tagli. Al diavolo, erano solo dei graffi, dopotutto. Niente a che fare con le cascate di sangue che piacevano tanto agli emo. 

Lina piangeva, e le lacrime cadevano nel lavello bucando il soffice strato di schiuma che copriva le stoviglie. Mi distrusse vederla così; deglutii un nodo alla gola, mi avvicinai, le portai via una lacrima col dito e infine le posai un bacio sulla guancia. 

Lina rimase bloccata, con lo sguardo fisso nella schiuma. Poi sospirò, pescò un piatto e mi fece cenno di seguirla in giardino.

Non capivo cosa volesse fare, ma le restai dietro. Una volta fuori, Lina scagliò il piatto per terra, con tutte le sue forze. Quello si frantumò in decine di cocci che si sparsero per tutto il giardino. 

-Hai sentito che bel rumore?- bisbigliò. Strinse i pugni e rientrò in casa. 

La guardai sparire dietro la porta, tranquillamente triste. 

Dopo aver a lungo riflettuto, raccolsi i cocci e li spezzai in frammenti più piccoli, poi ne nascosi alcuni in camera.  

  
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