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Autore: amy_m88    01/09/2010    2 recensioni
Lei, 22 anni; Lui, anni 24..
Lei, crede nel vero amore; Lui, vive d'avventure..
Lei, è single; Lui, è stato lasciato, abbandonato..
Lei, io, Amy; Lui, lui, lui!
Amy è a Parigi; Lui è a Parigi..
Quando il passato bussa alla porta lei risponderà. Risponderà perchè deve rispondere, o no?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '..Così Lontani..'
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Capitolo 10 - Addio, Parigi..

Nonno dimmi qualcosa! La Juventus è ai preliminari di Europa League. L’Inter ha fatto la storica Tripletta. E tra poco più di un mese inizieranno i Mondiali: la mia finale è Argentina VS Inghilterra! Maradona VS Don Fabio! Che devo fare?

Collirio, trucco! Pronta per affrontare una nuova giornata! Ale mi aspetta seduta a gambe incrociate sul letto, sta giocando a carte!

“Buongiorno Amy, scusa l’entrata a sorpresa!” Antonio è arrivato, cominciavo a chiedermi dove fosse. “ Spero non sia un problema per te!” dice, riferendosi alla colazione insieme, e alla piccola sul letto. Anche lui è comodamente seduto sul letto, sta spiegando ad Alessia qualche sano e leale trucco. Sempre che un trucco possa qualificarsi leale. Se esistono le bugie bianche però, possono esistere anche i trucchi leali.
“Tutt’altro, è solo un piacere!” ribadisco, cercando di rassicurarlo. Non lo convinco, almeno così pare.
“Piccola, cerchi di sorridere!” sorridere. Lo farei, davvero! Se solo ce ne fosse il motivo. In quattro righe Luca ha sconvolto i miei piani; Alice in un secondo ha confermato i miei sospetti; e stanotte non ho dormito: mi sono persa nell’oasi con il mago Ricardo. Perché? Perché? Perché?
“Ho avuto un pessimo risveglio, Monsieur!” è una giustificazione tanto vaga quanto inutile, ma va bene comunque! Certa è, la simpatia di Antonio: mi chiama piccola, dandomi del lei.
“Tutto si sistemerà!” afferma deciso, asciugandomi una lacrima sulla guancia. “Tutto andrà bene! Mi fa un sorriso?” è quasi una supplica, non per lui, per me! Quest’uomo è incredibile!
“Così va bene, Antonio?” chiedo, mostrando il miglior sorriso che, l’umore, oggi, mi permette.
“Un pochino meglio, sì!” risponde, dandomi una pacca sulla spalla.

La sala buffet è vuota. Ci sono solo due uomini ben vestiti vicino alla porta. Sembrano bodyguard. Ale ha già raggiunto un tavolo davanti la finestra.

“Amy, tutto okay?”
“Sì!” rispondo automaticamente. Continuo a fissare i due uomini. E il loro sguardo segue me. Amy, non diventare paranoica. Non sei tu il centro delle loro attenzioni, non sei tu il centro delle loro attenzioni, non sei tu il centro delle loro attenzioni. Pensa alla colazione!
Il buffet di questo hotel è decisamente meglio di quello ceco: in questo hotel non ci sono studenti. Non ci sono studenti in gita. Perché io sono una studente, in vacanza. E’ infatti fuori ogni dubbio che il motivo dell’ottimo buffet sia la mancanza di studenti in gita.
In quel di Praga la colazione (e il pranzo, e la cena) non poteva essere considerata tale. Durante le petit dejeuner , l’alternativa era tra uno pseudo-the e uno pseudo caffè ( conosciuti entrambi come acqua colorata ). Senza dimenticare la spremuta di pompelmo, che tanto spremuta non era.
Siamo stati cinque giorni in quella splendida città ( perché la città è meravigliosa), e solo la quinta e ultima sera abbiamo scoperto che il nostro hotel conteneva una sorgente d’acqua gratis ( sì, perché per quattro sere abbiamo pagato per bere dell’acqua minerale). L’apice dell’assurdo in quella school trip è stato raggiunto il mercoledì: dopo la visita di un famoso castello, tanto famoso che non ne ricordo il nome, ci siamo fermati in un ristorante in cui avremmo dovuto mangiare menù tipico ceco. Avremmo dovuto!

_ Primo: minestra con crostini.
_ Secondo: cotoletta alla milanese e patatine fritte.
_ Dessert: gelato

Scoprimmo infatti che, forse, Praga è Milano sotto mentite spoglie. Forse, senza forse. E noi eravamo due classi milanesi.

Torno al tavolo con il vassoio pieno. Antonio mi sorride, i suoi occhi sono azzurri come il mare. Profondi. E i due uomini continuano a seguirmi. Amy, non essere paranoica! Pensa alla colazione!

Ale, oggi è l’ultimo giorno a Parigi! Ti spiace?”
“Non lo so, nonno!” nonno? “Mi piace, ma voglio il mare! Mi annoio!”
“Di dove siete?” mi incuriosiscono. Sono troppo curiosa, lo so!
“Genova!” risponde Ale, con aria nostalgica. “ Tu, Amy?”
“Milano!” dico allegra. In fondo a me piace il Duomo in eterna ristrutturazione. Il Castello Sforzesco, Palazzo Reale, la casa natia di Manzoni Alessandro, piazza Mercanti. Amo la metro milanese, così moderna. Adoro le librerie in Piazza Duomo, in via Torino e in Corso Vittorio Emanuele. Ecco, le librerie! Punto! Librerie, che nel mio piccolo paese di provincia, hanno chiuso per non so quale motivo astruso.
“Io invece sono originario di Torino!” interviene Antonio, sorridendo “E’ così, si chiude il triangolo, vero?” chiede facendomi l’occhiolino. Il triangolo. Il triangolo che non avevo considerato.
Non mi stupirei se quest’uomo fosse juventino. Si sa, esistono i corsi storici e ricorsi. Come insegna Gianbattista Vico. Uno juventino del Taurus. Sarebbe simpatico. “ Lei di che segno è?” domando, per curiosità. Anche se le mie domande non sono mai per curiosità.
“Sono nato a giugno, Amy! Gemini!” ecco, Gemini forse è addirittura peggio. Perché è successo a me?
“Io invece a novembre, il cinque!” Ale è una Scorpio del 5 novembre. Di bene in meglio. Ripeto, perché a me? Perché in tutto c’è una spiegazione. In tutto ci deve essere una spiegazione logica.
Gli uomini in nero continuano a fissarmi. Mr Pattinson mi sentirà. Altroché, se mi sentirà.
Il cellulare squilla. Non lo trovo. Se solo la mia borsa fosse di tappeto, sarebbe perfetta. Peccato che non riesca neanche a tenere in ordine questa borsa. Me ne servirebbe una di tappeto, appunto. Amy, cerca il cellulare, non viaggiare oltremanica!
Trovato! E ha smesso di squillare. Come sempre. Odio il cellulare.

Dopo la colazione saluto Alessia e Antonio, che hanno deciso di fare un ultimo giro per la città della Senna, e salgo in camera. Sotto lo sguardo attento dei due MIB ( Men In Black). Amy, non essere paranoica, non essere paranoica. Non sono qui per te, non sono qui per te. Odio quando la mia fase Beta crede che sia fissata. Rabbia!
Mathieu Cordier, oggi, ha qualcosa di diverso. Deve avere cambiato qualcosa, forse la pettinatura, lo osservo con più attenzione. E lui mi guarda perplesso, come se dicesse, ‘problemi Mademoiselle?’. Sì, ha qualcosa di diverso. Sembra abbia dimenticato l’esistenza del pettine. E’ un gioco di sguardi divertente: io sempre più curiosa, lui sempre più perplesso.

“Ha perso qualcosa Mademoiselle?” mi chiede, palesemente stanco del mio sguardo indagatore.
“Sì, forse tu! Io no!” ho la conferma: ha perso il pettine. Fortuna che ha ignorato la presenza di Robert. “Il tuo modello chi è, scusa?”
“Non seguo la moda!” infatti uscire spettinati la mattina, non è una moda. Robert Pattinson è unico del suo genere. E non perché siamo tutti unici al mondo. Semplicemente perché è lui. Lui, così!
Robert è il ragazzo che mai avrei creduto di incontrare; Robert è Robert; Rob è Rob! Non è Edward, né Cedric, né Monsieur Duroy! Mr Pattinson è Rob! Non so neanche io cosa stia provando per lui, in questo momento! Forse quello che prova un pezzo di ferro verso una calamita. Robert è la mia calamita da quando sono a Parigi! E’ la mia calamita, nient’altro! Solo una calamita! Certo è, che io ho la calamita per i Taurus nati a Maggio! Lui, è il mio centro gravitazionale da quando sono a Parigi!
Perché devo essere scientifica anche quando parlo di un sentimento? Devo essere più diretta, uff! Elinor, vai con Elinor! Elinor Dashwood, sono io! Okay, forse l’uscita a mo’ di Re Sole poteva essere evitata! Però sono a Parigi! Okay, l’uscita a mo’ di Re Sole doveva essere evitata! Perché l’unica Elinor Dashwood che conosco è Emma Thompson ( non che io abbia amato la sua interpretazione, però su di lei è caduta la scelta). Al contrario, amo, adoro Anne Hathaway, e non perché ha interpretato in modo fantastico la Regina Bianca nel film Alice in Wonderland ( forse un po’ anche per quello)! Adoro Anne Hathaway così, semplicemente! Sarà perché è nata a Novembre, sarà perché è stata fantastica in Pretty Princess (insieme a Julie Andrews), sarà perché è stata la protagonista de Il Diavolo veste Prada , sarà perché ha interpretato divinamente Jane Austen in Becoming Jane ( okay, forse è questo uno dei principali motivi)! Io adoro Anne Hathaway da sempre! Punto!

Sono in camera, intenta a cercare di mettere in valigia l’indispensabile. Il mio guardaroba, il beauty, la trousse, i libri! Il cellulare è a portata di mano sul comodino, e non squilla!
Consegno le valigie al concierge, le appoggia nella stanza dietro il bancone, e mi augura buona giornata! Buona, spero lo sia!
I due uomini in nero sono ancora dove li avevo lasciati! Esco!
Luca in quattro righe ha sconvolto i miei piani, la ruota gira però, e girerà! Girerà! E non perché lo dico io, anche perché lo dico io! Ma soprattutto, perché lo dice Sherlock Holmes! E Holmes è il mio detective preferito!
L'antica ruota gira e il medesimo raggio ricompare a turno. È sempre successo cosí e sempre succederà.

Sento dei passi dietro di me, sono stanca. Bodyguard del carol! Mi giro di scatto!

“Dovreste essere licenziati in tronco! Non si segue così una persona! Potete dire a Mr Pattinson che non farò nessuna sciocchezza! Potete dire a Robert-Gatto-dei-miei-stivali-Pattinson che Kristen-Miss-Galateo-Stewart è al sicuro!Avanti, marsch!” non posso dire che Robert è il mio centro gravitazionale, non alle sue guardie del corpo!

ROBERT POV

Kristen è a Parigi!” è Tom. Kristen è a Parigi! La stessa Kristen che mi ha dato il benservito con un biglietto anonimo. Perché è tornata proprio adesso? Ora, che ho conosciuto Amy? Perché, perché adesso, che sono innamorato di Amy?
Kristen Stewart. Sten. Robert Pattinson. Rob. Robsten. E’ una congiura!
“Tom, dov’è Kris?”
“E’ da me!” domani leggerò ‘La coppia Robsten scoppia: Kristen Stewart tradisce Robert Pattinson con il migliore amico!’ , sarebbe tragi-comico. “Due minuti e arrivo, Tom!” chiudo così la telefonata.
Sono le dieci, e sono ancora in pigiama ( cioè, in boxer)! Devo fare in fretta. Prendo dall’armadio la prima t-shirt che mi capita a tiro e un paio di jeans. Ho bisogno di una doccia. Fredda!
Sento il getto d’acqua sei capelli e sulle spalle. E’ ghiaccio, bene! Il freddo tempra lo spirito ed è un toccasana per i muscoli. Robert, è solo Kristen. Solo Kris!
Kristen Stewart non è solo Kris, per me!
Torno in camera, indosso la T-shirt della Volcom ed il paio di jeans, ed esco! Il cellulare squilla, ma non rispondo! Non ne ho voglia! Ho fretta!
Arrivo al bar, prendo posto, e resto in attesa! Di non so cosa! O di chi!

AMY POV

Robert, perché adesso? E tu, perché adesso? Kristen Stewart, sei la mia salvezza! Luca, non fare pazzie!

Sono davanti alla nostra creperie. Nostra, anche se di nostro non c’è nulla, anche se non c’è mai stato nulla. Siamo io, Amy; e lui, Robert, Rob! Perché essersi conosciuti in una sera di Maggio non implica l’esistenza di un noi. Perché Kristen è tornata, e questa città è troppo piccola per entrambe. Perché Luca Florent mi ha chiamato, sconvolgendo i miei piani iniziali. Perché ci sono troppi perché, e io sono stanca di pormi domande tanto futili quanto stressanti.
Se c’è rimedio perché preoccuparsi? Se non c’è rimedio, perché preoccuparsi?
Filosofia, vieni a me!
Sono davanti alla nostra creperie; Robert è seduto al solito tavolo, sta consultando il menù. Ed io, con lo smalto blu e un diadema sulla fronte, sono pronta! Potrei usufruire anche di un vortice… se non fosse un tempo passato! Evito così, l’entrata ad effetto!
François mi indica un tavolo libero prendendo nota delle ordinazioni ( che ormai sa, par coeur); ed eccolo trasformarsi in Hermes, il messaggero degli dei. Lui Hermes ed io Amy! Anche questo, è leggermente buffo!
Robert sta ancora consultando il menù, o fingendo di consultarlo: sento il suo sguardo su di me!
Amy, alzati! Non puoi uscire dalla sua vita con il rumore assordante del silenzio! Non vorrai essere paragonata a Kristen-Addio-Non-Cercarmi-Stewart , alzati e vai da lui! Ora!

“Robert!” è sorpreso di vedermi. O di non vedere gli uomini in nero dietro la sottoscritta Amy Florent. “ Robert, credo tu sappia il motivo per cui sono qui!” dico, sedendomi di fronte a lui. “Arthur ha colpito ancora! E non mi piace scrivere biglietti d’addio!”
“Cosa stai…” è sconvolto. “Che cosa hai in mente? Tu non puoi andare via così! Non puoi!” non sa cosa dire, ma continua “ Io ti amo, Amy! Non puoi lasciarmi così! Dimmi che non è per Kris!”
“No, non è per lei! Robert, sai quello che provo per te! E’ inutile che te lo ripeta! Prima di tutto però c’è un’altra persona! Più importante di te e di me!” non so cosa mi stia dando il coraggio, però sto lasciando Robert Pattinson al suo destino.
“Perché, Amy?”
Perché, perché, perché! Troppi perché! “Non sentirai la mia mancanza, dearling! Garantisco io!” prometto, come se dovessi rassicurarlo.
Non sentirà la mia mancanza! Perché lui avrà Kris. Perché conoscersi in una sera di Maggio non implica amore incondizionato. Perché l’attrazione non implica un sentimento profondo. Perché i ti amo detti non implicano un ti amo sincero ! Quanto mi piace il verbo implicare!
Amy…
“Non aggiungere altro! Lo so!” saluto, do’ l’ultima mancia a François e vado via. Mi mancherà Parigi! Mi mancherà François! Mi mancherà tutto di questa fantastica città!

Non vorrei tornare in hotel, però il volo non aspetta certo me! Non ho ancora il potere di fermare un aereo, né un treno, né qualsiasi altro mezzo di trasporto! Non sono io ad essere Wonder Woman! E’ incredibile come con Wonder Woman mi sovvenga in mente il triangolo di The O.C : Anna, Summer, Seth! E il giorno di ringraziamento.. ! Certo, forse è un collegamento forzato, forse! Forse, perché nessun collegamento è davvero forzato!
Mathieu Cordier è quasi commosso! Gli prometto un ritorno e prendo le valigie! E’ irreale, è tutto così irreale! Irreale, ma sta accadendo!

Il volo è tranquillo. Io sono praticamente nata su un elicottero, ho sempre preferito l’aereo al treno ( sarà perché odio attraversare l’Italia in dodici ore)…

“Luca, sono a Lamezia…
Cooooooooosaaaaa?”

Bene, è sorpreso! Quanto me!

Bene, adesso a noi!

   
 
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