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Autore: Ciliegia    20/10/2005    2 recensioni
Mi sono sempre chiesta quale fosse il rapporto tra Bellatrix e Sirius e cosa abbia portato alla fine che(purtroppo)ben consciamo...Beh, ecco la mia vesione dei fatti a partire dal quinto anno!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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"...e così mi ha invitata ad uscire,ma io... Bellatrix,mi stai ascoltando?"

Quando sua sorella non rispose, Narcissa Black increspò infastidita le labbra e scosse stizzita la testa bionda.

"Bella?!", ripeté alzando la voce.

Finalmente l'interpellata rispose: "Si, certo...hai fatto bene...ora scusami,devo proprio andare."

Bellatrix si alzò ed uscì dal dormitorio di serpeverde, lasciando una Narcissa piuttosto contrariata.

Arrivò poco dopo nel parco di Hogwarts e si lasciò scivolare a terra nei pressi del lago.

Aveva bisogno di stare sola.

Quella notte non aveva dormito abbastanza (il libro si era rivelato piuttosto interessante)e inoltre continuava ad essere distratta dal pensiero di suo cugino, Sirius.

L'estate precedente era scappato di casa, provocando una confusione paragonabile solo a quella che era seguita al matrimonio segreto di sua sorella Andromeda.

Sposare un babbano...soltanto lei poteva fare una cosa del genere...

Inoltre la primogenita* dei Black aveva lasciato la famiglia in condizioni economiche preoccupanti.

Solo il matrimonio(combinato)di Andromeda con uno dei facoltosi francesi Lestrange avrebbe potuto rimediare, ma dopo il suo gesto sconsiderato, il rapporto tra le due famiglie si era alquanto incrinato.

Bellatrix si costrinse a rialzarsi.

Si stava facendo buio e agli studenti del quinto anno non era permesso restare fuori dalla scuola di notte.

Non che a lei importasse delle regole,ma era meglio non incorrere in punizioni inutili.

I suoi genitori erano già rimasti piuttosto delusi quando avevano scoperto che lei non era diventata prefetto e ,in condizioni normali, le avrebbero rinfacciato che invece Andromeda lo era stata.

Beh,almeno la piccola Narcissa darà loro questa soddisfazione l'anno prossimo.

Narcissa seguiva fin troppo le regole per essere una serpeverde.

Era sempre perfetta in tutto,a partire dall'aspetto.

Non l'ho mai vista con un capello fuori posto...

Bellatrix, presa dai suoi pensieri, non si era accorta di aver imboccato la direzione sbagliata, ma le fu inevitabilmente chiaro quando si ritrovò faccia a faccia con alcune orrende statue di troll ballerini**.

Girò sui tacchi e stava già per tornare indietro, quando sentì delle voci provenire da una stanza lì accanto.

Strano.

Non l'aveva mai notata prima.

Eppure Bellatrix girava spesso per i corridoi deserti.

Si avvicinò alla porta di legno per sbirciare all'interno e si accorse subito che era solo accostata.

La prima cosa che vide fu un denso fumo verdastro che emanava da un grosso calderone al centro della stanza.

Si sforzò di non tossire e vide le ombre di quattro studenti che armeggiavano là intorno.

"Ora?", chiese l'ombra più tarchiata, con voce stridula e nervosa.

Minus.

Era perfetto.

Avrebbe potuto denunciare quei quattro malandrini al preside per preparazione illegale di pozioni e toglierseli di torno una volta per tutte.

Fece un passo indietro con l'intenzione di andare dritta da Silente, ma cambiò subito idea.

Non sarebbe stata una grande soddisfazione.

In fondo quei quattro erano già in punizione un giorno si e l'altro...anche.

Spalancò con decisione la porta e ascoltò sorridendo il rumore di un paio di mestoli che cadevano a terra.

"Bene, bene, bene...quattro grifondoro che si divertono a giocare agli alchimisti in piena notte."

"Ah...sei tu.",appurò Sirius, emergendo dalla coltre di fumo.

Somigliava tantissimo alla cugina: gli stessi capelli corvini, gli stessi occhi tenebrosi, e soprattutto lo stesso fascino naturale...

"A cosa dobbiamo la tua piacevole visita?",chiese,sarcastico.

"Passavo di qui e ho pensato:perchè non scoprire cosa combinano di bello il mio caro cugino e suoi degni amici?", rispose lei, altrettanto mordace.

"Falla finita, Black!",intervenne James Potter, "Dicci cosa vuoi o togli il disturbo."

Bellatrix lo squadrò con disgusto e poi si rivolse a Sirius, ignorandolo completamente: "Allora, cugino, che pozione è?"

"Non sono affari che ti riguardano",le disse lui in risposta.

Quella ragazza lo innervosiva, gli ricordava la famiglia dalla quale aveva tentato in tutti i modi di fuggire.

Eppure non poteva fare a meno di essere attratto da lei...

"Risposta troppo prevedibile, Sirius. Da te mi aspettavo qualcosa di meglio.", continuò Bellatrix, "Ma se volete che me ne vada...bene. Sono sicura che il preside non aspetta altro che un motivo in più per espellervi tutti...e poi mi meraviglio di te, Lupin. Un prefetto non dovrebbe punire queste cose, invece di parteciparvi?"

"Si può sapere cosa ----- vuoi?Denunciaci e basta, senza tante storie!", esclamò James, ora davvero infuriato.

Quella serpeverde gli stava rovinando la serata e inoltre ormai la pozione era rovinata.

L'ultimo ingrediente andava aggiunto entro cinque minuti dall'ebollizione.

Avrebbe perso la scommessa e fatto una figura da idiota davanti a tutti.

"Lascia stare, James.", gli disse Sirius per cercare di calmarlo, "I serpeverde si divertono così. Basta ignorarli."

Bellatrix gli lanciò uno sguardo che non prometteva niente di buono, e uscì urtandolo accidentalmente.

 

 

*non so se sia davvero la sorella maggiore, ma facciamo finta...

**è la stanza delle necessità

 

Grazie a tutti coloro che leggono questa storia e soprattutto a quelli che commentano.( non siate timidi, se non vi piace fatemelo sapere...)

 

  
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