Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: _YeongWonhi_    01/09/2010    2 recensioni
Non avrei mai immaginato,in tutta la mia vita, che sarebbe andata a finire così....fino a qualche mese prima l'avrei considerata una cosa impossibile che una come me fosse notata da uno come lui. Eh,già! Lui,il ragazzo dei miei sogni,colui che è sempre stato il protagonista dei miei pensieri ventiquattro ore su ventiquattro,non riesco ancora a crederci,è come se stessi vivendo tra i miei pensieri,chissà forse è davvero un sogno,forse tutto ciò che sto vivendo è solo il frutto della mia immaginazione. Come andrà a finire non lo so,tutto è da vedere...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dream or Reality?'
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 Mi scuso se troverete degli errori di stesura,ma non ho il tempo di rileggerlo ora... Provvederò presto a correggerlo.... BUONA LETTURAAA!! E MI RACCOMANDO:RECENSITEEEEE!!!

VOGLIO DEDICARE QUESTO CAPITOLO ALLA MIA SORELLINA ANTY,CHE MI SUPPORTA DI CONTINUO E MI SPRONA A CONTINUARE!!! SCUSA SE NON HO DATO MOLTO SPAZIO AL TUO PERSONAGGIO,MA MI SONO SEMPRE TROVATA CON TROPPO IDEE,SCUSA ANCORA! PROVVEDERò ANCHE A QUESTO!!! TI VOGLIO UN MONDO DI BENE ANTEA!!!....AH! POI LO DEDICO ANCHE A BILL E TOM,perchè il loro compleannooooo!! Auguriiiiiii gemmelli Kaulitz!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!........xDDD

CAPITOLO 48:

Un rumore assordante mi giunge alle orecchie,interrompendo il mio dolce sonno.

-“Ma che cavolo è?” biascico,con la bocca impastata.

-“Amore è la nuova sveglia,non ti piace?” mi risponde Tom. Mano a mano che le mie orecchie si abituano al rumore mi rendo conto che in realtà si tratta della sveglia dei Tokio Hotel,che intona Scream.

-“Oh,si certo! Non avevo riconosciuto la canzone! Ma che ore sono?” domando.

-“Sono le 9.00!” annuncia tutto sorridente.

-“Uff! Voglio dormire ancora!”

-“Ma,piccola,dobbiamo andare dal dottore! Come ti senti ora?”

-“Già,me n’ero dimenticata! Ora sto meglio,anzi non ho più niente!” dico felice. Poi mi alzo dal letto. Come non detto! Mi gira la testa. Vacillo un po’ e Tom mi accoglie tra le sua forti braccia,impedendomi di cadere.

-“A me non pare proprio!” mi dice lui,rispondendo alla mia affermazione positiva.

-“Hai ragione! Ma da sdraiata mi sembrava di stare bene!” dico in difesa.

-“Ok,piccola! Torna a letto,io ti vado a preparare la colazione e te la porto qui,poi andiamo!”

-“No,non è necessario. Scendo!” ribatto.

-“Non se ne parla proprio!” continua “Tu rimani qui,che se fai un tonfo per terra svegli tutti!”

-“Ma perché ? Stanno ancora dormendo?”

-“Certo! Mica vengono alla visita. Ti ci porto io!”. Annuisco impercettibilmente e torno a sdraiarmi,mentre lui va in cucina. Dopo circa un quarto d’ora torna con in mano un vassoio con sopra latte e biscotti. Mi viene subito la nausea.

-“Non credo di avere fame!” dico.

-“Qualcosa però dovrai mangiare!” insiste.

-“Non mi va di bere liquidi,mi dà la nausea solo a pensarci!”

-“Questa non è una cosa normale. Comunque mangia almeno due biscotti,che sono secchi. Non ti dovrebbero dare noia!”

-“E va bene!” lo accontento,in modo che la smetta di trattarmi come una bambina di tre anni appena compiuti. Così mangio due biscotti,di numero e mi preparo sotto lo sguardo attento del mio ragazzo.

-“Sei pronta?” mi chiede mentre mi pettino.

-“Quasi,un secondino eh!” aggiusto l’ultima ciocca di capelli e lo raggiungo nell’atrio. Arrivati dal dottore ci tocca aspettare mezz’ora,perché il signor. “faccio con comodo” è in ritardo.

-“Ma guarda te! Un dottore che è in ritardo e dà degli appuntamenti in anticipo! Ma ti sembra una cosa normale?” borbotto a Tom.

-“Capita! Sbaglio od oggi sei abbastanza scontrosa?” domanda lui.

-“Non è vero! Stai zitto!” quasi gli urlo. Ok,si,sono scontrosa,non so come mia. Forse sono agitata perché non so cosa abbia,boh!

-“Io dico di si!” ribatte.

-“Lo so,hai ragione! Scusa amore se ti ho risposto male stamani ed ora!” mi arrendo,non serve a niente nascondere le cose ovvie,o quasi.

-“Non scusarti! Ma posso sapere cosa c’hai?” mentre me lo chiede il dottore arriva e ci invita ad entrare nello studio. Una volta accomodati nelle sedie comincia con le classiche domande.

-“Signorina lei dice di aver mangiato un cibo al quale è allergica e suppone di aver avuto un indigestione che dura a lungo,giusto?”

-“Giusto!” rispondo.

-“Ha vomitato?”

-“Si,tre o quattro volte!”

-“Da quant’è che sta male?”

-“Due giorni,più o meno!”

-“Oltre alla nausea ha avuto anche dei dolori allo stomaco?”

-“Non proprio,erano più bassi, quasi vicino alle ovaie.”

-“Mmmmm….allora non è stata indigestione! Ha avuto giramenti di testa?”

-“Si,uno solo,stamani!” sono sempre più confusa,se non è indigestione o allergia allora cos’è? Poi il dottore inizia con le domande che non mi sarei aspettata mai e poi mai.

-“Ha avuto dei rapporti con qualcuno?” nel mentre lancia un’occhiata a Tom,seduto al mio fianco,e improvvisamente immobile. Io lo guardo negli occhi,poi,rivolta al dottore rispondo:

-“Si”,rispondo titubante,non mi piace la strada che sta prendendo la conversazione.

-“Quando?” domanda ancora.

-“Due giorni fa!”

-“Era la prima volta?”

-“Si….” Sempre più titubante….

-“Mi sembra strano,allora…Sicura? Non ne ha avuti altri? Per esempio la scorsa settimana?” mentre me lo chiede la mia mente viene colpita da un flash orribile.

-“Non proprio!” dico tremante,con le lacrime che minacciano di traboccare.

-“Scusi signorina,ma deve spiegarsi meglio!” chiede gentilmente.

-“Un ragazzo l’ha rapita ed ha abusato di lei!”risponde Tom al posto mio,con la voce fredda e distaccata.

-“Ah! Si,ne ho sentito parlare! Capisco,questa situazione è alquanto brutta allora…”

-“Allora…cosa ha?” domanda ancora Tom.

-“Suppongo che l’abbiate già capito! Credo che lei sia incinta,signorina. Le consiglio di fare il test di gravidanza. Il padre presuppongo che sia il rapitore,perché sarebbe strano se il concepimento sia avvenuto solo due giorni fa e susciti già queste reazione nel suo corpo!” le lacrime iniziano a sgorgare silenziose.

-“Mi dispiace!” aggiunge con sincerità.

-“Ma quanto dureranno questi dolori?” chiede Tom.

-“All’incirca due mesetti. Poi dovrebbe diventare tutto più semplice. Ma se non vuole il figlio è sempre in tempo per abortire.” L’idea non mi aveva neanche sfiorata,per quanto mi fa schifo il fatto che forse è di James,non voglio privare della vita nessuno.

-“No!” dico decisa. Povero piccolo sennò! Anche se ora non è altro che un piccolo cuore pulsante.

-“Ma come facciamo ad essere sicuri che il padre è James?” chiedo,ancora con le lacrime agli occhi.

-“Con degli esami specifici! Delle analisi,in poche parole! È ovvio però che avremmo bisogno anche del DNA di James! Se non volete che lui lo sappia,perché avete paura,basta che siate in possesso di un capello,per esempio.” Continua a dire il dottore.

-“Non è un problema quello! Dovrebbe essere nei miei vestiti! Ne sono sicura!”

-“Bene,non ci resta che stabilire l’appuntamento per l’esame! Quando vi andrebbe bene? Ah! Il costo è di 165 euro! È un problema”

-“No,nessun problema! È possibile subito domani mattina?” domanda sempre Tom.

-“Certo! Sono libero alle 10.00. Vi va bene?”

-“Si. Arrivederci!” esclama alzandosi dalla sedia. Ed io lo imito. Una volta in macchina,durante il viaggio di ritorno Tom mi chiede.

-“Sicura che lo vuoi tenere?” mi sembra titubante anche lui.

-“Oh,Tom,scusa! Non ho chiesto li tuo parere. Tu non vuoi,vero?” chiedo tra le lacrime.

-“No,piccola,non fare così,hai frainteso!” tende una mano verso la mia guancia,asciugandomela “A me piacerebbe molto crescere un bambino al tuo fianco e sentirmi padre,strano che lo dica eh! L’idea di diventare papà mi passa per la mente solo da quando sto con te! Prima non avrei mai voluto avere dei figli,ma con te è diverso! Solo che non mi piace il fatto che ti cresca dentro una parte di quel bastardo! È solo questo il punto!” le sue parole mi commuovono.

-“Lo so,anche a me mi disgusta. Ma è comunque una creaturina,non voglio ucciderla! Non me lo perdonerei mai,non sono quel tipo di ragazza che è disposta ad impedire una nuova vita! Mi dispiace,comunque ti capisco, se il figlio non è tuo,quindi rispetterò ogni tua decisione!”

-“La mia decisione,se me lo permetterai,è quella di far finta che il figlio sia mio,ovvero che mi comporterò come il suo vero padre e che mi prenderò cura di te e di lui,o lei come se fosse anche mio!” si volta un secondo verso di me,sfavillando un bellissimo sorriso,che si impossessa delle sue labbra.

-“Tom Kaulitz,io ti amo da morire!” dico con voce tremante.

-“Anche io piccola! Anche io! Comunque non eliminiamo la possibilità che il figlio sia mio. Non si sa mai! lo spero vivacemente però! Mi dispiace informarti comunque che sfortunatamente in questi nove mesi non potrai cercare tua sorella!”

-“Perché no?”

-“Perché affronterai una gravidanza. E lo stress non è ammesso in quell’arco di tempo! Ci penserà Georg! Sono sicuro che se la caverà anche da solo!”

-“Uffa! Va bene,come vuoi! Ma te come farai se devi andare in tour?”

-“Ci vado. Tanto dureranno massimo due mesi,o tre,anche se la distanza da te sarà insopportabile devo farlo per i Tokio Hotel e per le nostre fans!”

-“Hai ragione,amore! Ma mi prometti una cosa?”

-“Tutto quello che vuoi!” dice in risposta.

-“Promettimi che non guarderai qualche bella ragazza eh!” dico ridendo.

-“Te lo prometto! Ormai l’unica che riesco a guardare sei te! Per le altre sono cieco!”

-“Come sei dolce!Non avrei mai immaginato che sarei riuscita ad estrarre questa parte del tuo carattere!”

-“Oh,beh! Nemmeno io!” dice lui. Poi arriviamo a casa,finalmente. Quando entriamo sono tutti svegli e raccontiamo ogni cosa che ci ha detto il dottore.

-“Scusa,ma se fosse di James potreste comunque darlo in adozione! Non lo privereste della vita… Almeno non dovrai più avere a che fare con quello schifoso! Il bambino crescerà in una buona famiglia,ci impegneremo con anima e corpo per trovare quella giusta! Che ne dite?” a chiedercelo è Anty.

-“Cavolo! Non ci avevo proprio pensato! Però non mi sembra un gesto carino,nemmeno un gesto da buona madre. Il piccolo,o piccola,sarà sangue del mio sangue. Non voglio che faccia la mia stessa fine!”

-“Ma c’è una giusta motivazione per farlo!” insiste lei “Un bambino non dovrebbe venire al mondo per un abuso!”

-“Quello è vero,ma è comunque un bambino come gli altri! Mi sentirei meschina se lo facessi!”

-“Ma non lo saresti davvero! Hai una buona causa per farlo! Nessuno potrà giudicare il tuo gesto immaturo! Secondo me è la soluzione migliore!” continua lei.

-“Piccola,ha ragione Antea!” mi dice Tom “Sai che anche io vorrei tenere un bambino,ma la situazione diventerebbe complicata in questo caso! Se non lo vuoi perdere di vista ti farai mandare le foto e gli aggiornamenti.”

-“Scusate,ma devo rifletterci! Intanto domani ho la visita per l’esame,devo ancora accertarmi se sono incinta e tutto il resto! Sono troppo notizie in un colpo solo! Devo pensarci!” dico,così vado a passo svelto in bagno per fare,per prima cosa,il test di gravidanza. Quando esco e vado in camera trovo Tom seduto sul mio letto. Mi sento in dovere di parargli e così faccio,mentre aspetto il risultato del test.

-“Tom,non è che non voglio darlo in adozione,ma sento che non mi sarà facile, crescerà nel mio grembo. Sarà parte di me! Ho paura di non riuscirci! Ho paura! Io non volevo! Io voglio darlo in adozione,ma ho paura!” scoppio a piangere e lui mi attira delicatamente a sé.

-“Tranquilla! Insieme ce la faremo! Ti starò accanto! I Tokio Hotel si possono permettere un altro anno di pausa, sono sicuro che gli altri saranno d’accordo con me. Lavoreremo ad un nuovo album,qui in casa. Tanto abbiamo bisogno di nuove canzoni. Poi tornerà tutto come prima. Troveremo la famiglia adatta! E ci faremo aggiornare mensilmente! Se vorrai poi una famiglia ci proveremo,io e te!” le sue parole mi rassicurano. Finalmente so cosa farò con il bambino,sempre se c’è,e se fosse di James. Poi mi ricordo del test che ho in mano. Lo guardo,sopra vi è un +.

-“Com’è piccola?” domanda Tom.

-“Positivo!” dico “Non ci resta che sapere se è di James” sputo quel nome tra i denti “ O tuo!”

-“A quanto pare si! Ora riposa! Ti porterò il pranzo! A proposito,come stai?”

-“Bene,sento che non starò più così male!”

-“Ottima notizia,amore!” Esclama lui,poi esce dalla stanza lasciandomi a riflettere.

                         ***********************************

Oggi è il giorno della verità. Sono terrorizzata,anzi di più,terrorizzata è un eufemismo. Ad accompagnarmi sarà di nuovo Tom,giustamente. È quello che mi sta più vicino in questo momento a dir poco delicato.

-“Piccola andiamo,è tardi!”

-“Aspetta,sto cercando il capello!” una volta trovato,attaccato alla mia maglia,lo prendo tra le dita,disgustata e lo infilo in una piccola bustina. Poi raggiungo l’amor mio.

-“Eccomi,amore!” annuncio teatralmente,cercando di non pensare alla serietà della situazione.

-“Finalmente! Andiamo su!” così detto ci avviamo. Stavolta non dobbiamo aspettare,il dottore è già nello studio che ci aspetta.

-“Buongiorno!” dice appena entriamo.

-“Buongiorno!” rispondiamo io e Tom all’unisono.

-“Si accomodi pure signorina!” mi dice indicandomi il lettino “Ora chiamo la ginecologa a nostra disposizione. Prima si accerterà che tu sia davvero incinta,poi farà l’esame. Già,ce l’ha il capello?”

-“Si.” Nel mentre lo dico lo estraggo dalla tasca e glielo porgo.

-“Perfetto! Lei si prepari nel mentre!” dicendo così esce dalla stanza,lasciandomi sola con Tom.

-“Agitata?” mi domanda mentre mi sdraio e mi preparo.

-“Un pochino. Anzi tantissimo. Te?” rispondo.

-“Tantissimo anche io! Speriamo che sia mio! Anche se ne dubito!” dice.

-“Come mai?” chiedo ,non capendo.

-“Perché lo sentirei se fosse mio. Sono sicuro che me ne accorgerei,l’istinto paterno esiste. Ma io sento che non è mio! Purtroppo!”

-“Spero vivacemente che ti sbagli!” dico speranzosa. Poi il dottore rientra seguito da una dottoressa. E l’esame comincia. Una volta finito mi lascia il tempo di risistemarmi.

-“Allora,qual è il risultato?” domando.

-“Signorina,si vede che non è esperta in campo!” dice sorridendo dolcemente “Ci vuole tempo,lo sapremo domani! Comunque incinta è incinta!” annuncia.

-“Oh,capisco! Vuol dire che dobbiamo tornare domani?”

-“Si…è preferibile di mattina presto. Almeno se avete qualche domanda da farmi sarò disponibile.”

-“Ok.” Poi paghiamo e andiamo via. Non appena oltrepassiamo la soglia della casa Georg ci viene incontro preoccupato.

-“Allora? Qual è il verdetto? Sei incinta? Chi è il padre? Hanno chiamato mamma è papà e ho spiegato loro la situazione. Hanno detto che vengono appena possono.”

-“Il verdetto è che sono incinta,il padre lo scopriremo domani!”

-“Capito!” dice. Poi mi cinge in un dolce abbraccio fraterno,mentre una lacrima gli bagna il viso.

-“Ehi,fratellone! Perché piangi?”domando.

-“Perché mi dispiace per te! Non voglio vederti soffrire per quel bastardo! Sei la mia sorellina e non sono stato in grado di proteggerti!”

-“Georg,guardami negli occhi!” gli ordino. E così lui fa.

-“Non dire mai più una cosa del genere! Tu non potevi saperlo,non potevi proteggermi da qualcosa che non potevi immaginare! Non è colpa tua,non è colpa di nessuno. È successo e basta! Dobbiamo dimenticarcelo,so che non è facile,però dobbiamo provarci!” lo stringo forte a me,tranquillizzandolo.

-“Hai ragione,Alice! Ti voglio bene!” mi sussurra.

-“Anche io,fratellone mio!” dico in risposta.

-“Via,ora ti lascio al tuo ragazzo!” poi rivolto a lui,aggiunge “Tu trattala bene d’ora in poi!”

-“Puoi stare tranquillo! Non la farei soffrire per nulla la mondo! Non me lo perdonerei mai!” dice Tom deciso.

-“Bene,mi fido di te,amico mio!” gli dà una pacca sulla spalla e se ne va.

                                  *********************

Sapremo una volta per tutte di chi è il bambino che porto in grembo. Sono nervosa,voglio saperlo,almeno mi tolgo questo assillante pensiero dalla mente. Siamo già nello studio,mentre aspettiamo che ci portino i risultati. La mia testa è poggiata sulla spalla di Tom e lui mi bacia dolcemente la fronte,per calmarmi. La dottoressa entra velocemente nella stanza con dei fogli in mano. Il suo sguardo sembra piuttosto tranquillo e paziente. Ci porge i fogli,poi annuncia:

-“Il bambino è di….”

 

(Continua nel prossimo capitolo….)

 

   
 
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