Finalmente il giorno dopo era arrivato in fretta. Quella maledetta sveglia suonò, le ragazze si svegliarono mentre io stavo leggendo il diario di mia mamma. Nella prima pagina, c'èra scritto in francese:
2 Agosto
Caro Diario
Ora mi trovo a Parigi, li ho conosciuto
la mia migliore amica, si chiama Rebecca, conosciuta come Rebby. E' una ragazza
italiana, che si è dovuta trasferire in Francia, con la sua famiglia per motivi
di lavoro dei suoi.
Lei, inoltre stà studiando medicina, proprio come
me.
Questo è un periodo difficilissimo della mia vita, perchè mia sorella stà
per avere un bambino, che assieme a suo marito: Andres, la chiamerà Juliet. Se
io avessi una figlia, mi piacerebbe tanto darle il nome Melinda Mizuino W.
Melinda, perchè una nostra discendente si chiamava così e Mizuino perchè mi
ricorda l'acqua, ma sopratutto Mizuino perchè era il nome di mamma, ormai lei
non c'è più, in famiglia ci siamo solamente papà, Jennifer, nonno, nonna, zia,
zio, Robertina, mia cugina e Carlotta, la mia tata.
Papà inoltre stà
prendendo seriamente il suo lavoro e non passa mai un po' di tempo con noi. Ma
sopratutto, io...
...dopo aver conosciuto Kim, il mio attuale fidanzato, la mia famiglia era un po' contrariata perchè loro
vogliono che mi sposi, con Camillo, un ragazzo di orgine francese, che però
anche per lui io sono una semplice amica, niente di più.
Odio i matrimoni
combinati sopratutto quando si ha 22 anni.
Io però adoro Kim.
Spero di
andare a vivere con lui un giorno, da sola e con la mia futura famiglia.
Ora
devo andare, è pronta la cena.
Ti scriverò molto presto.
Tua Nadja
Le mie amiche, dopo essersi vestite, erano tutte
in cerchio davanti a me.
“Che stai leggendo?” mi chiese
Frankie
“Niente di che!” dissi io posando e chiudendo il diario di mamma, sul ripiano dedicato ai suoi oggetti.
“Vado in bagno, se volete potete scendere anche senza di me!”dissi io uscendo dalla stanza dopo aver chiuso la porta
Pov Frankie
“Non vi pare che Melinda, abbia qualcosa?!?”chiesi
alle ragazze
“Uhm...in effetti è da un po' di giorni che la vedo strana, è
sempre sulle sue!” rispose Kendra
“Io propongo di leggere quello che stava
leggendo!”disse Ella
“No, Ella. E' Privacy, e poi si arrabbierebbe se venisse
a sapere che abbiamo letto, il suo diario!” dissi io
“Da come hai capito che è un diario?”domandò Kendra
“Dalla copertina, naturalmente!”risposi io indicandolo
Kendra lo prese un'attimo e lo guardò:
“In effetti, sembra un diario, però è chiuso!”disse lei cercando di aprirlo
“Guardate qua ragazze!”esclamaò Ella indicando una scritta
“Nadja Shirley W!”lessi io.
Che significherà?Di chi è quel nome?
“Di chi
sarà quel nome?”domandò Ella
“Solo i nobili portano il nome Nadja è raffinato
ed elegante!”esclamò Kendra
“E tu come lo sai?”chiesi io guardandola male
“Io so sempre tutto!”rispose lei per continuare “Sento dei passi, stà arrivando!”disse lei
“Metti apposto il libro!”esclamai io vendo la mia amica mettere apposto il libro nello scaffale.
Melinda aprì la porta e prese una maglia dalle
maniche corte, a righe, bianca, e dei jeans.
“Non siete ancora andate di
sotto?”domandò lei
“Ehm...ci andiamo subito, stavamo...solamente
parlando!”esclamò Ella che non sapeva cos a dire. Annui. Melinda tornò in bagno
e noi ci dirigemmo in cucina.
“Buongiorno a tutti!”dicemmo noi in
coro
“Buongiorno, ragazze. Melinda?”chiese Libero
“E' ancora in bagno!”risposi sedendomi affianco a Ciccio, che io sono affianco alle ragazze.
Il tavolo era allargato, visto che c'èrano anche i Jonas e Denise.
Pov Melinda
Presi lo zaino e mi diressi verso la cucina, vidi che il tavolo era allungato e così, mi andai a sedere tra Guido e Rebby, si Rebby è la migliore amica di Maria. Rebby è anche il nome della migliore amica di mia mamma. Ieri Denise, ci ha anche detto che Nick verrà nella nostra scuola. Lui è al terzo anno. Ha 16 anni, Joe 19 e Kevin 22.
Mangiammo in fretta e andammo a scuola quando incontrammo gli M+M che stavano venendo da noi.
“E quelli chi sono?”domandò Nick
“Sono gli M+M,
un gruppo odiato da tutta la popolazione femminile della scuola, ti consiglio di
stargli alla larga!”dissi io rispondendo alla sua domanda.
“Melinda!”sentì urlare il mio nome da una voce maschile era Sumede, un ragazzo indiano, fratello di Sarita.
“Ciao Sumede!”esclamai io
“Ciao!”disse lui
La giornata passò in fretta, era arrivata l'ora
di pranzo, le ragazze e io non mangiammo a scuola come sempre ma andammo da
Sarita, con Nick. Per strada davanti alla scuola chiesi a Nick
“Com'è andato,
il primo giorno di scuola nella nuova scuola?”domandai
“Male, sopratutto quelle occhette di ragazzine, senza offesa, che non facevano altro che guardarmi!” disse lui per continuare “Però ho conosciuto dei ragazzi: Ryan Cross e Kyle Worner!”disse lui per dire “Li conosci?”
“Si, sono i più popolari della scuola, fanno parte della squadra maschile di basket!”risposi io
“Basket?”domandò lui, ci andammo a sedere vicino alle ragazze, e incominciammo a mangiare
“Si, qui a scuola, ci sono diverse discipline: Pallavolo, Ritmica, Nuoto, e Yoga per le ragazze, Basket, Calcio, Judo e Nuoto per i ragazzi!”dissi io
“Mi devo iscrivere ad una di queste, o ne posso farne a meno?”domandò lui mangiando un panino
“Ti consiglio di iscriverti, se non vuoi avere il debito di Educazione Fisica. Come Jess, una di quinta, è stata bocciata, perchè non ha fatto Pallavolo, quella che ha scelto, e ora stà ripetendo l'anno!” disse Frankie
“E' quella ragazza, coi capelli biondi e occhi verdi, ha 19 anni ed è una chearleader, non è vanitosa come le altre!”esclamai io mangiando il mio di panino
“Apparte questo, ho sentito la professoressa Cooman, dice che l'insegnante di Matematica, lo Skilliman, è assente e dovremmo andare da lei a fare lezione!”disse Frankie
“Quindi dobbiamo fare lezione con la tua classe Nicholas!”dissi io
Lui mi guardò male e confuso, per non aver capito quello che dicevo.
La campanella di fine pranzo finì e così ci dirigemmo verso lo spoiatoio.
Nick andò in quello maschile e noi in quello femminile.
Dopo la lezione di ginnastica il tempo trascorse infretta e andammo subito in casa.
“L'ho dimenticato!”disse all'improvviso Frankie
Tutte noi ci voltammo.
“Cosa?”chiesi
“Il mio progetto, per martedi!L'ho dimenticato a casa di Flora!”esclamò lei
“L'ultima volta quando è che ci sei andata a casa sua?”chiesi
“Ieri sera, dopo cena!”
“Andiamo a riprenderlo, Melinda vieni con noi?”mi domandò Ella
“No, ragazze. Io devo fare una cosa!”esclamai io
Dovevo finire di leggere il diario della mamma. Ho letto quando ha dato il suo primo bacio, il suo primo ballo, la sua prima gara come ginnasta, la sua prima volta, ho visto anche le foto dei suoi amici, ma nessuno di loro mi sono di aiuto, perchè ho provato a cercarli su Internet, ma dice che si sono trasferiti, altrove.
Entro in casa e vedo che non c'è nessuno, apparte Joe.
“Dove sono tutti?”domandai appoggiando lo zaino sul pavimento accanto al pianoforte
“I nonni, sono da Cettina, mia madre e Kevin sono al supermercato, Nick doveva essere con te, Ciccio è all'Università, Maria è con Guido al lavoro e...!”esclamò lui venendo interrotto da me, perchè non sopportavo più quella sua presunzione. Da quello che ci siamo detti ieri, è diventato ancora più insorportabile.
“Senti, non mi parlare con quella presunzione!”dissi io facendolo girare verso di me e per dire “Io parlo come mi pare, a chi non è della famiglia!”esclamò lui
“Cosa vuoi dire?”domandai
“Nonno ci ha raccontato metà della tua vita!”esclamò lui alzandosi e vedendomi incontro, io mi allontanai sempre di più
“Voi non dovevate sapere nulla della mia vita!”risposi andandomene via
Joe mi prese il braccio e mi fece girare
“Fermati!”Disse lui
Ma non mi voltai, stavo piangendo non volevo piangere davanti a lui
“Sei solo una bambina capricciosa!”esclamò lui e disse infine
“Tu sei solo un egoista!”esclamai io
“Capricciosa!”esclamò lui facendomi voltare ancora per andare vicino a lui
“Io sarei un egoista?”domandai
“Si. Egoista vizziata!”disse
“Vizziata non credo!”risposi io
Mi volevo liberare dalla presa di Joe, ma per sbaglio caddi e fini per terra su un gradino, facendomi quasi niente, e ora io ero sotto di lui e lui sopra di me.
“Volevi fuggire?”domandò lui
“Che ti importa?”domandai io
“Rispondi alla mia domanda!”esclamò lui
“Altrimenti?”chiesi io per poi lui mi baciò
Non seppi se ricambiare, io avevo solamente 14 anni e lui 19, e poi eravamo cugini, anzi...non siamo neanche parenti. Io riuscì a liberarmi e scappai in camera mia, sbattendo la porta.