DarksideOfNana: Grazie mille per i complimenti! Non ti preoccupare,è uguale se non ti dilunghi,mi fa piacere solo il fatto che recensisci....Mi dispiace per il tuo umore a terra... Spero che questo capitolo ti faccia sorridere almeno un pochettino!!! Baci cara!!!! <3 <3 <3
CAPITOLO
50:
UNA
SETTIMANA DOPO
(VENERDì)
Vengo
svegliata dal tatto
leggero delle mani di Tom sul mio viso stanco. Ora è
già una settimana che sono
incinta,e ne sono contentissima. Tutto mi sembra ancora un sogno
stupendo. Apro
gli occhi con fatica,ma quando vedo la bellezza che mi si trova di
fronte mi
sveglio immediatamente.
-“Buongiorno
amore!” dico.
-“Buongiorno
piccola mia!
Non sei stanca? Stanotte abbiamo dormito poco!” dice lui
ghignando.
-“No,non
sono stanca,e
anche se lo fossi devo comunque andare alla visita! Finalmente vedremo
per la
prima volta il nostro piccolo! E comunque te smettila con le battutine
stupide,stai per diventare padre eh!”
-“Lo
so,ma sono parte di
me,non riesco a smettere,mi viene spontaneo!”
-“Amore,ma
io scherzavo,le
amo solo per il fatto che sono parte di te! Ti amo,e amandoti mi tocca
amare
anche i tuoi difetti!” gli sorrido.
-“Eh
si! Anche io devo
amare i tuoi difetti!” ammette,spostando una ciocca di
capelli dai miei occhi.
-“Ah
si eh! E quali
sarebbero?” domando,facendo finta di fare l’offesa.
-“Allora,la
lista è lunga.
Primo:sei troppo dolce. Secondo: sei troppo amata da me. Terzo: mi ami
troppo!”
-“Non
mi sembrano
difetti!” dico ammiccando.
-“Ma
come? In ogni frase
c’è il troppo!” poi anche lui mi sorride
e mi dà un bacio a fior di labbra.
“Piccola,mi dispiace,ma ti devi preparare che abbiamo
l’appuntamento tra
mezz’ora. Altrimenti non facciamo in tempo!”
-“Giusto!
Mi metto una
tuta,almeno sto comoda e faccio veloce! Aspettami
giù!” gli ordino.
-“Ok,piccola,fai
in
fretta…” finisco io la frase per lui:
-“Perché
non mi piace
starti lontano per molto! Lo so,sei troppo ripetitivo! Ecco,questo
è un tuo
difetto!” dico facendogli una linguaccia. Lui in risposta me
la rende,poi se ne
va. Mi infilo la tuta,vado in bagno a lavarmi,mi pettino e vado di
corsa
nell’atrio,dove trovo il mio ragazzo che mi aspetta.
-“Sono
pronta!” annuncio
tutta sorridente.
-“Sbaglio
o sei felice?”
mi chiede mentre montiamo in macchina.
-“Non
sbagli. Non puoi
neanche immaginare quanto sia felice in questo momento. Cavolo,stiamo
per
vedere il nostro bambino! Il frutto del nostro amore!”
-“Anche
io,tantissimo! Non
vedo l’ora di vedere se assomiglia al padre!”
-“Modesto
del cavolo!”
sghignazzo “E comunque non si vede già ora
all’inizio. Ora vedremo solo il
cuoricino che batte!” lo informo.
-“Ah,già!
Me ne ero
dimenticato!” io in risposta gli tiro una pacca sulla testa.
-“Non
c’è bisogno che mi
picchi!”
-“Non
ti stavo mica
picchiando!” dico in difesa.
-“Si
si,vuoi sempre avere
ragione te!” borbotta.
-“Mi
sembra il minimo!”
ribatto divertita. Lui mi fa un’altra linguaccia,poi
arriviamo a destinazione.
Quando siamo nello studio veniamo accolti gentilmente dalla dottoressa.
-“Salve.
Oggi il dottore
non c’è?” chiedo.
-“No,stava
poco bene.
Sai,anche i dottori si ammalano!” dice sorridendomi
“Comunque si può accomodare
sul lettino così le faccio
l’ecografia!”. L’accontento subito e mi
sdraio,tirandomi su la maglia,per rendere ben visibile la pancia,ancora
sgonfia. Tom mi si siede accanto,tenendomi una mano. La sua trema
lievemente.
-“Amore,stai
tranquillo!
Andrà tutto bene!” gli sussurro.
-“Lo
so,piccola! Lo so,ma
sono emozionato! Non posso farci niente!” per
tranquillizzarlo ancora un po’
gli sfioro il dorso della mano con le mie labbra. A distogliermi dalla
sua
preoccupazione è il freddo improvviso che sento sulla
pancia. Poi mi accorgo
che è colpa di una gelatina bianca,che mi viene spalmata con
un aggeggio.
Anzi,non è un aggeggio qualunque,e non serve a spalmare la
gelatina. La
dottoressa comincia a fare movimenti lievi con
l’oggetto,muovendolo su e giù
sulla mia pancia. Io e Tom alziamo lo sguardo sullo schermo e vediamo
tutto
nero,poi riusciamo a scorgere due piccoli tondini leggermente
più chiari che si
muovono ritmicamente. Aspetta! Due?
-“Come
potete vedere
quelli sono i cuori. Vedete come si muovono in sincrono?” ci
comunica.
-“Si
lo vediamo. Ma cosa
vorrebbe dire:quelli sono i cuori?” domanda Tom.
-“Vuol
dire che sono due
bambini. Due gemellini,o gemelline! Aspettate che vi faccio sentire
anche il
suono!” così detto muove una valvolina in basso
allo schermo e cominciamo a
sentire i battiti. Io sono con le lacrime agli occhi. Poi sento una
lacrima
cadermi sulla fronte,non può essere mia. Alzo di scatto lo
sguardo e vedo che
anche Tom è commosso. Subito dopo abbassa il suo viso sul
mio,cercando le mie
labbra con le sue. Al contatto fremo leggermente. Poi mi scosto per
chiedere
una cosa alla dottoressa:
-“Mi
scusi,ma è tutto a
posto vero? Stanno bene?”
-“Certo!
Potete stare
tranquilli,stanno bene!” mentre lo dice spenge il monitor,mi
pulisce la pancia
e mi chiede di alzarmi.
-“Grazie
mille!” diciamo
insieme io e Tom.
-“Prego!
La prossima
visita la facciamo tra un mese! D’accordo?”
-“Certo!”.
Stabilita la
data della prossima ecografia ce ne torniamo a casa. Una volta dentro
ci
vengono tutti incontro,o quasi. Con mia sorpresa vedo che ci sono anche
Igrid e
Caspar. Questi ultimi mi abbracciano con calore.
-“Piccola!
Sono molto
contenta per voi! Anche se non me l’aspettavo così
presto! Avete già deciso i
possibili nomi?” domanda mia mamma.
-“Certo!
Solo che dobbiamo
pensare ad altri nomi!” aggiungo.
-“Per
quale motivo?” dice
Georg intromettendosi nella discussione.
-“Perché
sono due!”
annuncia Tom con un enorme sorriso,protagonista della sua bocca.
-“Che
bello! Due gemelli,o
gemelle!” dice mio padre.
-“Oppure
un maschio ed una
femmina!” dice Leonora.
-“Giusto!
Non ci pensavo!
Allora spero che siano un maschio e una femmina!” dico io.
-“Anche
io piccola! Non
vedo l’ora che nascano! Ma quando potremmo vedere il
sesso?” mi chiede Tom.
-“Dopo
il terzo mese mi sembra!”
rispondo.
-“Si
si. Diciamo verso il
quinto!” dice ancora mia madre.
-“Perfetto!
Purtroppo però
ci tocca aspettare ancora un po’! Oppure sarebbe bello non
saperlo fino alla
nascita!” propongo.
-“Ma
poi come facciamo a
comprare tutto il necessario,senza sapere di che sesso sono?”
chiede Tom.
-“Uffa!
Hai ragione!”
sbuffo.
-“Io
ho sempre ragione!”
-“Ma
smettila!” mugugno.
Poi lui mi prende in braccio,spaventandomi.
-“Cosa
vuoi fare?” chiedo.
-“Lo
sapevi che dietro la
casa abbiamo una piscina?” rimango a bocca aperta dalla
sorpresa.
-“No,non
ce l’avevate
detto!” rispondo.
-“Ovvio!
Primo perché
tanto non è la stagione per andare in piscina. Secondo
perché non avremmo
potuto fare gli scherzi. Cosa che non abbiamo ancora fatto!”
-“Che
genere di scherzi?”
domando preoccupata.
-“Lo
scoprirai presto!”
così dicendo si incammina fuori,lasciando gli altri in sala
a ridere a
crepapelle.
-“Amore,mettimi
giù! Lo
sai che l’acqua fredda fa male al bambino!”
-“Non
è freddissima. E non
farà male al bambino. Tanto non hai neanche mangiato,quindi
non rischi la
congestione!” dice tutto sghignazzando. Arrivati sul retro
vedo la
piscina,alquanto grande. Si ferma proprio al bordo.
-“Amore,dai,per
favore!”
lo supplico. Lui mi sorride e mi mette giù.
-“Solo
per questa volta!”
aggiunge. Non appena sono libera mi avvicino a lui,baciandolo,poi gli
do una
lieve spinta e lo butto in piscina. Quando tira fuori la testa inizia a
sbraitare ridendo.
-“Piccola!
Sei proprio
cattiva eh! Io ti ho risparmiato e te che mi fai?! Mi butti in acqua!
Ora me la
paghi!” esce dall’acqua appoggiandosi al bordo e
tirandosi su. Capendo
all’istante le sue intenzioni comincio a correre,il
più lontano possibile da
lui. Sono costretta a fermarmi quando avverto una fitta alla pancia.
Cado
inaspettatamente a terra,a causa del dolore. Tom se ne accorge,mi
raggiunge e
mi si siede di fronte.
-“Alice,che
ti prende?”
domanda.
-“Niente.
Mi è venuto un
piccolo crampo. Ma ora va meglio!”
-“Perfetto!”.
Poi mi
riprende in braccio,lui è tutto bagnato e a contatto con la
mia pelle mi fa
rabbrividire dal freddo. Corre incontro alla piscina,senza alcuno
sforzo
nonostante abbia un peso di 54 chili tra le braccia. Poi si tuffa con
me
incollo. All’impatto con l’acqua mi colpisce un
altro crampo,ma poi se ne
va,così come è arrivato. Quindi non ci bado
più di tanto,sarà sicuramente
qualcosa di normale. Una volta riemersi,Tom mi porta al bordo,nuotando
e
trascinandomi con sé. Le sue labbra bagnate si congiungono
con le mie,dando
vita a una danza dolce come lo zucchero filato. Poso le mie mani sulle
sue
spalle,le mie gambe le incrocio intorno al suo bacino e lo attiro
sempre di più
a me. Quando siamo abbastanza vicini lui mi abbraccia,stringendomi
forte.
-“Ti
amo!”
sussurra,riprendendo fiato.
-“Ti
amo anch’io!” dico in
risposta. Poi torniamo ad occuparci del nostro bacio. Una volta
congedati ci
dirigiamo in bagno per asciugarci. Ma aperta la porta rimaniamo stupiti
dalla
scena che si presenta davanti ai nostri occhi. Bill e Anty si stanno
baciando
passionalmente. Sono imbarazzata per averli trovati così
avvinghiati,ma allo
stesso tempo molto felice per loro. Entrambi si fermano e si voltano
verso di
noi con le guance violentemente arrossate.
-“Non
è come sembra!” dice
Antea.
-“Si
si,come no! Classica
frase!” ribatte Tom sorridendo. Io vado incontro alla mia
sorellina e
l’abbraccio.
-“Non
mentire! Vi abbiamo
visti! Sono felicissima per voi! Anche se potevate andare in un altro
posto a
pomiciare! Il bagno non è molto romantico! Ma quel
Daniel?” domando io.
-“Chi
è Daniel?” chiede
Bill,ingelosito.
-“Uno
che ho incontrato
tempo fa. Comunque non si è più fatto sentire
e,sinceramente non mi interessava
più. Perché ho cominciato a star più
tempo con Bill ed è iniziato a piacermi.”
Sorride.
-“Quanto
tempo è che va
avanti?” chiede stavolta Tom.
-“Da
quando Alice ha
scoperto di essere incinta!” dice Bill.
-“Sono
contento per voi!
Finalmente Bill hai trovato una ragazza a modo!”
-“Hai
ragione! L’ultima
risale a tanti anni fa,e ad essere sincero era proprio
strana!” aggiunge il
moro.
-“Via,ora
vi lasciamo
asciugare!” ci informa Anty “Ma come mai siete
così bagnati? E com’è andata
l’ecografia?”
-“Siamo
bagnati perché “ci
siamo” buttati in piscina. L’ecografia è
andata bene,abbiamo scoperto che sono
due!” dico sorridendo.
-“Divento
zio di due
gemelli! Wow! Saranno come me e te,Tom!” e no eh! Tutti a
dire che sono due
maschi.
-“E
se fossero femmine! E
che Kaulitz! Ne parlate come se sapeste già che sono
maschi!” sbotto. Alla mia
strana espressione,tipica delle fan, i gemelli già cresciuti
(o almeno
dovrebbero) ridono come due bambini.
-“Noi
andiamo!” annuncia
la mia amica,trascinando Bill per un braccio. Rimasti soli ci
asciughiamo
velocemente. Poi andiamo in camera per metterci qualcosa di asciutto,ma
finiamo
sul letto intenti a baciarci.