Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: DeaEris    04/09/2010    2 recensioni
Una raccolta sui Guerrieri d'oro! Sul mio modo personale di vedere i dodici eroi e la loro evoluzione nella storia, ovviamente è un mio modo personale di vedere i Dodici Eroi! A cominciare dallo splendido Aphrodite di Pisces, dal suo modo di vedere sè stesso ed il mondo. Al momento il raiting è verde, ma forse potrebbe aumentare..ancora non lo so!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buongiorno a tutti, miei adorati lettori!
Scusate per tutto il tempo che ho impiegato per aggiornare tra la mancanza di ispirazione ed altri impegni di varia natura non sapevo bene quando trovare due minuti per mettermi a scrivere. Un avviso importante circa questo cavaliere...esattamente come il fratello a me Aiolia non piace quasi per niente...insomma non lo sopporto proprio e non solo perchè mi ricorda tremendamente Seiya, ma anche perchè lo aiuta e minaccia il mio adorato Milo, cosa che non riesco a perdonare, quindi non so se sarò imparziale nel giudicarlo, senza contare che lo ritengo abbastanza stupido.
Comunque sia, spero di non metter troppo di me stessa nella sua descrizione.


Aiolia era un uomo, prima ancora di essere un nobile guerriero.
La sua temerarietà era seconda solo alla sua grande forza di volontà.
I corti riccioli color del miele dolcemente gli circondavano un viso dolce.
Gli occhi color del cielo erano sempre rivolti al suo prossimo, per cercare di portare a lui aiuto e conforto.
Mai una volta cercò di ottenere un qualcosa per sè stesso, preferendo vegliare, proteggere ed essere d'aiuto ai suoi vicini.
Era un uomo ancor prima di essere un guerriero, ma aveva in sè la medesima carica elettrica del potente fulmine, arma di Zeus.
Aiolia combatteva non per sè stesso, ma per gli altri.
Solo il pensiero di proteggere gli consentiva di alzarsi e continuare a lottare.
Tuttavia, come un fulmine appare per un istante effimero per illuminare un cielo ingombro di nubi, così anche il cuore di Aiolia era una costellato di cunonembi pronti ad esplodere e lasciar cadere sulla terra litri di acqua piovana.
Il cuore di Aiolia era spezzato dall'idea del tradimento del fratello, che in un modo o nell'altro era ricaduto su di lui.
Era consuetudine nelle opere greche che un errore, un tradimento o un modo di comportarsi errato passasse di padre in figlio, così anche per Aiolia, Gold Saint del Leone, era capitata la medesima cosa.
Il suo amatissimo fratello, luce, guida, eroe e maestro era in verità un crudele traditore, che aveva seco portato lontano dal Grande Tempio Athena-Sama e la sua armatura.
Non era tanto il dolore per quel tradimento, ma era la delusione dell'abbandono.
Aiolia era solo un bambino all'epoca in cui il fratello sparì nel nulla.
Aiolia era solo ora e lo sarebbe stato a lungo.
Tutto perchè il fratello crudele non lo aveva voluto portare con sè.
Lo aveva abbandonato e tutti al Grande Tempio lo avevano trattato con diffidenza, timore che lui si rivelasse un pessimo uomo, così come lo era stato l'amato fratello.
Aiolia aveva dovuto sopportare, subire, angherie di uomini, voci di persone di infimo livello, sopportando tutto stoicamente.
Death Mask più volte aveva osato ricordare che lui era fratello di un traditore, nonostante lui fosse il peggiore dei Goldo Saint.
Le parole sprezzanti di tutti gli infidi sottoposti, di Argor, dei Silver Saint, dei Soldati bruciavano ancora sulla sua pelle.
Questi erano i motivi che spingevano Aiolia a lottare sempre in prima linea, lui era un Gold Saint.
Non si poteva aspettare nulla di diverso da lui, ma al contempo doveva dimostrare sempre di combattere per Athena, di combattere per la giustizia, di migliorare il suo buon nome, di proteggere la memoria del fratello decaduto e non soltanto questo, ma anche cercare di riabilitare la sua memoria.
Erano obiettivi di Aiolia, era la sua missione.
Fu per questo che partì volontario in esilio per compiere il suo addestramento.
Fu per questo che protesse sempre i più deboli.
Al Grande Tempio, infine, girava voce che lui fosse un uomo buono, misericordioso, proprio come era un uomo forte e coraggioso.
Era un fulmine che con la sua immane carica elettrica e la sua potenza distruttiva dona un momento di luce nel buio più profondo delle tenebre.
Vi furono persone che si affezionarono molto a lui, Marin per esempio, che sempre gli credette, che sempre seppe della sua gentilezza e del suo modo esemplare di condurre la propria vita.
Seiya fu protetto e spronato dal gentile Gold Saint, forse il più umano.
Aiolia fu fiero del suo compito di luce per un breve istante nella vita di un giovane dal cuore profondo, di un giovane straniero giunto fin lì per prendere la sacra Bronze Cloth di Pegasusu, la Cloth da sempre più vicina ad Athena.
Seiya riuscì nell'intento e la portò seco in Giappone.
Come perdonare il tradimento di quel ragazzino?
Si recò così per uccidere, la sua nuova missione era cercare di uccidere ciò che aveva creato.
Incontrò Seiya, ma non lo uccise.
Non riuscì, causa dell'incontro con una strana fanciulla dal Cosmo potente come un Gold Saint.
Davanti ai suoi occhi vi era la fanciulla salvata dal fratello.
Aiolos non era traditore, ordunque, era uomo di insospettata virtù accusato ingiustamente.
Fu con codesta certezza che Aiolia tornò al Grande Tempio.
Come sopportare gli anni in cui aveva creduto che il fratello fosse traditore?
Come sentire ancora gli insulti che alla sua famiglia venivano scagliati con il peso di un giavellotto, quando ora lui sapeva che erano eroi?
Fu così che irato, esattamente come la sua Costellazione, il Furente Leone si presentò al cospetto del traditore per eccellenza.
Cadde nuovamente in crudele inganno, Aiolia.
Cadde a tradimento, ma nuovamente fu costretto per mancanza di libertà di pensiero ed azione ad uccidere.
Il suo colpo andò a segno, ma non su Seiya, su Cassios, uomo, gigante, il discepolo di Shaina e di lei prigioniero d'amore.
Aiolia si riprese in quel momento, conscio di aver ucciso, conscio di essersi ridotto a crudele boia, ma al contempo libero.
Aiolia, che aveva vissuto in catene, era libero.
Il leone tornava ora a ruggire non più prigioniero di ciò che doveva compiere, ma di ciò che voleva compiere.
Hades:
Aiolia attendeva nella sua Casa una notte.
Stranamente la notte era ingombra di nubi, eppure il fulmine era pronto ad illuminare quelle stelle traditrici.
Vide passare indifferenti tre uomini, tra gli Specter, ma non potè fermarli.
Non potè chiedere alcunchè, impegnato in una battaglia con un verme.
Fu dopo la battaglia che i bambini lo raggiunsero e con lui salirono pronti a proteggere Shaka, ad aiutarlo.
Lacrime solcarono le sue guancie, quando sentì quella luce potente, quella luce calda che per anni lo aveva aiutato, nonostante la sua fama, spegnersi inesorabile.
Non era un problema per vendicarlo usare un colpo proibito.
Non importava chi venisse coinvolto da un'esplosione di luce.
Lui era un fulmine e come tale doveva brillare, anche in quella notte, anche in una notte priva di nubi e priva di stelle.
Fu la voce di Athena-Sama a dirgli di portare i tre traditori al suo cospetto e come ormai era abituato si caricò un corpo sulle spalle.
Un corpo che ancora non aveva perdonato, colui che uccise il suo amato fratello.
Sentì la voce, unico senso ancora in possesso di quel duplice traditore, ma gli occhi del felino d'oro lo fulminarono e la voce sibilò, come un fulmine squarcia la notte: Taci.
Shura non aveva diritto di parlare con lui, non dopo ciò che aveva compiuto e non solo quella notte, ma anche quella di tredici anni prima.
Grande fu la rabbia del Leone d'Oro quando vide Athena cadere.
Poderoso fu il colpo nel costato del Capricorno, come un fulmine avvenne in un secondo e lasciò il nemico tramortito.
Quel che dovevano compiere era semplice.
Non fu semplice affrontare la Viverna.
Il fulmine era sospeso nell'abisso infernale, non vi era più luce negli occhi profondi.
Fu la catena del più puro a salvare il fulmine, sospinta dal cosmo del vento.
Aiolia venne imprigionato nel feretro di ghiaccio, ma tornò.
Il ghiaccio non può racchiudere nelle sue spire il fulmine, ne è incapace.
Il fulmine, grazie ad Athena, fu in grado di tornare e il ruggito del Leone fu nuovamente sentito negli Inferi.
Aiolia si era levato in piedi ed ora era davanti al Muro mitico simbolo di industribilità.
Era dinnanzi al fratello con le lacrime agli occhi, simbolo di grande commozione.
Finalmente si era liberato dell'oscurità che per anni aveva ghermito il suo cuore, il fulmine del suo carattere impulsivo e caotico poteva brillare nuovamente nei suoi occhi e nella potenza dei suoi colpi.
Il Cosmo esplose intenso e proprio come un fulmine fu questione di pochi istanti, mentre salutava i piccoli Bronze.
*E' tutto nelle tue mani, Seiya.*
Disse a Seiya, mentre questo si allontanava.
Erano solo loro ora, solo i Gold.
Uniti come non lo erano mai stati.
Aiolia assieme ad Aldebaran, con cui condivida il mordente, disse in uno slancio e per far coraggio a sè stesso ed ai compagni.
*Con la forza e la tenacia del nostro spirito e del nostro Cosmo. Athena mostraci un raggio di luce, rischiara questa oscurità.*
Disse in un'esclamazione, unica ed irripetibile.
Lui che aveva da sempre il cuore avvolto nella più profonda oscurità, aveva avuto bisogno di un forte stimolo per illuminare il suo cuore, come un incontro.
La luce che scaturì da quell'unione fu di breve durata, come un fulmine a ciel sereno e si spense con la stessa intensità con cui si era spento il suo corpo.
Aiolia era in prima fila anche in quel momento, fu tra i primi a spegnersi, ma non era un rimpianto.
Lui era d'ispirazione.
Lui era destinato a spegnersi come il fugace fulmine, sua similitudine naturale, suo fenomeno astrofisico.
Lui doveva essere d'esempio e la sua vita era in onore di Athena, come un fulmine doveva rischiarare il buio nei cuori delle persone anche per un fugace istante.

Note dell'Autrice:
Io detesto Aiolia. Lo odio terribilmente, quasi quanto odio Seiya. Lo considero il cavaliere d'oro più imbecille della storia: com'è possibile andare direttamente a chiedere al cattivo principale: "Scusa, ma non è che sei un traditore? No perchè sai ho conosciuto una ragazza che ha detto che sei dalla parte oscura. Ti va di rispondere alla domanda?" Ma che sei? Scemo? Ovviamente sì! Insomma in sostanza lo considero un cretino di prima scelta, ma i gusti son gusti. C'è anche a chi piace..non so bene a chi, ma se c'è qualcuno tra voi a cui piace, può non considerare sta parte. Credo di non aver fatto pesare il mio odio nella storia, in ogni caso...beh è il mio modo di vedere i Cavalieri d'oro...un modo per non offendere nessuno, perchè altrimenti l'avrei saltato Aiolia...così come avrei saltato Dohko e Aiolos, che non sopporto.
winnie343:
Ciao mia cara^^! Che dire? Shaka piace un sacco anche a me...un personaggio deliziosamente complicato, molto più divertente da descrivere di uno semplice. Shaka da l'opportunità di interpretare un momento la sua psicologia, proprio perchè è così complesso. Quella frase mi è venuta così...non so neppure bene io perchè, ma al contempo è vero...non so se hai mai provato, ma è come cercare di guardare il sole...è impossibile, perchè è troppo intensa la sua luce, quindi acceca. E' anche uno dei dogmi della filosofia di Platone...diciamo che per Shaka si usano anche più riferimenti culturali, perchè è il più complicato da questo punto di vista ed è quello che più necessita di spunti filosofici per andare avanti e descriverlo. Ma ti dirò...a me Dohko non piace quasi per nulla, come non mi piace per niente Aiolia, ma questi son gusti..e "de gustibus non disputanda est".
Aoede: Ma no cucciola...non ti voglio uccidere...è che Shaka da delle ispirazioni...*_*! Non voglio mica ucciderti così...almeno aspetta Mu*_*! Son contenta che il capitolo sul nostro amato Santone ti piaccia molto...tu sai che anche io lo adoro! Son contenta che anche secondo te io ho rispecchiato in pieno la sua fragilità, un conto è il Shaka guerriero, un altro è Shaka umano e Shaka umano è qualcosa di molto delicato, la cui unicità, la cui scarsezza di contatto umano...lo rende interessante e molto più...complicato! Thank you! Ti ringrazio non sai quanto per queste tue parole...mi piace pensare a Shaka come al Sole, perchè è qualcosa che sembra potente, ma in realtà non è neanche lontanamente una stella di grande dimensioni.
Grazie a coloro che hanno messo la storia tra i Preferiti e le Seguite: aoede e Camus, Alcyon85, Aoede, Himechan, KanondiGemini96.
Vi ringrazio e spero che questo capitolo vi sia piaciuto...mi scuso per le parole un poco dure che ho rivolto a questo personaggio, ma lo detesto e non ci posso fare nulla.
Ci vediamo alla prossima con Death Mask di Cancer!
Ciao-Ciao!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: DeaEris