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Autore: DalamarF16    04/09/2010    1 recensioni
Scappando da alcune fan decisamente accanite, Nick la spunta aiutato da una ragazza, che entrerà piano piano nella vita dei tre fratelli, diventando un'amica importante.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PERSONAL SPACE: giuro, al prossimo capitolo vi ringrazio una per una, ora però sono di fretta per cui mi limito a un grandissimo GRAZIE a tutti coloro che hanno letto, recensito e inserito questo delirio tra le storie seguite, grazie di cuore!!!

Vi auguro una buona lettura, ci si vede sotto per le precisazioni. ^__^

 

CAPITOLO 2 - UN NUOVO INCONTRO -

 

Mi svegliai di soprassalto con un grido

-Nick che hai?-

-Un alieno ti sta per rapire?-

Scoppiai a ridere, nonostante la mia proverbiale serietà. Come faccia Kevin a uscirsene con certe stupidate perfino in piena notte è un mistero che non ho ancora risolto, e credo mai risolverò.

Joe rise con me, salvo tornare subito serio.

E' uno spaccone, ma si preoccupa sempre per noi.

-Che succede, seriamente? Un altro incubo?-

-C'era una lontra aliena che suonava la tromba?-

-Kev!- lo riprese Joe, mentre io lo guardavo costernato.

-Mi sono sono ricordato...quella ragazza...l'ho lasciata in balia delle pazze. Quando hanno scoperto che aveva mentito gliel'avranno fatta pagare!-

I miei due fratelli si scambiarono uno sguardo, poi Kevin parlò

-Era armata?-

-No!-

-Indossava un'armatura?-

-No!-

-Allora è spacciata, dovremmo mandare un biglietto alla famiglia e dei fiori al funerale-

-KEVIN!-

-Ehi, è la verità-

Mi scambiai uno sguardo esasperato con Joe. Kevin era incorreggibile.

Pericolo si sedette sul mio letto e mi mise un braccio attorno alla spalla

-Tranquillo, se la sarà cavata- mi rassicurò con un sorriso -Torna a letto e non pensarci. Se è morta, o ferita, le manderemo dei fiori e un bigliettino-

Il mio cuscino lo colpì dritto in faccia.

-Evapora!-

***

Me l'ero cavata per un pelo.

E non sto scherzando.

La mia fortuna era stata quella di essere stanza abbastanza veloce a infilarmi nella mischia dei miei compagni che si contendevano scherzosamente il puck in un momento di pausa.

Ho i capelli corti e in mezzo agli altri tra le divise e le protezioni, e quasi impossibile distinguermi dai maschi.

Quelle....cose scatenate si erano infuriate quando avevano scoperto che era una bugia e che di Nick Jonas non c'era più traccia in nessun angolo del parco.

 

Mi svegliai il mattino dopo di soprassalto e guardai l'ora.

8.00

Accidentiaccidentiaccidenti!!!

Avevo fatto di nuovo tardi!

Mi alzai di scatto e mi tuffai letteralmente sotto la doccia fredda, mi vestii e volai a scuola. Le lezioni iniziavano alle 9.00, ma in teoria alle 8.00 avevo allenamento di hockey.

Mi infiali nello spogliatoio femminile blaterando scuse confuse al coach, che mi guardò risentito, ma che per una volta chiuse un occhio. Ero ancora nuova, dopotutto.

-Idioti!- esclamai mentre mi infilavo la divisa...e mi accorgevo che l'avevano inzuppata per bene in una soluzione di acqua e...salsa di pomodoro direi dall'odore.

Questa me l'avrebbero pagata...e cara!

***

Quel giorno a scuola, di lei nessuna traccia per i corridoio, ma sentii un ragazzo della squadra di Hockey vantarsi di uno scherzo fatto alla novellina del gruppo.

-E' sopravvissuta- fu l'unico commento di Joe, che cercava con gli occhi la nostra stilista nonché nostra migliore amica, Stella Malone

-Già- dissi accennando un sorriso mentre mi chiedevo ad alta voce come avevano potuto farle uno scherzo del genere.

Ma Joe non mi stava nemmeno ascoltando.

Stella all'orizzonte.

Cervello di Joe in blackout.

Scossi la testa e li lasciai soli.

***

Quel pomeriggio non tornai a casa subito dopo gli allenamenti.

Volevano la guerra? Li avrei accontentati.

Il mattino dopo alle 7.30 ero già a scuola a preparare con cura la mia vendetta, dopodichè entrai in classe e attesi l'allenamento del pomeriggio.

-ARRGHHHHHH!!!-

Sorrisi tra me e me mentre origliavo da fuori la porta del loro spogliatoio.

I cagnotti nei pattini forse erano stati un po' crudeli, ma era una settimana che sopportavo i loro scherzi.

-Shane sei morta!-

Senza perdere tempo cominciai a correre, certa che se mi avessero preso, forse me la sarei cavata con una doccia forzata e gelata, se i miei compagni fossero stati in una giornata magnanima.

Ma non avevo voglia di tentare la sorte.

Mi nascosi in un lampo dentro al bagno dei maschi, certa che lì non sarebbero venuti a cercarmi, ma per prudenza, mi ficcai ugualmente dentro all'armadietto delle scope, fino a che non sentii silenzio di tomba intorno a me.

***

La tregua era durata soltanto 24 ore.

Poi erano tornate all'attacco.

Avevano cominciato al mattino, lanciando aeroplanini di carta rosa con cuoricini e frasi d'amore attraverso le finestre che Kevin aveva dimenticato di chiudere.

Poi Joe era uscito nudo e bagnato dal bagno, urlando come un ossesso.

Il perchè era stato subito chiarito.

Due di loro si erano arrampicate lungo la parete della caserma dei pompieri fino al secondo piano, Dio solo sa come, e avevano quasi annegato Joe con una pioggia di bagnoschiuma all'acqua di rose e chissà che altra diavoleria.

La colazione, miracolosamente, fu tranquilla. Anche Frankie, vedendo che non tirava una buona aria, rinunciò alle sue solite monellerie.

Ma l'inferno doveva ancora arrivare.

E arrivò dopo le ore del pomeriggio, quando le fans decisero di fare irruzione nella mia aula, costringendomi a scappare via alla velocità della luce e a rinchiudermi nel bagno delle ragazze.

 

Mi decisi a uscire quando non sentii nemmeno un fiato provenire dal corridoio.

E non fui l'unico ad aprire la porta in quel momento.

Una ragazza stava uscendo dalle toilette dei ragazzi.

Era lei.

Ci guardammo un attimo negli occhi, poi, all'unisono, guardammo i cartelli appesi alle porte a indicare chiaramente che qualcosa non andava per il verso giusto.

Riportammo i nostri sguardi l'uno nell'altro

E scoppiammo a ridere

-Nick- mi presentai ufficialmente tendendole la mano

-Shane-

Ci fu un momento di imbarazzo, poi lei prese la parola

-Quindi...ieri spogliatoio femminile, oggi toilette delle ragazze...le tue fan non saranno contente di sapere che in realtà sei una ragazza-

Risi di nuovo.

Cavolo, la mia reputazione di “quellochenonsorridemai” stava andando a farsi benedire.

-Vieni a mangiare da me? Ormai è tardi. Ti riporto a casa io dopo- le proposi, sperando che accettasse.

Quando annuì arrossendo appena appena per l'invito inaspettato, cominciai a sospettare che fosse sul serio un'aliena.

Mi incuriosiva questa ragazza.

E tanto.

 

PERSONAL SPACE:

Nota: Il puck è il disco da hockey ;)

Spero che questo capitolo ad alto contenuto demenziale vi abbia divertito, se così non è ditemelo pure ^__^

Alla prossima!

Un bacio

DalamarF16

 

   
 
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