Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ginnever    04/09/2010    5 recensioni
Hermione stette in silenzio.
“Cosa vuoi da me Malfoy?”
“Quello che vuoi tu da me, Granger. Non credere di essere diversa.”
“Io non sono come te.”
“Come vuoi, non mi importa tanto."
Hermione guardò in basso.
Malfoy si avvicinò e con una mano le sfiorò il mento.
“Puoi provare a convincerti quanto ti pare, ma alla fine, dopotutto, noi due non siamo poi così diversi.”
*Salve a tutti! Spero d avervi incuriosito almeno un po'^^ spero che chi leggerà recensirà.. è la mia prima long fic con questo pairing e mi servirebbero consigli!^^ Grazie, Gin
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti!

Devo chiedere scusa per la mia assenza, ma sono stata in vacazna fino a pochi giorni fa, quindi non ho avuto il tempo materiale per aggiornare.

Mi è dispiaciuto vedere che molti hanno abbandonato la mia fic, visto che dimostravano il loro apprezzamento in ogni recensione; pazienza, spero che possa essere apprezzata da altri allora!

Scusate ancora e buona lettura!

Gin










Una serata d’inferno

















Fantastico.

Il migliore amico di Hermione e il suo pseudo ragazzo facevano a pugni mentre il pubblico di fastidiosi curiosi faceva il tifo o per l’uno o per l’altro con volgari insulti o parole di conforto.

Perfetto!

Blaise era vicino ai due cercando inutilmente di dividerli e lo stesso fece Harry, una volta arrivato con la riccia e Ginny.

“Ron… Ron, basta!”

Draco Malfoy lo stava devastando. Aveva il naso rotto e sangue ovunque.

Veramente perfetto.

“Draco, basta! Lo ucciderai!”
“Deve imparare a farsi i cazzi suoi!”, sbottò di rimando il biondo.

Con una presa un po’ più forte Harry riuscì a trattenere Ron e allontanarlo dal Serpeverde, che sembrava impazzito.

“Santo cielo!”, urlò Hermione, nel panico poco lontana dall‘incontro di box improvvisato.

Harry tentò di immobilizzarlo ma, visto che Ron si dimenava in maniera incontrollata, intervenne Ginny che, con un placcaggio degno di una giocatrice di Quidditch, lo sbattè contro il muro.

Blaise, dall’altra parte, ne rimase colpito.

“Basta, Ron, smettila! Sembri impazzito!”, gli gridò, tenendogli il viso tra le mani e costringendolo a guardarla.

Il rosso la guardò e per un attimo si fermò: Harry era a un passo, pronto a intervenire in caso di un secondo sclero da parte sua; lontano, non riusciva a vederlo bene, c’era Blaise che tratteneva Draco, anche lui contro il muro; infine si guardò a sinistra, dove una figura riccia e terrorizzata lo stava fissando in lacrime.

Hermione. La causa della sua furia.

“Io non sono impazzito…- sussurrò con rabbia - è lei… è lei la pazza!”
Ron indicò Hermione e tutti si voltarono nella direzione del suo braccio.

Senza capire.

Harry si avvicinò a lui, cercando di nascondere il suo sguardo allucinato.
“Ron, cosa stai…?”

“Zitto, Weasley!”, gridò Malfoy, liberatosi della presa di Blaise, che però riafferrò il suo braccio.

Harry guardò prima Draco, poi Ron, poi Hermione. Battè le palpebre.

Faticò a respirare per un attimo: aveva capito.

Sperò che Ron tenesse la bocca chiusa, perché le lacrime di Hermione gli imploravano questo, ma la rabbia evidentemente era troppa e l’amico non si riuscì - non volle - a trattenersi.

“Solo un pazzo può farlo… solo un pazzo può andare a letto con Malfoy!”

Bom.

La bomba era stata sganciata e i commenti, le risate, le urla dei presenti permisero a Harry di portare Ron lontano da un Malfoy imbufalito e molto più motivato di prima a continuare l‘incontro.

Ginny rimase fuori con Hermione, che piangeva ed era oggetto, e lo sarebbe stata sempre da quella sera, degli sguardi e delle chiacchiere di tutti.

“Beh? Cosa c’è da guardare?”, gridava Ginny in sua difesa, ma ormai c’era ben poco da proteggere. Hermione era a pezzi.

Blaise sbattè Draco contro il muro per l’ennesima volta quando Ron sparì nel Buco del Ritratto.

“Cazzo, Draco, ma cosa ti è preso?”
“Quel pezzente mi ha provocato.”, grugnì lui, irato.

“Idiota. Ora devo anche medicarti.”
“Non ho bisogno di niente!”, sbottò l’amico, liberandosi della sua presa e sparendo nella folla.

Blaise alzò gli occhi al cielo e quando li abbassò, caddero su una figura rossa accovacciata affianco a Hermione.

Le si avvicinò.

“Mi dispiace per quello che è successo.”, le disse, il suo tono era calmo e pieno di dispiacere. Almeno così sembrava.
“Ormai il danno è fatto.”, rispose Ginny, senza guardarlo.
“Anche per te, Granger. Mi spiace. Voleva solo… vederti.”

Hermione non rispose e Ginny gli lanciò un’occhiataccia.
Blaise capì di stare esagerando e si voltò.

“Bel placcaggio, comunque.”, disse prima di andarsene, chiaramente rivolto a Ginny.

La rossa non lo guardò, ma un sorriso che Blaise non potè vedere le illuminò il viso in quella serata d’inferno.


























*Autrice:

Piaciuto? ^^ Spero di sì… spero commenterete numerosi!

barbarak: Ciao ^^ Eh da lui c’è sempre da aspettarselo! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e e che continuerai con la lettura.. Scusa per la mia lunga assenza, ma come ho detto all’inizio, ho avuto prima problemi familiari, poi vacanze. Al prossimo chap, un bacione
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ginnever