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Autore: Ami For a Dream    05/09/2010    4 recensioni
Ero praticamente una bambina quando ho incontrato per la prima volta Kouyou, mi ero trasferita da poco con la mia famiglia e fu necessario un cambio di scuola, l’idea di dover entrare in quella classe dove non conoscevo nessuno mi faceva venire la nausea ma purtroppo non potevo cambiare le cose.
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.7

 

Il viaggio di ritorno verso casa è stato un susseguirsi di risate, i ragazzi non facevano altro che prendere in giro taka per come si è comportato all’aeroporto. Credo che lo abbiano fatto per non cedere alla tensione che inevitabilmente si è creata, è successo tutto così improvvisamente che ancora non me ne rendo conto.

Guardo Takanori alle prese con la serratura della porta del suo appartamento, non vuole saperne di aprirsi con inevitabile borbottio di Taka

“ maledetta apriti “

Sorrido, con una scusa banalissima i nostri quattro amici ci hanno lasciati sotto casa sua, inventandosi un appuntamento che avevano tutti, tranne il vocalist. Dall’espressione sorniona dipinta sul volto di Yuu ho capito le loro intenzioni, volevano che restassimo da soli.

Alla fine Taka riesce ad aprire la porta e mi invita ad entrare, lo seguo all’interno dell’appartamento e mi riverso nel salone insieme a lui. Subito mi torna in mente l’ultima volta che sono stata qui, di certo non è un bel ricordo e lo scaccio subito.

“ mi devo decidere a sostituire quella serratura “

È imbarazzato lo sento, lui non è il tipo d’uomo che ci sa fare con le parole, almeno che non si tratta di scrivere testi; in quel caso è una bomba. Ma come può scrivere testi così belli e profondi, altrettanto non riesce a farlo per esprimere a parole i suoi sentimenti. Ormai questa cosa di lui la so, e non ne faccio un problema, quello che mi doveva dire me lo ha già detto.

“ si credo anche io che sia il caso “ sorrido mentre gli parlo e lui mi dona un sorriso da spezzare il fiato

Koron si avvicina al padrone e reclama la sua attenzione

“ che c’è piccolino? “ Taka gli dona delle carezze “ ora papà ha da fare ok? “

Come se avesse capito, Koron ritorna nella sua cuccia e si acciambella, pronto per fare un sonnellino, è proprio un cagnolino intelligente.

Siamo entrambi impacciati, però mi devo decidere a compiere qualche passo verso di lui e così faccio fermandomi a pochi centimetri dal suo corpo, i nostri volti vicinissimi.

“ ti amo Taka “ già mi ero dichiarata a lui, ma l’altra volta è stato doloroso dirlo.

Sapevo con certezza che non lo avrei mai avuto e fu come dirgli addio, mentre questa volta sento il cuore scoppiarmi e ardere d’amore, perché in fondo mi ero sbagliata.

“ anche io ti amo “

Le sue labbra si posano leggere sulle mie, il contatto mi fa rabbrividire, è da tanto tempo che desideravo tutto ciò. Lo amo, già ne ero sicura ma ora lo sono di più, approfondiamo quel bacio e lasciamo che le nostre lingue si rincorrano sensuali.

Sento le sue mani stringermi a se, accarezzarmi dolcemente. Quando porto le mie mani dietro la sua nuca il bacio si fa più intenso, i nostri respiri diventano affannati, i nostri corpi vogliosi l’uno dell’altro.

Taka mi prende dal sedere alzandomi, prontamente incrocio le mie gambe intorno alla sua vita. Lo sento camminare verso la stanza da letto, tutto ciò senza mai interrompere questo bacio meraviglioso.

Quando siamo dentro la stanza lui si chiude la porta alle spalle, continua a camminare fino a che non mi adagia sul morbido materasso. Ci stacchiamo e rimaniamo a fissarci per alcuni secondi che a me sembrano un’eternità.

Il suo viso è bellissimo, persino il neo che ha sul mento mi fa impazzire, un giorno glielo dirò, sicuramente ne rimarrà spiazzato visto che lui lo odia tanto e lo fa sempre sparire con del pesante trucco. Credo che dovrò dirgli anche che io praticamente lo adoro la mattina appena alzato, grazie al mio lavoro ho potuto assistere al risveglio di tutti loro.

Amo il suo carattere burbero, il suo lato buono (che nasconde molto bene), il broncio quando qualcosa non va come dice lui, il suo sorriso e l’aria assorta quando scrive. Non so se conosco tutte le varie sfaccettature del suo carattere, ne ha così tanti che non mi sorprenderei a scoprirne di nuovi.

“ a che pensi? “ mi chiede in un filo di voce, mi sono talmente persa nei miei pensieri che non mi sono accorta del tempo che passava.

“ a te… che ti amo… dico alzando la testa per baciarlo di nuovo, un bacio lieve ma egualmente emozionante

Mi guardo intorno un po’ imbarazzata, non sono una bambina e so perfettamente che stiamo per fare l’amore. Se mi mettessi a pensare a quante volte l’ho sognato mi farei vecchia, ma ora sono qui, con lui sopra di me che si fa leva sulle braccia per non gravare con il suo peso sul mio corpo. Anche se lo voglio con tutta me stessa non posso fare a meno di essere agitata, non sono vergine intendiamoci e nemmeno una santa, è la sua presenza a mettermi in agitazione.

La stanza da letto di Takanori è molto semplice ed elegante, un alternarsi di bianco, nero e grigio. La struttura del letto è nera ma le coperte sono bianche, adoro questo accostamento, a terra c’è un grande tappeto grigio perla che da un tocco di eleganza. I due comodini ai fianchi del letto sono in coordinato, tutto rigorosamente nero, mentre il grande armadio è si nero ma l’intera superficie è formata da specchi. Posso vedere le nostre immagini riflettersi su di esso.

“ anche io ti amo Eriko “ mi bacia il collo e un gemito esce incontrollato dalle mie labbra.

Si scansa un pochino da me per guardarmi in viso e sorride malizioso

“ non ridere così “ lo riprendo, dandogli un leggero schiaffetto sulla spalla

“ sei tutta rossa “ ora ride di più 

Lo guardo allibita, poi minacciosa alzando entrambi i sopraccigli “ la metti in questo modo? “ chiedo falsamente alterata

Lui non smette di ridere “ scusa, ma sei buffa tutta rossa ed eccitata “

ok… allora se la metti così, non sono io quella che ha il suo amichetto bello sveglio “

Ora è il suo turno di mettere su una faccia allibita, sorrido soddisfatta.

“ ma cosa dici Eriko! “

“ solo la verità “ dico divertita

“ sei tutta matta…. E ti amo anche per questo “

Senza staccare i suoi occhi dai miei, lo vedo cambiare espressione, diventa più serio e il suo sguardo muta da divertito a passionale. Porta le mani a sbottonare lentamente i bottoni della camicetta che ho indossato questa mattina. Sento il mio cuore correre all’impazzata, più apre la mia camicia più il mio cuore accelera la sua corsa.

Arriva all’ultimo bottone, fa uscire anch’esso dall’asola e apre i lembi della camicia, facendomi rimanere in reggiseno di fronte a lui. Takanori sposta lo sguardo dai miei occhi al mio corpo e poi risale lentamente, il mio petto si alza e si abbassa a un ritmo troppo veloce.

“ sei bellissima “

Arrossisco ancora di più, sento le gote andarmi in fiamme, ho bisogno di fare l’amore con lui. Senza proferire parola, faccio scivolare la sua t-shirt fino a sfilargliela completamente, poi con un gesto secco la lancio lontano da noi. Faccio la stessa cosa che ha compiuto lui poco fa, lo osservo, i fianchi stretti, la vita fine, il piercing sul capezzolo, è meraviglioso.

“ sei bellissimo “ uso le sue stesse parole ed entrambi sorridiamo.

Ci baciamo di nuovo con passione, ma riusciamo a tenere un ritmo ancora controllato. Gli slaccio la cintura e piano faccio scendere anche la zip dei Jeans, una volta riuscita nell’intento faccio scivolare lentamente i pantaloni e lo libero di quell’indumento lasciandolo solo con i boxer.

Mi accorgo del sollievo che prova ora essendo più libero, mentre porta entrambe le mani sotto la mia gonna. Mi accarezza piano le cosce poi mi toglie anche quell’indumento, lasciandomi solo in intimo.

“siamo quasi pari “ sussurra al mio orecchio leccandolo

Rabbrividisco “ quasi “ sussurro

Taka si scosta da me, mi slaccia il reggiseno e lo lancia lontano, mi accarezza il collo scendendo poi con entrambe le mani sui miei seni. Indugia un po’ di tempo su di essi, mentre non posso fare a meno di contorcermi sotto i suoi tocchi esperti. In fine abbandona anche quel giaciglio, senza scostare le sue mani dalla mia pelle scende lungo la pancia, arrivando all’elastico delle mutandine. Ci infila due dita dentro alzando lo sguardo e puntando i suoi occhi marroni nei miei, senza distoglierli fa scivolare via anch’esse, la stessa fine fanno i suoi boxer. 

Entrambi ci sistemiamo meglio e lui prende posizione tra le mie gambe, ora come non mai ho la necessità di sentirlo dentro di me.

Facciamo l’amore molto dolcemente, i nostri gemiti riempiono la stanza, i nostri corpi sudati si strusciano bisognosi di contatto. Entrambi arriviamo all’apice del piacere con un gemito strozzato, alcune lacrime scendono indolenti dai miei occhi, frutto del troppo piacere.

Il corpo di Taka si adagia sul mio, entrambi siamo stanchi quasi stremati, mi piace sentire il suo peso su di me, mi fa sentire protetta ed amata. Lentamente i nostri respiri si fanno più regolari, la stanchezza ci aiuta ad addormentarci.

L’ultima cosa che penso prima di scivolare nel sonno, è che sto bene.

 

 

 

Apro lentamente gli occhi, cercando di capire che ora possa essere. Nessun rumore giunge alle mie orecchie, ma questo non è un indizio valido, visto i doppi vetri che ha installato a casa Takanori, con essi non giungerebbe nemmeno il suono di una bomba. La stanza è avvolta nel buio, ma neppure su questo mi posso basare, le tende erano ben tirate quindi potrebbe anche essere mezzogiorno. L’unica cosa che mi rimane da fare e guardare la sveglia, appena i miei occhi la mettono a fuoco riesco a vedere che sono le 11:00.

Taka dorme tranquillo accanto a me, sembra un bambino, il respiro lento e la bocca piegata in un leggero sorriso. Gli scosto una ciocca di capelli, e gli bacio la fronte prima di scendere silenziosamente dal letto. Mi infilo una sua maglietta e i suoi pantaloni, in fin dei conti non ho vestiti con me e non ho voglia di mettermi la gonna con la camicia.

Esco dalla stanza senza far rumore, non voglio che si svegli, e chiudo la porta.

Saluto Koron con una carezza e vado in cucina, spero di trovare qualcosa di decente per preparare la colazione.

Subito metto il riso a cuocere, nel frattempo preparo tutto il resto della colazione, per fortuna la cucina era ben fornita.

Dopo aver finito di cucinare, sistemo il tutto sul tavolino e controllo che sia tutto ok prima di andare  svegliare il mio amore.

Quando entro nella camera da letto noto che qualcosa non va, Taka non è a letto. Lascio la porta aperta e entro di più, mi spavento sentendo la porta sbattere alle mie spalle, mi giro e non faccio in tempo a schivare un Takanori che mi si lancia addosso facendomi cadere sul letto.

“ ma sei impazzito? “ dico ridendo come una scema “ mi ha fatto spaventare! “

“ scusa amore, ma tu non devi alzarti senza di me “ mi dice prima di baciarmi con foga

“ ok, ma io ho preparato la colazione…

“ davvero? “ mi dice scattando in piedi

“ certo che è vero “

Spalanca gli occhi “ menomale, perché ho una fame! “

Scoppio in una fragorosa risata “ allora andiamo a mangiare “

“ si andiamo “ mi porge la mano e io l’afferro senza indugiare, lo seguirei anche all’inferno.

Insieme andiamo in cucina e con noi viene anche Koron, capisco la motivazione che lo spinge ad andare ovunque vada Taka, non si può fare a meno di amarlo.

“ ma è meraviglioso, deve essere proprio buona “

“ grazie amore mio “ dico felice, sono contenta che abbia apprezzato

Mangiamo tutto e qualche volta Taka, da dei pezzettini di pesce anche a Koron che apprezza volentieri.

Finito di magiare lavo tutto mentre Takanori si prepara per andare a lavorare, oggi deve vedersi con Yutaka alla PS per definire alcune questioni di grafica.

Mentre Taka è in bagno io mi vesto con i vestiti che indossavo ieri, mi cambierò una volta  casa. Lo sento uscire dal bagno, mi volto e lo vedo appoggiato allo stipite della porta, è bellissimo. Non indossa nulla di particolare, jeans neri che gli fasciano perfettamente le cosce e una maglietta a maniche lunghe bianca, nella sua semplicità è meraviglioso.

Mi avvicino a lui con passo leggero, poso un dolce bacio sulle sue labbra e lui subito mi stringe a se.

“ se non ti sbrighi farai tardi “

“ lo so… ci vediamo dopo? “

“ certo, quando hai finito fammi uno squillo così ci mettiamo d’accordo ok? “

“ perfetto “

Ci diamo un piccolo bacio prima di uscire di casa ed andare ognuno per la propria strada.

 

 

Non faccio in tempo a chiudere la porta di casa che sento il citofono suonare, corro a rispondere

“ chi è? “

“ Kouyou “

Sorrido felice, sarà venuto sicuramente per impicciarsi ma gli voglio troppo bene, quindi va bene.

Apro sia il portone che la porta di casa, aspetto che salga

“ ciao tesoro! “ dice allegro prendendomi in braccio e facendomi girare

“ buongiorno “ rido come una bambina

“ hai visto che bello!! Taka ti ama!! Avete fatto l’amore? “ mi dice posandomi a terra

“ ma che mi chiedi! “ gli do uno schiaffo sulla spalla, quasi come ho fatto ieri al mio amore, a quel pensiero divento ancora più rossa se possibile

“ è ovvio che avete fatto l’amore, si vede dalla tua espressione “

Divento tutta rossa dalla vergogna “ Kouyou!! “

Lui se la ride di gusto, sorpassandomi e andando a sedersi sul divano, lo seguo

“ non sei felice? “ mi chiede serio

“ ma stai scherzando? Sono al settimo cielo! Non potrei mai chiedere di meglio “ rispondo con tono netto e deciso

“ e noi siamo felici per voi “

So che quel noi è riferito a loro quattro, ma di più a lui e Ryo, loro più di qualsiasi persona hanno vissuto il mio dolore. Se pur in silenzio, senza calcare troppo la mano, mi sono stati accanto, a volte facendo finta di nulla, a volte consolandomi in silenzio.

“ grazie “ sussurro cercando di trattenere qualche lacrima di emozione

“ non piangere ora “ un sorriso da gatto si stampa in faccia al mio migliore amico

“ sto cercando di resistere “

Kouyou si alza dalla sua posizione e si avvicina a me, mi tira per un braccio e mi avvolge in un abbraccio che mi trasmette tutto l’affetto che prova nei miei confronti. Cerco di stringerlo il più forte possibile, per fare altrettanto con lui, da quando ci siamo conosciuti siamo rimasti sempre insieme, per quello che la vita ci ha permesso e ora sento di volergli un bene profondo, come fosse mio fratello.

Ci stacchiamo da quell’abbraccio senza dire nulla, non c’è bisogno di parlare, entrambi abbiamo sentito quello che dovevamo dirci.

“ insomma se non mi racconti nulla, ho io una cosa da dirti! “

Lo guardo curiosa “ cosa? “ di certo non ho intenzione di raccontargli cosa abbiamo fatto ieri io e Taka

“ uffa dai! Almeno qual cosina me la vuoi dire? “ mette su un broncio da bambino

Alzo gli occhi verso il cielo, con fare esasperato “ ok, solo perché sei troppo insistente “

Kouyou comincia a saltellare e sbatte ripetutamente le mani, in questi casi, quando si comporta in questo modo, non so se abbia ventotto anni o solamente cinque, sorrido alla vista di quella scena

“ è stato tutto molto romantico e… bellissimo “

Gli occhi del mio migliore amico brillano di felicità, però non parla credo che voglia sentire qualcos’altro

“ basta, non ti dirò altro…

“ ok, me lo faccio bastare “

“ davvero? “ chiedo sconcertata, credevo che avesse insistito

“ davvero! Poi mi farò raccontare tutto da Taka “ calca il tono sulla parola tutto

Lo guardo sbigottita “ non ci provare! Tanto non ti dirà nulla “

“ lo dici tu… mi dice alzando un sopracciglio

Scoppiamo entrambi a ridere, quando smettiamo riesco finalmente a parlare

“ allora cosa volevi dirmi? “

“ ah si! Ryo appena vede Taka gli farà la ramanzina “

“ cosa? “

“ hai capito bene, anche se lui è suo amico, tu sei la sua << sorellina >> quindi deve comportarsi da fratello maggiore “

“ ma non ci posso credere! “

“ lo sai com’è fatto Ryo “ da una scrollata di spalle

“ me lo immagino Ryo che gli fa la ramanzina, mentre Taka lo guarderà storto e poi lo manderà a quel paese “ rido di gusto, peccato che non assisterò mai a questa scena

“ già, peccato che non la vedremo mai “ aggiunge Kouyou ridendo, come se mi avesse letto nel pensiero

“ Già, che ne dici se questa sera mangiamo tutti qui? “ riesco ad aggiungere tra le risate

“ sarebbe una bellissima idea, dobbiamo festeggiare “

“ perfetto allora tu dillo agli altri, io vado a fare la spesa ok? “

“ e io ti aspetto qui? “

“ si aspettami qui, lo so che non ti piace andare a fare la spesa e poi non vorrei che qualche ragazza scalmanata ti riconoscesse “

Ci pensa un attimo su “ forse hai ragione, non sono abbastanza mascherato “

“ no direi proprio di no “ sorrido mentre mi avvio verso la porta di casa

Mi infilo le scarpe e mentre controllo di avere tutto ciò che mi occorre per uscire, sento Kouyou parlare al telefono, si sta mettendo d’accordo con gli altri.

Oggi non è proprio quella che si chiama, una bella giornata di sole; il cielo è terso coperto da nuvole grigie e pesanti, sembra che debba piovere. Il tipico tempo che piace tanto al mio amore, rimango a guardare le nuvole sopra la mia testa per un po’ prima di avviarmi verso la macchina.

Una volta messa in moto accendo lo stereo, le prime note di Kimi ga Mattieru Kara giungono alle mie orecchie, canticchiando mi immetto sulla strada. Il viaggio fino al supermercato non mi ruba molto tempo per fortuna, entro nel negozio e mi dirigo verso gli scaffali dove so che è esposto il cibo che mi occorre per la cena.

Scelgo con cure tutti gli ingredienti con cura, cercando di evitare le verdure, Ryo le odia ed io cerco di accontentare anche lui, impresa non da poco visto che la nostra cucina tradizionale si basa molto sulle verdure.

Una volta finito, guardo il carrello cercando di fare mente locale, non vorrei tornare qui nell’eventualità mi fossi dimenticata qualcosa, sembra che abbia preso tutto.

Mi dirigo verso le casse ma vengo trattenuta da una mano che afferra il mio gomito, mi volto per vedere chi sia e rimango paralizzata nel vedere il volto di Nayoko gelido come il marmo.

Non riesco a parlare, mi dispiace per lei non deve essere facile perdere Takanori, ma se ci amiamo non è colpa di nessuno dei due.

“ ci sei riuscita alla fine! “

“ … “

“ hai il fegato di fregarmi l’uomo ma non di parlarmi? “

“ mi dispiace “ vengo interrotta

“ ti dispiace?! “ mi guarda con odio

“ anche se non ci crederai è così “ cerco di tenere un tono calmo, anche se lei fa tutt’altro

“ sei solo una puttana! “

“ non posso parlarti se sei in queste condizioni “ mi volto per andarmene ma vengo trattenuta di nuovo da Nayoko

“ credi che durerà tra voi? Sei solo un’illusa! Ti mollerà per la prossima puttana che incontrerà! “

Non mi lascio scalfire dalle sue parole, so che le pronuncia solo per rabbia, vuole farmi male perché io ne ho fatto a lei.

“ non credo che andrà a finire in questo modo, Takanori mi ama “ dico sicura, non c’è ombra di dubbio nella mia voce. Ho visto la sincerità delle parole che Taka ha pronunciato ieri, ed anche se mi dispiace sinceramente per lei, sto cominciando ad arrabbiarmi quindi è meglio che vada.

Il suo volto si contrae in una smorfia tra dolore e rabbia, quasi mi mette paura

“ ci rivedremo e sappi che quel giorno Taka tornerà mio! “ ringhia tra i denti prima di sorpassarmi

Rimango immobile tra le corsie del supermercato, cercando di elaborare l’ultima frase da lei pronunciata. Mi volto e vedo la figura di Nayoko allontanarsi con passo deciso, il dolore l’ha fatta impazzire.

Mi costringo a muovermi, altrimenti rimarrei qui ferma senza muovere un passo, ancora sconcertata dalle parole di Nayoko, raggiungo le casse e in poco ho pagato il conto. Raggiungo l’auto e vi deposito le buste contenenti il cibo e le bevande, mi sento scossa ma cerco di non pensarci più.

Circa dopo dieci minuti sono già sotto casa, parcheggio e chiamo Kouyou

“ pronto “

“ Kou chan per favore scendi, così mi dai una mano con le buste? “

“ certo tesoro scendo subito “

Lo vedo affacciarsi dalla finestra del mio appartamento, mi fa un gesto con la mano per salutarmi e io rispondo sorridente, dopo di che lo vedo sparire dentro casa.

Intanto che aspetto che scenda apro il bagagliaio dell’auto e poggio le buste a terra, mi sono fatta prendere la mano e ho comprato una montagna di cose.

“ Eriko “

Mi sento chiamare da dietro le spalle, la voce la riconosco bene, un brivido gelato mi percorre il corpo e mi volto verso la persona che mi ha chiamata

“ N..Nayoko “ non mi ero accorta della sua presenza

“ ci rivediamo presto è? “

“ cosa vuoi? “ la mia voce trema data l’agitazione che non riesco a controllare. L’unica cosa che mi da un po’ di sollievo è che tra poco Kouyou sarà qui

“ che tu muoia! “

Mi sembra che il tempo vada a rallentatore, ma in realtà va velocissimo come di consueto. Non riesco a capire le sue intenzioni, quindi di conseguenza non riesco a fermare il suo gesto insano.

Un dolore che non avevo mai provato all’altezza dell’addome mi fa urlare, mi piego su me stessa portando entrambe le mani sul manico del coltello che Nayoko ha affondato nella mia pancia, mentre lei si allontana leggermente da me.

Cado a terra sopraffatta dal dolore “ ai..utami allungo una mano in sua direzione  

“ ora Taka sarà mio… dice prima di scappare via, afferrando la mia borsa e portandola con se

Rimango da sola, sento le forze abbandonarmi, mi guardo le mani, sono tutte piene di sangue e ne vedo tanto anche a terra. Riesco a sentire l’odore acre e quasi metallico del mio sangue che esce copioso, ora sono sdraiata a terra e non riesco nemmeno a chiedere aiuto.

“ ERIKO! “

La voce di Kouyou mi giunge fioca e lontana, gli occhi mi implorano di chiudersi

“ Eriko, o dio che ti hanno fatto?! “ vedo la figura del mio amico inginocchiarsi di fianco a me, prende la mia testa e le poggia sulle sue gambe

“ Kouyou “ non sono sicura di essere riuscita a parlare

sscc piccola ci penso io ora “ dice  con voce tremante, alcune lacrime solcano i suoi occhi

Lo vedo prendere il telefono e chiamare i soccorsi, mentre con l’altra mano tiene il manico del coltello. Di nuovo gli occhi mi si chiudono ma questa volta non chiedono il permesso, sono più forti loro; mi sento schiaffeggiare piano il viso da Kouyou che dice qualcosa, forse sta anche gridando ma ormai sento ben poco del mondo accanto a me.

Il dolore si è affievolito, ora è sopportabile, forse sto morendo perché ora non sento nemmeno più le gambe è come se il mio corpo sia composto solo dal busto.

Penso a Takanori, incapace di fare altro. Sono contenta che almeno abbia fatto l’amore con lui una volta, lo amo con tutta me stessa e non vorrei lasciarlo, il destino è stato crudele con noi.

Alcune lacrime scendono dai miei occhi chiusi, la sirena dell’ambulanza irrompe nel silenzio che si era creato. Insieme a lei ora sento anche urla e un pianto disperato, riconosco che è la voce di Kouyou, forse lui ha sempre gridato anche quando io non lo sentivo più.

Mi sento sballottare e alcune voci parlano con il mio amico, gli chiedono cosa sia successo, ma lui non lo sa perché è arrivato dopo, lui non ha visto Nayoko accoltellarmi.   

N…na…

“ stia calma signora, siamo dottori ora la cureremo “

Cerco di aprire gli occhi, però mi è quasi impossibile “ Ko..uy..ou

Lui prontamente mi afferra con forza la mano “ sono qui tesoro, non ti lascio “

I paramedici mi infilano nell’ambulanza e Kouyou sale con noi, non voglio che mi lasci la mano, è come se qual contatto tra di noi riesca a tenermi in vita. Ho paura di morire, voglio rimanere qui con loro, sentire di nuovo le loro risate, le dolci labbra di Taka posarsi sulle mie, la voce lagnosa di Ryo dirmi che non gli piacciono le verdure.

Finalmente riesco ad aprire leggermente gli occhi, devo sforzarmi per mettere a fuoco quello che mi circonda, riconosco l’interno dell’ambulanza, sento, anche se ovattato, il suono della sirena. Volto lo sguardo su Kouyou che ha il viso pieno di lacrime e contratto nella sofferenza, cerco di sorridergli ma non so quale sia il risultato finale. Guardo le nostre mani unite e piene di sangue, vorrei tanto vedere il volto del mio amore prima di morire.

ti… voglio bene… Kou “ faccio fatica a parlare

Lui si china verso di me “ anche io tesoro, ma stai buona, siamo quasi arrivati “

“ di a Taka che lo amo “ riesco a dire non con poco sforzo

Kouyou singhiozza “ glielo dirai tu! “

Sorrido un ultima volta prima che i sensi mi abbandonino. Tutto diventa buio e silenzioso.

 

 

Un rumore lento e cadenzato mi fa emergere dalle ombre dove ero caduta, mi sento stanca e scombussolata. Riesco a muovere le dita della mano

Eriko… un sussurro

Riconoscerei questa voce in capo al mondo, è il mio Taka. Finalmente riesco ad aprire gli occhi, sono in una stanza bianca, intorno al mio letto ci sono tante persone. Li guardo uno ad uno, non riuscendo a capire cosa sia successo, non ricordo nulla, tutto mi appare come ovattato.

Ci sono Ryo, Kouyou, Yutaka e Yuu, i miei genitori, Taka è seduto su una sedia di fianco al mio letto e mi tiene la mano, ha gli occhi gonfi e rossi, sembra che abbia pianto, più in la scorgo la figura di Sakai il loro manager.  

“ cos’è successo? “

Kouyou scoppia a piangere, singhiozzando come non lo avevo mai sentito. Mi volto verso di lui e vedo Ryo prenderlo per un braccio e poi stringerlo forte a se “ è tutto passato “ gli sussurra, anche i suoi occhi sono nelle stesse condizioni di taka.

Ora che ci faccio caso, tutti hanno un espressione grave in volto e tutti sembrano aver pianto.

“ amore “ Taka richiama dolcemente la mia attenzione

Mi volto verso di lui, ora capisco cos’era quel << bip-bip >> che sentivo, è il macchinario che monitorizza il mio battito cardiaco, quindi sono in ospedale.

“ amore “ sussurro

“ non ti ricordi cosa ti è accaduto? “ mi carezza il viso

Cerco di pensarci, ma l’unica cosa che ricordo è di essere uscita a fare la spesa, poi tutto diventa nero, scuoto leggermente la testa.

Takanori sospira “ ti hanno aggredita nel parcheggio, per rubarti la borsa “ dice con un filo di voce

Rimango sconcertata per un attimo, poi come se stessi guardando un film, tutto mi ritorna in mente, una sequenza di immagini tremende che ricompongono gli ultimi avvenimenti.

Sbarro gli occhi, si sono stata aggredita, si mi hanno accoltellato per uccidermi, ma no, non è stato un ladro. È stata Nayoko per riprendersi il suo uomo.

Taka si accorge del mio stato “ stai tranquilla ora, è tutto finito… i dottori hanno detto che non sei più in pericolo di vita “ calde lacrime solcano i suoi occhi.

Mia madre comincia a piangere stringendosi al petto di mio padre che la stringe a se, li guardo e mio padre mi regala un sorriso tra le lacrime.

Ora non so che dire, ne che fare, l’unica cosa che il mio cervello riesce a realizzare è che Nayoko voleva uccidermi e solo per poco non è riuscita nel suo intento.

Il mio cuore accelera la sua corsa, i miei occhi si sbarrano ancora di più, alcune lacrime sgorgano dai miei occhi. Tutti si fanno più vicini e si stringono attorno al mio letto, Kouyou mi afferra l’altra mano libera

“ tesoro stai calma ora, devi stare tranquilla “

“ chiamate il dottore “ la voce di taka è allarmata

Vedo Yuu sparire oltre la soglia, lasciando la mano di Kouyou, pronto a fare ciò che Taka ha chiesto.

“ tu.. non l’hai vista…. “ la mia non è una domanda, ma un affermazione rivolta al mio caro amico

Kouyou mi guarda spaesato, tutti gli altri presenti guardano me e poi lui

“ chi tesoro? Chi non ho visto? “

Guardo tutti i presenti, poi mi soffermo sul volto del mio amato “ è stata Nayoko “

Takanori si irrigidisce, mi sembra che si sia trasformato in una statua di marmo, se non avessi vissuto in prima persona l’accaduto non ci avrei creduto nemmeno io.

Nayoko mi era sempre parsa una ragazza tranquilla, per quanto il nostro rapporto conflittuale poteva permettere. Certo, era decisa nelle sue convinzioni ma questo credo che sia normale, ma mai e poi mai avrei pensato che poteva commettere un gesto simile.

“ che stai dicendo? “ Ryo ringhia come un animale inferocito

Mi rivolgo a lui “ mi ha aggredita, voleva uccidermi per riprendersi Taka “ quando pronuncio il suo nome sposto lo sguardo e lo punto nel suo.

Gli occhi di Takanori si spalancano all’inverosimile “ è impazzita “

L’entrata del dottore ci distrae tutti

“ dovreste uscire, in modo che possa visitare la paziente “ dice con tono calmo a tutti i presenti

Tutti annuiscono se pur ancora scossi dalla mia dichiarazione

“ ti amo “ dico prima di lasciare la mano al mio amore

“ ti amo anche io amore mio “ il sorriso che mi dona mi riempie il cuore di calore.

Mentre li vedo uscire dalla stanza penso a quello che stanno provando ora, so che cercano di mantenere la calma per me, ma in realtà i loro animi stanno ruggendo.

 

 

 

Nonostante sia passato un mese dall’aggressione di Nayoko, ancora non riesco a vivere normalmente. Non è che io non voglia o non ce la faccia, ormai la ferita è guarita ed ho ripreso a pieno le mie forze, ma i miei cari amici, tra cui il mio ragazzo fanno a gara per aiutarmi a fare tutto. Tra poco non mi stupirei se mi dicessero che vanno al bagno al posto mio.

Sorrido ormai rassegnata guardando Ryo che sparecchia al posto mio, credo che con questo abbia detto tutto, Ryo che sparecchia è un guinness dei primati.

Mi alzo da tavola, cercando con aria indifferente di non farmi notare

“ che fai amore? “ ecco che il mio amato Taka comincia

“ vado in cucina a dare una mano a Ryo, non vorrei che mi sfasciasse la cucina “ finalmente siamo riusciti a fare quella cena che dovevamo fare un mese fa’. Ora oltre a festeggiare la nostra relazione, festeggiamo anche la mia guarigione

“ ce la può fare “ mi dice dolcemente

“ ok, allora io controllo solamente ok? “

“ va bene ma stai attenta “ mi dona un bacio a fior di labbra

Gli sorrido rispondendo al bacio, mentre mi avvio verso la cucina lo sento che riprende a parlare con Yutaka.

Come immaginavo Ryo è in difficoltà, cerca di capire come si mette in funzione la lavastoviglie

“ dannato aggeggio “ borbotta

Sorrido e mi avvicino a lui “ serve una mano Ryo? “

Si volta verso di me “ che ci fai qui? “

“ corro in tuo soccorso contro il dannato aggeggio “ lo pendo in giro

Mi guarda male ma poi scoppia a ridere “ non sono portato per queste cose “ ammette infine

“ Lo so, sono qui apposta “

Sotto la sua stretta sorveglianza, neanche potessi correre chi sa quale rischio stando in cucina, metto in funzione la lavastoviglie

“ ecco fatto, ora andiamo di la “

“ si andiamo “

La tavola è tutta sparecchiata e ora al centro del tavolo c’è il vaso con i fiori, sono proprio eccellenti questi ragazzi.

Si sono spostati tutti sul divano e poltrone, la tv è spenta visto che stanno parlando tra di loro.

“ che ne dite di una sfida all’ultimo sangue? “ Ryo corre incontro ai suoi amici

Un coro approva la richiesta del biondo bassista, ti pareva che passava una serata senza giocare alla PS3?

Mentre tutti sono indaffarati a montare la consolle, io rimango a guardarli in piedi, vedo Taka avvicinarmisi

“ andiamo di la? “ mi chiede sussurrandomi nell’orecchio

Annuisco, lui si volta verso gli amici “ ragazzi noi andiamo a riposare, voi fate come se non fosse casa vostra “ usa un tono duro, ma il sorriso che ha sulle labbra lo inganna.

Yuu ci guarda alzando un sopracciglio “ ora si chiama riposare? “ tutti scoppiano a ridere e con loro anche noi due.

Facciamo finta di nulla e andiamo in camera chiudendoci la porta alle spalle. Subito Taka mi bacia con passione e io non mi faccio ripetere l’invito due volte, mi sento spingere lievemente da lui e la mia schiena aderisce alla porta; mi prende le mani nelle sue e le porta all’altezza del mio viso, schiacciando anch’esse su di essa.

L’eccitazione cresce in me come in lui, abbiamo passato tanto tempo senza poter fare l’amore per via della mia ferita, ed ora stiamo riprendendo appieno il tempo perduto.

Takanori si stacca leggermente da me, poggia la sua fronte contro la mia e mi guarda dritta negli occhi. Anche se ora è un po’ che stiamo insieme quello sguardo riesce a mettermi in soggezione comunque, è così appassionato e travolgente.

“ ti devo dire una cosa importante “ mi dice

“ ok “

Mi lascia andare e si siede sul letto, io lo seguo in silenzio, ha il volto serio, credo che sia in difficoltà perché si gratta dietro la nuca.

“ dimmi “ dico una volta che mi sono seduta al suo fianco

Lui punta il suo sguardo nel mio “ aspettami qui “

Annuisco e lo guardo mentre si porta di fianco alla piccola sedia posta vicino all’armadio. Lì c’è il suo cappotto nero, lo vedo frugare in una delle tasche e tirarne una piccola scatoletta nera, poi con passo lento torna da me ma non si siede, rimane in piedi e mi fissa.

Ingoio a vuoto, cercando di non far galoppare troppo in fretta la mia testa. Lui mi prende la mano con la quale non stringe la piccola scatola, poi lentamente si inginocchia di fronte a me, non posso credere a quello che sto guardando.

“ ti ho quasi persa amore, ora non voglio perdere nemmeno un minuto della mia vita con te “

Sento il mio corpo tremare ma decido di ignorarlo “ ti amo Taka, sei tutta la mia vita “ dico senza sapere bene cosa dire

“ davvero? “ mi chiede

“ certo amore e non c’è bisogno che te lo dica, dovresti saperlo bene “   

Sorride “ si lo so… Eriko…. Vuoi sposarmi? “ dicendo questo lascia la mia mano per aiutarsi ad aprire la scatolina

Rimango senza fiato, non tanto per il bellissimo solitario che mi ha mostrato, ma per le sue parole. Parole che ha pronunciato con tutto l’amore che prova nei miei confronti. Senza che io voglia, comincio a piangere di gioia, è un emozione troppo forte da contenere, lui lo sa e mi sorride dolcemente.

“ si taka, certo che voglio! “ gli salto in braccio e lo faccio cadere a terra con me sopra, per fortuna il tappeto morbido attutisce la caduta.

Ridiamo abbracciati, poi lui mi infila l’anello al dito. Lo guardo con amore e lui ricambia.

Ci alziamo portandoci sul letto, facciamo l’amore sentendo le risate e le urla dei ragazzi che nell’altra stanza si stanno ancora sfidando alla PS3.

Non cambierei nulla della mia vita, nemmeno il dolore e l’aggressione provocata da Nayoko, la quale è stata arrestata per tentato omicidio, perché tutto questo mi ha portato dove sono ora, cioè tra le braccia di Takanori.

Stando qui a farmi accarezzare i capelli da lui, capisco che ne è valsa la pena, ho tenuto duro e ce l’ho fatta, rifarei tutto da capo perché lui è l’unica ragione della mia vita.

E da ora in poi niente e nessuno ci potrà dividere, sorrido mentre penso che tra poco sarò la Signora Matsumoto.

 

 

 

 

The End!

 

 

Grazie a: Cucciola_Suzuki tesoro spero che questo cap. ti piaccia e grazie per il supporto! ^^

 

 amyreita: carissima scusa per il ritardo, ma non riuscivo a scrivere questo capitolo, spero che come gli altri sia stato di tuo gradimento ^^ grazie per il tuo supporto *_* piaciuto il colpo di scena? XD

 

ringrazio anche chi ha seguito in silenzio questa mia storia, alla prossima un bacio

Vale <3

 

 

 

            

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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