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Autore: WorthTheWait    06/09/2010    6 recensioni
Perché a me? Perché? E' successo tutto così in fretta che non mi sembra vero. Com'è successo? Com'è potuto succedere? Beh... questo lo so. So com'è successo tutto, anche se forse - anzi, sicuramente - sarebbe meglio che non fosse successo niente, e invece ora mi ritrovo in questa posizione scomoda, senza una soluzione. Perché l'ho fatto? Perché? Beh... Ted. Perché sono innamorata di lui, ecco perché. Come diavolo faccio ora? Come faccio? Non pensavo di essere... beh, si, insomma... di essere... mi viene male solo a pensarci. Non so assolutamente come fare, non vedo nessuna soluzione e mi sa che non ne troverò neanche una. Mi sa che dovrò vuotare il sacco prima che tutto sia evidente, è l'unica cosa che posso fare: dire la verità a tutti, soprattutto a Ted.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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An Intresting Meeting

E’ una cosa quasi ridicola pensare che un mese fa, quando pensavo a Ted ero felice. Tutto andava abbastanza bene. Ero andata via di casa con Teddy, avevamo fatto di Grimmauld Place casa nostra e, cosa ancora più bella, eravamo praticamente una famiglia. Poi è arrivata la notizia della gravidanza di Vic e il mondo mi è crollato letteralmente addosso, anzi, mi sta crollando addosso. Ora, invece, pensando a Ted, divento triste, mi chiudo in me stessa e mi viene voglia di piangere, anche se devo ammettere che, nell’ultimo periodo, nonostante stia male per il fatto di papà, i miei pianti sono diminuiti notevolmente. Forse è merito dei miei fratelli che mi stanno sempre accanto e riescono a farmi sorridere, e di mia madre. Non potrei avere una mamma più buona, è decisamente la migliore del mondo. Molte avrebbero perso la testa, ma Ginevra Molly Weasley non lo ha fatto. Mi sta vicina ogni santo giorno, assicurandomi che papà ci ripenserà, che smetterà di ignorarmi e io le credo. Io le voglio davvero tanto bene. È assolutamente la mamma migliore di tutto l’universo.

Beh, invece mio padre si guadagna il primo posto nella classifica dei padri peggiori dell’intero universo. Non capisce che facendo così mi fa soffrire, o forse sa che mi ferisce continuando con questo comportamento ma non gliene importa, perché forse vuole farmi soffrire per farmela pagare di essere rimasta incinta. Anche stamattina mi ha ignorata, facendo finta che non esistessi, che fossi invisibile o nascosta sotto il mantello dell’invisibilità di James.

Non sopporto decisamente Vic e dopo la nostra discussione la sopporto ancora meno. So che la colpa di tutto quello che è successo è di Ted, ma io non sopporto il fatto che faccia sempre costantemente la vittima e consideri Teddy come un oggetto. Per non parlare del padre di mio figlio. Sono arrabbiata anche con lui, decisamente infuriata, ma, il vero problema è che, quando ho l’occasione di rimanere sola a parlare con lui, non riesco ad essere arrabbiata. Il problema è che sono innamorata di lui e questo non mi permette di continuare ad essere infuriata con lui. Eppure quando è assente, come in questo momento, la rabbia mi invade, facendomi essere arrabbiata. Sto diventando matta.

Ieri ho rivisto anche Rose e le ho raccontato di tutta la faccenda di papà e anche lei ha pensato che sia stato troppo duro. Non le ho detto niente della cotta di mio fratello. Deve essere Al a dirle tutto, ma, considerando la sua timidezza, dubito che lo farà. Mi ha raccontato di Scorp e ho paura che il mio caro Albus Severus Potter prenderà un bel due di picche. Magari conoscessi un ragazzo come mio fratello - bello, intelligente, premuroso, dolce, che mi stesse dietro durante la gravidanza... -, non esiterei a sposarmelo. Ma purtroppo è mio fratello e io non conosco nessun ragazzo come lui. Beh, Ted sarebbe abbastanza simile a lui, sarebbe il ragazzo perfetto, ma ha messo incinta anche mia cugina, quindi... è possibile che ogni volta che penso a lui, Vic e il loro bambino mi tornano alla mente?

Prima scopro di essere rimasta incinta a diciassette anni, non so se tenere il bambino, decido di tenerlo ma il padre del mio bambino è innamorato di mia cugina e non si ricorda niente di quella fatidica sera, l’uomo di cui sono innamorata si ricorda tutto, corro sotto la pioggia inseguita da lui, finisco all’ospedale, il diretto interessato viene a sapere che sarà padre e dice che mi starà accanto, il giorno dopo ci ripensa e mi dice che ama troppo mia cugina, piango tra le braccia dei miei fratelli, passano giorni, il padre di mio figlio si trasferisce a casa nostra, dico a mamma di essere incinta, anche papà viene a saperlo e scaccia il padre del suo nipotino/a fuori di casa, seguo quest’ultimo, andiamo a Grimmauld Place, viviamo due settimane come una famiglia felice, scopro che anche mia cugina aspetta un bambino il di cui padre è lo stesso di mio/a figlio/a, discuto con Teddy, mi dice che ci ama, parlo con Roxy, torno a casa, papà mi ignora, vado a parlare con Vic, mi arrabbio ancora di più, parlo anche con il padre di mio figlio e me ne torno a casa, a piangere sul mio letto. Devo decisamente dire che ho fatto il riassunto della mia situazione, il fenomeno causa-effetto. Inizio a pensare realmente che qualcuno lassù ce l’abbia con me.

“Lilian Potter?” la voce del medico mi fa distogliere dai miei pensieri insulsi. Alzo lo sguardo su di lui e il suo volto mi sembra vagamente familiare. Capelli biondi, occhi chiari, alto più di me di una decina di metri e con una cravatta verde-argento al collo.

“Sei Scorpius, vero?” gli chiedo, sorridendo e avvicinandomi a lui. Lo avevo intravisto qualche volta ad Hogwarts, anche se mia cugina non me lo aveva mai presentato personalmente. Devo ammettere che è davvero un bel ragazzo, i capelli biondi lo fanno sembrare un angelo e gli occhi di ghiaccio lo fanno apparire particolarmente freddo, anche se, molto probabilmente, dalle descrizioni di Rose, non lo è per niente. Mi ha sempre raccontato di lui come una persona solare, divertente e molto intelligente.

“Ci... ci conosciamo?” mi risponde con un domanda, guardandomi attentamente e cercando, probabilmente, di ricordarsi di me. Non gli avrei dato torto se non se ne ricordasse, “Potter... dovresti essere la figlia di Harry Potter e quindi la cugina di Rose” mi dice, sorridendomi e tendendomi una mano.

“Si, sono proprio io, Lily” rispondo, stringendo la sua mano e continuando a sorridergli. Con l’altra mano mi indica l’ambulatorio alle sue spalle e, lasciando il suo arto, cammino verso esso, entrando dentro, “così sei diventato un medico” commento, guardandolo mentre chiude la porta.

“Si, anche se mio padre non ha mai gradito il fatto che mi sporcassi le mani per lavorare” mi sdraio su il lettino che mi indica con la testa e mi scopro la pancia, “comunque, Rosie mi aveva raccontato che una delle sue miriadi di cugine era rimasta incinta, ma non mi sarei mai aspettato di trovarmi la cugina Potter e soprattutto di essere io il medico”.

“Vuoi dire che sarai tu a seguire tutta la mia gravidanza?” gli chiedo, mentre lo vedo spalmarmi un gel freddo sul ventre. Fa un incantesimo alla macchina delle ecografie, prende un pezzo di cotone e ci poggia la bacchetta sopra, iniziando a muoverla sulla mia pancia. Devo ammettere che è molto diverso come modo di fare l’ecografia considerando quello di quando Ted mi aveva portato all’ospedale perché ero svenuta.

“Ti dispiace che sia io il tuo dottore?” mi chiede a sua volta, spostando lo sguardo su di me, prima di posarlo nuovamente sul monitor.

“Affatto” gli rispondo, sporgendomi leggermente in avanti per cercare di veder meglio la figura nel monitor, “cosa sarebbe quello? Il mio bambino?” gli chiedo, indicando quella strana figura nel televisore. Lo sento ridacchiare, prima che si volti verso di me.

“Si, è lui... o lei e sta decisamente bene. E’ sano e sta crescendo davvero bene” mi risponde, lasciando i suoi occhi grigi puntati sui miei marroni, tendenti, anche se molto leggermente, al verde, “vuoi sapere se è maschio o femmina?”.

“Non lo so, Scorp” ammetto scompigliandomi i capelli rossi, “la verità è che sapere se è maschio o femmina in questo momento è il minore dei miei problemi”.

“Se vuoi, io sono un ottimo ascoltatore” mi dice, dandomi uno scottex per pulirmi da quel maledetto gel e di lanciare un incantesimo alla macchina delle ecografia, ottenendo una foto del bambino o della bambina.

“Beh, mettiamola così... il padre del mio bambino ha dieci anni più di me, è il figlioccio di mio padre e l’ex fidanzato di mia cugina. Mio padre non mi rivolge più la parola perché è rimasto deluso dal mio comportamento, il padre di questa creatura ha messo incinta anche mia cugina e io sono assolutamente arrabbiata con entrambi” gli spiego brevemente, pulendomi ed abbassandomi la maglia, prima di alzarmi dal lettino e di avvicinarmi a lui.

“Devo dire che non hai torto” mi risponde, aprendo la porta e facendomi uscire dall’ambulatorio. Esce a sua volta e rimane sulla soglia a parlarmi, “ma se vuoi saperlo, basta che me lo chiedi. Tieni, questo è il mio numero di cellulare” mi dice, porgendomi un biglietto da visita che metto in una tasca dei jeans.

“Non è che stai flirtando con me? Prima di tutto sei il fidanzato di mia cugina e secondo di poi, sono incinta” gli chiedo per niente seriamente, ridendo e afferrando la foto dell’ecografia che si trova tra le sue mani. Sinceramente, nonostante il bambino sia di quattro mesi, non so ancora dire distintamente cosa sia quella macchia bianca informe.

“Non ti preoccupare” mi risponde, ridendo a sua volta, “sono innamorato di tua cugina e poi non ci proverei mai con una donna incinta”.

“Mi fiderò” la mia voce non è tanto convinta, anche se penso, sinceramente, che è davvero una brava persona. Dovrei dire che se non fossi già innamorata di Ted, se non fossi incinta e se lui non fosse il fidanzato di mia cugina, ci potrei fare un pensierino sopra. Sto delirando. No, forse è soltanto la gravidanza che mi da alla testa e mi mette gli ormoni fuori fase, quindi lo trovo attraente per questo. Oppure sono soltanto io che sto delirando e che sto diventando matta. O, forse, entrambe insieme, “ti conviene tenerti stretta Rose: c’è uno spasimante in vista”.

“Dici davvero?” mi chiede, incrociando le braccia al petto e guardandomi divertito.

“Si, il tuo caro amico” gli rispondo, rimanendo sul vago. Lui e Al sono stati nella stessa casa ad Hogwarts ed erano molto amici.

“Chi? Al?” sbuffa ridendo e guardandomi negli occhi. Annuisco ed inizio ad allontanarmi dall’ambulatorio, “innamorato di sua cugina?”.

“Esatto e promettimi che non gli dirai che te l’ho detto. Sei l’unica persona oltre a me e James che lo sa, d’accordo?” gli chiedo, camminando per il corridoio e aspettando un suo saluto prima di poter uscire dal San Mungo.

“D’accordo. Ciao”.

“Ciao”.

Cammino fino alla porta principale e quando esco, vedo mia madre venirmi in contro, ansimante. Cosa ci faccia qui non lo so, ma, a quanto pare, è una cosa urgente. Forse ha scoperto che il padre del bambino di Vic non è Ted, oppure che non è neanche incinta e ha messo in atto tutta questa messinscena per farci separare, o forse... ma perché ogni dannata volta che vedo qualche parente corrermi in contro con il fiatone, mi metto a pensare a Ted, Vic e al loro bambino? Sono decisamente fissata.

“Mamma?” la chiamo, chiedendole indirettamente cosa ci faccia qui.

“Zio George ha telefonato a casa: Roxy sta partorendo” mi risponde con affanno, prendendomi per mano ed iniziando a camminare verso la sala operatoria. E’ decisamente nervosa anche se non è sua figlia, quella sta per partorire. Sono davvero curiosa di vederla quando toccherà a me. Nella nostra folle corsa, urtiamo un paio di infermiere, fino a quando arriviamo davanti alla sala operatoria, dove si sono accampati tutti i membri della nostra famiglia. Ci sono tutti i miei zii - tranne zio Charlie -, tutti i miei cugini - tranne Vic -, la mia famiglia - tranne papà - e, naturalmente, manca Ted perché sicuramente è con Vic. Mentre zia Angelina dovrebbe essere in sala parto con Roxanne.

Improvvisamente, dal fondo del corridoio, dei capelli rosso fuoco attirano la mia attenzione, facendomi voltare verso quella direzione. Vedo Ted avvicinarsi a noi, stranamente senza Vic per mano. E’ assolutamente meglio così, non avrei mai sopportato di vederli manina nella manina, come i bambini dell’asilo. Tempesta. Si, termine adatto per descrivere la nostra relazione. E’ una tempesta che imperversa e che a volte tace, ma che, dopo poco, si scatena nuovamente. Tra noi le cose stanno così, a parte il fatto che questa tempesta si sta, pian piano, calmando. Non so se sia un bene o un male. Ma la verità è che non so neanche perché lo sto perdonando. E’ come se il mio cuore agisse da solo, senza chiedermi il permesso. E’ una cosa involontaria, decisamente involontaria. La parte sana della mia testa non fa altro che chiedersi come possa perdonarlo dopo che ha messo incinta mia cugina. Beh, è una cosa involontaria...

  
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