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Autore: Luz_    07/09/2010    3 recensioni
Ho bisogno di spendere.
Questa parola rimbomba nella mia testa e fa male, tanto male.
Spendere! Spendere! Spendere!
Giro famelica per quella via, quella meravigliosa, ma tremenda via di New York, e non so dove andare.
E’ tutto così bello, scintillante, glamour.
I manichini sembrano chiamarmi verso di loro, sembrano tirarmi con una corda invisibile verso le porte dei negozi e come non poter seguire il canto delle sirene? Sarebbe stato impossibile.
Ed eccola..la luce. Lì, davanti a me, dietro quel doppio vetro, di quella boutique...
"..." Corro a prendere le buste e con un gesto teatrale, tiro fuori le mie incredibili, meravigliose, divine anime gemelle. Le pongo davanti gli occhi di Luke, che le osserva inespressivo.
“Sai cosa sono queste?”gli chiedo quasi con la bava alla bocca. Lui scrolla le spalle e con fare semplice risponde “Delle scarpe.”
Delle scarpe! Mantieni la calma Becky, non è colpa sua, non è colpa sua.
“Queste non sono delle scarpe. Guarda attentamente..suola rosso sangue.”gli suggerisco.
“Ci hanno ucciso qualcuno?”
“No!”quasi grido indignata. “Sono delle incantevoli Louboutin, le ultime..che io dovevo avere.”
“Cosa hanno di speciale?”
Spalanco gli occhi. Sono al massimo dell’indignazione, non potrei sopportare altro. Rinfilo bruscamente le scarpe nella scatola, mentre osservo Luke che cerca di trattenere una risata.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4.

 

“A che ora arrivano i tuoi?”domando a voce alta a Luke, che sta apparecchiando la tavola in sala, mentre io tagliuzzo la verdura per il contorno.

“Per le sette e mezza, credo.”risponde, entrando in cucina ed inizia a riempire il decanter con il vino rosso che avevo comprato tornando dal lavoro.

“Non ricordo mai se a tua madre piace l’insalata con l’aceto e mais o senza entrambi.”mormoro sovrappensiero, guardando i vari condimenti sparsi sul bancone.

“E’ uguale, fidati. Probabilmente non la mangerà neppure.”

Faccio spallucce e aggiungo all’insalata il mais e l’aceto: male che va me la sarei mangiata io.

Il telefono prende a squillare e mentre giro l’insalata, rispondo, appoggiando il cordless tra l’orecchio e la spalla.

“Pron..”

“Non puoi neppure immaginare cosa sia successo in questi sessanta minuti che sei andata via da qui.”

“Ciao anche a te David.”sospirai. “Dì, cos’è successo di così clamoroso?”

“Tieniti pronta.”

“Sono pronta.”

“Sicura?”

“Dav, parla!”sbuffai; David e il suo amore per la suspense..mi faceva saltare i nervi.

“Christine. Io. La nostra rivista. Bryant Park.”

Il cucchiaio di legno mi cade dalle mani e Luke si volta di scatto per osservarmi “Non ci posso credere.”

“Come non posso crederci io! Avremo una sfilata personale alla Settimana Della Moda! E chi sarà lo stilista? Chi?”

“Tu!!!”grido e inizio a saltellare per la stanza in preda alla gioia.

“Esatto! Vestirò le modelle che hanno partecipato fino ad ora ai servizi fotografici! Non puoi immaginare Becky quanto io sia euforico!”

“Si che lo immagino, Dav. Se sto saltellando io per il mio migliore amico che è finalmente riuscito ad ottenere la sfilata dei suoi sogni, chissà tu cosa hai potuto fare!”

“Sono svenuto.”risponde semplicemente e dopo qualche attimo scoppiamo a ridere contemporaneamente.

“Ma non lo dire a nessuno. La notizia è ancora top secret. Dai, questa sera si festeggia! Io, tu e Giselle a ubriacarci come matti!”

Sto per rispondere quando Luke mi afferra per i fianchi e inizia a lambire il mio collo con le sue labbra. “Luke!”esclamo in un sussurro, allontanando la cornetta dalla bocca, ma sento che David, dopo un attimo di silenzio mi domanda sospettoso:”Che ti sta facendo il buon caro Luke?”

“Ehm, niente! Non è ancora rientrato!”

“Ciao David! Come va?” dice Luke a voce alta, ridendo, ma tace all’istante poiché casualmente il mio gomito ha colpito il suo stomaco.

Sento David ridere divertito. “Non si dicono le bugie, Becky.”

“Ooooh! Zitto tu! Comunque..questa sera non posso, scusami! Vengono a cena i genitori di questo bastardo.”

‘Che sta baciando il mio collo, tentando di farmi cedere.’ Vorrei aggiungere, ma il campanello inizia a suonare e Luke sobbalza, ritornando con i piedi per terra.

“Sono arrivati i suoceri?”

“Si, sono arri..suoceri? Ma che dici Dav!”rido e mi sporgo al di là del bancone per controllare che non siano entrati. “Ora è meglio che vada. Ci vediamo domani in ufficio e ci organizziamo per festeggiare.”

“Agli ordini tesoro, in bocca al lupo per la serata.”

“Grazie.”sbuffo e riattacco il telefono nell’esatto momento in cui la voce squillante di Giusy mi arriva alle orecchie e li raggiungo, appoggiando prima l’insalata sul tavolo.

“Becky! Tesoro! Fatti guardare!”

Eccola, Giusy, la madre di Luke, una donna a dir poco portentosa. Non ho mai conosciuto alcuna donna sessantenne che si dedica alle scalate in montagna o alle gare di montain bike. Nessuna.

La prima volta che l’avevo conosciuta mi aveva inquietato abbastanza, poiché non ero abituata alla grinta e all’entusiasmo che emanava, ma poi con il passare del tempo, abbiamo scoperto caratteristiche comuni del nostro essere e il nostro rapporto è migliorato sempre più.

“Giusy! In gran forma come sempre!”esclamo, abbracciandola.

“Oh cara, ce ne vuole di tempo prima che mi sentirete lamentarmi di qualche dolore fisico..”

“Nel frattempo sentirete me lamentarmi.”ridacchia Philippe al suo fianco. Sorrido mentre li osservo punzecchiarsi e come ogni volta penso che sono una delle coppie più belle che io abbia mai visto e che Luke non poteva essere più fortunato ad avere dei genitori così fantastici.

“Mentre voi vi accomodate, vado a finire di preparare la cena.”e corro in cucina a controllare che il rollè di vitello abbia quasi terminato di cuocere, mentre Luke e i suoi genitori siedono in salotto, sorseggiando il vino.

Mentre termino di preparare le ultime cose per la cena, alzo le antenne per udire di cosa stanno parlando e sento Philippe parlare subito del lavoro del figlio. “Luke, ho letto sul Times che sei diventato il legale di John Stewart.”

John Stewart? Mi pare di aver già udito o letto quel nome da qualche parte e continuando a tagliare il rollè, cerco di captare più notizie possibili.

“John Stewart? Il proprietario di quella catena inglese di Spa?”domanda curiosa Giusy e subito ricordo di aver proposto poco tempo prima a Luke di passare una settimana in agosto a Londra e avevo mostrato proprio uno di quei meravigliosi Spa che appartenevano a quell’uomo, ma Luke non era sembrato entusiasta, anzi, lo aveva scartato immediatamente.

“Papà, dobbiamo per forza parlare di lavoro ora?”sbuffa Luke e decido di andargli in salvo, perciò torno in salotto col vassoio pieno di rollè nel momento in cui Philippe sta mormorando: “Mi è semplicemente sembrato strano che tu stia lavorando per loro. Credevo non gli stimassi.”

“Infatti è così, ma ho dovuto accettare di lavorare al loro caso.”

“Tutti a tavola!”esclamo, ma nessuno pare avermi ascoltato, così mi avvicino a Luke, che però è troppo preso dalla conversazione con suo padre.

“Hai dovuto? Luke, non devi essere obbligato a lavorare per quelle persone.”lo rimprovera Philippe e il figlio alza gli occhi al cielo come esasperato.

“Papà, so quello che faccio. Credo di essere maturo e di avere abbastanza esperienza da capire cos’è giusto o sbagliato. ”

“Non intendo dire che tu non ne sia capace, ma forse dovresti tirarti indietro ora che sei ancora in tempo.”

Non sto capendo nulla e dall’espressione del volto di Giusy comprendo che non riesca a scorgere il senso di quel discorso criptico tra padre e figlio come me.

Una cosa è certa: la situazione non è del tutto tranquilla e se Philippe, avvocato di successo ormai in pensione, parla in quel modo, è vero.

“Luke, è pronto a tavola..”ripeto, poggiando una mano sulla sua spalla e lui alza il volto per guardarmi e annuisce.

“Andiamo, altrimenti si rovina il rollè.”

Prima di voltarmi noto Giusy accarezzare il ginocchio di Phil, che scuote il capo con espressione amareggiata.

La cena prosegue tranquilla e grazie alle lezioni di cucina tutto è stato mangiato fino all’ultima briciola.

“Complimenti Becky, davvero. Una cena ottima.”commenta Giusy dopo aver ingoiato l’ultimo pezzo di mousse al cioccolato e sorrido con gratitudine, ricambiando la stretta della mano di Luke sotto al tavolo.

“A te come va il lavoro, Becky?”domanda Phil e mi offre un sorriso sincero e genuino, esattamente uguali a quelli del figlio.

Luke subito cerca di celare una risata con un colpo di tosse e gli lancio un’occhiataccia che lo porta solo a ridere di più.

“Benissimo, davvero. Mi trovo bene.”

“Christine è ancora una temeraria?”ridacchia Phil, pulendosi gli angoli della bocca con il tovagliolo.

Spalanco gli occhi dalla sorpresa. “Conosci Christine?”

“Oh si. Agli inizi della sua carriera è venuta da me per dei consigli legali ed era così sicura di diventare quello che è ora. Incuteva timore già a soli vent’anni, non oso immaginare ora.”

“Bè si, ma ci si fa l’abitudine sai? Basta essere sulla sua lunghezza d’onda ed il gioco è fatto.”

“Non è che siete così occupati a lavorare che volete privarmi a vita di avere dei nipotini?”esclama Giusy con un’espressione di finto orrore, che però appare realmente sul viso mio e di Luke, che ci guardiamo per una frazione di secondo.

“Giusy, ma che..”prova a fermarla il marito, ma lei lo interrompe, alzando la mano.

“Cosa c’è di male a parlarne? Vivono insieme da due anni! Perché aspettare ancora? Luke, amore, datti una mossa!”

Non provo assolutamente a girare il capo per osservare Luke accanto a me e abbasso lo sguardo dedicando tutta la mia attenzione al piatto sporco davanti a me.

“Ma..veramente..non ci abbiamo mai pensato.”

“Credo sia ora figlio mio!”

“Giusy, smettila.”mormora Phil e gli lancio un’occhiata di pura gratitudine.

“Oh bè, come volete. Vado in bagno.”e si alza, scomparendo lungo il corridoio, mentre sul tavolo cala un silenzio imbarazzato.

 

“Ecco. Questi sono gli ultimi. Di là ho messo a posto già tutto.”

Luke poggia i piatti sporchi sul lavandino, mentre io li infilo nella lavastoviglie.

“Grazie, qui ci penso io.”

Continuo a sistemare piatti, bicchieri e posate nei giusti spazi, mentre sento gli occhi di Luke scrutarmi dall’alto.

“Siamo stati bene no?”

“Si, si, bella serata.”rispondo semplicemente.

Per qualche strano motivo mi sento in imbarazzo, terribilmente in imbarazzo e ciò non è mai successo in tre anni che stiamo assieme.

Il fatto è che l’uscita di Giusy ha riportato all’attenzione nella mia testa tutti i pensieri che avevo fatto giorni prima e che fortunatamente ero riuscita a scacciare via. Ora mi trovo a dover combattere nuovamente contro di essi per vivere tranquillamente.

Inoltre c’è il discorso riguardo John Stewart, di cui Luke non mi ha mai parlato e da quanto ho capito è lui uno dei famosi ‘nuovi clienti’.

“Vado a letto. Vieni?”

Ancora una volta non riesco ad alzare il capo per guardarlo. “Finisco qui e arrivo.”

Appena sento i suoi passi attraversare il corridoio, mi appoggio al bancone e prendo un respiro profondo.

Mi sto comportando da stupida. Cosa c’è di male nel discorso che ha fatto sua madre? Prima o poi sarebbe uscito anche tra noi! Certo, prima o poi..e non in quel modo.

Probabilmente mi sento così in soggezione, poiché tengo davvero al matrimonio e soprattutto, sebbene non ne avessimo parlato tra noi, io ci avevo pensato.

Si, è sicuramente questo il motivo dell’agitazione che provo.

Termino di mettere in ordine la cucina e cercando di apparire tranquillissima, entro in camera, dove Luke si stava iniziando a spogliare.

Mi raggiunge nella cabina e mentre appende al proprio posto la camicia, mi domanda: “Come mai sei così silenziosa?”

“Silenziosa? Sarà la stanchezza.”ed entro in bagno per la pulizia del viso e dei denti.

“Se lo dici tu.”

Tiro indietro i capelli con una fascia e inizio a passare la spugnetta con il detergente per il viso su ogni angolo di esso ed intanto entra Luke che si lava i denti, osservandomi.

All’improvviso sbatte i palmi delle mani contro il vetro del lavabo e mi fissa intensamente.“Ok, basta. Ti prego parla. Dì quello che ti sta passando per la testa. Questo silenzio mi fa impazzire.”

Guardo il suo riflesso nello specchio e cerco di sorridere in modo convincente. “Luke, non saprei cosa dirti! Perché non può essere solo stanchezza la mia?”

“Perché quando sei stanca inizi a parlare più del solito, finchè non appoggi la testa sul cuscino.”

Merda. Mi conosce troppo bene. “Le persone cambiano.”

“Dai amore..parlami.”e mi circonda il ventre con le braccia, appoggiando il mento sulla mia spalla, mentre lavo la spugnetta appena usata. “E’ per ciò che ha detto mia madre a cena vero?”

“Cosa ha detto tua madre a cena scusa?”

“La storia dei figli, del matrimonio..”

“Ah, quella cosa. No, non è per quello.”ma istintivamente abbasso lo sguardo, come ogni qual volta dica una bugia.

“Becky, lo sai che mia madre è sempre stata così..esplicita. Non devi rimanerci male.”

Cosa? Rimanerci male? Ma non ha capito nulla!

Lo guardo impassibile e quando i nostri occhi si incrociano nel riflesso, comprendo che ne è convinto davvero. Non ha minimamente pensato che forse, probabilmente, ci sia una piccola e remota possibilità che io lo voglia davvero. No, non l’ha avuta.

“Si, hai ragione. Che stupida eh?”

Luke mi sorride e mi lascia un bacio sulla clavicola per poi tornare in camera da letto e infilarsi sotto le coperte.

Non credevo che potesse dispiacermi così tanto capire che lui non voleva il matrimonio, eppure mi ritrovo a dover dare il benvenuto ad un peso nello stomaco, mentre Luke circonda il mio corpo con le sue forti braccia, facendo combaciare la mia schiena con il suo torace, quando entro nel letto.





Londoner:  Vergognati! Sempre la solita ritardataria eh u.ù (Ah no, quella sono io è vero!ahahah). Fattelo dire per la centesima volta..tu sei s t r a n a . Ora anche con i fidanzati dolcissimi che massaggiano i piedi delle proprio ragazze distrutte ce l'hai. xDDD Grazie di seguirmi <3

CiaoArrivederci: Becky la pensa in modo assolutamente differente da quella donna, te lo assicuro! Luke è dolce vero? Sul matrimonio..uhm..forse ci ha pensato, chissà. Grazie!

C r i s : Ecco tu si che sei perspicace, come sempre CrisCris! Ma meglio che non specifico qui il perchè xD <333

Liz: Bride Wars? Uh no, o almeno non credo! o.ò Vera Wang è la maga degli abiti da sposa! Scommetti bene riguardo Becky e quella donna. La mia Becky non sarà mai come lei =D Grazie di seguirmi! <3


   
 
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