xRiyu: ma mi hai riconosciuto vero? O.o No, perchè sai
mi sa che non hai capito proprissimo chi sono ^^" cmq, esatto, una storia
con l'infiltrato +.+ ti ricorda qualcosa, per caso? +o+
Ehi raga, ma lo sapete che oggi c'è Yu gi oh e
Rossana??? °.° Apparte il prima che da adesso vedrò perchè mi pulula tanto di
yaoi *çç* ma il secondo, che mi ha accompagnato per tutta la mia infansia çç
sarebbe quasi da registrare ^_^ mi ricordo che alla fine m'incazzai di brutto
perchè vidi tutte le puntate almeno un milione di volte e alla fine mi persi
l'ultima >< da spararsi sul momento, vi giuro, una rabbia!! >o<
Va beh, ma adesso mi rifaccio *o* ehi, che fate ancora
qui a leggere le mie corbellerie: leggete la ficci! E commentate ^_-
=^^=Ciauz=^^=
Chy
Terzo capitolo
Abbiamo passato il provino
Ma che provino era? E perchè ne ero tanto felice? Ora
vi spiego tutto!
Dovete sapere che, ogni domenica, noi quattro ci
esercitavamo per superare questo provino di canto. Sembra strano, vero? Cantare
è un'arte per sensibili e non per teppisti come noi, eppure...
La nostra specialità non è il canto in se per se, ma i
movimenti: ogni domenica ci esercitevamo per ballare tutti e 4 sincronizzati;
sembra una cosa stupida, ma è parecchio difficile riuscirci! La nostra arte del
del canto è chiamata semplicemente Canto Sincronizzato, cioé premette che un
gruppo di cantanti, cantino e abbiano anche gli stessi e medesimi movimenti
mentre ciò avviene; non occorre avere una vera e proprio coreografia, basta fare
gli stessi movimenti, anche i più semplici e insignificanti, come piegare la
testa, muovere le dita, rivolgere il proprio sguardo verso un punto. E in
questo, devo dire, siamo i migliori! Ma non avrei mai immaginato che
superassimo il provino, questo vuol dire che ho di nuovo un lavoro!!! Che
bello! Sarà un lavoro davvero duro e difficile, che ci prenderà un sacco di
tempo, ma abbiamo fatto una scelta: quei tre scemi, a mia insaputa, si sono
licenziati! All'inizio avrei voluto strozzarli, ma poi ho concordato con loro:
dovremmo dare davvero il massimo, tutti noi stessi in questo nuovo lavoro! Ero
nervosa: pensavo che mi sarei massacrata!!!
Cominciammo a lavorare quasi subito e fu dura.
Parecchio dura.
I nostri colleghi erano tutti quanti grandi promesse e
lavorare in una grande compagnia musicale comportava una competizione
mostruosa! La cosa positiva era che si lavorara solo la mattina, e il
pomeriggio l'avevamo libero, ma non ho ancora finito: ci pagano un casino di
soldi!!! Certo, non siamo ancora milionari (e per ora, niente piscina in
casa!), ma, rispetto a prima, è molto, molto, molto, ma molto meglio! Mangiamo
decentemente, possiamo vedere la Tv abbastanza spesso, abbiamo un sacco di
vestiti nuovi e possiamo comprarci tutto il detersivo che vogliamo!!! Solo ad
una cosa non abbiamo voluto rinunciare: il nostro benamato letto matrimoniale!
E' molto vecchio, ma ci siamo troppo affezionati per rinunciarci, anche se
fosse per uno più largo, morbido, spazioso e comodo; è sempre stato simbolo del
nostro legame e non l'avremmo cambiato per niente al mondo!
Le settimane passarono imperterrite, e noi cercavamo
di abituarci a quell'agevole situazione, troppo agevole per noi, poveri
universitari... Quella mattina mi svegliai male, come sempre di recente. Mugolai
infastidita e mi alzai dal letto; di mattina non me ne fregava niente degli
altri anzi, meno parlavano e meglio era per loro.
-Occhi di Ghiaccio... stai bene?-
Mi strofinai gli occhi, scocciata, e mi voltai verso
chi aveva parlato.
-No! E non parlarmi! Inizio a ragionare da persona
civile dopo le dieci e mezzo circa, e questo lo sai benissimo anche tu!!!-
Sbattei la porta del bagno, lasciando Yuri alquanto
perplesso. Alzarmi a quell'ora era un incubo per me, anche se erano solo le
sette e mezzo...
Mi sciacquai la faccia. No, non ce la facevo proprio!
Andai in cucina e me li ritrovai davanti, stranamente
sereni. Questo riuscì solo a innervosirmi ancora di più...
-Ehilà! Bensvegliata!-
Mi salutò allegramente Rei. Feci una smorfia.
-Lasciala stare! Non è l'orario adatto...-
Mi sedetti, rincuorata dalla voce di Kei: avevo
accettato che lui fosse ufficialmente il mio ragazzo anche, e soprattutto,
perchè riusciva a capirmi benissimo, in qualsiasi situazione mi trovassi, ma,
nonostante questo pensiero, il mio nervosismo rimase tale e quale.
Rei guardò Kei, poi rivolse quello stesso sguardo
verso di me e disse.
-Stai bene?-
Strinsi i denti. Non aveva ancora capito?! Dopo tutti
gli anni che avevamo trascorso insieme, non aveva ancora capito che quella
frase, detta soprattutto di primo mattino, era una cosa che proprio non
sopportavo?!?! E poi perchè tutti mi facevano 'sta cazzo di domanda, pur sapendo già la fausta risposta?! Che
strazio...
-No! E smettetela di chiedermelo!!!-
Sapevo di essere abbastanza stronza (dopottutto loro
cercavano solo di essere gentili!), ma vedermi fare la Figlia-dei-Fiori di
mattina presto era come vedere un gatto fare nuoto sincronizzato nel lago
Baijkla (lago Russo perennemente ghiacciato -me ne ha parlato Yuri-)!!!!
Avevano cominciato a fare i "preoccupatosi" da quando stavo per
andarmene e scoppiai a piangere... forse hanno cominciato a capire che sono una
persona normale, che può soffrire e offendersi o magari piangere dal dolore e
dalla gioia?! Si, è abbastanza bello, ma non vorrei che poi comincino a
considerarmi una ragazza normale! Sarebbe il più grande errore della loro
vita...
-Sbrighiamoci... altrimenti faremo tardi!-
Disse Yuri, alzandosi dalla sua sedia e sistemandosi
il giubbotto. Facemmo così anche io, Kei e Rei, e uscimmo di casa. Mentre
stavamo camminando verso la sede della nostra compagnia, Yuri mi guardò serio e
poi mi disse.
-Occhi di Ghiaccio... devo chiederti una cosa molto
importante...-
Tutti noi ci fermammo curiosi. Kei mise il broncio:
non gli piaceva quando Lupo della Steppa si atteggiava a
ragazzo-molto-serio-con-a-cuore-la-mia-persona! Rei ci fissava, perplesso. Io
annuii, tranquilla.
-Stai bene?-
Il suo tono fu molto ironico e scoppiò a ridere quando
vide la mia faccia furiosa. Non ero davvero arrabbiata, ma se non avessi
reagito così, non avrei ricalcato il mio copione, e questo non me lo
permisi...
Continua...