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Autore: Herm735    07/09/2010    5 recensioni
Aveva avuto una giornata molto dura. Ma avere giornate molto dure era entrato a far parte della sua routine. Ormai i metodi magici non erano più sicuri. Potevano essere quelli a farti beccare.
Era paranoica, ecco la verità.
Certo, se loro non avessero continuamente tentato di uccidere la sua gente, forse non lo sarebbe stata.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'WANTED'
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Eccomi qua con un nuovo capitolo e le mie scuse per l'attesa più prolungata del solito. Quindi vi chiedo scusa e spero che questo capitolo basti per farmi perdonare
Enjoy it! ^_^




Hermione stava seduta al tavolo del soggiorno, fissando per l'ennesima volta quella cartina dell'Inghilterra che ultimamente si era ritrovata a scrutare sempre più spesso ed ogni volta con maggiore ansia.
Proprio non riusciva a capire.
Come avrebbe fatto?
Di certo non poteva viaggiare di notte.
Quando il buio scendeva tutto il Paese si riempiva di mercenari assetati di sangue magico, che non vedevano l'ora di imbattersi in un bell'esercito.
Eppure per arrivare al castello che Silente le aveva indicato avrebbe senza alcun dubbio dovuto attraversare il confine della Scozia.
Far passare l'intero esercito attraverso l'Irlanda era fuori discussione. Sarebbe stata una manovra da pazzi anche per dei maghi.
Ma cosa diavolo avrebbe dovuto fare?
Attraversare il confine scozzese in pieno giorno e con un esercito di circa cinquanta persone, semplicemente sperando di non essere vista?
Quello era illudersi.
Sospirò e sbatté la testa contro la sua stessa mano, giusto un secondo prima di lasciarla cadere sopra uno dei tomi sugli incantesimi di invisibilità che stava consultando.
L'uso di mezzi magici come scope, carrozze con cavalli alati, motociclette volanti o Testral, erano esclusi. A meno che non avessero voluto suicidarsi.
Perfino la semplice smaterializzazione ormai era fuori discussione.
Dunque, il piano era semplice.
Avrebbe bevuto una Pozione Polisucco di durata dodici ore alle cinque del mattino.
Poi sarebbero partiti e arrivati al confine con la Scozia al massimo per le tre del pomeriggio.
In fondo non potevano usare mezzi volanti, ma erano pur sempre maghi.
Avrebbe attraversato il confine e sarebbe finalmente stata in Scozia.
A quel punto in tre ore, salvo imprevisti sarebbe arrivata per il tramonto al castello di Amanda.
E se avessero capito che aveva preso la Polisucco?
Impossibile. Avrebbe tenuto la bacchetta sotto il mantello e fatto un piccolo Imperius al soldato di confine, era convinta che sarebbe filato tutto liscio, da quel punto di vista.
Il suo brillante e perfetto piano aveva solo una piccolissima, minuscola pecca di cui non riusciva a venire a capo.
Dalle cinque di mattina fino a tredici ore dopo tutto l'Ordine sarebbe dovuto essere totalmente invisibile.
Come diavolo avrebbe fatto?
Si passò la mani tra i capelli e rialzò la testa, passando a leggere la pagina successiva del libro Tutti gli Incantesimi e i Metodi Magici per essere Invisibili.
Un incantesimo per far sparire i brufoli. Che cosa patetica e infantile.
Un altro per rendere invisibili gli animali.
Sfogliò ancora pagina e si trovò davanti ad un'immagine surreale, di un mantello rosso ed oro, ricamato. Lo riconobbe immediatamente.
Il primo paragrafo recitava, 'Un oggetto decisamente utile e di origini sconosciute e alquanto misteriose. Su esso esistono molte leggende ma...'
Oh, al diavolo! Lei sapeva perfettamente da dove veniva quel mantello. Era uno dei doni della morte. E la storiella la conosceva a memoria.
Infondo alla pagina di destra una piccola nota catturò la sua attenzione.
'Attualmente posseduto da: Harry James Potter.'
Afferrò il libro e lo scaravento dall'altra parte della stanza. La pagina cambiò.
Rimase a fissare il povero tomo colpevole solo del fatto di recare al suo interno un nome che lei non gradiva steso a terra.
“Hermione...”
Silente l'aveva appena raggiunta.
“Ho sentito un rumore e sono venuto a vedere se è successo qualcosa.”
“No, maestro. Mi dispiace essere una così grande delusione.”
Silente sorrise e la guardò dritta negli occhi, con i suoi due fari azzurri.
“E perché mai dovresti essere una delusione, mia cara?” chiese il vecchio mago.
“Perché non ci riesco...” sospirò esasperata.
Con una mano si portò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, mentre l'altra sorreggeva il peso della sua testa.
“Non riesco a trovare un modo per passare il confine.”
“Oh, ma da quello che so ne hai trovato uno molto efficace.”
“Vedo che il professor Piton è corso subito a fare rapporto come al suo solito” sbuffò.
Silente le sorrise ancora, con il suo solito fare calmo.
“Cosa ti turba così tanto?”
“Mi turba che il mio piano, per riuscire, richiede di far diventare tutti voi invisibili per almeno tredici ore.”
Silente sospirò e si mise lentamente a sedere difronte ad Hermione, che non distoglieva mai lo sguardo dai suoi occhi.
“Vedi, a volte anche ciò che è impossibile diventa possibile, se solo ci impegniamo perché questo accada.”
“Ma come posso farlo accadere?” chiese ancora la giovane strega, esasperata dalla sua ricerca.
“Ed io come potrei mai saperlo?” chiese divertito il mago.
Un breve sorriso comparve sul viso di Hermione, ma quasi subito fu risucchiato dalla sua negatività nell'affrontare quella situazione ridicola.
“È assurdo. Non dovrei essere io a guidare questo esercito. Dannazione, non sono neanche riuscita ad elaborare un piano efficace!”
“Suvvia, avrai fatto qualche progresso oggi pomeriggio!” la incoraggiò Silente.
“Sì. Ho litigato con un libro.”
Una risata sottile e cristallina uscì dalle labbra di Silente.
“Mia cara, spero almeno che alla fine abbia fatto capire al libro che eri tu ad avere ragione!”
“Non proprio...” rispose la bruna con un mezzo sorriso sulle labbra.
Silente, con la stessa lentezza con cui si era seduto si alzò dalla sedia del soggiorno e sospirò ancora eloquentemente.
“Tutto si riduce all'illuminazione, temo. O alla ricerca, in questo caso. E per una buona ricerca ciò che è fondamentale è capire dove cercare, altrimenti si sta solo perdendo tempo.”
Hermione sbuffò.
“Ma come posso riuscire a farcela? Forse dopo che avrò fallito questo compito vi renderete tutti conto finalmente che io non sono colei di cui parla la profezia. Finora niente ha ancora dimostrato che sono io.”
“Ma niente ha dimostrato che non lo sei.”
Silente le strizzò l'occhio.
Era incredibile come quell'uomo riuscisse a darle fiducia in se stessa con una semplice frase composta da otto parole.
“Non è educato lasciare per terra le cose che abbiamo fatto cadere durante il nostro tragitto” le ricordò, allungando la testa e guardando verso il libro caduto a terra.
L'allusione era più che chiara.
Il mago si voltò, facendo un passo verso la porta che conduceva verso il corridoio, ma dopo aver appoggiato una mano sullo stipite della porta si bloccò.
Si voltò nuovamente indietro, incrociando gli occhi di Hermione.
“A volte, capita di trovare la risposta ad una lunga ricerca per puro caso.”
Fu l'ultima cosa che disse, prima di lasciarla sola davanti a tutti quei libri, pronta a continuare quella estenuante ricerca.
Si alzò dalla sedia su cui stava e si diresse verso il libro che aveva gettato a terra.
Si era aperto quasi verso la fine.
Lo prese distrattamente in mano e lo appoggiò sul tavolino.
Poi, per puro caso, si accorse della pagina a cui si era aperto cadendo.
Il titolo del capitolo era 'Come rendere invisibile una persona immobile'.
Ricordava di aver letto qualcosa di simile diversi libri prima.
Aprì un altro dei tomi sopra il tavolino che recava in copertina la scritta 'Il mondo dell'Invisibilità'. E poi più piccolo sotto: 'I cento incantesimi per rendere invisibile tutto il visibile'.
Scorse diversi capitoli leggendo solo i titoli, finché giunse a quello che stava cercando.
Si intitolava 'Come rendere invisibili oggetti in movimento'.
Sembrava che nessuno avesse mai provato a combinare le due cose.
Beh, lei di certo ci avrebbe provato.
Forse, se avesse recitato gli incantesimi di fila, o mescolandone le parole, avrebbe potuto ottenere l'effetto che stava cercando.
Certo, avrebbe dovuto fare qualche esperimento e testare il tutto prima su un oggetto, poi su una sola persona.
E nell'ipotesi in cui avesse funzionato avrebbe provato ad estenderlo su tutti.
O a lanciarlo su ognuno dei membri dell'Ordine e prolungarlo affinché durasse quelle tredici ore che le servivano.
Doveva trovare un modo.
E, come le aveva detto Silente, a volte le scoperte più sensazionali avvengono per puro caso.
Ma era davvero solo casualità?
Si chiese se non fosse stato proprio il suo maestro a far si che quella pagina le apparisse davanti agli occhi.
Si chiese se per caso non fosse possibile che Silente avesse voluto incoraggiarla e farle trovare la soluzione.
Farle credere di essere davvero destinata a qualcosa di grande.
Sorrise al pensiero.
L'aveva forse distratta sedendosi tra lei ad il libro e poi aveva allungato quella sua poderosa mano destra accompagnata dalla bacchetta dietro la schiena e l'aveva puntata verso il pavimento, sicuro di riuscire a centrare il libro?
O, ancora più semplicemente, aveva lanciato l'incantesimo subito prima di uscire dalla stanza?
Non avrebbe mai potuto dimostrarlo, ovviamente.
Ma, in fondo al suo cuore, ne era certa.
Aveva fatto in modo che trovasse quella pagina.
Ma preferì non perdere tempo a rimuginare sul perché.
Si limitò ad accettarlo come un dato di fatto e si mise a lavorare sodo, per ripagarlo della fiducia incondizionata che aveva riposto in lei.
Adesso ne era assolutamente certa.
Ce l'avrebbe fatta.
Perché l'alternativa non era contemplabile. L'alternativa al riuscire era quella di deludere il suo maestro.
E lei non l'avrebbe mai deluso.





Ringrazio roxy_xyz, grazie per continuare a seguirmi e a leggere la mia storia nell'attesa che io possa leggere la tua!
E luca76, per non essersi mai perso un capitolo e avermi sempre incoraggiato.

Grazie anche a tutti voi che in questo momento state leggendo e che mi avete seguito fin qua. Vi ricordo che un commento fa sempre piacere.

A preso, con un nuovo capitolo! ^_^




  
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