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Autore: Rogi    07/09/2010    4 recensioni
Si avvicinò alla cassaforte e vide che dentro c’era una statuetta nera in onice di un gatto, con un registratore di fianco e un foglietto con su scritto “Premi play”.
Lo fece e una voce sconosciuta iniziò a parlare.
“Congratulazioni, lei è la seconda persona a forzare la cassaforte di Moria questa notte. Per essere arrivato secondo signor Roronoa, lei è entrato nella lunga schiera degli uomini che hanno lavorato duramente e corso enormi rischi per arrivare solamente secondi. Lei non conosce nessuno di questi signori ovviamente, perché restano nell’oblio. Quello che sarebbe successo a lei se non avesse avuto successo al Bellagio. In un certo senso, sono io il responsabile della sua gita ad Amsterdam.”
“Ecco il bastardo che ci ha consegnati a Mihawk” commentò Ace sdegnato.
Per capire meglio i fatti di questa storia vi invito a leggere il primo racconto di questa serie, Roronoa's eleven.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Roronoa's Thieves'
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Capitolo 6

CAPITOLO 6

 

Primo venerdì, 13.45, 12 giorni alla scadenza

 

Usop diede un'altra occhiata all’entrata della caserma della polizia.

Era rischioso, era assurdamente rischioso stare lì, Zoro l’aveva anche avvisato e se l’avesse beccato di sicuro l’avrebbe cacciato a casa a pedate nel sedere. Ma nonostante tutto, non era riuscito a resistere.

Lui doveva vederla.

Così si era infagottato nel cappotto pesante e si era coperto mezzo viso con la sciarpa, aggiungendo gli occhiali scuri che proteggevano gli occhi dal sole che non c’era. Sentì la porta aprirsi e lanciò uno sguardo alla sua destra.

Il suo stomaco si contorse.

Era lei.

Rimase immobile incapace di muoversi. Stava parlando velocemente al cellulare mentre guardava il cielo minaccioso di pioggia. Il suo viso non era cambiato, il naso perfettamente dritto, le labbra carnose e rosee, gli occhi neri e profondi in cui amava perdersi. I suoi capelli dorati si mossero delicati quando lei ricomincio a camminare, erano più lunghi di come se li ricordava.

Il suo cuore scalpitò vedendo che si avvicinava a lui.

L’ammirò mentre si muoveva aggraziata e veloce.

Aveva le sopracciglia corrugate, come se stesse cercando di risolvere un difficile problema, mentre ascoltava il suo interlocutore.

Dio quanto era bella. Come aveva potuto abbandonarla?

Il suo cappotto si mosse leggermente, lasciando intravedere una pistola nella fondina.

Giusto, era una poliziotta, e non una poliziotta qualunque, una detective, con un innato intuito che le permetteva di mettere in prigione i ladri più famosi.

“Ne sei sicuro? Gli americani sono qui?” la sentì chiedere mentre gli passava di fianco.

Inspirò il suo dolce profumo, era uguale a come se lo ricordava, quante notti si era addormentato con quel buonissimo profumo affianco.

La guardò allontanarsi, lottando contro il desiderio di chiamarla. Quanto avrebbe voluto correrle dietro. Ma questo non era possibile.

Fece un profondo sospiro e si incamminò verso la fermata della metropolitana.

 

Ore 15.30

 

“Bene ragazzi, il merlo si chiama Moria, un riccone recluso semifamoso. Da anni sostiene di essere un antiquario, ma non ha mai venduto un pezzo” disse Ace guardando i suoi compagni in semicerchio intorno a lui.

Erano nella stanza di Franky, ovviamente il miliardario aveva preso la più grande dell’hotel e veniva utilizzata come centro di comando. Erano nella sala che era abbastanza lussuosa, con un tavolo e tre divani occupati dai ladri.

“L’esposizione è nella sua abitazione privata dove non entra mai nessuno, ma non fatevi ingannare dall’eccentricità di Moria, la casa è estremamente ben protetta” aggiunse Zoro di fianco a lui.

“Cosa cerchiamo Zoro?” chiese Sanji.

“Un documento, molto prezioso e antico”

“E che cos’è?” chiese Brook.

“Un certificato azionario” disse Franky che aveva in mano una foto del documento.

“Il primo mai emesso dalla prima società del pianeta” aggiunse Ace “La Compagnia delle Indie Olandese è un esemplare unico”

“Quant’è il bottino?” chiese Nami.

“Vale 2 milioni e mezzo di euro” rispose Zoro.

Nami alzò un sopracciglio “A testa spero”

Zoro scosse la testa.

“Oh andiamo! Di questo passo non pagheremo mai Mihawk in tempo!” protestò Sanji.

“Lo so Sanji, ma è quello che abbiamo a disposizione”

“E poi fatto questo colpo Jango ce ne scaricherà un altro la prossima settimana, con cui faremo dieci volte quella cifra” disse Ace.

“La buona notizia è che Jango ci ha dato la password del sistema di sicurezza” disse Zoro.

“Perfetto, che cosa stiamo aspettando?” chiese Nico Robin.

“Che Moria esca” rispose Usop.

“E qui c’è una brutta notizia” disse Zoro.

“E pareva troppo facile” mugugnò Chopper.

Zoro sorrise al piccolo tecnico “Lui non esce mai”

“Soffre di agorafobia” aggiunse Ace.

“Come?” chiese incredulo Chopper “Non è mai uscito di casa in vita sua?”

Zoro fece spallucce “No, da dieci anni, da quando vive lì”

“Cioè non esce proprio mai?” chiese Rufy.

“Apre solo la finestra del secondo piano ogni sera” disse Ace.

“Ascoltate, ogni sera prende un whiskey e mette su la terza di Beethoven, al quarto movimento è fuori gioco, quindi entriamo alle tre di mattina” disse Zoro guardando Chopper.

“Ok, possiamo entrare nel sistema dalle linee telefoniche”

“No” disse Ace “È un server chiuso con due server di backup in delle casse di titanio di fianco al suo letto, craccarlo  è escluso”

“Va bene sentite, è semplice, un camion di servizio con un braccio meccanico, Nami mi solleva al secondo piano, un braccio telescopico che entra dalla finestra e digitiamo il codice” disse Sanji.

“D’accordo, idea scema” disse Zoro ricevendo occhiataccia dal biondo “Strada stretta e a senso unico, blocchi il traffico e arriva la polizia” spiegò.

“Inoltre l’esterno è protetto da cinque telecamere a circuito indipendente” disse Ace.

“Controllate ininterrottamente da una compagnia di finanza”

“Ha cinque telecamere esterne?” chiese incredula Nojiko “È anormale sul serio”

“Super anormale” confermò suo marito.

Scese il silenzio nella sala. Ognuno perso nei suoi ragionamenti.

“Scusate, ma un acaba a cavalcioni no?” chiese innocentemente Rufy.

Tutti gli occhi si puntarono su di lui increduli.

L’acrobata si grattò la testa imbarazzato “È una cavolata?”

“No!!” esclamò Ace “Fratellino sei un genio!” esclamò entusiasta.

 “Un acaba a cavalcioni” Zoro sorrise “Si può fare”

 

ANGOLO DI ROGI

Rispondo subito alla vostra domanda: “Che cos’è un acaba a cavalcioni?” beh ragazzi è il nome in codice per un tipo di colpo che i nostri ladri hanno deciso di usare per derubare il caro Moria.

Chiedo perdono per l’immenso ritardo di questa fic, ma non ho avuto molto tempo per riguardarmi il film e mi servivano delle informazione vitali. Vi annuncio che sparirò ancora per 10 giorni, il 9 parto per lo stage in Inghilterra e non potrò aggiornare fino a che non torno. Comunque prometto che mi darò da fare con questa fic quando sarò là!

Grazie a chi continua a seguirmi!!

Un abbraccio a tutti!!
RECENSIONI:

Achamo: Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!! Grazie per la statua in oro!!!! XD L’ho messa come immagine sul profilo di fb ^^ mi sono commossa tantissimo grazie ti adoro!!! =)

Tornando alla storia, sì ho aggiunto Jango ma mi dispiace dirti che sarà solo una piccola comparsa nella storia…

Ps: eheheh non ci azzecchi proprio ^^ comunque in uno di questi capitoli si scoprirà lo stron** ecco ci siamo capite ^^

larix: perdonooooooooo!! Una tartaruga è più veloce di me!! Spero che continuerai a seguirmi anche con questi ritmi T.T

Little Mars PR: mars!!!!! Che bello risentirti dopo tanto tempo!!! Sono felice che hai trovato il seguito ^^ sì mi ricordo che tu avevi vtato per il seguito e mi dispiace tanto per la lentezza T.T ma in questi giorni ero incasinata….. il colpo ad amsterdam sarà un tantino difficile da scrivere ma ce la metterò tutta!! Wow!! Dublino?? Non ci sono mai stata!! Com’è è bella??

Ps: il viaggio è andato benone ^^ sono andata nell’albergo degli 11 quando ero a Las Vegas ^^ comunque gli Usa sono bellissimi!!!
Tsukichan: anche io spero quella fine per alcuni dei miei prof… tipo quella di chimica… o di ita…. Comunque, lasciando perdere i sogni di morte, sono felice che ti piaccia il seguito e sì, devo ammettere che sono tentata di mettere una bella bimba, però non so se ci sarà in questa storia… magari in un futuro 13… “Rogi!! Smettila e pensa a finire questa storia prima!!” disse la mia saggia vocina interiore “Sì hai ragione”….. ok, lo ammetto, il posto più adatto per me è il manicomio!! Comunque grazie per i complimenti ^^

   
 
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