CAPITOLO 6
Primo venerdì, 13.45, 12 giorni alla
scadenza
Usop diede un'altra occhiata all’entrata
della caserma della polizia.
Era rischioso, era assurdamente
rischioso stare lì, Zoro l’aveva anche avvisato e se l’avesse beccato di sicuro
l’avrebbe cacciato a casa a pedate nel sedere. Ma nonostante tutto, non era riuscito
a resistere.
Lui doveva vederla.
Così si era infagottato nel cappotto
pesante e si era coperto mezzo viso con la sciarpa, aggiungendo gli occhiali
scuri che proteggevano gli occhi dal sole che non c’era. Sentì la porta aprirsi
e lanciò uno sguardo alla sua destra.
Il suo stomaco si contorse.
Era lei.
Rimase immobile incapace di muoversi.
Stava parlando velocemente al cellulare mentre guardava il cielo minaccioso di
pioggia. Il suo viso non era cambiato, il naso perfettamente dritto, le labbra
carnose e rosee, gli occhi neri e profondi in cui amava perdersi. I suoi
capelli dorati si mossero delicati quando lei ricomincio a camminare, erano più
lunghi di come se li ricordava.
Il suo cuore scalpitò vedendo che si
avvicinava a lui.
L’ammirò mentre si muoveva aggraziata e
veloce.
Aveva le sopracciglia corrugate, come se
stesse cercando di risolvere un difficile problema, mentre ascoltava il suo
interlocutore.
Dio quanto era bella. Come aveva potuto
abbandonarla?
Il suo cappotto si mosse leggermente,
lasciando intravedere una pistola nella fondina.
Giusto, era una poliziotta, e non una
poliziotta qualunque, una detective, con un innato intuito che le permetteva di
mettere in prigione i ladri più famosi.
“Ne sei sicuro? Gli americani sono qui?”
la sentì chiedere mentre gli passava di fianco.
Inspirò il suo dolce profumo, era uguale
a come se lo ricordava, quante notti si era addormentato con quel buonissimo
profumo affianco.
La guardò allontanarsi, lottando contro
il desiderio di chiamarla. Quanto avrebbe voluto correrle dietro. Ma questo non
era possibile.
Fece un profondo sospiro e si incamminò
verso la fermata della metropolitana.
Ore 15.30
“Bene ragazzi, il merlo si chiama Moria,
un riccone recluso semifamoso. Da anni sostiene di essere un antiquario, ma non
ha mai venduto un pezzo” disse Ace guardando i suoi compagni in semicerchio
intorno a lui.
Erano nella stanza di Franky, ovviamente
il miliardario aveva preso la più grande dell’hotel e veniva utilizzata come
centro di comando. Erano nella sala che era abbastanza lussuosa, con un tavolo
e tre divani occupati dai ladri.
“L’esposizione è nella sua abitazione
privata dove non entra mai nessuno, ma non fatevi ingannare dall’eccentricità
di Moria, la casa è estremamente ben protetta” aggiunse Zoro di fianco a lui.
“Cosa cerchiamo Zoro?” chiese Sanji.
“Un documento, molto prezioso e antico”
“E che cos’è?” chiese Brook.
“Un certificato azionario” disse Franky
che aveva in mano una foto del documento.
“Il primo mai emesso dalla prima società
del pianeta” aggiunse Ace “La Compagnia delle Indie Olandese è un esemplare
unico”
“Quant’è il bottino?” chiese Nami.
“Vale 2 milioni e mezzo di euro” rispose
Zoro.
Nami alzò un sopracciglio “A testa
spero”
Zoro scosse la testa.
“Oh andiamo! Di questo passo non
pagheremo mai Mihawk in tempo!” protestò Sanji.
“Lo so Sanji, ma è quello che abbiamo a
disposizione”
“E poi fatto questo colpo Jango ce ne
scaricherà un altro la prossima settimana, con cui faremo dieci volte quella
cifra” disse Ace.
“La buona notizia è che Jango ci ha dato
la password del sistema di sicurezza” disse Zoro.
“Perfetto, che cosa stiamo aspettando?”
chiese Nico Robin.
“Che Moria esca” rispose Usop.
“E qui c’è una brutta notizia” disse
Zoro.
“E pareva troppo facile” mugugnò
Chopper.
Zoro sorrise al piccolo tecnico “Lui non
esce mai”
“Soffre di agorafobia” aggiunse Ace.
“Come?” chiese incredulo Chopper “Non è
mai uscito di casa in vita sua?”
Zoro fece spallucce “No, da dieci anni,
da quando vive lì”
“Cioè non esce proprio mai?” chiese
Rufy.
“Apre solo la finestra del secondo piano
ogni sera” disse Ace.
“Ascoltate, ogni sera prende un whiskey
e mette su la terza di Beethoven, al quarto movimento è fuori gioco, quindi
entriamo alle tre di mattina” disse Zoro guardando Chopper.
“Ok, possiamo entrare nel sistema dalle
linee telefoniche”
“No” disse Ace “È un server chiuso con
due server di backup in delle casse di titanio di fianco al suo letto,
craccarlo è escluso”
“Va bene sentite, è semplice, un camion
di servizio con un braccio meccanico, Nami mi solleva al secondo piano, un
braccio telescopico che entra dalla finestra e digitiamo il codice” disse
Sanji.
“D’accordo, idea scema” disse Zoro
ricevendo occhiataccia dal biondo “Strada stretta e a senso unico, blocchi il
traffico e arriva la polizia” spiegò.
“Inoltre l’esterno è protetto da cinque
telecamere a circuito indipendente” disse Ace.
“Controllate ininterrottamente da una
compagnia di finanza”
“Ha cinque telecamere esterne?” chiese
incredula Nojiko “È anormale sul serio”
“Super anormale” confermò suo marito.
Scese il silenzio nella sala. Ognuno
perso nei suoi ragionamenti.
“Scusate, ma un acaba a cavalcioni no?”
chiese innocentemente Rufy.
Tutti gli occhi si puntarono su di lui increduli.
L’acrobata si grattò la testa
imbarazzato “È una cavolata?”
“No!!” esclamò Ace “Fratellino sei un
genio!” esclamò entusiasta.
“Un acaba a cavalcioni” Zoro sorrise “Si può
fare”
ANGOLO DI ROGI
Rispondo subito alla vostra domanda:
“Che cos’è un acaba a cavalcioni?” beh ragazzi è il nome in codice per un tipo
di colpo che i nostri ladri hanno deciso di usare per derubare il caro Moria.
Chiedo perdono per l’immenso ritardo di
questa fic, ma non ho avuto molto tempo per riguardarmi il film e mi servivano
delle informazione vitali. Vi annuncio che sparirò ancora per 10 giorni, il 9
parto per lo stage in Inghilterra e non potrò aggiornare fino a che non torno.
Comunque prometto che mi darò da fare con questa fic quando sarò là!
Grazie a chi continua a seguirmi!!
Un abbraccio a tutti!!
RECENSIONI:
Achamo:
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!! Grazie per la statua in
oro!!!! XD L’ho messa come immagine sul profilo di fb ^^ mi sono commossa
tantissimo grazie ti adoro!!! =)
Tornando alla storia, sì ho aggiunto Jango ma mi
dispiace dirti che sarà solo una piccola comparsa nella storia…
Ps: eheheh non ci azzecchi proprio ^^ comunque in
uno di questi capitoli si scoprirà lo stron** ecco ci siamo capite ^^
larix:
perdonooooooooo!! Una tartaruga è più veloce di me!! Spero che continuerai a
seguirmi anche con questi ritmi T.T
Little Mars PR: mars!!!!! Che bello risentirti dopo tanto tempo!!! Sono felice che hai
trovato il seguito ^^ sì mi ricordo che tu avevi vtato per il seguito e mi
dispiace tanto per la lentezza T.T ma in questi giorni ero incasinata….. il
colpo ad amsterdam sarà un tantino difficile da scrivere ma ce la metterò
tutta!! Wow!! Dublino?? Non ci sono mai stata!! Com’è è bella??
Ps: il viaggio è andato benone ^^ sono andata
nell’albergo degli 11 quando ero a Las Vegas ^^ comunque gli Usa sono
bellissimi!!!
Tsukichan: anche io spero
quella fine per alcuni dei miei prof… tipo quella di chimica… o di ita….
Comunque, lasciando perdere i sogni di morte, sono felice che ti piaccia il
seguito e sì, devo ammettere che sono tentata di mettere una bella bimba, però
non so se ci sarà in questa storia… magari in un futuro 13… “Rogi!! Smettila e
pensa a finire questa storia prima!!” disse la mia saggia vocina interiore “Sì
hai ragione”….. ok, lo ammetto, il posto più adatto per me è il manicomio!! Comunque
grazie per i complimenti ^^