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Autore: Furiarossa    10/09/2010    4 recensioni
«Il nostro universo non è del tutto infinito. L'universo è solo una sfera gigantesca della quale non possiamo vedere i contorni, così come di noi non può "vedere" i contorni, inteso come la fine della nostra massa, un atomo posato sulla superficie di uno dei batteri che colonizzano la nostra pelle.
Potete immaginare, per parlare in immagini semplificate, una palla di vetro gigantesca.
Si, proprio come quelle che si capovolgono e la neve cade.
Ora immaginate che l'involucro di vetro racchiuda al suo interno un oceano grande come tre o quattro volte il Pacifico. Ogni atomo di idrogeno presente in quel mare è uno degli innumerevoli mondi in cui possono svolgersi Storie differenti … e tenete presente che ci sono più atomi in un solo bicchiere d'acqua di quanti bicchieri d'acqua esistano in tutti gli oceani del pianeta Terra.
Tuttavia, anche se enorme, un universo finito non è allettante … finirebbe per essere esplorato tutto, prima o poi, fra un numero di anni tanto alto da non essere prevedibile, né calcolabile, quando tutti i calendari avranno perso un senso e nuovi mondi e nuovi tempi saranno venuti …
Eppure, anche una volta che l'universo fosse stato scoperto nella sua più piccola parte, quando i segreti di nuove forme di vita fossero stati illuminati e strane leggi fisiche e condizioni estreme sarebbero state archiviate come dominio pubblico, anche allora non si finirebbe comunque di esplorare …
Poiché oltre il nostro universo conosciuto, esistono gli Altri Mondi, quelli che comunemente si chiamano Universi Alternativi o Realtà Parallele.
Facciamo finta di allontanarci per allargare la vista: abbiamo sempre il nostro universo, una palla di vetro piena d'acqua, ma man mano che saliamo vediamo che intorno alla palla di vetro c'è un enorme mare di fuoco.
Allora, potreste pensare, intorno al nostro universo c'è una distesa di fiamme infinita?
La risposta è no.[...]
Fra improbabili situazioni ai limiti della fisica e occultismo, ecco a voi una nuova serie. Non è scritta interamente da me, sarò del tutto sincera, ma è in buona parte stata elaborata da una persona che in rete conoscono come "Magictaker" o "Magician" o ancora "Cristina"
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Parlami dell'esistenza
di mondi lontanissimi
di civiltà  sepolte
di continenti alla deriva
Parlami dell'amore
che si fà  in mezzo a gli uomini
di viaggiatori anomali
in territori mistici...
di più
Seguimmo per istinto
le scie delle comete
come avanguardie
di un altro sistema solare"

No time no space-Franco Battiato (1985)

Prologo

«Il nostro universo non è del tutto infinito. L'universo è solo una sfera gigantesca della quale non possiamo vedere i contorni, così come di noi non può "vedere" i contorni, inteso come la fine della nostra massa, un atomo posato sulla superficie di uno dei batteri che colonizzano la nostra pelle.
Potete immaginare, per parlare in immagini semplificate, una palla di vetro gigantesca.
Si, proprio come quelle che si capovolgono e la neve cade.
Ora immaginate che l'involucro di vetro racchiuda al suo interno un oceano grande come tre o quattro volte il Pacifico. Ogni atomo di idrogeno presente in quel mare è uno degli innumerevoli mondi in cui possono svolgersi Storie differenti … e tenete presente che ci sono più atomi in un solo bicchiere d'acqua di quanti bicchieri d'acqua esistano in tutti gli oceani del pianeta Terra.
Tuttavia, anche se enorme, un universo finito non è allettante … finirebbe per essere esplorato tutto, prima o poi, fra un numero di anni tanto alto da non essere prevedibile, né calcolabile, quando tutti i calendari avranno perso un senso e nuovi mondi e nuovi tempi saranno venuti …
Eppure, anche una volta che l'universo fosse stato scoperto nella sua più piccola parte, quando i segreti di nuove forme di vita fossero stati illuminati e strane leggi fisiche e condizioni estreme sarebbero state archiviate come dominio pubblico, anche allora non si finirebbe comunque di esplorare …
Poiché oltre il nostro universo conosciuto, esistono gli Altri Mondi, quelli che comunemente si chiamano Universi Alternativi o Realtà Parallele.
Facciamo finta di allontanarci per allargare la vista: abbiamo sempre il nostro universo, una palla di vetro piena d'acqua, ma man mano che saliamo vediamo che intorno alla palla di vetro c'è un enorme mare di fuoco.
Allora, potreste pensare, intorno al nostro universo c'è una distesa di fiamme infinita?
La risposta è no.
Perché se continuiamo a salire ancora e ancora più in alto, notiamo che in questo mare di fuoco, anzi, in questo gigantesco oceano, sono immerse altre sfere di vetro … Avete indovinato, altri universi.
Noi li chiamiamo Realtà Parallele o Universi Alternativi perché sono simili al nostro, di Universo: hanno la stessa struttura, come se tutti loro fossero nati da un unico antenato comune, una specie di base.
E' come vedere cellule di uno stesso corpo, tutte simili, ma non tutte uguali … perché, benché ognuna di esse conservi lo stesso DNA di base, ciascuna di esse avrà un qualche particolare differente.
Ecco perché gli Universi Alternativi conservano caratteristiche che ci sono familiari, ma altre … per continuare a fare esempi in tema, è come se una cellula dell'intestino incontrasse una della retina: entrambe provengono da uno stesso corpo, nascono da una stessa "base" genetica, ma hanno ruoli completamente differenti. Se una cellula della retina potesse parlare, non direbbe lo stesso che direbbe una dell'intestino.
Questa è la base di ciò che "esiste".
Ma una volta che vi sarete addentrati nel mondo delle Realtà Parallele non sarà facile continuare a capir cosa è reale e cosa non lo è. Quando sarete capaci di destreggiarvi fra i varchi spazio-temporali, quando vedrete voi stessi in altri mondi viaggiare fra di essi, quando saprete che ogni cosa può essere alterata, allora, e solo allora, potrete capire cosa veramente si possa definire "esistente" e cosa no».

Pausa, respiro profondo.
Le labbra della narratrice si riaccostarono dolcemente, smorzando il fiato.
Kate, la signora dei Druidi e custode delle leggi dello spazio, smise di parlare alla platea di variopinti apprendisti accoccolati di fronte a lei, dietro i loro banchi, con le teste poggiate sulle braccia conserte.
La luce scendeva dolcemente da un soffitto di foglie intrecciate, verdi come smeraldi, bagnando di un reticolato d'oro i ripiani larghi dei grossi banchi simili a quelli scolastici, ma più tondeggianti, che erano occupati dalle pergamene e dalle lunghe penne morbide intinte di inchiostro degli apprendisti.
Quella stessa luce solare cadeva sui capelli della donna che stava seduta alla cattedra, con le mani intrecciate ed appoggiate sopra un grosso volume rilegato in pelle scura. Un simbolo spiccava sopra la copertina, un ghirigoro che somigliava ad una sciabola coricata con una strana mezzaluna superiore, due quadrettini in basso, seguita da tre elle in stampatello piccolo messe coricate, con un altro quadratino che spiccava sopra la terza elle, ed un lungo numero tre alla fine del simbolo, la cui base si allungava elegantemente.
Significava, in arabo, "Al azif". Ma il mondo conosceva quel libro come il Necronomicon.
Altri volumi circondavano la ragazza, più grandi e rilegati in materiali preziosi, ma nessuno di essi valeva la metà di quanto costava il Necronomicon.
Uno degli apprendisti, un giovane dai capelli rossicci con una spruzzata di lentiggini sul naso e sugli zigomi, alzò la mano per chiedere la parola.
«Dimmi pure» Acconsentì la signora dei Druidi, dolcemente
«Anche noi dovremmo viaggiare fra gli Universi Alternativi?»
«Ovviamente» lei continuò a sorridere «Sarà un'esperienza davvero interessante»
  
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