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Autore: Pinca    11/09/2010    1 recensioni
Gloria Anastasia Weston…. Al Azif. Il Necromonicon deve essere ritrovato il prima possibile.
Gloria alla resurrezione di Riddle.
L'erede di Colui-che-non-deve-essere-nominato deve servire il suo signore, e prendere così tra i dannati e le fiamme dell'inferno il suo posto .
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L’anima spezzata'
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27. Un discorso imbarazzante
 
-Un mese, un mese e tu non mi sai più fare nemmeno una pozione rimbalzante?!-
La neve scintillava al di fuori delle finestre appannate dal tepore del focolare della cucina di casa Weasley, ma l’aria frizzante e giocosa natalizia era stata spazzata via da delle urla iraconde.  
Era Gloria, era lei che gli urlava contro ingiustamente mortificandolo. Ma Harry era anche imbronciato, perché, a suo avviso, Gloria stava esagerando a prendersela tanto solo perché non ricordava cosa fosse la pozione rimbalzante.
Neanche con Ginny se l’era presa così, anzi, non aveva fatto una grinza, eppure lei ci era andata giù pesante il giorno prima! Chiunque avrebbe perso la pazienza al posto suo perché, doveva ammetterlo, ma quando Ginny si metteva riusciva a diventare veramente ossessiva e petulante. L’aveva accusata, gliene aveva dette di tutti i colori la sua adorata Ginny, e Gloria niente.
Ma c’era da aspettarselo, per Ginny era stato un brutto colpo ritrovarsi “quella lì” di nuovo tra i piedi.  
Comunque, chiunque avesse visto Gloria in quel momento avrebbe stentato a riconoscerla. Lei che di solito era ponderata e molto tranquilla e che, soprattutto, non si arrabbiava mai, adesso era infuriata nera con lui.
-Calmati Gloria, dai…- cercò di acquietarla Hermione con scarsi risultati.
-Calmarmi!? Siamo stati mesi, pomeriggi buttati sui libri, e io appresso a lui, e adesso in un mese ha scordato tutto?! Non ha fatto niente! Si è preso le vacanze il signorino!-
-Non è vero che non ho fatto niente!- sbottò seccato Harry. Era vero, quella pozione non la sapeva, ma era anche vero che si era impegnato, per quanto gli era stato possibile, e aveva studiato in quel mese.
-E hai anche il coraggio di negare?!- esclamò incredula Gloria, ancora più furiosa correndogli dietro mentre Harry scappava dalla parte opposta intorno al tavolo.
-Ragiona Gloria, non è possibile che si sia dimenticato tutto.- prese di nuovo le difese Hermione. -Ha solo bisogno di una rinfrescata, oramai le cose che gli hai insegnato le sa!-
-Le sa?! Ma a quest’ora avrebbe dovuto finire tutto il programma, e invece mi tocca ricominciare dall’inizio! E io dovrei passare tutti i giorni con lui a studiare?!-   
-Ma non è vero che non so niente!- insistette ancora Harry facendo il muso duro. 
Se Gloria avesse avuto qualcosa a portata di mano, gliela avrebbe lanciata senza indugio.
Ginny sbuffò al limite della sopportazione, Ron era messo in un angolo preoccupato, e il caso volle che ci fossero anche Fred e Georg ad assistere alla scena che, a loro avviso, risultava comica.
-Smettila di dire che non è vero! È vero, sei ignorante più di prima!- fece esasperata continuando a girare intorno al tavolo cercando di afferrare Harry.
-Ma se mi hai chiesto solo quella pozione! Tutte le altre le so… più o meno….-
-Prendi il servizio di piatti della mamma Fred, questa è la volta buona che serve a qualcosa!- disse sghignazzando Georg al fratello.
-Più o meno?! Tu hai l’esame tra un mese! Non puoi passarlo più o meno!-
-Ma perché ti arrabbi!? L’esame è mio, no!? Che te ne frega se lo passo!?-
-Che me ne frega!? Me ne frega come me ne è fregato di tutto il lavoro che ho fatto con te in questi mesi! Adesso così su due piedi me ne fotto, vero?! Se lo sapevo me ne fottevo prima e ti lasciavo ignorante per come eri!-
-Stiamo andando sul pesante!- bofonchiò Fred.
-Meglio squagliarcela prima che passino alle bacchette!- convenne Georg. 
-Non sono ignorante!- rispose Harry alzando la voce e arrabbiandosi quasi quanto lei.
-Si invece!-
-Ragazzi basta!- intervenne Hermione.
-Ha detto che sono ignorante!- le fece presente Harry offeso.
-In pozioni si, Harry!- affermò Hermione cercando di essere il più diplomatica possibile.
-Io ho studiato in questi giorni, ma non posso farci niente però se non ho capito neanche una parola…- si difese Harry.
-E le cose di prima?! Tutte le pozioni?!- continuò Gloria incrociando le braccia al petto.
-Le so!-
-Non mi pare!-
-Se dice che le sa, le sa! Smettila e vedi di darti una calmata!- intervenne Ginny perdendo la pazienza. Già non la sopportava di suo, e la sua riapparizione il giorno prima era stato uno smacco insopportabile, poi si permetteva pure di trattare così il suo Harry! Non poteva di certo stare a guardare come faceva quel fifone di suo fratello Ron!
Gloria la fulminò con un’occhiata. L’intervento della rossa sembrò infastidirla più di Harry e della sua presunzione. –Stai attenta a come parli con me, non sono una mocciosa della tua età! Sta zitta ed evita di immischiarti…-
-Tu in casa mia non mi dici di stare zitta!- rimbecco Ginny infervorata.
Hermione e Harry indietreggiarono spaventati. Ginny quando si arrabbiava faceva paura, e Gloria… Gloria ne faceva ancora di più!
-Fino a prova contraria questa è la base dell’ordine, e tu in questi affari non ti devi immischiare ti ho detto! A differenza tua io in questi mesi ho sgobbato sui libri per aiutare il tuo amato fidanzatino, invece di rompere solo le scatole spiando quello che facevamo fuori dalla porta!-
Harry rimase a bocca aperta incredulo. Ginny li aveva spiati!?
-Io non vi ho spiato! Controllavo soltanto che non gli facessi del male!- 
-Giusto! Perché casomai saresti anche capace di difendere qualcuno! Dimmi un po’, da quanti anni hai imparato a camminare da sola!?-
-Ok ragazze, basta così per oggi! La lotta in bikini nel fango la prossima volta quando avrei sia i bikini sia il fango!- intervenne questa volta Georg insieme al fratello afferrando Ginny per un braccio. Infatti la rossa stava per saltare sul tavolo per raggiungere Gloria dall’altra parte con le vive intenzioni di spaccarle la faccia.
-Qua finisce a capelli, è meglio se la finiamo, che ne dite?- disse scherzosamente Fred facendo sedere a forza Ginny per allentare un po’ la tensione.
Gloria afferrò una sedia e ci si sedette pesantemente, esausta e pallida come un cencio.
-Adesso ci beviamo un tè… cioè, una camomilla…- continuò Georg. –e poi riprendiamo a insultare Harry in tutta tranquillità perché non sa fare la pozione rimbalzante, okay?-
-Vedi di non sfottere!- sibilò minacciosa Gloria appoggiandosi al tavolo e affondando il viso tra le braccia incrociate. Era stanca, improvvisamente, come se tutte le energie le fossero state prosciugate in un attimo. Forse era normale, dopo tutto era uscita dall’infermeria solo da un giorno, forse aveva bisogno di prendere una delle pozioni di madama Chips.
-A quest’ora avremmo dovuto ripassare, e invece adesso non ci arriveremo più!- si lagno avvilita ad un certo punto, iniziando a sbattere la fronte sulla superficie di legno. Non aveva neanche più la forza di incazzarsi! Era stata un mese in coma, dannazione, e lui se l’era presa comoda! Sarebbe stato meglio non risvegliarsi proprio, almeno non si sarebbe trovata sommersa fino al collo dal  lavoro e quella piattola accusatrice sempre tra i piedi. Era un essere umano lei, con un limite di sopportazione umano, mica poteva reggere in eterno!
Per non parlare poi che in quelle vacanze di natale avrebbe dovuto insegnare a Harry anche a smaterializzarsi! E adesso come faceva a fare anche quello!?  
-Su, non scoraggiarti! Vedrai che ci arriverete, vi daremo una mano io, Ron e Ginny!- disse Hermione poggiandole una mano sulla spalla per infonderle un po’ di coraggio. Le fece un sorriso fiducioso che in effetti riuscì a smuovere il pessimismo che si era impossessato di Gloria.
Dieci minuti dopo infatti un cartello con scritto in giallo “guai a chi entra” fu appeso alla porta della ex stanza di Fred e Georg, ora di Hermione e Gloria, dondolando davanti ai nasi di Hermione, Ron e Ginny e dei gemelli lasciando tutti quanti di stucco.
Dopo pochi secondi Gloria aprì nuovamente la porta spingendo fuori la valigia di Hermione.
-Non ti dispiace dormire con Ginny immagino, vero?- chiese frettolosamente dandole pure il cuscino. –Harry resterà qui, uscirà solo per andare in bagno, il mangiare portatecelo in camera…-
-Cosa?! Ma non…- si sentì la lamentela di Harry da dietro la porta, ma lei lo ignorò tenendo solo uno spiraglio aperto, quanto bastava per fare uscire la sua testa e guardare i cinque letteralmente allibiti fermi sul pianerottolo.
-Se farà il bravo lo farò uscire per la sera di natale e quella di capodanno, niente più, niente meno. E ripeto: Guai a chi ci interrompe!- terminò minacciosa squadrando tutti i ragazzi.
La porta fu richiusa con un tonfo e il cartello dalla scritta gialla tornò a dondolare davanti ai loro nasi.
Ginny iniziò ad urlare immediatamente, girando per casa e buttando tutte cose per aria. Non solo lui l’aveva allontanata per tutto un mese a causa di quella lì, ma adesso glielo metteva pure sotto sequestro!
Hermione cercava di calmarla. -È esagerato chiudersi dentro, ma è forse la cosa migliore!- le ripeteva, ma non le bastava. Era inconcepibile per lei che quella lì avesse tutto questo potere su di lui. Come si permetteva, e perché glielo permetteva lui!? Doveva impedirglielo, doveva fare assolutamente qualcosa! Dove era sua mamma quando serviva!?
E, proprio in quel momento, a varcare la soglia di casa fu proprio Molly Weasley coperta di neve, arruffata per il vento, imbacuccata nelle scarpe e nel cappotto, infreddolita e impacciata da tante buste della spesa.
-Mamma!- urlò Ginny raggiungendo la madre e facendola saltare in aria per lo spavento.
Sentirsi accogliere in casa in un modo tanto allarmante proprio in tempi pericolosi come quelli non certo il massimo!
Delle buste le caddero dalle mani e finirono a terra. Un gomitolo di lana viola melanzana capitò sotto il piede di Ginny che fece un salto finendo a gambe all’aria.
-Ginny, tesoro che è successo!- fece allarmata la signora Weasley mollando il resto delle buste e soccorrendo la figlia. –Che è successo!? Stai bene?- chiese ancora scuotendola.
Sopraggiunsero Hermione, Ron e i gemelli che sembravano anche loro disperati. Si erano persi la caduta spettacolare di Ginny, ma la signora non poteva immaginare che le loro facce fossero per una stupidaggine del genere, insomma, rientrava in casa e c’era tutto quel trambusto e le facce dei suoi figli in quella maniera!
-Merlino! State tutti bene!?- disse saltando su in piedi e mollando la figlia che ricadde col sedere per terra. –Harry! Hanno preso Harry!? E Gloria, hanno preso anche lei!?-
-No!- fece Ron confuso. –Nessuno ha preso nessuno…-
I gemelli scoppiarono a ridere, Ginny divenne rossa come un peperone per la rabbia, la madre rimase sbigottita a guardare i figli.
-Stanno su!- spiegò Ginny stizzita. La voce era acutissima come quando faceva i capricci da piccola. –Quella lì lo ha sequestrato nella camera di Fred e Georg, ha buttato fuori Hermione e mi ha detto di stare zitta! A me, in casa mia!-
L’espressione della madre cambiò nell’arco di qualche secondo, il tempo di rendersi conto di quello che stava veramente accadendo, cioè: niente. Le avevano fatto mettere una grande paura per niente! Andava una volta a fare la spesa lasciandoli soli e trovava tutto questo guazzabuglio tornando a casa!
-Non l’ha sequestrato veramente, Harry deve studiare!- sottolineò Hermione. Non ci riusciva, era più forte di lei precisare le inesattezze dell’amica o di chiunque altro.
-E tu mi hai fatto prendere questo spavento per niente!?-
I Weasley indietreggiarono immediatamente, tranne Ginny che pestò un piede per terra e continuò convinta.
-Non è niente! Quella non dovrebbe neanche avvicinarsi a noi e a Harry, e invece te la sei presa in casa!-
-Basta con questa storia Ginny!- la rimproverò la madre.
Georg, Fred e Ron si erano dileguati su per la prima rampa di scale e restavano lì, appollaiati ad assistere da dietro il corrimano come polli impauriti la scena, sotto lo sguardo sconcertato di Hermione.
-Ma mamma!-
-Ma mamma niente, signorina! Adesso raccogli tutte cose da terra e sistemale che dopo ci facciamo tutti una bella chiacchierata!- concluse la signora Weasley salendo per le scale. I figli si spostarono al suo passaggio sollevati che non si fosse arrabbiata chissà in che modo.
Dopo qualche minuto anche la signora Weasley però si trovò a fissare perplessa il cartello dalla scritta gialla appeso alla porta della stanzetta al terzo piano.
Bussò e dopo poco aprì Gloria che lasciò la porta aperta per permetterle di entrare. Harry era seduto chino alla scrivania, la ragazza aveva i capelli raccolti male e una tuta un po’ vecchiotta blu elettrico, come si sta di solito quando si passa molto tempo in casa.
-Come va? Avete preso subito a studiare vedo!- esordì la donna. -Vi devo chiedere un quarto d’ora del vostro tempo però, devo fare un discorsetto a Harry e agli altri, e credo anche a te!- disse vaga.
-Non si può rimandare di qualche mese?- chiese Gloria sfogliando un libro disinteressata.
Harry la guardò di sottecchi. Da quando era così insolente con la signora Weasley? Forse era a causa del pessimo umore, infatti era gelida e rigida.
-No, non credo. Adesso scendete, così dopo riprenderete a studiare e nessuno vi disturberà! Terrò io stessa alla larga Fred e Georg….- 
-Come se poi fossero loro il problema…- sbottò seccata Gloria mollando il libro sul letto. –Vai a prendere la tua valigia Harry e raggiungici sotto!-
-Perché?- chiese lui.
Anche Molly la guardò incuriosita.
-Perché tu da oggi vivrai in questa stanza!- gli rispose con un sorriso sornione e beffardo fermandosi sulla porta. -Ti farò studiare finché non crollerai, e la mattina dopo sarò pronta a svegliarti all’alba, contento? Così ci passeremo entrambi delle belle vacanze natalizie!- e se ne andò più innervosita e alterata di prima.
Molly fece spallucce e girò sui tacchi. –Beh, se devi superare l’esame di Piton allora è legittimo!- disse soltanto andandosene pure lei.
Harry crollò sulla sedia. Avrebbe preferito restare a Hogwarts allora, almeno era più grande di quella stanza e di quella casa, e lì avrebbe potuto molto più facilmente evitarla o nascondersi.
Se non si dava una calmata poi, sarebbe crollato o esploso e l’avrebbe mandata a quel paese!
Era stato si e no dieci minuti da solo con lei in quella stanza e, per quanto era pesante l’aria che si respirava là dentro, non appena aveva sentito bussare e la porta si era aperta era riuscito ad annusare il profumo della libertà. Oh si, quando Gloria era in quel modo incazzata era meglio non starle accanto, e invece lui era costretto a starci pure nella stessa stanza!
Lo guardava come se fosse la persona peggiore del mondo, non spiccicava una parola, e aveva quel cipiglio, quel cipiglio… glaciale e severo. Batteva di gran lunga la disapprovazione di Hermione e la rabbia di Ron!
Doveva dimostrarle di essere al passo con pozioni, così magari si sarebbe tranquillizzata e l’avrebbe lasciato un po’ stare.... Certo non diceva sul serio quando aveva accennato al natale e al capodanno!
Recuperò la propria borsa e, dopo averla posata sull’ex letto di Hermione, scese in cucina.
Ron, Hermione e Ginny erano seduti intorno al tavolo, la signora Weasley si aggirava per la cucina sistemando alcune cose, mentre Gloria era affondata nella poltroncina bordeaux nell’angolo con Fred e Georg seduti sui braccioli, come due angioletti che sghignazzavano divertiti per chissà quale motivo.
Non capiva come quei due riuscissero a starle accanto, lei aveva una maschera seria e insofferente che sviliva chiunque. Ma forse ci riuscivano appunto perché erano loro due!
Ginny era imbronciata in maniera epica. Provò a sedersi accanto a lei, ma non appena appoggiò la mano sulla sedia gli lanciò un’occhiata furiosa. Cambiò immediatamente idea!
A quanto pareva le femmine quella giornata erano inavvicinabili!
Andò a sedersi nel posto accanto a Ron, certamente più sicuro.
-Allora ragazzi!- esordì la signora Weasley piazzandosi a capotavola. –Ho pensato, visto che oramai siete grandi, che sia il momento di fare una lezione sul sesso sicuro!-
Harry sgranò gli occhi. Sesso sicuro cosa!? Quella era la mamma di Ron e voleva parlare di sesso!?
-Mamma!- fece scandalizzato Ron. Era diventato rosso più dei suoi capelli.
Le risate di Fred e Georg oramai echeggiavano per tutta la casa. Quindi loro già sapevano!
-Mamma, ti prego!- sbottò Ginny seccata.
-Ti prego niente signorina! Già la prima volta ne abbiamo discusso e a quanto pare non ti è bastato!- la freddò tagliente la madre.
Harry cercò lo sguardo di Ginny ma lei lo evitò. Era proprio arrabbiata accidenti!
Solo in quel momento se ne ricordò. Piton quella sera li aveva presi in flagrante in quell’aula!
Sentì un’immensa vergogna avvampargli il viso. Cercò l’aiuto di Hermione disperatamente, ma lei era seria come se fosse stata seduta in un’aula a seguire una lezione, e non gli mostrava minimamente attenzione; Ron neanche a parlarne, era più imbarazzato di lui. E Gloria… si voltò per incrociare il suo sguardo. Voleva dileguarsi, lo si capiva chiaramente anche perché aveva abbandonato la sua aria altera e fredda come se se ne fosse dimenticata completamente, e lo guardava disperata quasi quanto lui.
Deglutì a vuoto e affondò nella sedia col desiderio di svanire, senza avere il coraggio di alzare gli occhi sulla signora Weasley.
Voleva tornare a studiare pozioni!   
-Si mamma, ti prego, parlaci del sesso sicuro!- sfotté immediatamente Fred facendo una vocina stridula.
-Si, però prima spiega che cosa è il sesso.- aggiunse Georg avvicinandosi a Ron e passandogli una mano tra i capelli, scompigliandoli come se fosse un bambino piccolo e carino. –Ronnuccio potrebbe anche non sapere di cosa si tratta!-
-Smettila idiota!- sibilò minaccioso scacciandolo via innervosito.
-Fred, Georg, vi avevo detto che se volevate restare non dovevate disturbare!- li rimproverò la madre.
-Allora lo sapevate!- disse Ron adirato voltandosi verso i fratelli. –Ecco perché siete venuti oggi!-
-Non ci potevamo certo perdere un’occasione del genere!- fece beffardo Fred sghignazzando.
-Basta ridere adesso, questi sono discorsi seri!- continuò Molly fulminandoli con un’occhiataccia minacciosa. –Hermione, Gloria, non sono vostra madre, ma penso che sapere qualcosa in più su queste cose sia importante per due ragazze…-
-Perché?- chiese d’impulso Ron guardando prima Hermione e poi la madre.
Harry gli diede una gomitata nelle costole e gli fece segno di stare zitto e non approfondire oltre, ma l’amico continuò lo stesso a guardare sospettoso e guardingo la madre e Hermione.
-Certo signora, anzi, ad essere sincera, io volevo già chiederle alcune cose a riguardo...- aggiunse quest’ultima senza il minimo velo di imbarazzo, ne facendo caso che così scatenava le preoccupazioni di Ron.
-Cosa?- fece incredulo Ron. Harry gli scoccò un’occhiata ammonitrice, ma Ron era troppo sconcertato dall’affermazione di lei. –Ma l’hai sentita Harry!?- cominciò a dire, come se Harry non avesse già compreso i pensieri di Ron.
Sicuramente il rosso si stava mettendo in allarme: perché Hermione si stava interessando tanto al sesso? C’era forse qualcosa, o meglio, qualcuno dietro tutto questo?
Queste sarebbero state le domande - pseudo - sospetti che gli avrebbe rivolto alla prima occasione, e lui si sarebbe messo per almeno tutto il resto dell’anno a consolarlo e a tranquillizzarlo.
-Prima cosa, la più importante,- esordì la signora Weasley. –Il sesso più sicuro è quello dopo il matrimonio!-
Bene! Perfetto come inizio! Harry avrebbe voluto sotterrarsi in quel momento, quell’affermazione era chiaramente rivolta a lui!
Ciò che seguì lasciò più o meno tutti stretti, strizzati tra l’imbarazzo e la voglia di alzarsi e darsela a gambe levate.
Ginny era imbronciata, ma già dall’inizio era partita maldisposta nei confronti di quella discussione che la madre le stava facendo davanti a tutti solo perché quel bastardo di Piton aveva scoperto lei e Harry a non fare niente in quell’aula!
Ron era diviso tra l’imbarazzo e lo scandalizzato perché Hermione, a suo parere, stava dimostrando fin troppo interesse verso gli incantesimi anticoncezionali e cose simili e, effettivamente, anche a Harry stava dando l’impressione che, se avesse avuto una pergamena a portata di mano, avrebbe preso anche appunti.
Fred e Georg purtroppo per loro, mano a mano che il discorso della madre continuava, persero la leva che riuscivano a fare sull’imbarazzo di Ron perché questo stava diventando sempre più serio e preoccupato. A ogni domanda che faceva Hermione, lui saltava in aria e la guarda truce e sospettoso. Inoltre Hermione ammonì i gemelli una volta in maniera talmente aspra che non provarono più ad attaccare bottone con lei. Quindi per loro il divertimento si ridusse a poco e niente e si afflosciarono sui braccioli della poltrona dove si era infossata Gloria.
Harry le buttò un’occhiata. Lei che cosa aveva da essere imbarazzata? Dopo tutto non era lei quella sgamata da Piton e che stava ricevendo il “discorsetto” dalla madre della propria ragazza!
Quando, dopo venti minuti di discorsi, raccomandazioni e ammonizioni, la signora concluse con un “e ricordate, il sesso più sicuro è quello dopo il matrimonio!”, quelli che erano rimasti imbarazzati dall’inizio fino alla fine furono solo Harry e Gloria. Fred e Georg risultarono quelli più annoiati, Ron e Ginny quelli più seccati e Hermione, l’unica che come al solito aveva seguito tutto con estremo interesse, si alzò soddisfatta dalla sedia e continuò a parlare in disparte con la signora Weasley. 
-Ma ti rendi conto!?- Ecco Ron all’attacco, pensò Harry alzandosi e scappando su per le scale. Ron lo seguiva a ruota. –Perché le ha chiesto tutte quelle cose, Harry?!-
-Non lo so Ron!- rispose spiccio lui.
-Perché vorrebbe sapere tutte quelle cose? E che cosa le sta chiedendo adesso?-
-Perché non provi a domandarlo a lei?-
-A mia madre?-
-No Ron, a Hermione! Prova a chiederlo a lei perché è tanto interessata!-
Ron si fermò in mezzo alle scale pensieroso e per un attimo Harry credette che stesse prendendo in considerazione il suo consiglio, ma si sbagliava.
-Dici che ha intenzione di farlo?-
Harry lo guardò stralunato. Aveva gli occhi a palla, la fronte corrugata in un’espressione che gli dava un’aria da matto.
-Fare cosa, Ron?- chiese titubante Harry, ma tanto già sapeva la risposta.
-Quella cosa lì!-
-Sesso?-
-Oh Merlino! È impazzita! E con chi!?- esclamò subito allarmato salendo di un gradino e afferrandolo per il collo della felpa. –Tu lo sai? Dobbiamo fermarla!-
Harry cercò di raddrizzarsi gli occhiali sul naso mentre l’amico iniziava a scuoterlo.
-Calmati Ron, non credi di esagerare?-
-Pensi?-
-Certo!- continuò Harry annuendo. Era assolutamente vero, Ron sembrava un folle! Cambiava da un momento all’altro opinione e cercava la sua rassicurazione, anche se ovviamente non bastava a convincerlo del tutto.
-Ragazzi per favore, la signora Weasley faceva riferimento a rapporti maschio e femmina, non maschio e maschio!- si intromise Gloria scansandoli e salendo.
Harry e Ron si guardarono negli occhi per qualche istante. Effettivamente stavano appiccicati, quasi abbracciati, a cinque centimetri l’uno dall’altro, e se ne resero conto solo in quel preciso istante.
Si scostarono a disaggio e imbarazzati, nonostante fossero rimasti pietrificati a causa di quello che aveva fatto notare la ragazza.
-Harry!- Gloria lo chiamò e sobbalzò. Era ferma sulla rampa sopra la loro e lo guardava dall’alto appoggiata alla ringhiera.
-Quando hai finito di contemplare il tuo bell’innamorato negli occhi, sei pregato di darti una mossa e tornare in camera a studiare!-
-Ehi, ha detto che sono bello!- fece Ron sentendosi segretamente gratificato, ma si capiva benissimo che lo era perché un sorrisetto gli sfuggì lo stesso.
Harry ridacchiò e salì le scale per raggiungere Gloria. -Sì, e anche che sei il mio innamorato!-
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao! eccomi qui erikappa! Ci sono riuscita, ho concluso il capitolo!
Intanto volevo ringraziarti, spero che per il prossimo capitolo non passino altri nove mesi ^^”…
Ciao anche a te Eva92, grazie mille veramente, per draco, la trama e gloria. forse ho capito che cosa intendi per esterno, perché in effetti i pensieri di gloria sono riportati poco e niente e la maggior parte delle volte il punto di vista è focalizzato su harry, ma il suo modo estremo come dici tu credo che faccia parte del personaggio che è chiuso e si mostra con difficoltà agli altri, ma farò in modo che nel giro di qualche capitolo si ritroverà in condizione di doversi mostrare veramente. Spero di aver capito più o meno cosa intendevi e che sia questo.
Lo so che questo capitolo è deludente e non è niente di che, ma perdonatemi se potete!
Grazie mille ancora a tutte e due e a tutti coloro che leggono.
Spero al più presto
Pinca^^!  
 




 
   
 
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