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Autore: _blackapple    11/09/2010    2 recensioni
Sono le vacanze di Natale ad Hogwarts e ben pochi studenti sono rimasti al castello. Lily, come tutti gli anni, e un personaggio molto più insospettabile. E molto, molto affascinante.
Pairing Lily/Sirius
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Sirius Black
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il mattino li colse addormentati, nello stesso letto. Una mano di Sirius era delicatamente appoggiata sulla pancia di Lily e la testa della ragazza era girata nella sua direzione , tanto che le fronti si sfioravano.
Quando aprì i suoi occhi verdi, ancora assonnati, non potè fare a meno di sorridere. Sirius sembrava un bambino quando dormiva. Niente ghigno sarcastico, niente posizione spavalda. Era tutto addossato a lei, come a raccoglierne il calore vitale. Non russava nemmeno.

Lentamente lei scivolò da sotto la sua presa e atterrò silenziosa come un gatto sul pavimento del dormitorio. Era una fortuna che fosse vuoto, altrimenti avrebbero dovuto consumare le loro notti da un’altra parte, e non sarebbe stato di sicuro così comodo.
Si fece una doccia veloce, ben attenta a non fare troppo rumore, e mentre stava sotto il getto dell’acqua improvvisamente ricordò che era Natale. Come una folgorazione. La giornata si prospettava persino migliore di quanto le era parsa al risveglio.
Canticchiò a bassa voce una canzoncina natalizia che sicuramente, come tutti gli anni, le armature avrebbero cantato a gran voce per i corridoi.
Quand’ebbe finito si gettò un asciugamano addosso ed uscì dalla stanza. I regali erano impilati ai piedi del letto, e lei neanche li aveva notati.

Provò un senso di bruciante imbarazzo, quando realizzò che dovevano averli portati gli elfi domestici, come ogni anno, e che quindi essi avevano visto chi le faceva compagnia nel letto. Si ripromise di dire a Sirius di avvertirli di non aprire bocca, visto che lui e il suo amichetto James facevano frequenti incursioni in cucina.
Si sedette ai piedi del letto e cominciò a scartare i regali, partendo da quelli delle sue amiche.
Si erano messe d’accordo e le avevano preso un bellissimo vestito da sera verde smeraldo, come i suoi occhi, insieme ad una collana da abbinarci.
Lei sgranò gli occhi , stupefatta da tanta bellezza. Anche i suoi regali per le altre erano stati molto più belli e costosi degli anni precedenti, ma non raggiungevano tanto splendore.
Si fece scorrere la stoffa morbida sotto le dita e poi lo mise da parte.
Il pacchettino successivo era dei suoi genitori, che le mandavano un album fotografico vuoto, da riempire con le sue foto magiche per poi mostrarglielo quando sarebbe tornata a casa, come diceva il bigliettino. Sorridendo si ripromise di esaudire quel loro desiderio e mise anche quello da parte.
Il terzo pacchetto non aveva il mittente ed era molto leggero e piccolo. Incuriosita se lo rigirò tra le dita, tentando di capire da dove provenisse. Pensò istintivamente a sua sorella, ma un secondo dopo tornò alla ragione, rendendosi conto di quanto fosse assurda quella possibilità.
Sfilò il nastro che lo avvolgeva velocemente e lo aprì.
Dentro, avvolto in una elegante scatolina rossa, c’era un braccialetto d’argento.
Con le punte delle dita sfiorò i piccoli ciondoli che pendevano da esso, osservandolo con curiosità.
Erano tutte raffigurazioni di qualcosa di appartenente al mondo magico: un gufo, un libro di incantesimi in miniatura, una provetta per le pozioni, una scopa, un boccino ed infine un cuore. Anche questo, come il vestito, era di verde smeraldo.
Pensò che glielo avessero mandato le sue amiche, sempre incluso nel ‘grande’ regalo, e se lo allacciò al polso senza più crucciarsi.

Mentre sollevava la mano per ammirarlo, qualcosa si mosse dietro di lei e le depositò un bacio tra i capelli ancora umidi.
«Buon Natale. » mormorò una voce roca.
Lei si voltò, sorridendo, ed incrociò lo sguardo intenso del ragazzo. Provò il desiderio di buttargli le braccia al collo e non lo soppresse.
«Buon Natale anche a te dormiglione. »



Lui le sorrise e si alzò, facendo cadere il lenzuolo e scoprendo le sue grazie. Lily arrossì e distolse lo sguardo, facendo ridere sonoramente il ragazzo.
«Io andrei a farmi una doccia.  » le comunicò, fermandosi sulla porta «Ma sai, non sono molto pratico del dormitorio femminile. Ho bisogno di una guida. Potrei perdermi »  la stuzzicò maliziosamente.
«Peccato che io abbia già fatto la doccia. Ma potrei farti una mappa se vuoi.  »
Ridendo il ragazzo scomparve nel bagno, urlando qualcosa che assomigliava a «Vedrò di trovare la strada da solo.  »

Lei sorrise, serena come non lo era da tempo, e si apprestò a mettere via i regali.
Quando il ragazzo uscì dalla stanza andarono insieme a vedere i suoi, nel dormitorio maschile, dove invece dormiva un loro compagno di classe.
Si stupì di vederli insieme, ma dopo che i due si furono scambiati un certo quantitativo di battutine acide, si tranquillizzò e si sedette con loro ad aprire i pacchetti.

Il pranzo di Natale si rivelò abbondante e festaiolo come tutti gli anni, ma con molte meno persone del solito. Erano infatti soltanto in venti, insegnanti inclusi, seduti ad una grande tavolata al centro della sala.
Mangiarono in un’atmosfera particolare, di chiacchiere, ma non del tutto rilassate.
Il professor Lumacorno ad un certo punto, dopo il secondo, si sporse verso Lily
«Signorina Evans, che ne dice di aiutarmi ad organizzare una grande festa del Lumaclub per il ritorno a scuola? »
«Ma professore » rispose lei con un sorriso e un tono ironico «Non bisognerebbe festeggiare perché riprendono le lezioni, anzi! Direi piuttosto un party funebre. »
Lui ridacchiò, ma evidentemente voleva una risposta seria, perché la incalzò
«Suvvia, sarà una grande festa, aperta a tutti. Il week-end di ritorno, così non saranno ancora cominciate le lezioni. »
Lei sospirò, mentre pensava freneticamente ad un motivo per dirgli di no, ma evidentemente non lo trovò perché poco dopo accettò mestamente.
«Potremmo aprire la festa anche a degli ospiti. Ci penserò, ci penserò. Sarebbe carino se ogni invitato avesse un accompagnatore, per vivacizzare la festa. »
Lily annuì freneticamente, d’accordo a portare il più gente possibile, per combattere la noia di quelle feste.

Il pomeriggio passò lentamente, ma Lily era ansiosa che venisse sera. Da quanto aveva quella
relazione, tra virgolette, con Sirius, aveva una gran voglia di divertirsi.
Si ritrovarono in sala comune davanti al camino alle dieci di sera, quando il ragazzo entrò con i capelli cosparsi di neve non ancora sciolta.
Rise e disse qualcosa ai due ragazzi che erano con lui, poi loro sparirono su per le scale del dormitorio e lui si accasciò nella poltrona vicino a lei.
La fissò, ma lei tenne lo sguardo ostinatamente fisso sul libro che aveva sulle ginocchia, fingendo di leggerlo, ma intanto aguzzando le orecchie al massimo delle sue possibilità.
Voltò una pagina con fare noncurante, dopo un paio di minuti e continuò la sua farsa. Non sentiva più alcun rumore, nemmeno quello del respiro affannato di Sirius, ma non volle alzare lo sguardo comunque. Era sicura che fosse ancora lì.

D’improvviso una voce calda le mormorò all’orecchio
«Ti stai divertendo per caso? », e il respiro bollente le fece venire un brivido. Trattenne un sorriso e continuò quella farsa.
«A fare cosa, di grazia? »  voce noncurante, disinteresse al punto giusto… era un’attrice nata, pensò.


 

«Ad ignorarmi. »
«Ma dai, adesso siamo gelosi pure di un libro? » rise lei, un po’ stridula, ma continuò nella sua occupazione. Ormai aveva i brividi in tutto il corpo, da quando le dita ancora un po’ fredde del ragazzo percorrevano su e giù la pelle delle braccia,del collo, delle guancie.

Quando una mano scese sul seno e ne accarezzò la curva morbida non ce la fece più e chiuse gli occhi, emettendo un mugolio a voce
bassissima ma che era sicura che il ragazzo non avesse perso.
Lui portò una mano tra i suoi capelli, mentre con l’altra continuava l’esplorazione del suo petto, scendendo sempre di più verso la pancia.
Era in una posizione scomoda così fece il giro intorno alla poltrona, senza smettere e si inginocchiò davanti alla ragazza, che ormai aveva chiuso gli occhi e reclinato indietro la testa, senza smettere di stringere tra le mani il libro.

Quando lui glielo sfilò delicatamente, lei riaprì gli occhi e lo fissò, prima che le loro labbra si scontrassero.
Sirius la prese in braccio e, senza interrompere il bacio, salì le scale del dormitorio femminile e la portò sul suo letto.
L’immagine di lui che le spostava i capelli e la baciava lascivo dietro l’orecchio urlava una sola parola :
sensualità.
Lei si surriscaldò talmente tanto che non riuscì più a stare passiva, ma prese la situazione
in mano. Si dedicò con perizia al ragazzo, non trascurando niente e portandolo sull’orlo della follia.
Quella notte fu una delle migliori, tra di loro, e Sirius non pensò più a niente.




Una settimana dopo, si ritrovarono in segreto sulla torre di astronomia. Faceva freddo, ma Lily aveva acceso un fuoco magico che li proteggeva dalla gelida notte invernale, e così si erano sdraiati fianco a fianco a guardare le stelle.
Il giorno dopo sarebbero tornati gli altri studenti, anzi: poche ore più tardi.
Quella consapevolezza aleggiava tra di loro, anche se fino a quel momento non ne avevano mai parlato
«Lily.. »cominciò Sirius. E anche se l’aveva semplicemente chiamata, lei capì.
«Non devi dirmi niente. Non c’è bisogno. »
«Finirà tutto vero? »
«Non è mai iniziato. » disse lei, enigmatica, nonostante sentisse un dolore acuto nel petto.
Lui capì. Erano simili, ma non fatti l’uno per l’altra. C’era alchimia, c’era passione, c’era simpatia, ma non amore.
«Potrei essere il tuo amante.  » suggerì lui, scherzando.
«Saresti di sicuro un amante perfetto. » rispose lei, sorridendo. Si baciarono a lungo e consumarono la loro ultima notte su quella torre.


Il mattino seguente Lily fu svegliata dalle carezze tenere di Sirius, che era già rivestito e la guardava dolcemente.
«Dobbiamo scendere, tra poco arriveranno gli altri. »
Lei annuì e si vestì, stropicciandosi gli occhi ancora assonnati.
Scesero in sala comune ben attenti a non farsi scoprire da nessuno.

Ai piedi della scala del dormitorio femminile si fermarono e si fissarono. Era un addio. Da quel momento non avrebbero più potuto nemmeno sfiorarsi, nemmeno scambiarsi sguardi diversi dal solito. Non era disperazione, non era più fame, ma si avvinghiarono in un bacio disperato. Un bacio che racchiudeva quell’emozione e quella passione che si erano portati dentro in tutti quei giorni, e che era presto esplosa.


«Addio Lily.  »
«Addio Sirius. »
Ed entrambi sparirono dietro porte differenti. 

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Ed è finito qua :D Non è escluso che poi ci sia un seguito, per vedere come andrà avanti e come Lily finirà con James. Tuttavia ringrazio tutti coloro che hanno seguito la storia fino a qui (seppure senza recensioni, il che mi ha lasciata un po' delusa, lo ammetto ç__ç )e quelli che forse la seguiranno in futuro *__* Adios. Intanto ringrazio tutti coloro che hanno aggiunto questa storia tra le seguite, davvero.


:D 

   
 
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