Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Tugs    11/09/2010    3 recensioni
Dunque, fanfic sulla new generation,un ritratto di Lily, Scorpius e Hogwarts che spero vi piaccia e vi affascini come ha fatto con me. "Era così bello che guardarlo faceva star male. I tratti del viso avrebbero potuto appartenere a un angelo. O a un diavolo. I capelli erano modellati per essere accarezzati da una donna, le mani fatte per sfiorare con una lentezza esasperante, la bocca aveva il taglio della seduzione, e gli occhi… Dio, avrebbe potuto annegarci in quegli occhi! Ma no, no, no! Che stava dicendo? Lui era Scorpius, Scorpius Malfoy. E lei era Lily Potter. E due cose così diverse non avrebbero mai potuto fondersi insieme. Mai e poi mai."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

HOGSMEADE

James quel giorno era nervoso, ma mai quanto Frankie, e Lily riusciva a comprendere il nervosismo del primo perfettamente, il nervosismo del secondo per nulla.
Naturalmente era chiaro che a James la situazione non piacesse: sua cugina, una appartenente alla “Famiglia Reale” usciva con un Corvonero; il che non era particolarmente scandaloso, era molto più scandaloso il fatto che Rose, James ne era assolutamente consapevole, aveva solo un anno più di Lily. Questo significava che se Rose aveva cominciato ad uscire con i ragazzi, presto l’avrebbe fatto anche Lily, e questo, data la visione di James, era davvero, davvero pessimo.
I suoi pensieri erano molto più che cristallini per la sorella, dato che le camminava sempre al fianco, e alternava occhiate dubbiose a Rose e Daniel, a occhiate ansiose dirette a Lily.
Estremamente frustrante.
Frankie quel giorno sembrava insolitamente apprensivo, quanto se non più di James, occupava l’altro lato di Lily e osservava ora sospettoso, ora rabbioso Daniel, poco distante da loro, e questo per Lily era un mistero. Poteva capire che Frankie si fosse affezionato a Rose, poteva capire che la vicinanza di James l’avesse condizionato, poteva anche capire una certa riluttanza a venire in contatto con uno di un’altra Casa. Ma il suo comportamento non aveva comunque alcun senso.
Si massaggiava nervosamente la nuca dai capelli corti e ricci, e i suoi dolci occhi castani saettavano senza pace ora qui, ora là. Lily non l’aveva mai visto così.
Lily non provava un particolare interesse nel comprendere i reconditi pensieri dell’animo umano come Denise, ma detestava non sapere cosa accadeva alle persone che conosceva bene e a cui era affezionata; per questo era alquanto nervosa. Non riuscire a comprendere cosa avesse Frankie la metteva a disagio.
Stavano aspettando che si desse loro il permesso di andare ad Hogsmaede, ed erano tutti riuniti in sala Grande. Lily ascoltava e parlava distrattamente con Denise e Bella, presto unitesi a James, Hugo, Frankie e Al, un orecchio rivolto a Rose e Daniel che chiacchieravano poco distanti da loro, un occhio attento ai movimenti di Jim e Frankie, qualche occhiata distratta ad alcune ragazze che osservavano assassine Rose, non che fossero davvero minacciose.
“Lily?” la chiamò Daniel, tranquillo. Immediatamente due sguardi maschili, uno color nocciola, l’altro color nutella, squadrarono diffidenti il Corvonero.
Lily riuscì solo a sentire Al che sussurrava loro: “Buoni…” prima di avvicinarsi ai due.
Rose era il ritratto della felicità: gli occhi azzurri scintillavano, e le gote erano lievemente arrossite per l’emozione, sorrideva in continuazione.
Daniel, dal canto suo, aveva un’espressione che Lily valutò come “interessata”.
Cominciarono a chiacchierare, anche se Lily si chiedeva perché diavolo avessero chiamato anche lei, quando la sua attenzione fu distratta da un bel coretto di sospiri femminili, che, neanche a voltarsi, annunciavano l’arrivo imminente dei quattro Serpeverde più famosi della scuola.
 
Quel giorno c’era l’uscita ad Hogsmade, la prima della stagione. Scorpius aveva avuto come minimo inviti da metà della popolazione femminile di Hogwarts, l’altra metà era probabilmente ben distribuita tra James Potter, Blaise e Daniel Robbins. Ma Scorpius non era mai uscito con una ragazza ad Hogsmade, e mai l’avrebbe fatto. Sarebbe stata solo una noia mortale in cui la ragazza in questione avrebbe passato l’intera giornata a confermare quanto lui fosse bello, alto, bravo eccetera eccetera…. Bla bla bla, la solita noia. Anche fare sesso non era più tanto entusiasmante.
Santo Salazar! Stava diventando proprio come Aslan, apatico in tutto. Piuttosto, chissà cosa diavolo stava pensando in quel momento.
Erano vicini all’uscita e lui non era del solito umore passivamente allegro, ma sembrava addirittura vagamente interessato o divertito da qualcosa. Lo squadrò incuriosito.
“Scorps” lo chiamò lui a voce bassa, gli angoli della bocca lievemente incurvati all’insù. Contento che volesse condividere con lui il “qualcosa”, gli prestò subito attenzione.
“Pare che la determinazione di Lily Potter sia riuscita ad avere la meglio” gli sussurrò indicandogli con lo sguardo un punto dell’atrio ”… come sospettavo” aggiunse quasi a se stesso. Lily stava là, felice come una pasqua, e chiacchierava allegramente con sua cugina Rose e Daniel Robbins. Era un bizzarro triangolo: Rose non riusciva a distogliere lo sguardo da Robbins per un solo istante, sembrava accarezzarlo con gli occhi; Robbins, ben lontano dal preoccuparsene, non aveva occhi che per Lily, la quale invece osservava unicamente la felicità della cugina con soddisfazione. Era evidente che l’ironia della scena non era sfuggita all’occhio allenato di Aslan, e neanche a quello di Scorpius. Si chiese come facesse la Weasley a non accorgersi che Robbins non la calcolava affatto, piuttosto, perché diavolo lui guardava in quel modo la Potter?
“Ma che sta facendo la Potter insieme a Robbins?!?!?!” esclamò una vocetta stridula alle loro spalle. Mary Parkinson. Mary- odiosa- Parkinson. Scorpius si girò di scatto giusto in tempo per vederla scendere le scale insieme a Blaise e a qualche altro Serpeverde. Ma chi l’aveva invitata?
“Scorps!!!” esclamò nel vederlo, e fece per abbracciarlo, ma lui riuscì a scansarla facilmente. Doveva assolutamente dirle di non farsi più vedere.
“Mary, vatti a fare un giro, eh?”
E senza darle neanche il tempo di ribattere le diede  le spalle, cominciando ad avviarsi seguito da Aslan. Dopo poco furono raggiunti solo da Blaise e Damian.
“Ma si può sapere che t’è preso?” sbottò Blaise.
“Mi aveva scocciato. E’ un’oca”. Blaise lo guardò come se fosse rincoglionito.
“E da quando tu non ti scopi le oche?” effettivamente…
“Si, ma aveva cominciato a pensare che ci fosse qualcosa di più. Hai visto che mi stava sempre appiccicata!”
“Ah…” momento di pausa, “quindi non ti dispiace se me la faccio io?”
“Tutta tua”.
Ma quello non era affatto il momento per pensare a cretinate come Mary Parkinson, piuttosto c’era da preoccuparsi perché Lily stava proprio venendo verso di loro.
Il sole giocava scherzoso a nascondino fra i suoi capelli, infilandosi nelle curve dei suoi ricci, o andandosi a posare sulle gote rosee, sugli occhi luminosissimi, o sulle labbra rosse…. Quel pensiero improvviso lo lasciò per un attimo con la bocca asciutta. Scorpius si stupì della sua forza e dovette combattere contro l’impulso di deglutire.
Arrivò sorridendo, l’immagine stessa della spontaneità, i suoi occhi grandissimi e intensi si fissarono sul suo volto: la serenità del suo azzurro nella turbolenza del proprio grigio, e disse veloce, “Malfoy, sono così felice per Rosie che rinfacciarti la scommessa non mi darebbe gusto, oggi…”
Dietro di lei, Robbins divorava il suo fisico mingherlino con lo sguardo. A Scorpius venne una gran voglia di prenderlo a pugni. Ma chi si credeva d’essere?
Gli venne da digrignare i denti, allora si avvicinò a lei con uno sguardo che non aveva dubbi essere omicida, anche perché vide negli occhi di Lily un’espressione inquieta.
“Potter, si può sapere cosa ti passa per la testa?!?!” sembrava il soffio furioso di un gatto.
I suoi grandi occhi si spalancarono dalla sorpresa.
“Che diavolo significa, Malfoy? È per la scommessa…?”

Stava dando i numeri?
E cosa significava poi quello sguardo? Quel misto di rabbia incontrollata e confusione? Non sembrava la semplice irritazione per aver perso una scommessa, in quel caso avrebbe cercato di umiliarla come suo solito in qualche altra maniera. Gli occhi di lui si accesero di una rabbia ancora maggiore.
Ma che aveva detto di male?
Lily non aveva mai visto Scorpius Malfoy arrabbiato. Scherzoso, petulante, malizioso, provocatore, a volte perfino triste, malinconico o scazzato, confuso rarissime volte, quasi sempre sicuro di sé: seduttore, bellissimo, disgustosamente attraente. Si. Ma arrabbiato mai. E sarebbe stato di sicuro meglio se non l’avesse mai visto. I suoi occhi erano letteralmente agganciati ai suoi con un’intensità che la metteva a disagio. Ma no, metterla a disagio era un eufemismo, Lily si sentiva terrorizzata. E probabilmente avrebbe a breve perso capacità motorie di qualsiasi tipo se lui avesse continuato a tenerla inchiodata in quel modo.
“Non centra niente la scommessa, Potter”. Il tono con cui disse “scommessa” la fece rabbrividire: come se parlasse di un invertebrato particolarmente disgustoso. Sillabò a voce bassa, ma probabilmente sarebbe stato meglio se le avesse urlato in faccia. Da dove spuntava quel tono assassino? Perché le parlava così? Perché all’improvviso Lily si sentiva quasi ferita da lui? Come se la disprezzasse?
Quasi fu tentata di abbassare lo sguardo, anche solo per un istante, giusto per avere tregua da quello sguardo micidiale. Tuttavia una minuscola scintilla di orgoglio si accese dentro di lei e, sostenuta da quella, Lily si sentì nelle condizioni per ricambiare con altrettanta intensità lo sguardo ed esclamare irritata: “Spiegami cosa mi vuoi dire, Malfoy,ancora non ho poteri telepatici…” la risposta le uscì più acida di quello che avrebbe voluto, ma qualcosa nel suo tono l’aveva scossa e si sentiva umiliata dal poco rispetto che le stava mostrando. Certo, loro si erano sempre presi in giro e maltrattati a vicenda, ma erano comunque consapevoli di chi avevano di fronte.          
“Robbins” pronunciò a voce bassissima Scorpius. Mammamia, faceva davvero paura…. A Lily vennero quasi i brividi, avrebbe potuto scioglierla tanto veleno c’era in quella parola.             
Lily, contenta di avere una scusa per distogliere lo sguardo da quelle iridi, si voltò impercettibilmente verso il gruppo rimasto dietro di lei.
James era chiaramente a pochi passi dal fiondarsi verso di loro, probabilmente trattenuto solo dalla voce pacifica di Albus, di fianco a lui, e Frankie sembrava avere lo stesso livello di autocontrollo, ma Lily non si soffermò a osservare loro, quanto la coppia vicina.
Daniel era ben lontano dal godersi una tranquilla giornata accanto a Rose, ma teneva gli occhi ben piantati verso di lei, e, le sembrava, anche in maniera piuttosto possessiva.
Inutile dire che Rose non era calcolata affatto.
Lily imprecò sottovoce. Cosa faceva quel cretino di Robbins? Perché non guardava Rose? Perché non stava con Rose? Perché non sorrideva a Rose? Perché rivolgeva tutte queste attenzioni a lei?!?!
Ma Lily l’avrebbe rovinato. Oh, sì. Senza alcun rimpianto.
Avanzò a passo marziale verso la coppia, non degnando di uno sguardo tutti gli altri che la fissavano e disse unicamente rivolta a Rose (il bastardo non l’avrebbe mai più guardato in faccia): “Ma cosa state qui ad aspettare noi? Andate, andate..” fece gesticolando con le mani, fingendosi amichevole.
Rosie si aprì immediatamente in un sorriso sincero e stava per rispondere ma fu interrotta dal coglione Robbins che si affrettò a dire: “No, no, non c’è problema…”
Lily girò lentamente la testa di novanta gradi e fulminò Robbins con lo sguardo. Lui non fece una piega.
“Ho detto. Che è meglio. Se non ci aspettate”. Chiunque dotato di un normale livello di autoconservazione avrebbe capito che era meglio non mettersi a discutere, ma a quanto pareva Robbins aveva voglia di prendere una lunga serie di legnate.
“Ma….”
Se era quello il suo desiderio Lily si sarebbe affrettata ad accontentarlo, ma prima il bastardo sarebbe uscito Rose, che gli piacesse o meno.
Bisognava trovare una scusa. E in fretta.
“Oh non pensate a me. Io ho già promesso di uscire con…”
Merda. Con chi? Famiglia? Non abbastanza convincente. Amici? Ma se ci stava tutti i giorni!
Un nome! Un nome un nome un nome un nome!
“… con Malfoy”.
Merda! Era nella merda!
Un nome a caso, chi diavolo poteva essere se non Malfoy! Lily, fottiti!
“COSA?!?!” erano stati più o meno tutti i presenti a uscirsene con quell’esclamazione. James Frankie Hugo Denise Bella Robbins Rosie Zabini Nott. Gli unici rimasti zitti erano stati Scorpius e Aslan, il suo amico greco. Il primo ammutolito dalla sorpresa, il secondo interessato.

Oh Cazzo.
Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!

Le occorse un grosso sforzo di volontà per impedirsi di fuggire a gambe levate, o per lo meno di infilare la testa nella terra, modalità struzzo.
I Serpeverde e i Grifondoro la guardavano come se fosse scema.
Silenzio.
Qualsiasi persona le sarebbe potuta venire in mente, qualsiasi, dannazione!
Aspettò in silenzio che Malfoy le desse dell’idiota sognatrice. Non aveva il coraggio di voltarsi verso di lui. Non ancora.
“Già. Io e la Potter abbiamo preso una punizione insieme ieri con la McGranitt. Siamo già in ritardo”.
Cos……?

E questa da dove gli era uscita? Colossale cazzata.
La Potter si girò di scatto verso di lui, gli occhi praticamente fuori dalle orbite. Un sospiro collettivo accompagnò immediatamente le parole di Scorpius.
Ovvio che fosse una punizione. Potter e Malfoy non avrebbero mai potuto frequentarsi come una normale coppia, era fuori da ogni regola, fuori da ogni moralità. Era semplicemente impossibile.
“Quand’è che hai preso un’altra punizione Lily?” fece Hugo, sollevato.
“Sì, Scorpius, neanche tu ce l’hai detto!” contribuì Damian.
Lily gli lanciò un’occhiata fulminea prima di rispondere: “Ehm… il fatto è che ieri notte la McGranitt ci ha beccato fuori dal letto e…”
“… era così tardi che mi sono scordato e…”
“… mi sono ricordata solo ora”.
Lily era solo lievemente arrossita, Scorpius invece lanciò un’occhiata a Aslan. Aveva lo sguardo divertito, aveva capito ogni cosa, sarebbe stato un inferno una volta soli.
Lily ora si era avvicinata ai fratelli e Frankie le stava sussurrando qualcosa all’orecchio che sembrava molto simile a: non mi fido a lasciarti sola con lui. L’impressione fu confermata dall’annuire di James. A Scorpius venne una gran voglia di fare una fattura a quel ragazzetto idiota coi capelli ricci.
“Andiamo Potter, non mi va di perdere punti perché mi fai fare tardi”.
Lily alzò di scatto la testa e affilò lo sguardo: “Non mi provocare Malfoy, d’altra parte è solo colpa tua se sono finita in punizione”. Chi l’avrebbe mai detto, era davvero brava a recitare. Quasi quanto lui.
“Ammettilo, Potter. Non vedevi l’ora di passare un intero pomeriggio con me, vero?” sarcastico come da copione. Blaise ridacchiò dietro di lui e Damian sorrise.
Ecco, già Lily si irritava: strinse i pugni e ridusse gli occhi a due fessure.
Fantastico. Come poteva incazzarsi anche se litigavano per finta? Probabilmente quella l’impetuosità ce l’aveva nel sangue, nel DNA. Chissà che sensazione doveva essere fare l’amore con lei…
Oddio. Zitto cervello! Che cazzo ti passa per la testa?!?!
“Malfoy, se quando torno mia sorella non è esattamente come ora ti spezzo le gambe, chiaro?” questo era il fratellone. Se solo avesse saputo cosa pensava un secondo prima…
“Simpatico come al solito Potter. Sarebbe carino vederti mentre ci provi…” Scorpius sghignazzò.
James fece scrocchiare le nocche, ma Lily lo fermò, gli sussurrò qualcosa e tornò a passo svelto verso Scorpius, lo afferrò per la maglietta e cominciò ad incamminarsi verso il castello.
Aspettò che si fossero allontanati un poco prima di ricominciare a provocarla.
“Ehi… ehi… calma piccola Potter, sei così impaziente di stare da sola con me?”
Lei si girò di scatto e ignorandolo domandò: “Cos’ era quello, Malfoy?!”
“Quello cosa?”
“Quella balla. Quella balla colossale che mi ha salvata!”
Scorpius sghignazzò, “Beh, sembravi in difficoltà… sei davvero riuscita a stupirmi oggi, Potter. Uscire con me…”
“Perché ti sei dato la pena di mentire?”
“Cosa avrei dovuto fare?”
“Avresti potuto dire che mi ero inventata tutto!” dalla sua faccia, Scorpius capì che lei si aspettava proprio quello. Scorpius si infilò le mani in tasca e si strinse nelle spalle.
“Non avevo molta voglia di andare ad Hogsmaede…”
“Come? Il grande Scorpius Malfoy perde un’occasione per farsi idolatrare dal mondo?!” ora aveva inarcato un sopracciglio e lo guardava interrogativa.
“Mmm… sai, capita anche ai migliori di stancarsi di stare sempre al centro dell’attenzione”.
Lei alzò gli occhi al cielo e ripresero a camminare. Procedettero in silenzio per un poco, Lily si girò e aguzzò lo sguardo, anche se erano ormai lontani, Rose e Robbins erano chiaramente soli. La vide sospirare di sollievo.
“Mi togli una curiosità, Potter?”
“Mmm?”
“Se Robbins è davvero un coglione come abbiamo appurato, perché vuoi comunque farlo uscire con la Weasley?” lei si voltò a osservarlo sorpresa, probabilmente chiedendosi perché gli interessasse una cosa del genere.
“E a te cosa cambia?”
“Mi chiedevo se è solo questione di orgoglio per la scommessa o…?”
Lei ridacchiò e disse ironica, “Come ti ho già spiegato innumerevoli volte, Malfoy, il mondo non gira sempre intorno a te, ma forse il tuo piccolo e unico neurone non riesce a comprendere questo difficile concetto”.
“Ma il mondo gira intorno a me, Potter” rise al suo sguardo scioccato. “Se davvero non riguarda me, cosa che comunque stento a credere,” sorrise nel vederla alzare gli occhi al cielo, “allora perché li fai uscire insieme?”
Lily esitò un attimo prima di rispondere: “Rose ci teneva moltissimo, non mi andava di rovinarle il momento. Spero solo che si accorga di quanto è idiota entro oggi”.
“Non lo farà”.
“Cosa?”
“Non si accorgerà che è un’idiota”.
“Perché?” chiese stupita.
“Di un po’, Potter, ma ce li hai, gli occhi, o fai solo finta? Vedi me, e Blaise, e anche tuo fratello? Le ragazze sanno benissimo che a noi non interessa una storia seria, eppure non possono fare a meno di sbavarci dietro, e sperare in un miracolo…” ridacchiò, “guarda Damian invece, lui è dieci volte più affidabile di noi e fisicamente non può invidiarci niente, eppure… non puoi farci niente, Potter: alla donna piace sempre e solo lo stronzo. Magari poi si sposerà con il bravo ragazzo secchione, ma rimarranno sempre innamorate del più bastardo”.
Lei lo osservò come se fosse scemo e poi scoppiò in una sonora risata che lo fece rimanere interdetto.
“E questa filosofia di vita da dove sbuca, Malfoy? Comunque non paragonare te e Zabini a James, non è proprio la stessa cosa”.
“Non sarai leggermente di parte, Potter?”
“Lui non è stronzo come voi”.
“E’ comunque la persona più irritante che io conosca. Dovresti dargli un sedativo ogni tanto, sai?”
“Ma se sei tu che lo provochi sempre!”
“Io?!? E lui ti sembra pacifico? Malfoy, se quando torno mia sorella non è esattamente come ora ti spezzo le gambe, chiaro? Andiamo…” disse facendogli il verso.
“Se la smettessi di far sempre battute su di me, lui la smetterebbe di reagire in questo modo”.
“Se lui la smettesse di prendersela per ogni cosa che dico anche se è chiaramente una provocazione, vivrebbe molto meglio!”
“Diciamo che ti piace solo farlo arrabbiare…”
“Ah, ma se la prende così tanto! È troppo divertente!”
“Non è divertente”.
“Non lo è?”
“No”.
“Sono gusti”.
Stavano davvero chiacchierando? Come se niente fosse? Loro?
Certo, ogni due parole c’era un insulto o una presa in giro, ma si poteva comunque definire un “dialogo civile”. Sbalorditivo. Più di quanto Scorpius si potesse aspettare.
Senza accorgersi, erano arrivati al corridoio dove le loro strade si separavano, una scala portava ai sotterranei, l’altra alla torre di Grifondoro.
“Bene. Malfoy, ti devo salutare, grazie ancora per…” Lily si era girata, ma nel momento in cui aveva cominciato ad avviarsi per la propria Sala Comune, Scorpius l’aveva afferrata per la maglietta.
“Niente da fare, Potter”.

Cosa?
“Hai detto ai tuoi amici che avevamo una punizione, ora se torni in Sala Comune ti vedono quelli che non sono andati a Hogsmaede, e prima o poi verrà fuori la balla che abbiamo detto. Ti proibisco di andarci”.
Maledizione. A questo non aveva pensato.
Un sorrisino ironico illuminò il viso di Scorpius, “E dato che a causa tua ho rinunciato a un’uscita ad Hogsmaede dovrai riuscire ad intrattenermi, Potter”. Sbagliava o c’era una sottile vena maliziosa nella sua voce?
“Andare in giro con te?!?” Lily fece una faccia inorridita, “Io ho una reputazione da difendere, Malfoy”.




Si, non sono morta!!!
eccomi qui con questo capitolo che doveva essere importante e invece è venuto alquanto stupido. ma vabbé.
non so voi, ma io lunedì ricomincio la scuola quindi prendetelo come un augurio di buon inizio per tutti!
Bacioni!
un grazie a Strabilius che ha lasciato una recensione e un abbraccio a mayetta che continua imperterrita a recensire!
grazie!

Tugs**

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Tugs