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Autore: Perviglia    11/09/2010    4 recensioni
Questa mia fan fiction è un omaggio al fantastico telefilm che è Veronica Mars, che però mi ha un po' deluso in quanto a finale, perchè di finale proprio non si può parlare!>.<
E', o meglio...dovrebbe essere, una sorte di quarta stagione con tanto di degno finale, se mai lo raggiungerò un finale!XD
Non voglio anticipare nulla, ma ne vedrete delle belle e anche delle brutte, molto brutte!u.u
Care personcine adorate, vi prego recensite!!^.^
G.
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Toc.Toc.Toc.
-Veronica!- esclamò la voce di Mac spalancando la porta, -Hai già scoperto qualcosa?- domandò stupita.
La biondina si fece largo nella stanza.-Veramente no, stavo per andare a casa, sono passata solo per chiederti una cosa...- si guardò intorno con aria smarrita, -Non c'è Parker?-
Mac richiuse la porta alle sue spalle e guardò l'amica dubbiosa.-E'...questo che mi dovevi chiedere?-
-Non esattamente...allora, non c'è Parker?-
La mora fece cenno di no con la testa e si sedetta alla scrivania riprendendo a fare qualsiasi cosa stesse facendo prima.
-Vi andrebbe di venire ad una festa giovedì sera?A te e Parker intendo.-
-Beh, Parker sicuramente...io...può darsi.Che festa?-
Veronica sedette sul letto dell'amica dando un occhiata all'orologio da polso.Erano gia le sette e trenta e sicuramente suo padre la stava aspettando per la cena.-Una festa "proibita" nei dormitori maschili.E se ti può consolare non sarai l'unica a trovarti in un imbarazzante triangolo tuMaxeBronson.Ci saremo anche ioLoganPiz a tenervi compagnia.E...Dick e Wallace.Okey, quest'ultima coppia sarebbe da rivedere, ma si può fare!-
Mac ci pensò su qualche secondo.-Va bene!-
-Va bene?-
L'amica annuì.-Ehi, tra le due sei tu quella asociale!- protestò.
-Okey, hai vinto!Ti passo a prendere io verso le dieci...ma credo che ci vedremo prima se riesco a scoprire qualcosa del tuo filmino...ehm...filmato.-
-Certo, certo..."filmato"!Vai Veronica o ti ci butto fuori io!Devi smetterla di fare queste battutine!-
-Mi arrendo!- esclamò la detedtive abbandonando la stanza.-Ci si sente!-

-Papà?Sono io Veronica.Sì, scusa per il ritardo.No, non sono nei guai!Arrivo subito, sono in auto...ciao!-
La ragazza ricacciò il cellulare in fondo alla borsa e si concentrò sulla guida.Questo almeno per un minuto scarso.
-Papà, ho detto che sto arrivando!-
-Mmm...Veronica?-
-Dick?-
La ragazza rimase interdetta per qualche secondo.
-Così sembra!-
-Scusa, credevo che fossi mio padre...se stai passando in rassegna i numeri sul tuo cellulare per invitare la gente alla festa stai pure tranquillo...Mi ha già avvisata Logan.-
-No.Non si tratta di questo.Avrei bisogno di te...come detective.-
-Oh...beh, ho già un altro caso per le mani il quale tra l'altro sto leggermente ignorando, quindi non so se avrò tempo per te, ma dimmi pure.-
-E' una questione leggermente...delicata.E' davvero importante Veronica.-
-Va bene, vedrò cosa posso fare.-
-Incontriamoci adesso nella mia suite al Neptune Grand.-
-Uhm...va bene, mi hai convinta.Arrivo!-
-So essere persuasivo!-
La ragazza compose il numero di suo padre per la seconda volta in meno che cinque minuti.
-Papà, sono di nuovo io.-
-Tesoro, il polpettone si raffredda!- protestò Keith.
-Mi dispiace, ma credo che il polpettone dovrà essere mangiato solo da te.-
-Non ci sei per cena?-
Veronica sbuffò.Il polpettone di suo padre era famoso per essere il migliore.-No, mi dispiace.Un imprevisto.Credo che cenerò al Neptune Grand, se mi cerchi sono là.-
Keith tacque qualche istante, nell'attesta che fosse la figlia a dargli spiegazioni, ma ciò non avvenne.-Logan?-domandò quindi.
-No.Dick.- ammise la ragazza.
Adesso quell'uomo era seriamente preoccupato e confuso.-Veronica, come me lo spideghi?Adesso tu...- ma la ragazza si affrettò a interromperlo:-No, no...si tratta di lavoro, mi ha chiesto di dargli una mano con un caso.Ora ti devo salutare, scusa.-
-Va bene.Ciao Veronica!- disse chiudendo la telefonata Keith.

Le porte dell'ascensore si aprirono e Veronica ebbe una strana fitta nel rivedere quel corridoio così conosciuto e percorso tante volte in passato.Fece un profondo respiro, come per prendere coraggio e raggiunse LA porta.Il pugno alzato, esitante.
Toc.Toc.Toc.
Logan infilò la camicia, lasciandola aperta sul petto e si affrettò ad aprire la porta.
-Veronica.Non riesci proprio a starmi lontana.- osservò il ragazzo.
La biondina indugiò qualche secondo sul suo fisico.Quanto le mancava quel corpo.
-C'è Dick?- domandò lei.
Logan si fece da parte indicando a Veronica di entrare.-Veronica...non fingere che non volessi vedermi.Comunque Dick lo cerchi nel posto sbagliato.-
La ragazza lo seguì all'interno.-Mi ha detto di venire qui perchè mi doveva parlare, quindi immagino stia arrivando.Dispiace se lo aspetto o avevi altri programmi?- lo punzecchiò lei sedendosi sul divano come fosse perfettamente a suo agio.Fatto, tra l'altro, assolutamente falso.La biondina si sentiva a disagio e non riusciva a spiegarselo.
-Accomodati.- rispose il ragazzo con sarcasmo notando che Veronica non aveva certo aspettato un suo invito ufficiale.Sparì oltre la porta della sua camera, alla ricerca delle sue scarpe.Diede una svelta occhiata all'orologio.Mel non glielo avrebbe perdonato facilmente.Era in ritardo di circa venti minuti.Veronica lo seguì silenziosamente osservandolo di spalle, senza che lui si accorgesse della sua presenza.Si appoggiò allo stipite della porta e domandò:-Vai da qualche parte?-
Logan si voltò di scatto.-No.Nessun posto in particolare.- mentì lui.
Perchè?Perchè non le ho detto la verità?Sarebbe stato più semplice."Sì Veronica, sto andando a conoscere i genitori della mia fidanzata, quindi se ti levi dai piedi...".
Ma non riuscì a terminare la frase neanche tra i suoi pensieri, perfettamente consapevole che non glielo avrebbe mai rivelato.
-Allora, come si chiama Lei?-
Logan la fissò.Il suo sguardo la penetrò, guardandola dentro, ferendola.
Perchè me lo chiedi Veronica?Perchè lo vuoi tanto sapere?Non ti dovrebbe importare più nulla di me, hai fatto la tua scelta.
-Melanie.-
Silenzio.
-Bel nome.- commentò Lei.
Logan alzò gli occhi incontrando il suo sguardo.Veronica era una bravissima bugiarda.Ma non quando parlava con lui o di lui.Era l'unico in grado di metterla in difficoltà.L'unico in grado di vedere la vera Veronica.La Veronica fragile e sensibile.La Veronica senza quella maschera.La suaVeronica.
-Stai mentendo.- la smascherò lui.
Lei sorrise nervosamente.-Era per essere gentile.- precisò.
Logan si avvicinò alla ragazza.La guardò negli occhi.La vide per la prima volta dopo tanto tempo veramente.
-Veronica, perchè mi fai questo?Perchè ti interessa?Perchè ancora ti interesso?-
La ragazza indugiò qualche secondo.Non riuscì a dire nulla.
Logan ridusse nuovamente la distanza tra loro.A separarli un respiro.
-Ti prego Veronica.Lo devo sapere.Tu mi hai lasciato.Tu hai fatto la tua scelta.Tu hai deciso di partire senza richiamarmi.Adesso, ti prego, fammi andare avanti.Io...devo andare avanti.Lo sappiamo entrambi che non cambierò.Non sarò mai come tu mi vuoi e questo senso di inadeguatezza mi ha distrutto.Mi rimane da chiedermi come ci feriremo questa volta.E mi dispiace.Lo sai e lo so che tra di noi sarà sempre così difficile, così doloroso.Quindi Veronica, perchè non la facciamo finita qua, adesso, come avremmo dovuto fare tanto tempo fa?Perchè?- e in quelle parole tutto il suo dolore.
-Io...non lo so.Immagino che sia perchè di te mi importa.Semplicemente.-
Le lacrime iniziavano a pungerle dietro agli occhi come tanti spilli, ma lei le respinse.Lacrime che non avrebbe versato.Il ragazzo la guardò per qualche istante ancora.Sì.Era la sua Veronica.La Veronica che lo aveva amato.
Accadde tutto in modo confuso.Le labbra di lui furono su quelle di lei.Fu un bacio dolce, lento.
Silenzioso.
Come il loro dolore.Come il loro amore.Come il loro odio.
Le loro labbra si divisero.Logan la guardò per qualche secondo.La vide.
Indugiò.Sapeva di amarla, ma non sapeva se lei lo amava.E aveva già sofferto così tanto lui.Aveva già odiato tanto.Aveva versato troppo lacrime e tirato troppi pugni.Aveva urlato il suo nome con disprezzo, aveva guardato il suo viso con disgusto.Ma ogni volta ci ricadeva.E adesso era stufo.Avrebbero continuato a ferirsi a vicenda.
E nonostante tutto lui l'amava.E non poteva farci nulla se ogni volta quella trappola mortale chiamata Veronica lo tirava dentro con tutte le sue forze.Si chinò sul suo volto triste e bagnato e la baciò.La baciò come tanto -troppo- tempo fa.La baciò con amore, passione, nostalgia, odio, rimorso.La baciò, ed era troppo perso per essere salvato.Troppo innamorato per pentirsi di quel bacio.
E lei ricambiò.Per quel breve attimo fu tutto perfetto come non era mai stato.
Così sbagliato da sembrare giusto.Anzi, perfetto.
Il ragazzo raccolse il volto di lei tra le mani.Lei gli circondo il collo, alzandosi sulle punte dei piedi e appoggiandosi al muro alle sue spalle.Ma quel breve attimo terminò e in quel momento Logan pensò che la sua vita era questo: un susseguirsi di attimi, perchè tra tanti anni sarebbero stati veramente pochi i momenti che avrebbe voluto ricordare.E quelli avrebbero senza dubbio contenuto tutti Veronica.Avrebbe dovuto costruirci un bel collage tralasciando alcuni -molti- pezzi.
La biondina si allontanò di qulache centimetro da lui.Abbassò lo sguardo, schiuse la bocca come per dire qualcosa, ma Logan la precedette.Non voleva che anche quell'istante finisse tra quelli da scartare.Non era sicuro delle parole che avrebbe voluto dire Veronica, ma non avrebbe rischiato, non le avrebbe permesso di rovinare tutto.
-Scusa.- le bisbigliò all'orecchio.Le diede un breve ma tenero bacio sulla fronte, come era solito fare quando stavano ancora insieme e si allontanò.Uscì dalla suite e l'abbandonò come aveva fatto tante altre volte.Scappava per non soffrire.Scappava nonostante sapesse che avrebbe sofferto.Schiacciò ripetutamente il bottone per chiamare l'ascensore che finalmente arrivò, e aprendosi gli presentò di fronte il volto pensieroso del suo amico Dick.
-Ehi, Logan...Veronica è già arrivata?- domandò incosapevole di ciò che era appena accaduto con la sua voce perennemente spensierata.
Il ragazzo fece un respiro profondo obbligandosi a trattenere le lacrime.Annuì.-Già da un po'.-
  
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