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Autore: Arial    12/09/2010    3 recensioni
Un'anima che non ha più niente da dire né soprattutto alcuna voglia di ascoltare mette fine alla sua vita. Purtroppo, il mondo dall'altra parte non è quello che si era aspettato.
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Perché l’ha fatto

 

 

«Perché l’ha fatto?»

Già, la grande domanda. Non credete che se avessi voluto metterne a parte voialtri, avrei lasciato un fottuto biglietto?

Inoltre, ad essere completamente sincera, non saprei spiegarlo neppure a me stessa.

So solo che all’improvviso l’idea di far fuori tutte le compresse segrete di mia madre mi è sembrata terribilmente allettante, quasi certamente la migliore mai concepita dalla mia testolina.

Intuizioni tanto brillanti non possono essere lasciate intentate e così… Beh, perché annoiarvi col grottesco racconto dei miei ultimi istanti? Vi interessa dei tremendi crampi che mi squassavano l’addome o dei violenti conati che mi hanno tenuto compagnia fino alla fine? Probabilmente sì, ma io non sono qui per appagare le vostre voyeuristiche brame. Sono qui per avvisarvi: non fatelo.

Vi augurate forse un’accecante luce bianca e un’immensa sensazione di benessere e pace? Esistono ottime droghe per quelle. Non chiedetemi quali però: non sono mai stata troppo dentro questo genere di cose… Cosa? Siete fra coloro i quali si aspettano una “calda” accoglienza? Fuoco, fiamme e zolfo che cuociano a puntino la vostra anima peccatrice? Affascinante, ma siete fuori strada.

La verità è che non cambia un cazzo di nulla. La vostra anima peccatrice resta esattamente dove l’avevate lasciata, tranne che ora il suo involucro è un corpo freddo e chiazzato di vomito.

Una splendida prospettiva, no?

Non so se sarebbe corretto definirla un’orrenda, spietata e creativa forma di contrappasso, posso solo assicurarvi che è uno schifo. Immaginate il vostro corpo violato e sezionato per assicurare alla società che la vostra morte non sia il frutto di un efferato crimine, ma l’unica soluzione cui sia approdato un cervello a corrente alternata; immaginatevi avvolti in un elegante e sobrio completo, trattati con cosmetici e prodotti chimici atti a coprire il tanfo e la decomposizione.

Fatto? Non è abbastanza.

Pensate alla vostra veglia funebre: pianti, sussurri, piccole maldicenze. E voi lì, in prima fila, a godervi lo spettacolo dal posto d’onore. Ancora non siete soddisfatti?

Provate a figurarvi il silenzioso e lento corteo che vi accompagna nel vostro ultimo viaggio, la lunga e tediosa omelia di un sacerdote che di voi non conosceva un cazzo e dell’aldilà ancora meno: i verdi pascoli saranno quelli dove bruca quella vacca di tua madre, bifolco!

Riuscite a sentire i sordi tonfi della terra che batte sul feretro, i rumori esterni sempre più attutiti e distanti? Forse dopotutto non siete così tardi, ma c’è un’ultima cosa di cui voglio avvertirvi: non disprezzate le voci del mondo, non temete le grida dei dannati, non guardate con condiscendenza coloro che sognano i cori degli angeli. Potreste pentirvene quando, tre metri sotto terra, tutto ciò che vi circonda è silenzio…

 

 

 

Note: Storia scritta per un concorso sul tema del Silenzio. Questa è solo una delle interpretazioni che ne ho dato… Sì, ho scritto più storie XD

Che dire? Qualche mese fa, mi sembra funzionasse, ora decisamente no. Vorrei però migliorarmi con questo genere di storie, quindi critiche e perplessità sono bene accette! Ciao ^^

   
 
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