«Perché l’ha
fatto?»
Già, la grande domanda.
Non credete che se avessi voluto metterne a parte voialtri, avrei lasciato un
fottuto biglietto?
Inoltre, ad essere completamente
sincera, non saprei spiegarlo neppure a me stessa.
So solo che all’improvviso
l’idea di far fuori tutte le compresse segrete di
mia madre mi è sembrata terribilmente allettante, quasi certamente la
migliore mai concepita dalla mia testolina.
Intuizioni
tanto brillanti non possono essere lasciate intentate e
così… Beh, perché annoiarvi col grottesco racconto dei miei
ultimi istanti? Vi interessa dei tremendi crampi che mi squassavano
l’addome o dei violenti conati che mi hanno tenuto compagnia fino alla
fine? Probabilmente sì, ma io non sono qui per appagare le vostre
voyeuristiche brame. Sono qui per avvisarvi: non fatelo.
Vi augurate forse
un’accecante luce bianca e un’immensa sensazione di benessere e
pace? Esistono ottime droghe per quelle. Non chiedetemi quali però: non sono
mai stata troppo dentro questo genere di cose… Cosa? Siete fra coloro i
quali si aspettano una “calda” accoglienza? Fuoco, fiamme e zolfo
che cuociano a puntino la vostra anima peccatrice? Affascinante, ma siete fuori
strada.
La verità è che non
cambia un cazzo di nulla. La vostra anima peccatrice resta esattamente dove
l’avevate lasciata, tranne che ora il suo involucro è un corpo
freddo e chiazzato di vomito.
Una splendida prospettiva, no?
Non so se sarebbe corretto
definirla un’orrenda, spietata e creativa forma di contrappasso, posso
solo assicurarvi che è uno schifo. Immaginate il vostro corpo violato e
sezionato per assicurare alla società che la vostra morte non sia il
frutto di un efferato crimine, ma l’unica soluzione cui sia approdato un
cervello a corrente alternata; immaginatevi avvolti in un elegante e sobrio
completo, trattati con cosmetici e prodotti chimici atti a coprire il tanfo e
la decomposizione.
Fatto? Non è abbastanza.
Pensate alla vostra veglia
funebre: pianti, sussurri, piccole maldicenze. E voi lì, in prima fila,
a godervi lo spettacolo dal posto d’onore. Ancora non siete soddisfatti?
Provate a figurarvi il silenzioso
e lento corteo che vi accompagna nel vostro ultimo viaggio, la lunga e tediosa
omelia di un sacerdote che di voi non conosceva un cazzo e
dell’aldilà ancora meno: i verdi pascoli saranno quelli dove bruca
quella vacca di tua madre, bifolco!
Riuscite a sentire i sordi tonfi
della terra che batte sul feretro, i rumori esterni sempre più attutiti
e distanti? Forse dopotutto non siete così tardi, ma c’è
un’ultima cosa di cui voglio avvertirvi: non disprezzate le voci del
mondo, non temete le grida dei dannati, non guardate con condiscendenza coloro
che sognano i cori degli angeli. Potreste pentirvene quando, tre metri sotto
terra, tutto ciò che vi circonda è silenzio…
Note: Storia scritta
per un concorso sul tema del Silenzio. Questa è solo una delle interpretazioni
che ne ho dato… Sì, ho scritto più storie XD
Che dire? Qualche mese fa, mi sembra funzionasse, ora decisamente no. Vorrei però migliorarmi con questo genere di storie, quindi critiche e perplessità sono bene accette! Ciao ^^