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Autore: Ezrebet    12/09/2010    0 recensioni
Rivisitazione della famigerata 6° Stagione. Che cosa sarebbe successo se Buffy avesse compreso la sofferenza di una sanguinario vampiro?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I

Willow la fissava da un po’ senza parlare. Buffy non riusciva a capire che cosa le passasse per la testa, ma forse, con un piccolo sforzo, l’avrebbe anche capito. E’ che non voleva proprio farlo. L’idea che lei, la sua migliore amica di sempre, le sbattesse in faccia con la sua logica ferrea, l’assurdità della sua scelta, la spaventava. E sapeva che l’avrebbe fatto, perché Willow agiva sempre pensando alla soluzione migliore, più logica da sostenere.. e di certo, la decisione di tenere Spike vicino per sempre non era una di queste.

“E tu lo ami” sussurrò con espressione seria. Al suo assenso, Willow alzò le spalle dicendo “Che vuoi che ti dica, Buffy. Oh, si, potrei dirti che in questo modo passerai la vita a chiederti se il tuo amore succhia il sangue in giro quando tu non ci sei perché il suo chip è andato in tilt, o forse potrei rammentarti che lui non morirà mai a meno che qualcuno non gli ficchi un paletto nel cuore o gli dia fuoco.. In verità, Buffy, io ti invidio” le prese una mano e la strinse “Ti invidio per il tuo coraggio”.

Buffy spalancò gli occhi, travolta da un immenso senso di gratitudine per quella totale ed altrettanto insperata comprensione. Stava per parlare, ma l’amica riprese “E’ proprio da te scegliere la strada più difficile per il semplice motivo che è la migliore. Che razza di vita sarebbe la tua se rinunciassi a ciò che vuoi e che ti farà felice per sempre?”.

Tutto quello che avrebbe voluto dirle le si spense in gola, mentre la abbracciava stretta.

Fu Willow a staccarsi da lei. La guardò intensamente e disse “E’ il tramonto. Credo che qualcuno ti stia già aspettando.. a proposito, dove sta? La sua cripta è fuori uso, a quanto ho saputo”.

“E’ in un appartamento, in città. Dove stava Riley quando abitava a Sunnydale..”.

“E Riley gli ha prestato casa sua..?” la ragazza strabuzzò gli occhi, ma Buffy scosse la testa “Ma no. Avevo ancora le chiavi e così..”.

Prima di uscire dalla stanza dell’amica, Buffy le disse “Ti prego, non parlarne con nessuno. Non ancora. Ho bisogno di tempo..”. Willow fece un cenno della mano “Non devi neanche dirlo. Sarò la tomba dei tuoi segreti”.

Arrivò all’appartamento mezz’ora dopo. Trovò Spike in piedi, nella penombra della stanza. Gli andò vicino e senza una parola lo abbracciò, lasciandosi cullare da lui. Alzò la testa e lo guardò negli occhi “Vuoi uscire con me?”.

“In pattuglia, vuoi dire? Ma certo. Non c’è niente di meglio che un po’ di esercizio..” la prese per mano e la trascinò verso la porta, ma Buffy lo trattenne “No. Non intendevo in pattuglia. Almeno, non ancora. Guardami” lasciò la presa e fece una piccola giravolta “Che cosa vedi?”.

Spike la osservò un momento, poi disse “Una bellissima ragazza. La mia ragazza..” stava per riprenderla per incontrare le sue labbra, ma lei lo respinse “Avanti.. Non vedi? Guarda! Non vorrai dirmi che sono stata gran parte del pomeriggio davanti allo specchio per niente”.

Così, il vampiro tornò a osservarla e finalmente notò la minigonna scura, il top pieno di lustrini, la giacca di pelle, gli stivali.. Poi, la guardò negli occhi, incerto “Vuoi dire che.. intendi uscire con me? Proprio uscire e andare a..”.

“Non so, a ballare? O a cena fuori, o al cinema.. non so, hai qualcos’altro da proporre?”.

Il silenzio che li avvolse era di pietra. Spike la fissava, improvvisamente muto, Buffy faceva altrettanto, sull’orlo di una crisi. Non aveva messo in conto una reazione di questo genere da parte sua.. ma forse aveva sbagliato, era stata estemporanea, non avrebbe dovuto seguire il suo istinto ma fare qualcosa di più ragionevole. In fondo, solo due sere fa gli aveva dato il benservito..

“Okay” sussurrò Spike “Ok. Usciamo”.

La prese per mano e un attimo dopo erano fuori e passeggiavano in direzione del Bronze.

“Hai pensato che potrebbero esserci i tuoi amici?” le chiese camminandole accanto “ E che avranno sicuramente qualcosa da dire su.. su questa faccenda..” la guardò perplesso “Che potrebbe scapparci una zuffa, o parole grosse, o qualcuno che vuole infilarmi un paletto nel cuore..”.

“Che importa? Tu sei con me” si strinse al suo braccio “E dovranno farci l’abitudine.. e poi” abbassò lo sguardo “Stasera sono andati tutti al cinema a vedere non so che film..” si fermò. Voleva giustificarsi, e così disse “E’ che.. che mi ci vorrà un po’ di tempo a far digerire loro la nostra.. relazione..”.

Sentire dalla sua bocca quelle parole che desiderava da mesi, ormai, fu la sola cosa che colpì Spike. Non gli importava niente di quelli della gang, gli importava di Buffy e lei lo voleva vicino..

La abbracciò stretta e le sussurrò “Andiamo. Non abbiamo tutto il tempo del mondo, dal momento che all’alba potrei trasformarmi in polvere nel vento e diventare del tutto inutile..”.

E ballarono insieme, per gran parte della notte, stringendosi come mai prima. Buffy sembrava fatta apposta per aderire al corpo di lui e lasciarsi cullare dal ritmo sensuale della musica…

II

“Ti dico che erano loro”.

La voce di Anya riempiva la stanza intera. Xander la guardava mezzo addormentato dalla poltrona, incerto se lanciarle un cuscino o una pantofola.. Poi si pentiva subito di quei pensieri.. Alla fine, stavano per sposarsi e avrebbe dovuto essere più gentile, ma certe volte la sua promessa sposa era veramente insopportabile. Non aveva fatto altro che ripetere la stessa solfa, per tutta la strada mentre tornavano a casa dal cinema.

“Quando hai lasciato a casa Dawn, li ho visti. Buffy e Spike, abbracciati vicino all’albero” ripeteva ancora la ragazza, per niente intenzionata ad andare a letto a dormire. Gli si piazzò davanti con le mani sui fianchi, in posizione d’attacco “Tu puoi anche non crederci, ma io so che cosa ho visto!”.

Xander sospirò “Amore, non è che non ti credo.. Davvero. Solo che forse hai visto una cosa per un'altra. C’era buio, eravamo stanchi e di fretta..”. Ma  Anya scuoteva la testa, sempre più arrabbiata “E’ incredibile che proprio tu, l’uomo che ho deciso di sposare, metta in dubbio ciò che ho visto. Erano loro, abbracciati e si baciavano”.

“Avanti, amore, ma ti sembra una cosa possibile?” si alzò in piedi e la prese per le spalle con fare comprensivo “Sappiamo che Spike ha un’ossessione per Buffy, ma lei non cederà mai alle avances di un morto.. o quasi” le sorrise “Lei vuole..impalettarlo!”.

Anya disse “Non voglio insistere oltre con te.. Non mi piace continuare a litigare.. Alla fine, non m’importa niente di quei due” distolse lo sguardo, nervosa “Perciò, credi quello che vuoi, non intendo convincerti” si liberò dalla sua stretta e si diresse in camera da letto “E ora.. cercherò di dimenticare questa tua.. arroganza..!”.

Rimasto solo in soggiorno, Xander sospirò esausto. Era stanco, aveva dormito per tre quarti del film, aveva riaccompagnato a casa tutti quanti e si era dovuto anche sorbire le lamentele di Anya che aveva creduto di vedere Spike avvinghiato a Buffy dietro l’albero del giardino in Ravello Road.. Porca miseria!

A parte il fatto che era una cosa impossibile, c’era anche l’eventualità che i due stessero in pattuglia.. non sarebbe certo stata una novità. Ma abbracciati.. Scosse la testa e raggiunse Anya in camera.

Si stese accanto a lei e l’abbracciò “Tesoro, dormi?”.

Lei fece un lieve movimento, così lui continuò “Non è che non ti credo. Forse li hai visti, perché no? Sai che vanno spesso in pattuglia insieme. Magari, nell’ombra, hai pensato di… di vederli abbracciati” l’idea lo fece rabbrividire, ma riprese subito “ Ma è assolutamente impossibile. Buffy non si abbasserebbe a tanto. L’ha fatto una volta, cedendo alle avance di Angel, ma era una cosa diversa. Ed è finita. Lui se ne è andato, per sempre. Perciò..” le baciò una spalla e si sistemò tra le lenzuola “.. perciò dormiamo tranquilli, tesoro..”.

Anya non rispose. Rimase a lungo sveglia, nel buio. Era certa di ciò che aveva visto nell’oscurità, era pur sempre un ex demone e i suoi sensi erano molto allenati. Spike abbracciava teneramente Buffy e la baciava sulle labbra, proprio come nei film hollywoodiani. Ammise a se stessa che era stata una scena.. romantica e coinvolgente, ma pur sempre di una Cacciatrice e di un vampiro sanguinario si trattava.

III

Buffy rientrò quasi all’alba. Scivolò in camera sua dalla finestra, come ai vecchi tempi, e s’infilò velocemente nel letto cercando di far meno rumore possibile. Non voleva svegliare Dawn o Willow e dover dare spiegazioni alla sua sorellina. Prima o poi avrebbe fatto entrare Spike e l’avrebbe accolto nel suo letto, come una donna innamorata deve fare.. Ma era ancora presto.

La mattina dopo trovò Willow e Dawn in cucina, intente a preparare frittelle. Dawn la guardò “A che ora sei rientrata ieri dal giro di pattuglia?”.

Lo sguardo d’intesa che corse tra Buffy e Willow non fu colto dalla ragazza, che si affannava sulla padella, in attesa della risposta. Alla fine, Buffy balbettò “Troppo tardi, in verità.. e stamattina sono a pezzi”.

“Allora siediti, che ti servo una leccornia” esclamò Dawn col sorriso sulle labbra.

Soltanto quando fu uscita per andare a scuola, Willow si avvicinò a Buffy con una tazza di caffè e gliela offrì “Altro che frittelle. Sei distrutta..” le sorrise.

“Sono uscita con ..lui” confessò abbassando lo sguardo “Siamo andati al Bronze ed abbiamo ballato per tutta la notte” sospirò “Mi sembra già un’eternità che non lo vedo”.

Willow la guardava sorpresa. Aveva davanti una Buffy che non incontrava da tempo. Pensò a quando si era innamorata sul serio, di Angel, e ricordò che era quello il suo stato d’animo. Buffy innamorata era dolce e tenera, così diversa dalla dura ed implacabile falciatrice di mostri.

“.. perché allora non vai da lui? Non è il tuo giorno libero dal lavoro?” le suggerì accarezzandole una mano “Chiudi bene le tende.. e stai con lui”.

Buffy le rivolse uno sguardo luminoso “Credi.. che potrò farlo?.. E se Giles mi cercasse per gli allenamenti.. e se Xander mi cercasse..”. Ma Willow alzò le spalle “E io che ci sto a fare, qui? A loro ci penserò io, te lo assicuro, e si dovranno accontentare..”.

Un momento dopo, Buffy era scomparsa su per le scale, a prepararsi.

In quel momento qualcuno bussò alla porta. Willow andò ad aprire e si trovò davanti Tara. Arrossì di colpo, trovandosi improvvisamente senza parole.

“Ciao. Vorrei.. vorrei parlare con Buffy, se è in casa” le chiese allora la ragazza, imbarazzata. Solo allora, Willow riuscì a dire qualcosa “Oh, ma certo.. Vieni”.

Si diressero in sala. Nessuna delle due si sedette, ne mostrò di essere a proprio agio.. Fu Tara, alla fine, a sussurrare “Non.. non ti avrò buttata giù dal letto?”.

“No, no.. stavo facendo colazione. E Buffy.. beh, è andata adesso a vestirsi.. sai è il suo giorno libero e ha deciso di passarlo con…” spalancò gli occhi, mordendosi la lingua. Ma Tara abbozzò un sorrisetto “:. Così te ne ha parlato. Certo. Sei la sua migliore amica”.

Le due ragazze si guardarono un momento, poi Willow riprese “Mi ha raccontato di Spike. E di quanto hai fatto per lei”.

“Niente di speciale. Ho dovuto soltanto parlarle e farla riflettere” scosse la testa “E’ incredibile a dirsi, ma alcune persone hanno l’amore a portata di mano e non se ne rendono conto..” alzò lo sguardo e si trovò a fissare Willow. Le sue ultime parole calzavano anche con la loro situazione..

“Tara, io” iniziò Willow, nervosa, ma quella la fermò “So quel che vuoi dire. Possiamo anche parlarne, ma non ora. Ora sono qui per Buffy. Ha bisogno del mio aiuto. Del nostro aiuto”.

Ad interromperle, fu proprio Buffy che scendeva in quel momento. Le andò incontro e l’abbracciò. L’affetto che aveva per lei, che provava da sempre, era aumentato a dismisura da quando l’aveva soccorsa l’altra notte. Le sorrise “Che bello vederti! Ho tante cose da raccontarti..”.

“Beh, a giudicare dal tuo magnifico aspetto, non fatico ad indovinare che cosa sia accaduto”.

Si sedettero sul divano, sotto lo sguardo serio di Willow. Improvvisamente, si sentiva molto più triste di un minuto prima. Aveva davanti agli occhi l’oggetto del desiderio che tormentava le sue notti da quando era volato via, avrebbe potuto avvicinarsi e prenderla tra le braccia.. ma c’era un muro, tra loro. Incomprensione, paura di illudersi, rancore, rimpianto.. e chi poteva saperlo? Willow sapeva soltanto che stava morendo di desiderio per Tara ed avrebbe dato qualsiasi cosa per averla di nuovo accanto.. Si trovò a pensare che forse, proprio questo era lo stato d’animo che aveva oppresso Spike per tutti quei mesi, quando Buffy lo respingeva, quando se ne è andata, quando lo ignorava.. Si sentì immediatamente vicina al vampiro, in modo totale, e fu uno choc .

Forse avere un’anima significa nient’altro che questo.  Tutto questo dolore, questa paura del futuro senza l’amore.. e la senti, quando una mano d’acciaio la stringe per strappartela via.

“Sono venuta per parlarti, Buffy” fece Tara guardandola seria “Tu mi hai chiesto di indagare sul tuo ritorno e io l’ho fatto, svelandoti che non c’è nulla che non va e che il chip di Spike con te non funzione perché le tue molecole.. beh, ne abbiamo già parlato abbastanza” sorrise “ Ecco. Ho continuato a fare ricerche su quel libro che ho preso al Magic Box e ho trovato un’altra cosa interessante”.

Willow si sedette a sua volta, interessata.. Non sapeva che Tara studiasse da osservatore. Ne aveva la stoffa, a quanto pareva.

“C’è un modo per.. rendere un vampiro umano” fece esitante, come se si aspettasse una valanga di obiezioni. Invece, Buffy continuò a guardarla in silenzio, le braccia incrociate sul petto, come quando si preparava per affrontare un qualche demone perverso sputato fuori dall’inferno. Così, la ragazza continuò, scegliendo bene le parole “Vedi, è la Profezia di Shansu”.

Willow spalancò gli occhi “L’ho già sentita..” guardò Buffy “Angel ne parlava”.

“E’ la ragione di vita di Angel” mormorò Buffy, senza mostrare alcuna emozione.

“Può darsi. Ma l’interpretazione che si da normalmente alla Profezia, secondo me è sbagliata” aggiunse subito Tara “Un vampiro tornerà uomo se salverà molte vite, certo, è vero e molto giusto. Ma non è solo così. L’ho avuta tra le mani in originale, un’antica lingua sumera complicata e intraducibile, però io.. io credo di aver capito altre cose..” prese velocemente dalla borsa un quadernino e lo sfogliò “Ecco qui. Ad un certo punto, il testo dice “La salvezza del genere umano salva la creatura sanguinaria della notte, ma non senza amore. Esso ispirerà le sue azioni e la condurrà al sacrificio. Il premio sarà la vita”..” guardò Buffy “Capisci, Buffy? E’ il sacrificio, la chiave”.

La cacciatrice incontrò finalmente il suo sguardo e disse “Sacrificarsi per salvare. Cioè, Spike dovrebbe sacrificare sé stesso per salvare qualcuno ed avrebbe in cambio la vita?”.

Willow corrugò la fronte “Ma si intende la vita vita o la.. vita eterna dell’anima nell’aldilà?”.

Tara scosse la testa “E’ una cosa impossibile da capire. Almeno da questo testo”.

Buffy si alzò in piedi e si voltò verso la finestra, perdendo lo sguardo oltre i vetri. Era assorta e il sorriso di poco prima era sparito dalle sue labbra. Aveva capito benissimo, forse anche prima di Tara o di Willow. Significava che per Spike l’unica via era la morte per gli altri, e una volta fatto, la sua anima riconquistata sarebbe volata in paradiso, come premio per il suo sacrificio.. Lontano da lei…

“Buffy?” la chiamò Willow.

Lei si girò “Significa che salvare l’anima dannata di Spike vorrà dire perderlo”. La sua voce era un sussurro. Voleva mantenersi seria e analitica, come quando preparava un piano contro i mostri, ma non ci stava riuscendo. La rivelazione di Tara la metteva di fronte alla propria coscienza e a quanto aveva da sempre ispirato la sua missione.

“Buffy, in realtà, Spike potrebbe anche non trovarsi mai nella situazione di sacrificarsi per le anime degli umani.. Per ora, non è mai successo.. sai, la Profezia è solo una possibilità che può verificarsi anche in una dimensione diversa dalla nostra..” fece Tara precipitosamente “Magari, a Spike non accadrà mai. Come del resto non è mai accaduto ad Angel”.

Buffy annuì, ma era più che turbata. Certo, forse a Spike un’eventualità del genere non sarebbe mai capitata.. Si diresse alla porta.

“E ora dove stai andando?” la chiamò Willow preoccupata “Da lui..?”.

Ma lei non rispose. No, non poteva andare da Spike, non adesso. Non sarebbe riuscita a nascondergli quanto aveva scoperto.

IV

Spike era sdraiato sulle coperte ma non dormiva. Non riusciva a prendere sonno. Rivedeva come in un’eterna replica tutto quanto era accaduto con Buffy, da quando era risorta a quando l’aveva piantato, a quando era ritornata tra le sue braccia confessandogli i suoi sentimenti.. ogni volta che ci ripensava, il suo cuore, fermo da un secolo e più, sembrava scoppiargli dentro. Era questo l’amore?

La sensazione di calore che avvertiva, così fuori luogo nel suo corpo freddo, era talmente profonda in lui da scombussolarlo. Stentava a crederci.. Forse era soltanto un’illusione. Eppure, sentiva il fuoco dentro. E non era come quando facevano sesso o lottavano all’ultimo sangue.

Si rigirò nel letto e prese a fissare il soffitto. Forse era il chip che l’aveva ridotto così; acciaio e silicone in grado di modificare i suoi comportamenti e farlo innamorare. Se qualcuno glielo avesse strappato via, magari tutto sarebbe tornato come prima.. La sola idea lo turbò profondamente.

 E’ possibile? Può un congegno elettronico grande come mezza unghia cambiarmi la vita in questo modo?

Gli sembravano così lontani i tempi in cui scorrazzava per l’Europa prima e l’America poi compiendo stragi, torture indicibili, efferatezze di ogni genere.. Non ricordava nemmeno perché lo facesse. Certo, era un vampiro, forte, sanguinario, senza scrupoli.. Ma perché? Aveva paura ad ammettere che era stato sempre e solo per Drucilla. Per leggerle negli occhi l’ammirazione, il desiderio, lo stupore per i suoi atti crudeli. Ma era proprio così. Era stato amore? Rise tra sé, e come poteva essere? Tutta quella morte.. per amore…

Sospirò, chiudendo gli occhi.

Non ci voglio pensare. Non ora, né mai più.

Perché se fosse stato davvero così, la sua vita secolare era tutta sbagliata. E questo lo terrorizzava, quasi quanto i sentimenti che leggeva nello sguardo di Buffy.

 

Grazie per le belle recensioni. Spero di non deludervi con questo nuovo capitolo. Per quanto la sesta stagione di Buffy sia stata terribile, perchè ci ha reso evidente quanto sia doloroso amare qualcuno che non riesce a ricambiare.., è anche la mia preferita per una sorta di transfert che ho avuto con Spike. Qualche volta, nella vita, la sfortuna di amare qualcuno che non ricambia è capitata anche a me ed è stato devastante.. da qui, la necessità di rimettere a posto le cose, forse per una rivalsa "personale".. Per quel che riguarda Tara, ho pensato a lei come messaggero di Buffy perchè è stata la prima con cui Buffy si è confidata e l'unica che, in quella stagione, le è stata davvero vicina..

Buona lettura a tutti!

   
 
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