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Autore: Angel TR    13/09/2010    2 recensioni
Mimi Force è in dolce attesa. Incredibile a dirsi, ma è così.
L'intera famiglia Force è in visibilio: Charles è a dir poco su di giri, Trinity ha già contattato i migliori negozi e prenotato centinaia di migliaia di vestitini per la bambina.
Nessuno però sembra accorgersi del crescente esaurimento della mamma.
Una nuova esperienza, scoperte terrificanti sul parto, biberon e il girovita che aumenta, Mimi trova anche il tempo di indagare sul gemello, perchè, in fondo, sono passati solo due anni dal legame e non tutti i contatti sono andati persi...
«Il seguito di "My Wedding Day"»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Force Legacy'
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~The Yummy Mummy Drama_♥

40

Il porto di Saint-Tropez è preso d'assalto da milioni di turisti, con cappellino e zainetto, che fotografavano il mare cristallino. Ne sono davvero tanti: spagnoli, giapponesi, italiani, inglesi, e, come me, americani. I miei compaesani sono riconoscibilissimi: alti, con spalle larghe e sorriso brillante, scattano foto alle loro famiglie piuttosto che al porto.
Sapevate che a Saint-Tropez c'è un porto che fa invidia al mondo intero?
Una volta, qui c'era un bel traffico di vino, legno e pescato.
Ricordo che in una delle mie passate vite, il tempo che trascorrevo al porto era pari quasi a quello che trascorrevo davanti allo specchio. Purtroppo, però, non c'è più nulla da acquistare, è per tutto l'anno il tranquillo mare del porto offre riposo ad enormi yatch che appartengono esponenti del Jet set internazionale.
Mi guardo intorno. Quante vacanze ho fatto in Costa Azzurra? Troppe per contarle.
Con chi?
Ah, sì.
Cerco di scacciare Jack dalla mente, ma ormai ha preso posto sul mio cervello, si è seduto lì e non se ne vuole più andare.
Eh già. Quando ci si mette, è proprio terribile. Il problema è che lui è qui, e starà mangiando croissants, pains au chocolat, e la quiche, deliziosa torta salata francese, con lo sgorbio Van Alen che ,tanto, mangia mangia e non ingrassa.
A volte vorrei che questa regola non esistesse, così la Van Alen sarebbe una balenottera e Jack non la vorrebbe più. Però, la legge della logica s'impone. Anch'io sarei una balenottera, a suon di dolcetti e tortine alla marmellata che ho mangiato...Mmh...
Meglio di no.
<< Ehi, Mimi. Da dove iniziamo? >>
Kingsley. Mi ero dimenticata di lui. Ci uniamo alla folla di turisti sciamanti, rischiando di essere fotografati a nostra volta. Qualcuno mi indica con il dito. << Quella è Mimi! Mimi Force! La figlia del magnate Charles Force! >>
Una volta mi avrebbe fatto piacere. Adesso mi dà solo fastidio. Vorrei farli sparire con una bacchetta magica, puff!, e via, così stiamo solo io e Kingsley e possiamo dedicarci alla ricerca. E'già abbastanza difficile senza che ci si mettano loro.
Isabelle D'Orleans. Drusilla. O come diavolo si chiamava una volta.
Credo di odiarla più di allora. Mmh...non dite che odio tutte. L'odiavo solo perchè anche lei ci provò con Jack, Valerio all'epoca. Mentre Kingsley non mi ha mai tradita. Gli rivolgo uno sguardo pieno d'affetto. Ma forse perchè nemmeno ti conosceva, dice una voce nella mia mente.
In effetti, solo in questo ciclo la stupida Azrael si è resa conto che Abbadon se ne fregava altamente di lei. Così ha rivolto lo sguardo altrove ed eccolo lì, Kingsley Martin. A guardarlo non diresti neppure che è americano. Lancio uno sguardo ai miei compaesani, sorridenti ed amorevoli.
Non somiglia per niente, no, proprio no.
Kingsley sembra uscito da un CD rock inglese: camicia bianca larga infilata alla cieca nei pantaloni stretti di pelle neri. Con quella cravatta di sbieco e i mocassini, fa proprio un figurone. Che orgoglio!
Mi trafigge con lo sguardo argenteo. Dopo che ce ne siamo andati da un Charles terrorizzato (sul serio, era veramente fuori! Kingsley ci è andato pesante, eccome!), gli ho ordinato un caffè doppio con panna e fagotti alla crema pasticciera che lui tanto ama. Per farlo calmare, capite a me.
Lui mi ha detto...
<< Mimi, non posso più sopportare questa vita. >>
Ho sospirato, e gli ho lanciato uno sguardo supplicante. << Kingsley!...Non posso... >>
<< Non puoi cosa? Abbandonare i pericoli o abbandonare Jack? Dimmelo, Azrael. >> Sembrava arrabbiato, ma non ci ho dato peso, come se fosse una scottatura: una sfregata e via, tutto passa.
<< Kingsley, io sono qui per Bliss. >>, ho detto, tutta accaldata. Mettere di mezzo Bliss non è stata una buona mossa. Infatti...
<< Ma Bliss non è a Saint-Tropez, Mimi. >> Battuta.
Ma dopo una buona discussione, i caffè hanno funzionato e Kingsley ha acconsentito a partire.
Riprendo il filo del tempo prima di sbattere contro ad un palo. Giusto in tempo o il segno rosso non sarebbe stato un bel biglietto da visita per quella sgualdrina e traditrice, brutta idiota di una Drusilla.
O Isabelle. O...al diavolo!
<< Siamo arrivati. >>, dice Kingsley e io alzo lo sguardo. Umpf! Nemmeno la metà del mio palazzo!
<< E'grande. >>, commenta lui, inarcando un sopracciglio. Faccio spallucce.
<< Non quanto casa mia. >>, ribatto, tirando su col naso. Avanzo prima di lui, e lo sento ridacchiare. Evidentemente, starà pensando a quanto sono snob, presuntuosa eccetera, eccetera...senza pensarci troppo, busso forte al portone. Inizio a contare.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Busso di nuovo, più forte. E inizio il conto d'accapo.
Uno.
Due.
Tre.
Busso prima del quattro. << Mimi... >>. Kingsley da dietro mi raggiunge e mi mette una mano sulla spalla, come a fermarmi. Faccio un profondo sospiro. Lo ignoro e ricomincio il conto.
Uno.
Due.
Tre.
Alzo il pugno chiuso -chiuso abbastanza che le mie unghie mi si conficchino nel palmo. Ma qualcuno è più veloce di me. Il grande portone si apre, e io trattengo il fiato, prevedendo la reazione di Jack davanti alla mia faccia, preparandomi un discorso veloce ma coinciso che lo blocchi, lo spezzi in due.
Peccato che quella sull'uscio della porta non sia proprio per niente il mio Jack.
Prima che possa succedere qualsiasi cosa, Kingsley mi ha già afferrata per la vita, forse prevedendo un mio scatto rabbioso, forse, non so. Schuyler è già scappata via con un'urletto da stupida, troppo paurosa per affrontarmi. E proprio davanti a me è apparsa Isabelle D'Orleans, Drusilla, con le braccia ricoperte di morbido chiffon incrociate al petto e un'espressione rabbiosa di un bulldog sul volto.
Come in un flashback, mi rivedo correrle dietro con la spada sguainata, urlandole insulti e chiamandola ad alta voce. Sapevo del tradimento e sentivo in me la voglia di vendetta, non come la voglia di gelato al cioccolato che poi passa, no.
Sete di sangue.
Fame di uccidere.
<< Azrael. >>, mi apostrofa lei, alzando il mento, come in un gesto di sfida. Mi passo la lingua sulle labbra, pregustando l'immagine di me che le stringo le mani attorno al collo ingioiellato. Non sono mai stata così violenta con un Sangue Blu. Ma per Jack...Jack mi fa perdere la testa. Ecco, l'ho detto! Jack mi fa perdere la testa. Kingsley no...o non del tutto.
Riprendo il controllo. Che mi ero detta? Semplice e coincisa. Veloce e pungente.
<< Isabelle, tesoro! Da quanto tempo! >>.
Sì!
Mi amo, semplicemente. Il mio tono è sarcastico ma zuccherato. Solo Mimi Force può fare certe cose e passarla liscia. Vero, Isabelle? Avanti, fammi entrare..
<< Già, da quanto! >>, risponde lei, più sarcastica di me.
Fammi entrare, Isabelle, ORA!
<< Ti dispiace farmi posto? Ero venuta qui per una vacanza, e ho pensato di farti una visita...voglio entrare. >>
Credi di farmi scema, Azrael?.
Sussulto.
Lei sorride.
Dovrò impegnarmi se voglio entrare.


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Angolo Autrice
Graaaaaazie! Che bello sapere che ci sei ancora!*Q*

  
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