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Autore: crazy_gio90    13/09/2010    0 recensioni
Due ragazzi che sono riusciti a cogliere i segnali del destino, seppur diversi proveranno ad unire le loro strade
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Da parecchio tempo tra di noi si parlava della meta dell’attessissima vacanza post maturità, come è facile che sia in un gruppo mettersi d’accordo non era facile ma bisognava sbrigarsi se si voleva avere qualche possibilità di trovare ancora qualche posticino conveniente e divertente al tempo stesso. Una pausa dallo studio era quello che più serviva, così venne indetta per quel pomeriggio un’assemblea con argomento all’ordine del giorno: v-a-c-a-n-z-a. Toccò a Giò fare un giro di sms per informare tutto il gruppo, ci sarebbero stati Alice, Elisa, Deb, Gloria e il suo ragazzo Alex.

Piazza di Spagna, ore 16. Puntuali!!

Conoscevo i miei amici troppo bene e sapevo che per loro le 16 sarebbero diventate le 16.30, ma in quel momento non mi interessava, avevo bisogno di distrarmi un po’ perché c’era qualcosa che non andava in me e non capivo cosa fosse, forse aspettavo qualche svolta nella mia vita. Così in quel momento capì che il posto giusto dove potevo andare era in quella spiaggia quasi sempre vuota, che sentivo un po’ mia…mi piaceva l’idea di potermi rifugiare in quel luogo dove l’unico rumore è quello del mare. Era lì che ritrovavo sempre la pace quando mi sentivo triste. Meccanicamente presi lo zaino e ci misi dentro un’asciugamano per potermi sdraiare sulla sabbia, il mio inseparabile ipod e il diario dove ogni tanto buttavo già i miei pensieri. Il cellulare era sulla scrivania, me lo stavo quasi dimenticando ma vibrò…sarà stato un segno. Era Deb, la mia amica, lei che spesso mi accompagnava in quel posto un po’ mio.

Porc, che fai ora?E’ ancora presto per la riunione

Amore stavo andando alla spiaggia, ti va di venire con me?

Dai passa a prendermi tra cinque minuti, sto un po’ con te. Ti aspetto amò!

Il cell vibrò per l’ultima volta, prima che lo misi in tasca. Avevo le chiavi della mia Ypsilon già in mano, così scesi le scale e una volta chiuso il portone me la trovai proprio davanti agli occhi. Mi rifugiai dentro, accesi la radio e sentì quelle note familiari. “E aspetteremo insieme un nuovo sole sorgere e sentirai la mia energia far parte anche di te.” Una lacrima rigò il mio viso, che prontamente nascosi, era vero lei c’era sempre stata a darmi la sua energia e avrebbe aspettato insieme a me un nuovo sole. Senza accorgemene in cinque minuti ero già sotto casa della mia amica, suonai il clacson per avvertirla del mio arrivo. La sentii correre verso la macchina, ma non era sola con lei c’era anche Eli l’altra nostra amica storica. Salendo Eli si rivolse a me dicendomi,

-Non potevo lasciarvi andare sole, sceme!-

Il mio fu solo un semplice grazie, ma lei sapeva che veniva dal cuore. La spiaggia non era tanto lontana, e in una mezzoretta nonostante il traffico mattutino eravamo arrivati a destinazione. Come previsto era deserta,e io pensai fosse meglio così, potevamo avere la nostra intimità senza scocciatori. Stesi sulla sabbia il mio asciugamano, era abbastanza grosso da accoglierci tutte. Ci sedemmo e subito avevo addosso le mie amiche che sapevano che quando mi vedevano così la cosa che più mi faceva piacere era sentire il loro affetto, il calore che ti da quell’amica speciale. Adoravo i loro abbracci da orso che finivano poi sempre con il solletico per poi scoppiare a ridere e non riuscire a smettere, erano delle gran simpaticone o semplicemente le mie amiche. Ancora lì in quel posto fantastico per me, ci mettemo ad ascoltare il mio ipod con le cuffie a doppia presa che avevamo cercato apposta per stare tutte insieme, ci soffermammo su quella canzone della Pausini che mi fece tornare a diversi anni indietro. “Per sempre in qualunque posto sarai, in qualunque posto sarò fra le cose che vivi io per sempre vivrò…in qualunque posto sara ci ritroveremo vicino stretti l’uno nell’altro oltre il destino.” E questa canzone mi fece pensare a quella promessa che ci eravamo fatte insieme, ci saremo state l’un l’altra per sempre. Una vocina mi fece tornare alla realtà, erano passate già tutte quelle ore.

-Sentite belle gnocche io avrei una certa fame, che ne dite di fare una tappa al Mc prima della nostra riunione?- Eli era sempre la solita con il suo tono e la sua simpatia…

-Direi che si può fa-

-Bene direi che è deciso allora- conclusi io.

Verso la strada di ritorno, c’era un Mc; ormai per noi era una tappa solita tutte le volte che tornavamo dalla spiaggia, anche i ragazzi che ci lavoravano ormai ci conoscevano. Entrammo e io notai un sorriso speciale per una di noi, era Nico il cameriere.

-Ciao ragazze, ciao Eli!! Cosa prendete? Il solito?-

-Sì, grazie Nico-

Intanto il ragazzo era già sceso a salutarci, ma soprattutto a salutare Eli, aveva occhi solo per lei; Deb e io ce n’eravamo accorte già da tempo e la sfottevamo sempre. Così allora Deb, che quando ci si metteva sapeva essere bella stronzetta richiamò l’attenzione del ragazzo e gli chiese:

-Ehi Nico, hai già programmato la vacanza di quest’anno?-

-Ehm, veramente no, nessuna.-

-Bene allora sei ufficialmente invitato ad unirti a noi, va bene per voi ragazze vero?-

Mi fece l’occhiolino, e ridendo diede uno sguardo ad Eli che era diventata tutta rossa nel frattempo. Così mi rivolsi anche io a Nico dandogli appuntamento per quel pomeriggio in Piazza di Spagna insieme a noi. Eli magari poi ci avrebbe ringraziate un giorno. Mentre stavamo mangiando i nostri hamburger, io notai una faccia conosciuta, un bel ragazzo riccioluto dai capelli lunghi. Mi rivolsi a Deb per attirare la sua attenzione.

-Oh amò, hai visto quel gran pezzo ehm…di ragazzo?! Non ti sembra di averlo già visto spesso ultimamente?- Scoppiamo a ridere insieme.

-No, ma io non ci posso credere. Cioè hai capito sì chi è vero?! E’ il bel Scanu u.u –

Ebbene sì, era davvero lui. Avevamo passato l’ultimo anno a seguire qualche suo concerto, e diciamo che ci piaceva e non poco. Gli feci un sorriso che lui ricambiò, non mi aspettavo che lui si ricordasse di me.

-Oh Giò, sveglia!!-

-Eh? Sìsì ci sono…-

-Perché non lo vai salutare?-

-Ma tu sei completamente scema, sei pazza? E che gli dico? Non sono mica come certe sue fan che lo pedinano eh…mah –

Forse ci aveva sentito, notai una sua risata e in quel momento lui lasciò il locale. Ero rimasta alquanto folgorata, di essere bello lo era eccome, poi la sua voce aveva un suo perché. Tra questi pensieri, andai a pagare e dopo aver salutato tornammo a casa, nel tragitto Eli si lamentò di continuo ma nemmeno si accorgeva che facendo così continua a parlare di lui, avevamo fatto un bel lavoro, Deb ed io eravamo una forza insieme. Io invece continuavo a ripensare a quello sguardo che avevo incontrato oggi per caso, così passò anche l’ultima ora che ci separava dall’appuntamento.

Di nuovo in macchina tutte e tre insieme, stranamente quando arrivammo erano già tutti lì che ci aspettavano ma soprattutto puntuali. Iniziammo a discutere, le mete più gettonate erano la Spagna e la Grecia; ma dopo un lungo dibattito ebbe la meglio all’unanimità la Spagna. Quella sarebbe stata la nostra meravigliosa vacanza, tutti insieme a condividere ancora una volta un’esperienza indimenticabile. Radunate le macchine, andammo in agenzia viaggi con la speranza di trovare qualcosa di conveniente. La signorina che si occupò di noi fu molto gentile, ci trovò un’occasione last minute per Ibiza fenomenale. Il pacchetto era completo di volo, avevamo trovato poi un hotel sul mare che faceva proprio al caso nostro. Non ci restava che partire, e lasciare Roma per dieci lunghi giorni.

  
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