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Autore: L_Fy    27/10/2005    44 recensioni
"...E’ vero, ho un problema serissimo. Non è ammissibile, in questo anno di grazia post femminismo, post liberalizzazione sessuale e post emancipazione, arrivare a 16 anni ed avere un Problema come il mio (con P maiuscola e tutto il resto). Problema che va risolto, immediatamente, a seguito di un piano dettagliato e preciso, studiato a tavolino da un’abile stratega, curato nei tempi e nei modi ma veloce perché tra poco compirò sedici anni ed è tassativamente d’obbligo risolverLo prima di quella scadenza. Devo assolutamente trovare un ragazzo, innamorarmene e dargli il mio Primo, Vero Bacio"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 : O.P.B.

 

Rodrigo è stato un vero gentleman. Ci ha messo due secondi a capire che il mio presunto mal di testa (ho snobbato la scusa del Parkinson, anche se tremavo come una foglia e poteva anche essere plausibile) era seriamente motivato e si è defilato con eleganza, masticando un laconico "Ci vediamo in giro". Ora che tutti se ne sono andati a dormire, dopo aver riposto nell’armadio la maglietta nuova e pulito il trucco mezzo colato, sento finalmente la tensione che si allenta per lasciar posto al sollievo e anche un po’ alla malinconia. Andrea, Mammetor e fratellame vario non mi hanno fatto domande, per ora. So che hanno avuto pietà di me e della mia faccia da uovo strapazzato, ma so anche che domani subirò un terzo grado che nemmeno la C.I.A. ne fa di peggiori. Cosa dirò loro, proprio non lo so. Sia Andrea che mamma mi sono sembrati sollevati e anche segretamente orgogliosi del fatto che abbia dato buca a Rodrigo. Chissà, forse sanno qualcosa che io non so? Una cosa è certa: la sottoscritta non avrà mai più uno spasimante interessante come Rodrigo. Ma per fortuna ho anche capito che posso sopravvivere con questa consapevolezza (non so se posso dire lo stesso di Mariàpi, ovviamente…). Sono stata stupida a rinunciare a Rodrigo? Forse. Magari domani sarò davvero pentita e implorerò Dio per un’altra occasione. E l’OPB, che fine ha fatto? Mah…in giro c’è ancora Johnny Depp, che potrebbe miracolosamente sprecare due minuti del suo tempo per il mio Primo Bacio…quante balle. Rannicchiata sul divano, col pigiamone di flanella e le ciabattone di pile, sotto sotto, nel mio intimo vergognoso, sogno ancora due labbra morbide e gentili, due mani grandi, calde e asciutte sulle mie guance, e il profumo di Camillo, il povero Camillo…il mio Camillo. Forse ce l’ho già avuto il mio Primo Bacio e non me ne sono nemmeno accorta, concentrata com’ero su Rodrigo e sul progetto OPB in sé, dimenticandomi che il vero motore del Primo Bacio, l’unico motore che abbia mai avuto senso, non è l’età o la popolarità o la vergogna, ma l’amore. Che stupida che sono. Vorrei che Mariàpi si rimangiasse la parola data e gli urlasse di catapultarsi subito qui, a quel testone svaporato…come lo ha chiamato, sua sorella? Quella pertica di saggina…me lo devo ricordare. E’ appropriato, direi: maledetta pertica di saggina, vuoi deciderti a correre qui da me? Ma è già mezzanotte e Camillo è troppo educato per irrompere a casa della gente se pensa di disturbare. Uffa, lui e la sua gentilezza! Lo penso e improvvisamente sento qualcuno che bussa forte alla porta e che chiama a gran voce il mio nome. Prima che si svegli qualcuno, col cuore in gola, vado ad aprire: faccio due passi avanti e quando la porta si chiude alle mie spalle mi blocco sul posto. Sulla soglia, col braccio alzato pronto a bussare di nuovo, c’è Camillo, vagamente sorpreso e con gli occhioni azzurri spalancati. Mariàpi, penso fuggevolmente, amando la mia amica con totale e selvaggia gratitudine.

"Anna!" grida Camillo sottovoce: solo lui è capace di farlo.

"Ciao" dico, cercando di mantenere un tono di voce colloquiale. In realtà vibro come un diapason. Ho visto le sue guance rosa, i capelli umidi di pioggia e quei laghetti azzurri così grandi e ingenui, puntati su di me e faccio fatica a pensare coerentemente.

"Ti stavo venendo a dire una cosa importante!" Continua Camillo esagitato arrovellandosi le mani "Mariàpi mi ha scritto una lettera dove dice che tu vuoi uscire con Rodrigo ma che forse non sei proprio innamorata di lui, e io sono dovuto venire subito per dirti una cosa importantissima…"

"Mi sono chiusa fuori di casa" annuncio io assolutamente a sproposito, ma Camillo sembra non ascoltarmi, per fortuna. Le sue mezze grida si sono comunque propagate su per la tromba delle scale, attirando gli inevitabili predatori di pettegolezzi come la signora Gennaro, vicina rompiballe, che compare sulla soglia del suo appartamento con la scopa in mano e l’aria truce di un colonnello in pensione.

"Allora!?! Volete fare poco pollaio?" esclama rabbiosa: poi nota Camillo e si ammansisce subito "Oh, sei tu Camillo…"

Lu non la sente nemmeno. Continua a cercare le parole, sforzandosi di non guardarmi negli occhi.

"Io…lo so che cosa sono: uno sfigato. E so anche che tu invece sei bella e simpatica e po-popolare…una come te non lo guarda nemmeno di striscio uno come me. Però, io te lo devo dire lo stesso, perché è troppo grosso da tenere dentro…"

"Troppo grosso…tenere dentro? Ma chi è questo pervertito?!?" strilla la signorina Gargiulo del piano di sopra, captando una parola su tre del discorso sconclusionato di Camillo e, ovviamente, tergiversando sul suo significato.

"Zitta, Doralice" la rimprovera la signora Gennaro col naso per aria "E’ il figlio del Castelletto, quello del palazzo di fronte. Ho idea che si stia dichiarando alla figlia del Tonelli"

"A quest’ora?" si intromette la signora Raimondi, vicina della Gargiulo "Ma non si poteva dichiarare domani?"

"Che vuoi, questi giovani sentono tutti il get leg" spiega la Gennaro, saputa.

Le sento con mezzo orecchio mentre battibeccano come sul sagrato della chiesa: la mia attenzione è tutta per Camillo che si sta dichiarando e che è così tenero e dolce che lo mangerei di baci, qui sul pianerottolo.

"…io sono innamorato di te, Anna. Mi piaci da morire e lo so che Rodrigo è molto più adatto a te di me…"

"Anche io sono innamorata di te" dico io, con un soffio di voce.

"…ma ti assicuro che nemmeno cento Rodrighi ti potranno mai volere bene quanto me…"

"Che ha detto?" chiede la Gargiulo, notoriamente sorda, sporgendosi dalla balaustra.

"Ha detto che nemmeno cento Rodrighi…"

"No, no, cos’ha detto la ragazza!" strepita la Gargiulo, interrompendo la telecronaca della Gennaro.

"Ha detto che anche lei è innamorata!" strilla la Raimondi, felice. Il signor Bortolotti, fiero tramviere notturno, esce sul pianerottolo in canottiera e boxer con l’aria di non essere affatto propenso alla discussione.

"Ma voi vecchie befane non dormite mai?" abbaia pieno di livore.

"Zitto!" lo rimprovera la Gennaro, severa " Stiamo assistendo ad una dichiarazione d’amore…"

"…perché so di essere goffo e con la testa tra le nuvole, ma tu mi rendi vivo e reale…quando sono con te divento davvero come vorrei essere e…"

"Camillo, anche io sono innamorata di te" ripeto, impaziente.

Bortolotti alza gli occhi al cielo.

"E’ peggio di una telenovela brasiliana" brontola rientrando in casa "E non c’è nemmeno la consolazione della pubblicità!"

"Dovrebbero darne un po’ anche al Bortolotti di quel get leg" mormora la Raimondi con aria di superiorità.

"…so che c’era qualcosa tra di noi: quando ci siamo baciati ho sentito qualcosa di enorme crescermi dentro…"

"Che ha detto?" strepita la Gargiulo.

"Ha detto che aveva qualcosa di enorme che gli cresceva dentro…" mormora la Raimondi, dubbiosa.

"Certo che i giovani d’oggi passano subito al sodo" brontola la Gennaro, sostenuta.

"…e anche tu sentivi qualcosa, non puoi negarlo…"

Prendo il viso di Camillo tra le mani, indecisa se scoppiare a piangere o a ridere.

"Non lo nego" gli dico guardandolo negli occhi "Camillo, per favore ascoltami: anche io sono innamorata di te"

Camillo, finalmente, ammutolisce e mi guarda con occhi sbarrati. Le tre spettatrici alle nostre spalle trattengono il fiato, in trepidante attesa degli sviluppi della situazione.

"Come…cosa…?" chiede Camillo: non se lo aspettava, scommetto "Io…io non capisco…" Quella sua aria smarrita mi mette addosso una voglia di baciarlo che ormai non resisto più.

"Si è innamorata di te, giovanotto" sbotta la signora Gennaro piuttosto rudemente "Ancora non capisci? Guarda che tutto quel get leg ti fa male, sai?"

Camillo non l’ascolta più: mi guarda cercando la verità in fondo ai miei occhi e quando la trova un sorriso gli scende dagli occhi alle labbra: il sorriso più dolce, più tenero e più bello che io abbia mai visto.

"Uh?" mugugna a fior di labbra.

"Uh" rispondo io col riso che mi fa sbattere forte le ciglia.

"Madunina, che mortimpiedi" mormora la signora Raimondi scocciata "Prima fa dei discorsi sconci poi quando è il momento di accendere davvero il motore sta lì impalato come un comodino. Allora, ti decidi a baciarla sta povera figliola? Mica possiamo aspettare tutta la notte i tuoi comodi, sai?"

Camillo sembra scuotersi: si guarda intorno e vede le occhiate severe delle tre vecchie e gli occhi gli brillano più che mai. Si avvicina di un passo, così che posso sentire il suo profumo che mi fa sciogliere: mi cinge la vita con un braccio, delicato ma deciso, degno del migliore Cary Grant da manuale e avvicina il suo viso al mio. Poi, con un lampo di malizia negli occhi, inclina la testa per evitare la collisione dei nasi e, finalmente, mi dà il mio unico, vero, indimenticabile Primo Bacio (non a scopo didattico). Ragazzi!!!

* * *

Ok, lo ammetto: cercare di programmare il mio primo bacio è stato un errore, mi spargerò la cenere sul capo e via dicendo. Ma credo che sia nella nostra natura cercare il più possibile di essere padrone degli eventi e sentirsi proprietari del proprio destino. Fortunatamente, il destino ogni tanto si ribella e ci ricorda che non siamo proprietari, ma affittuari: così, il mio primo bacio, accuratamente programmato perché avvenisse con la persona giusta (Rodrigo) passando dall’ambiente giusto (in macchina al chiaro di luna), con il giusto aspetto esteriore (look e make-up curato e firmato) e soprattutto senza testimoni, è in realtà avvenuto con la persona più improbabile di tutte (Camillo) passando dall’ambiente più sbagliato di tutti (il deprimente pianerottolo del mio appartamento), con il look più infame di tutti (pigiamone di flanella e ciabattone puffose) e con più testimoni di una partita di calcio di serie A. Dovrei dire "che sfiga"? Magari "Povero Camillo e Povera Anna"? Non posso. Perché, nella sua imperfezione e nella sua improvvisazione, questo bacio sarà uno dei ricordi più belli di tutta la mia vita. Quindi, impalata qui sul pianerottolo e cullata dalle braccia di Camillo, penso, con appena una punta di remoto compiacimento, che l’Operazione Primo Bacio si può considerare felicemente conclusa.

FINE

 

 

 

 

Ringraziamenti:

Ecco, è finita! Non aveva velleità di grandezza, questa piccola ff romantica, ma tutto sommato sono soddisfatta di come è venuta fuori. Spero che, nella mia ricerca della leggerezza e nel mio incrollabile ottimismo sentimentale, leggere questo scritto abbia portato a te, caro lettore, un minimo di godimento e/o buonumore. Se così non fosse, me ne dispiaccio (e fatti curare, no!?! Che pretendi, era gratis!!).

Termino i miei saluti con i ringraziamenti e un "a rivederci" vivamente sentito.

 

Haydee : Sorella!! Anche io ho una passione sviscerata per il vino buono. Ovviamente, essendo emiliana D.O.C.G. adoro Lambrusco e Sangiovese, ma devo ammettere che un buon Morellino si fa sempre bere. Da accompagnare al pesce, con un Greco di Tufo non sbagli mai. Poi, se vuoi una vera chicca per fare la sciantosa con le amiche snob (a proposito, se sono "così" snob mollale, dammi retta): un Brachetto d'Acqui con amaretti caldi…la mia morte!! Ok, dopo questo circuito eno-gastronomico, passiamo alle cose serie: tuo fratello!! Sono andata a fare shopping in previsione del suo arrivo: apprezzerà di più il completo leopardato di D & G o il Burqa color lampone? Dalle dimensioni del mio didietro, direi il secondo… comunque, tranquilla: non ho intenzione di rispedirtelo. Me lo tengo qui, come factotum…e, se dice di apprezzarmi anche senza Burqa, gli darò un premio in denaro come tredicesima e gli pago le ferie a Cortina d’Ampezzo. Più di così!! Oh, mi sorge un dubbio…ma a lui va di venire qui!?!? Altro particolare insignificante: come si chiama? Non Camillo, ti prego!! A parte i miei deliri ormonali (…hem….): grazie per le recensioni, sei stata una lettrice davvero carina e i tuoi commenti mi hanno seriamente motivata. Ce ne fossero, di gente come te!! Grazie di cuore.

Damynex: Tranquilla, Camillo non se l’è mica presa per il paragone con Barbie. Anzi, ha studiato la sua faccia per un pezzo davanti allo specchio ed ha ammesso che una certa somiglianza c’è (al che Anna gli ha detto "Come no, nei peli sotto le ascelle…"; da lì è nata una diatriba che ancora si sta protraendo). Spero che il bronzo Rodrigo sia arrivato a destinazione e che sia di tuo effettivo gradimento. Per il resto, grazie di cuore per aver seguito questa storia con interesse: un bacio fortissimo! Non te lo leva nessuno.

Diddlina_4ever: grazie mille per le belle parole, fa davvero piacere essere apprezzati. A presto, spero!!

 La tua fic è veramente molto carina e ben scritta! L'ho letta tutta di un colpo e non ho potuto fare a meno di lasciarti una recensione per complimentarti! Mi è piaciuta veramente un sacco e sono un po' dispiaciuta che il prossimo sia l'ultimo capitolo! Va beh..! Spero di veder al più presto la fine.. Bravissima!

 

Cloudy-chan : Ti dirò, a me Camillo più che pena fa tenerezza. Però si è riscattato parecchio alla fine, non trovi? Il suo personaggio è nato dalla mia avversione per i maschietti "ce l’ho solo io e pure d’oro" (per usare un termine che mi ha insegnato Serintage…). Il resto è venuto da sé. Spero che sia sitato di tuo gradimento, come lo è stato per me leggere le tue recensioni. Grazie e a presto!!

 

Serintage: Sempre meglio...sempre meglio!! Sono lusingata, sbavezzante, drogatissima dai tuoi esilaranti commenti. Mi dispiace di aver finito la storia, era n piacere scambiare saggi punti di vista con una mente eccelsa e ironica come la tua….Spero di risentirti presto. E grazie, perché le tue recensioni sono il sogno di ogni scrittore: grazie di avermene lasciate un assaggio!

 

Un grazie anche a tutti gli altri: Kannuki (mia dea!) e a tutti quanti quelli che, per sbaglio o per (speriamo) diletto siano passati di qui!!

Un bacio a tutti

Elfie

 

 

  
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