Altri due giorni e tutto quello che vedevo erano Jude e Ewan. Ora capisco cosa provassero gli amici di Val quando mi vedevano con me: insopportabili. Con la piccola differenza che io ero attratto fisicamente da entrambi, emotivamente da Jude. Avevo una specie di rapporto semi-conflittuale con Ewan, cosa che Jude non tardava mai a notare, facendolo sentire a disagio. Era come se Ewan fosse un cavaliere che difendeva la sua dama dal drago cattivo che voleva portarla via (io). Però almeno un po’ gli piacevo; forse pensava anche lui all’ipotesi del ménage à trois. Idea che, almeno fantasticando, non mi sembrava per niente male…
Ah! E poi do a loro dei pervertiti! Ma mi sono sentito?!
Rimanere lì a torturarsi, comunque, non aveva senso.
La mattina di tre giorni dopo fu un po’ difficile fare le valigie, con Jude che mi guardava malinconico e probabilmente si colpevolizzava.
Sorrisi.
-Grazie per avermi invitato…
Anche lui sorrise, alla fine.
-Di niente, Rob. E…- si interruppe, io lo guardai. –Mi dispiace, davvero. Sono stato un idiota, non sapevo…
Era incredibilmente tenero. Un po’ rosso sulle guance, gli occhi azzurri puntati verso le mie scarpe. Comep potevo avercela con lui?
-Non importa. Lo stupido sono stato io- lo rassicurai. –Appena torni libero però fammi sapere!- aggiunsi con un sorriso.
Si rasserenò e mi diede una pacca sulla spalla.
-Buon viaggio, Rob.
Abbracciarlo sarebbe stato troppo patetico?
Decisi che non me ne fregava niente: lo feci. Mi abbracciò anche lui, accarezzandomi la schiena. Per ora sarebbe stato l’unico contatto fisico che mi potevo permettere.
Ma avevo passato del buon tempo a Londra, non era stato del tutto inutile. Almeno non mi ero sentito solo tutto il tempo…
Prendere l’aereo e sapere che mi aspettavano altre undici ore di volo fu deprimente. Ma, prima che i motori dell’aereo si accendessero, il cellulare vibrò nella mia tasca, perciò controllai.
“Ti dispiace se rimaniamo in contatto? Se non ti fa soffrire o cose del genere…Jude.”
Sorrisi. Di nuovo. Un uomo così tenero…Risposi.
“Per niente! Anzi, vedi di farti sentire spesso! Altrimenti a Londra ci vengo per ucciderti, la prossima volta! Robert.”
Ero sicuro che aveva sorriso. Sorrisi anch’io, guardando fuori alla pista e facendomi prendere un po’ dalla malinconia. Chissà quando sarei potuto tornare…di sicuro non entro l’anno dopo. Salutai Londra mentre i motori si accendevano e ricevetti quasi subito un altro messaggio.
“Va bene! Non vedo l’ora di rivederti!”
Sentii una stretta allo stomaco. Forse riuscivo ancora a scendere dall’aereo e correre di nuovo a casa sua, magari avrebbe gradito la sorpresa…
No. Adesso ha Ewan e tu non vuoi passare di nuovo giorni interi a desiderarli, vero?
Grazie a Dio l’aereo partì incredibilmente presto e non potei più ripensarci. Dato che praticamente non avevo dormito, mi fu facile farlo sul volo ed il tempo passò abbastanza in fretta, mi svegliai sorvolando la East Coast. Mi ricordai che entro un paio di mesi sarebbe arrivato il Natale, e subito fui avvolto dalla tristezza. Di solito ero con Val a Natale, a cucinare insieme e tirarsi dietro cuscini per poi finire sul divano abbracciati. E lui mi sussurrava sempre: “Buon Natale, biscotto”.
Pensare al futuro, quindi, non mi confortava. Tornato a casa dopo aver ovviamente perso tempo all’aeroporto perché avevano confuso i miei documenti con un certo Damon, mi buttai sul nostro…sul mio divano, sospirando. E rimasi lì per il resto della giornata.
Il giorno dopo ripresi il valzer: sveglia alle sei colazione metropolitana lavoro insulti casa solitudine pensieri chiamate a quei due amici che mi rimanevano. Tutti preoccupati perché ero solo…Sì, che novità.
E poi ricevevo le sue mail. Non particolarmente lunghe, ma mi chiedeva come stavo e mi raccontava qualcosa di quello che faceva ed aveva il tatto di non parlarmi di Ewan. Mi raccontò altre cose di sé e mi disse che non le aveva dette a nessun altro, di conseguenza non le posso ripetere. Ma capii che c’era molto altro sotto la superficie, credevo di averlo inquadrato ma era semplicemente inafferrabile e la cosa mi affascinava.
Non sapevo perché, ma fidarmi di lui mi veniva naturale, so che questo è un controsenso rispetto alla mia frase precedente. Gli dissi che se mai fosse venuto a New York avrebbe potuto passare a sorpresa per casa mia, gli dissi anche dov’era il doppione della chiave.
Sì, che gran bel coglione, pensai subito dopo, ma ormai la mail era spedita…
Continuammo a mandarci mail e messaggi, a chiamarci e dopo un po’ cominciammo anche a scriverci “scherzosi” messaggi ambigui, ero sicuro che lui rideva come un cretino, almeno quanto me.
Erano le uniche volte che ridevo in una giornata, più o meno.
Mi mancava.
[Okay, dopo questo credo che posterò il capitolo che tanto temo. Questo qui è stato un pò, anzi molto sbrigativo, e credo che dopotutto ai 20 capitoli non ci arriverò, tutto sommato...boh, dipende. Spero di riuscire a scrivere un capitolo al giorno, in modo da finire prima che cominci l'Università...Intanto spero che questo vi sia piaciuto :) Ah, non s'è notato un certo Damon Bradley, vero? LOLOLOOOOOL!!! E' stato più forte di me XDDDDDD
Barbara: Dici, eh? Giuro che ci sto pensando seriamente alla threesome XD quella scena di Rob e Jude è un piccolo slice of life, non è detto che la ricollegherò con la fanfic...Bitch!Jude è la cosa più divertente di tutta la fic, credimi XDDD
Ilaria: Si, proprio una TROIA, sono d'accordo. LOL ma vedrai :D Effettivamente Rob ha preso il primo aereo e se n'è andato XDDD E per ora credo che con Ewan sia finita, contenta? XD
Sere: Eh beh, fisicamente Ewan lo attrae XD Credo sia possibile, dopotutto...Non ti preoccupare, comunque :DD
Leia: Ma grazie!! *__________* Grazie mille!! Comunque si, mi hai sgamata, pensavo esattamente a Kurt Wild <3 Quelle performance di Velvet Goldmine...BUON DIO. Comunque Ewan e Jude ce li vedo bene pur io *QQQ* Sì, infatti XDDD Però dai, poi sistemo tutto io u.u]