Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Fiamma Drakon    14/09/2010    3 recensioni
[Anime/Manga principali: Pandora Hearts, Full Metal Alchemist] [Altri anime/manga: Vampire Knight, Death Note, Vocaloid, Hellsing]
Lo Strahl★Night era uno dei più rinomati istituti di formazione vampira di tutta la nazione.
La sua fama si fondava su una secolare tradizione che vantava una ferrea istruzione, insegnanti intransigenti e inflessibili, discipline che comprendevano materie tecniche, scientifiche e liceali piuttosto difficili, che richiedevano un livello d’istruzione precedente non da poco e, ovviamente, corsi completi sulla gestione di poteri, capacità e istinto dei vampiri.
Insomma, lo Strahl★Night era l’obiettivo finale di ogni giovane vampiro con mirabili pretese lavorative per il futuro.
L’unica pecca di quell’istituto altrimenti perfetto, era la difficoltà degli esami d’ammissione: su migliaia di esaminandi, solo una ventina o meno riuscivano ad essere ammessi.
E tra i fortunati, il gentil sesso non era mai stato presente, tanto che lo Strahl★Night era da tutti considerato allo stesso livello di un istituto puramente maschile, esattamente come i suoi studenti.

Ma, quando tre vampire riescono a guadagnarsi l'ammissione, iniziano anche ad aver luogo strane apparizioni... e morti.
[Altri generi: Drammatico, Mistero]
Genere: Horror, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
14_Una Emily decisamente contesa Emily si acquattò dietro uno scaffale della libreria, cercando nei ripiani più bassi qualcosa che facesse al caso suo: non aveva intenzione di sprecare una nottata in dolce far nulla. Oltretutto, stare senza niente da fare era il peggior modo che avesse d’impiegare il tempo e, soprattutto, la mente, che sapeva per certo sarebbe ritornata a ciò che era accaduto in mensa, subito dopo il tramonto.
Scosse con violenza il capo, chiudendo con forza gli occhi.
- Non devo pensarci, non devo pensarci...! - si ripeté con forza, riprendendo la sua ricerca di qualche libro interessante.
Sfiorò un tomo dalla copertina ruvida e ne lesse il titolo: “Alchimia di un delitto”. No, decisamente, non era adatto a lei. Passò avanti.
“Tramonto di sangue”... “Little Bloody Town”... “Tre amiche e un cadavere”... “Darker than night”... “Zombie City”...
- Certi titoli sarebbero piaciuti tanto ad Amethyst... - commentò tra sé, stizzita, rialzandosi: non c’era qualche libro un po’ più “solare” là dentro?
Passò ad un altro scaffale, più alto.
Lì c’era già qualcosa di meglio, anche se non proprio di suo gusto, come mostrava in modo estremamente lampante il primo titolo che adocchiò: “Skeleton Life - Diario di un morto vivente”.
- Uff... ma proprio niente per me...? - osservò, un po’ amareggiata, alzando ancor di più gli occhi.
Un titolo che l’attirava particolarmente spiccava a vivi caratteri rossi su una copertina bianca: “Run away from me”.
Sembrava interessante, peccato che non era esattamente a portata di mano.
Si guardò intorno: non c’erano scale da nessuna parte, per cui dovette improvvisare. Benché l’idea non le piacesse particolarmente, afferrò il bordo di un ripiano più in alto e si tirò su, appoggiando i piedi su uno più basso. Iniziò quindi una sorta di buffa e alquanto precaria scalata verso il libro che le interessava.
- Ehi, Emily... ti serve una mano? -.
La ragazza sobbalzò al sentirsi richiamare e si voltò.
- Ah... Fiamma, sei tu - sospirò, palesemente sollevata.
- Certo... chi pensavi che fosse, scusa? - chiese la rossa, inarcando con fare perplesso un sopracciglio.
Emily arrossì lievemente, scuotendo la testa.
- Nessuno in particolare! - si affrettò a rispondere - Comunque, no grazie. Faccio da sola - aggiunse, in risposta alla sua domanda iniziale.
- Sicura? -
- Sì, sì, tranquilla! Tu piuttosto... che ci fai qui? -
- Ricerche - replicò sinteticamente Fiamma - Allora... a dopo! - disse, come se avesse all’improvviso fretta, quindi si allontanò.
- Okay... ciao! - disse la biondina, ma l’altra era già lontana.
Riprese ad inerpicarsi coraggiosamente sullo scaffale, decisa a non arrendersi.
Aveva appena afferrato la costola del libro che cercava, quando...
- Emily...? Che cosa stai facendo? -.
La voce che più avrebbe voluto udire in ogni momento dalla sera prima tranne quello la fece sussultare. Per la sorpresa si sbilanciò e cadde all’indietro, ma la persona appena sopraggiunta l’afferrò prontamente prima che toccasse terra.
Dietro di lei cadde pure il suo libro, che le atterrò sul ventre.
- S-stavo... sì, cioè... stavo cercando di... - tentò di spiegarsi, fissando le proprie iridi negli occhi del suo salvatore.
- ... volevi questo libro? - chiese semplicemente lui, lanciando una rapida occhiata al volume dalla copertina bianca.
- Sì... - rispose Emily, imbarazzata, rimettendosi in piedi - Ehm... grazie per avermi presa, Eliot... -.
Il vampiro distolse lo sguardo, a disagio anche lui.
- Figurati - replicò soltanto, con fare un po’ burbero.
La vampira notò che anche lui teneva un libro in mano, rilegato in nero.
- Anche tu eri venuto per un libro? - chiese di getto, senza pensare a quanto fosse stupida quella domanda.
- Ero venuto a restituirlo... - spiegò lui, ben lieto di cambiare argomento.
Emily allora si aprì in un timido quanto mai solare sorriso, che una certa persona, nascosta dietro uno scaffale, colse in modo eccessivamente nitido.
Il giovane Bezarius ardeva di gelosia, quasi fosse un’aura che gli permeava la pelle e arroventava l’aria attorno a lui: non riusciva a sopportare di vederla sorridere così a uno come Eliot. Come poteva piacerle un essere del genere?! Era così presuntuoso, arrogante, pieno di sé, maleducato...
L’elenco di difetti che trovava in quello studente era pressocché infinita, mentre quella dei pregi era nulla.
Se avesse iniziato a dare di matto lì, di certo Emily se ne sarebbe accorta e non voleva sfigurare con lei, anzi, al contrario.
Ma non riusciva a sopportare di vederla con lui! Non ci riusciva per niente!!!
Quando lei iniziò a ridere, le guance lievemente rosse, una furia cieca divampò in lui, bruciando completamente ogni suo buon proposito e briciolo di dignità e discrezione.
Prima che il suo cervello riuscisse a frenarlo, uscì allo scoperto e si diresse a passi veloci e decisi verso i due. Spalle dritte, petto in fuori, espressione seria e composta. Pareva più un militare che uno studente deciso a fare colpo, ma per lui conquistare Emily era la priorità assoluta.
- Ehilà, Emily! - esclamò, appena fu vicino.
Eliot gli rivolse un’occhiata fulminante.
- Ciao, Oz - rispose semplicemente la biondina, sorridendogli, provocandogli un vero e proprio scombussolamento completo.
- Ti va di andare a fare un giro? - le chiese subito, senza perdere un attimo.
Prima che lei potesse dire qualsiasi cosa, l’altro vampiro gli ringhiò contro, mostrandogli un paio di affilati e davvero ben tenuto canini dall’aria poco raccomandabile.
- Sparisci, Bezarius! Non lo vedi che è occupata? -
- A dir la verità mi sembra più che libera! - ribatté Oz, prendendolo palesemente per i fondelli.
L’altro si sporse sul biondo, incombendo su di lui come una minacciosa presenza.
- Non osare parlarmi con quel tono, Bezarius -
- E tu impara a stare al posto tuo, Nightray -.
Emily batté le palpebre, perplessa: Nightray? Ma non era il cognome di Gilbert e Vincent, quello? Significava forse che pure lui era imparentato con loro...?
Lo esaminò: non somigliava affatto agli altri due, ma adesso che ci faceva caso emanava un’aura d’autorità e forza che, segretamente, aveva percepito pure in Gilbert, durante il loro primo incontro.
I due vampiri si fissarono in cagnesco per lunghi attimi, durante i quali la povera sfortunata poté sentire la tensione del momento come un velo palpabile attorno a lei.
Era quasi inquietante.
- Emily, allora? Vieni? - disse Oz, rivolgendole un fugace sguardo felice.
Eliot lo spinse.
- È impegnata con me. Dobbiamo suonare insieme... - si rivolse a lei - vero? -.
Iniziava a sentirsi troppo... schiacciata, in mezzo a loro.
- Verrà a fare una passeggiata con me! -
- Verrà a suonare con me! -
- B... BASTA! -.
Non seppe nemmeno lei dove riuscì a trovare il coraggio e la voce per urlare così, fatto stava che aveva attirato la loro attenzione.
A disagio, iniziò a piangere.
- N-non... devo a-andare... - disse, correndo via.
- Emily, aspetta...! - la richiamò Oz, affranto, ma la vampira non si fermò né si volse indietro.
- È colpa tua! - ringhiò poi, rivolgendosi al suo nemico.
- Mia?! Sei tu che ti sei messo in mezzo! -
- Ti avverto, Nightray: non sono disposto a lasciarti campo libero con lei, per nessuna cosa al mondo! -
- Lo stesso vale per me! -.
E si voltarono, allontanandosi a passi pesanti, in direzioni opposte.





Angolino autrice
u__u ad aggiornare (allelujah! XD). Oki, dopo aver tormentato la mia Fiamma-chan v.v dò un po' noia anche a Emily <3 perché mi sembra giusto. Eliot qui mi pare di averlo reso un pochino OOC nella parte finale òwò perciò, chiedo venia.
Ringrazio Sachi Mitsuki e sofia_stella per le recensioni allo scorso capitolo e chi ha aggiunto la fic alle preferite/ricordate/seguite.
Al prossimo chappy! ^^
F.D.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Fiamma Drakon