Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: _YeongWonhi_    14/09/2010    1 recensioni
Non avrei mai immaginato,in tutta la mia vita, che sarebbe andata a finire così....fino a qualche mese prima l'avrei considerata una cosa impossibile che una come me fosse notata da uno come lui. Eh,già! Lui,il ragazzo dei miei sogni,colui che è sempre stato il protagonista dei miei pensieri ventiquattro ore su ventiquattro,non riesco ancora a crederci,è come se stessi vivendo tra i miei pensieri,chissà forse è davvero un sogno,forse tutto ciò che sto vivendo è solo il frutto della mia immaginazione. Come andrà a finire non lo so,tutto è da vedere...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dream or Reality?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SCUSATE SE IL CAPITOLO è BREVE,MA ERA L'UNICO MODO PER SUDDIVIDERE BENE LA STORIA,HO IN SERBO GIà UN ALTRO CAPITOLO DOPO QUESTO,MA NON SO QUANDO LO PUBBLICHERò!

BUONA LETTURAAAAAAAAAA!! E RECENSITEEE!

CAPITOLO 54:

La dottoressa entra velocemente seguita da Tom. Quest’ultimo mi viene accanto e mi prende per mano,poi inizia a fare dei piccoli cerchi sul mio dorso con il dito.

-“Le contrazioni sono già iniziate?” domanda la signora.

-“No,non ancora!” dico.               

-“Allora non ci resta che aspettare ancora! Quando cominceranno dovremo fare un controllo.”

-“Ok.” Sussurro,per poi ributtarmi pesantemente sul cuscino. Con il passare dei minuti l’ansia da parte mia e del mio ragazzo aumenta. La ginecologa accorgendosene ci dice:

-“Abbiate pazienza,ragazzi! Abbiate pazienza!” la fa facile,mica è lei quella che deve partorire due gemelli! Cala nuovamente il silenzio di attesa,ma viene subito spezzato da un mio grido di dolore. Tutti gli occhi si puntano sulla mia figura.

-“Sono cominciate le contrazioni! Abbiamo bisogno di un altro dottore nella stanza 48!” dice la dottoressa a una specie di telefono. Dopo nemmeno 10 minuti un'altra signora arriva di fretta. Nel giro di un’ora e mezzo sono pronta per dare alla luce i miei figli. In men che non si dica vengo portata nella sala parto. Tom viene con me,ha deciso di assistermi e gli sono grata per questo.

-“Ho avvertito tutti,stanno venendo in ospedale! Erano tutti felicissimi per la notizia!” mi sussurra a un orecchio. Io sorrido,poi una contrazione più forte delle altre fa scomparire il mio sorriso. Urlo di nuovo. Le dottoresse mi incitano a spingere,ma non è per niente semplice. La mia fronte è imperlata dal sudore,la mia mano è ancora stretta a quella di Tom ed ogni volta che il dolore si fa sentire la stringo,per poco non provoco una minima frattura a qualche suo dito. I miei gridi si fanno sempre più frequenti e il mio ragazzo impallidisce giusto un po’.

-“Dottoressa la ragazza sta perdendo sangue!” sento la voce di un infermiera che fa da sottofondo agli urli. La notizia mi fa preoccupare. Tom accorgendosi del sangue sbianca ancor di più.

-“Dottoressa,è pericoloso?” chiede lui.

-“Temo di si! Mi dispiace,ma quando una ragazza inizia a perdere sangue così prima di partorire,e considerando l’episodio di 4 mesi fa, la cosa si fa molto pericolosa! Potrebbe rischiare di perdere i bambini,o la sua stessa vita!” risponde demoralizzata. Sul volto di Tom appaiono delle lacrime che inondano il suo viso,fino a poco fa illuminato da un dolce sorriso. Sono riuscita a seguire quello scambio di parole per miracolo. La vista mi si annebbia debolmente.

-“Piccola,resisti! Non puoi farmi questo! Non puoi lasciarmi qui da solo! Combatti,fallo per me,per te, per i piccoli!” riesce a dirmi singhiozzando apertamente. In risposta gli stringo nuovamente la mano,non riuscendo ad emettere più alcun suono. Un'altra contrazione mi fa inarcare la pancia in modo contorto.

-“Alice,tieni duro. Ti amo! Ti amo,piccola! Ti amo! Rimani con me!” urla ormai disperato. I miei sensi diventano sempre più deboli. Devo portare a termine ciò che ho iniziato. Devo far nascere i miei figli. Devo farli vivere,a costo della mia vita. Spingo un ultima volta con tutte le forze che ho. Sento il pianto di un bambino. Uno è in salvo,le dottoresse me lo posano subito sul petto,con una strana espressione sul volto. Sforzo i miei occhi di mettere bene a fuoco la scena. È il maschietto. Lo guardo estasiata,Tom mi imita.

-“Ciao piccolo Ithan!” diciamo contemporaneamente. Il “chitarrista” da un bacio al piccolo e poi uno a me.

-“Visto,ce la puoi fare,amore! Ora tocca alla bambina,poi ti riposerai e tornerà tutto come prima!” sembra più convincere se stesso che me. Le lacrime non hanno ancora smesso di bagnarli il volto. Riesco ad asciugarne una con un dito tremante. Poi mi viene tolto il bambino dalle braccia.

-“No!” urlo istintivamente. Stavolta è Tom a stringermi la mano per tranquillizzarmi.

-“Signorina deve partorire la piccola,ora!” mi ricorda la ginecologa. Raccolgo tutta l’energia che mi è rimasta e spingo con forza. La prima spinta non basta. Due,tre spinte,alla fine ci riesco. Anche la piccola mi viene messa sul seno per poi essere raggiunta dal fratellino. Finalmente tengo i miei figli tra le braccia e Tom è qui accanto a me a condividere il bellissimo momento.

-“Ithan! Maika!” sussurro sfinita “Tom,ti amo anche io!”. Ce l’ho fatta,sono riuscita a partorire la mia vita. La mia missione è stata portata a termine. Con il bacio del ragazzo della mia vita l’oscurità mi accoglie nelle sue grinfie, facendomi svenire lentamente,con la sensazione di due piccoli corpicini tra le mie braccia e le labbra dolci di Tom sulle mie. Poi il buio totale,il nulla al posto del tutto. L’ultimo pensiero ad attraversarmi velocemente la mente è: “ Mi sono sacrificata per un motivo più che buono! E non me ne pento!”

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: _YeongWonhi_