Kyara Agatha Mainlander: Ma cccciaooooooooooooo anche a te tesorooo!! Sei più che perdonataaa,xDDD!! Sono contenta che ti piaccia come finisce il capitolo precedente,comunque ti prego non uccidermi quando hai finito di leggere questo!!! Perchè non è detta l'ultima parola quando arriverai alla fine di questo capitolooo!! Le paroline THE END hanno deciso di ritardare un pò!!...Kuss,Alice....
BUONA LETTURAAA!
CAPITOLO
55:
(TOM)
La
vedo chiudere gli occhi
mentre le mie labbra sono unite con le sue. Mi accorgo anche della
presa
allentata sui piccoli. Lo faccio notare anche alle dottoresse,le quali
prendono
immediatamente i miei figli e li passano alle infermiere per portarli
nell’incubatrice.
-“Cosa
le è successo?”
domando terrorizzato.
-“Credo
sia svenuta per lo
sfinimento. A volte capita dopo un parto. Nelle sue condizione
poi… credevamo
che non ce l’avrebbe fatta a partorire i piccoli, ammiro
moltissimo il suo
coraggio. A rischiato di morire per loro!”
-“Tipico
di Alice,è molto
altruista. Anche quando si tratta di mettere in gioco la sua stessa
vita!”
sussurro debolmente.
-“Comunque
dobbiamo farle
una visita,ha perso parecchio sangue,non è
un’ottima cosa!”annuncia la donna
che l’ha monitorata in tutti questi mesi.
-“Io
rimango! Non posso
lasciarla qui da sola! Non posso,non dopo quello che ha
rischiato!” e non dopo
quello che ho rischiato io,aggiungo mentalmente. Solo l’idea
di non averla più
accanto a me mi mette i brividi.
-“Solitamente
non lo
concediamo,ma per questa volta,data la situazione, chiuderò
un occhio!”
-“Grazie!
Grazie mille!”
dico pieno di riconoscenza. Mi metto con la schiena contro il muro e
lascio
fare alle dottoresse. Non appena vedo l’espressione
preoccupata di una di loro
vado nel panico.
-“C’è
qualcosa che non va?”
domando con voce tremante,poi mi accorgo che non è solo la
voce a tremare,ma
trema tutto il mio corpo,scosso da brividi di terrore.
-“Stia
calmo! La ragazza
ha il battito irregolare,sembra respiri a fatica! Deve uscire dalla
stanza! Ci dispiace!”
-“No!”
grido ormai preso
dalla paura di perderla. La dottoressa mi guarda insistentemente fin
quando non
viene richiamata all’attenzione dall’altra:
-“Il
cuore rischia di
cedere! Dobbiamo subito rianimarla!”. A quelle parole la
vista mi si
appanna,lacrime calde traboccano involontariamente.
-“La
pregiamo di uscire!”
-“Non
posso! Non posso! Non
posso !” ripeto senza sosta,ma la mia opposizione
è nulla quando le braccia
della dottoressa mi si posano sul petto e mi spingono fuori dalla
stanza. Non appena
la porta viene richiusa le mie gambe tremanti non riescono a reggermi e
mi
ritrovo con le ginocchia a terra. Mi accorgo che fuori
c’erano tutti solo
quando le braccia di Bill mi cingono le spalle,abbracciandomi.
-“Tomi,perché
piangi? Sei diventato
padre,dovresti essere contento!”. Non
rispondo,perché non riesco a trovare la
volontà di farlo.
-“Tom
mi vuoi rispondere!”
insiste Bill.
-“Rischia
di morire! Cavolo!
Il suo cuore rischia di cedere! Perché? Perché?
Perché proprio lei?” dico
ricominciando a singhiozzare come un bambino.
-“Ssst!
Tom non fare
così,vedrai che ce la fa. È una ragazza
forte,saprà cavarsela!” cerca di dire
tutto con la voce ferma e sicura,ma mi accorgo subito che il suo
tentativo è
fallito quando vedo delle lacrime solcare anche il suo viso.
Così mi ritrovo a
piangere pesantemente insieme a Bill. Sono passati solo 15 minuti
quando una
dottoressa esce dalla stanza. Non posso fare a meno di notare la sua
espressione stravolta.
-“Posso
parlarle in
privato?” chiede rivolta a me.
-“No,se
deve parlare con
lui allora parlerà anche con me!” a rispondere
è mio fratello.
-“Giusto!”
riesco a dire
flebilmente. La donna acconsente con un cenno del capo.
(-“Ci
dispiace informarla
che…” non mi piace la svolta che sta prendendo la
situazione “Alice non c’è l’ha
fatta.” La sua voce è metallica,automatica mentre
ci informa,chissà quante
altre volte ha dovuto annunciare la notizia a dei familiari?! Ma questa
è l’ultima
cosa di cui mi preoccupo. Non riesco a far coincidere i pensieri. Tutto
perde
senso,è come se la terra sotto i miei piedi si trasformasse
in acqua, è come
essere risucchiato in un oceano dal quale non si può
più riaffiorare. È come
essere condannato a un dolore eterno. Mi irrigidisco sul posto e senza
accorgermene comincio a urlare a perdi fiato.
-“Nooooo!
Non è vero! È solo
un incubo! Non è vero!” continuo a ripetermi. Bill
mi stringe a sé ancor di
più,tremando violentemente. L’unica ragazza che io
abbia mai amato non può
essere morta. La ragazza che mi ha cambiato in meglio non
può aver smesso di
vivere. La ragazza,madre dei miei figli non può avermi
abbandonato così. Il dolore
sembra spezzarmi il cuore,privarmi di esso. Mi lascio andare a quelle
terribili
sensazioni non avendo più un valido motivo per non farlo. Ma
quando mi ricordo
per cosa si è sacrificata riesco a sorridere lievemente. Ho
ancora una ragione
per vivere,anzi due. I figli miei e di Alice. Li
crescerò,sarò il miglior padre
del mondo,non li farò mai mancare il mio affetto o le mie
attenzioni. Ma non
potrò mai non farli mancare una madre. Ma almeno due parti
di lei saranno
sempre con me. I nostri figli mi ricorderanno sempre quanto la
amavo,quanto la
amo e quanto la amerò. Sempre e per sempre. )