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Autore: Artemis- sama    14/09/2010    0 recensioni
Questa è la storia che segue il prologo che ho già pubblicato e che ha lo stesso titolo di questa fanfic. La trama è come quella che già avevo preannunciato. è una Severus/Nuovo personaggio. Buona lettura e mi raccomando recensite !
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Severus & Isis'
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Capitolo 1 CAPITOLO 1
L’incontro

Il nostro Signore ci aveva chiamato tramite il Marchio che portavamo sui nostri avambracci; come luogo dell’appuntamento aveva scelto la vecchia tenuta dei Riddle. Ci materializzammo tutti in cerchio. L’oscuro Signore già attendeva seduto nel suo “trono” (erano passati tre mesi dal suo ritorno, durante il quale aveva ucciso Cedric Diggory e quasi fatto fare la stessa fine a Harry Potter), ma questa volta, dopo esserci inchinati a lui notammo tutti una figura avvolta in un lungo mantello nero che stava alla sua sinistra. Persino Bellatrix aveva smesso di ghignare e stava fissando quella persona dalle fattezze celate.
-    Miei fedeli – cominciò alzandosi – vi ho chiamati perché oggi si segna una svolta nei miei piani. In particolar modo, oggi diamo il benvenuto ad un nuovo membro, una persona il cui ruolo sarà decisamente importante nei prossimi mesi. Vieni avanti e mostrati –
La figura sussultò quando venne intimata a mettersi accanto al nostro Signore, ma si riscosse subito fermandosi al fianco sinistro. Con una mano sganciò la fibbia del mantello e dopo, con entrambe, si liberò dell’indumento rivelandoci la fisionomia di chi si nascondeva dietro al manto.
Ci ritrovammo a fissare, con notevole stupore, una ragazza di circa diciott’anni, con la pelle lattea e senza imperfezioni, rendendola quasi una statua scolpita nel marmo, gli occhi erano blu, abbastanza da ricordare il colore degli zaffiri, i suoi capelli erano più neri della notte. Indossava un vestito lungo composto da una gonna attillata che le arrivava fino ai piedi formando un lieve accenno di strascico color cremisi e un corpetto finemente lavorato da motivi arcani di colore nero. Ciò che stupiva era il suo sguardo: chiunque trovandosi in presenza di tutto il gruppo dei Mangiamorte al completo aveva reazioni di paura, timore, disperazione, rispetto… la sua era glaciale, non vi si leggevano nessuna di queste emozioni, mi ricordava un po’ Lucius di fronte alle persone, ma senza quella vena di disgusto che di solito lo contraddistingueva.
-    Vi presento – disse riprendendo la parola – Isis… mia figlia –

… “COSA???” pensai io, probabilmente condividendo gli stessi pensieri di tutti coloro che mi circondavano. Certo, di tutte le cose che si potevano immaginare questa era la più improbabile. Lei intuì il nostro pensiero (indovinai subito quale erano alcune delle sue abilità: una legilimens) poiché prese la parola.
-    Stupiti? – domandò con tono distaccato ma anche lievemente canzonatorio – Non vi aspettavate una sorpresa del genere? Eppure servite mio padre da anni e lo conoscete così poco… -
-    Mia Signora – intervenne interrompendola Lucius, mentre tutti noi cominciammo a trattenere il respiro, dato che aveva osato parlare sopra ad una persona che era nella nostra gerarchia superiore a tutti noi – è certamente una sorpresa, ma vi posso assicurare che è molto piacevole… vi do il mio personale benvenuto, io sono Lucius Malfoy –
Lei abbandonò l’espressione indifferente, per far distendere le sue labbra in un sorriso sincero…almeno così pensavamo finchè non la vedemmo sussurrare qualcosa e non cominciammo e udire le urla di dolore del biondo Mangiamorte. A quanto pareva la ragazza aveva metodi simili a quelli del padre: aveva lanciato, senza mostrare il movimento della sua bacchetta che era comparsa misteriosamente nelle sue mani, una Cruciatus parecchio potente.
-    questo – spiegò a Malfoy mentre lentamente gli si avvicinava – è per avermi interrotto… spero che comincerai a capire presto come funzionano certe cose, anche se da te mi aspettavo che già sapessi comportarti. – concluse sciogliendo l’uomo dalla sua agonia.
La più scioccata in quel momento era Bellatrix e i suoi occhi spalancati ne erano le prova, ma non mosse un muscolo poiché, come tutti avevamo compreso (a spese di Lucius che lentamente si stava rialzando) avrebbe significato inimicarsi quella ragazza, che non solo era una potente strega, ma anche la figlia del nostro padrone e, quindi, una persona che avremmo dovuto trattare come avevamo sempre trattato lui.
-    Ve l’ho voluta presentare – ricominciò a parlare il Signore Oscuro – perché nei prossimi tempi affiancherà uno di voi nell’infiltrazione tra le linee nemiche. Severus – mi chiamò intimandomi di avvicinarmi a loro due – tu sei una mia spia presso Silente, ma ora necessito di qualcuno che si avvicini a Potter, che ne diventi amica in modo da sorvegliarlo più da vicino, in modo che se non riuscissimo ad ottenere certe informazioni da quel vecchio, riusciremmo ad averle dal Bambino che è Sopravvissuto… pertanto Isis ti affiancherà in questo ruolo. Dovrai trovarle un ruolo all’interno del castello che vi permetta di interagire senza destare sospetti. Queste sono le tue istruzioni, mentre ho già provveduto ad elencarle le sue… potete andare. – concluse Voldemort congedando me e sua figlia.
-    Ma mio Signore… - fece Bellatrix trovando il coraggio di intervenire – lei non porta il Marchio. –
-    … - l’Oscuro Signore stava per risponderle ma venne preceduto da Isis che con un’occhiata e, probabilmente, tramite la legilimanzia, gli fece capire che avrebbe volentieri risposto lei alla domanda della Lestrange.
-    È molto semplice, se io portassi il Marchio sarei tenuta sotto stretta sorveglianza, quando, invece, devo avere la libertà di agire. È questo il motivo per il quale non sono stata marchiata, inoltre, avendo un legame di sangue con il nostro Signore non occorre un tatuaggio perché lui possa contattarmi. – concluse la spiegazione
-    Se non ci sono altre domande potete congedarvi – ci intimò Voldemort, allontanandosi a sua volta dalla stanza, mentre gli altri si smaterializzavano, lasciandomi da solo con quella ragazza.
Non mi stava guardando, ma capì ugualmente che volevo affrettarmi subito verso il castello. Poi, senza preavviso, si voltò verso di me trafiggendomi gli occhi con quegli zaffiri facendomi vacillare per qualche istante. Poi prese la parola.
-    Così il tuo nome è Severus… -
-    Piton, Severus Piton e insegno pozioni ad Hogwarts –
-    Lo so… ma la mia domanda è un’altra: sei davvero abile come dicono? –
-    Sono in grado di creare pozioni, che i nozionisti nella media non sono in grado di preparare –
-    Una qualità interessante… la tua modestia – mi disse allargando le sue labbra in un sorriso simile a quello di qualche minuto prima, ma stavolta la sincerità era vera dato che non venni soggiogato da alcuna maledizione.
-    E se posso permettermi… - feci per chiederle, venendo però da lei subito interrotto
-    Come mio padre,e immagino tu l’abbia capito dato che possiedi le stesse sue doti, sono una brava legilimens e, come ho compreso qualche secondo fa, anche te sei un occlumante, giusto? –
-    Siete molto perspicace… -
-    Lo scoprirai col tempo, come immagino tu abbia già scoperto che non conviene scherzare con me… ora andiamo –
-    Subito. –
Ci smaterializzammo davanti ai confini di Hogwarts, per poi entrare nel castello e dirigerci verso l’ufficio di Silente. Quello che mi chiedevo è come sarei riuscito a convincerlo a farla rimanere lì, ma dall’occhiata che mi rivolse Isis, mi convinsi che ci avrebbe pensato lei a dare una versione convincente.
-    Buongiorno Severus, cosa posso fare per te? –
-    Questa signorina si chiama Isis –
-    (stringendo la mano che Silente le offriva) è un piacere conoscervi. Mi chiamo Isis Von Krusnik –
-    A cosa devo la sua presenza? – le chiese con il suo solito sorriso? –
-    Vedete ho terminato da poco gli studi a Durmstrang e desideravo fare un po’ di praticantato in alcune delle materie in cui eccellevo. Sfortunatamente per mancanza di tempo ho deciso di specializzarmi in solo una di queste. È per questo che ho contattato il Professor Piton –
-    Capisco… beh, a quanto pare abbiamo una brava pozionista…. Chissà se ti darà del filo da torcere caro il mio Severus – scherzò Silente – l’unica cosa è che non possiamo ammetterti come studentessa, quindi dovremmo trovarti un altro ruolo da investire… mi chiedevo se ti potesse interessare fare l’assistente –
-    Sarebbe magnifico! – esultò lei mostrando un sorriso che non credevo fosse capace di avere
-    Beh, allora è deciso. Il professor Piton ti mostrerà le tue stanze. Le auguro buona giornata. –
-    Allora arrivederci-

Mentre ci dirigevamo nei sotterranei, dato che i suoi alloggi sarebbero stati vicini ai miei, volli porle alcune domande.
-    Una versione ben calibrata, devo ammetterlo –
-    Una versione che non ha nulla di inventato –
-    Cos..? –
-    Io ho realmente studiato a Durmstrang prendendo degli ottimo M.A.G.O., eccellendo in pozioni, come in Trasfigurazione e in Difesa Contro le Arti Oscure, anche se lì la dovrebbero chiamare semplicemente Arti Oscure. Perché pensavi fosse una storia ben congegnata? . mi chiese infine
-    Nulla, ho errato nelle mie considerazioni, tenendo conto che non ho usato la legilimanzia per leggere nella vostra mente… -
-    o forse perché hai errato ad interpretare la mia età? –
-    Non mi permetterei mai di… -
-    Ho compiuto da sei mesi diciannove anni –
-    Ma non li dimostrate. – le dissi mentre il suo sorriso si tramutava in una smorfia    che ricordava i ghigni di Malfoy Senior
-    E tu quanti anni hai? –
-    Ha davvero importanza? –
-    A dire il vero io non mi interesso di nessuno al di fuori di me – mi disse riprendendo la sua espressione glaciale – e con l’eccezione di mio padre, quando ovviamente ne ho voglia, la mia domanda era solo tale. Dovendo svolgere questo compito a contatto con te, voglio conoscere con chi ho a che fare… avrei potuto leggerti la mente me non l’ho fatto per due motivi: uno perché tu sei un occlumante e mi daresti del filo da torcere e due perché non ho voglia di sprecare tempo ed energie per ottenere una risposta ad una domanda molto semplice. Ti è chiaro? –
-    Si, mia signora… -
-    Ebbene? –
-    35 –
-    È questa la stanza? – mi chiese indicando la porta accanto alla quale ci eravamo fermati
-    Si e quella più in là – le dissi indicandone un’altra lungo il corridoio -  è la mia nel caso dobbiate comunicare con me. In ogni caso proseguendo per di qua si arriva all’aula e al laboratorio dove tengo le lezioni. Si inizierà domani alle nove, mentre la colazione sarà in Sala Grande verso le otto meno un quarto –
-    Direi che hai compreso quale metodi prediliga per comunicare, ma è solo se io te ne do l’autorizzazione che tu puoi leggere la mia mente, ma comunque apprezzo la tua perspicacia. Ti auguro una buona giornata. Ci vedremo stasera a cena. –
-    Certamente. Così avrò il modo di farti conoscere i vari membri del Castello. Un’ultima cosa: vostro padre vi ha chiarito che persona è Silente? –
-    Mentre parlavamo ha tentato di usare la legilimanzia –
-    ? –
-    Tranquillo mio padre mi ha avvisato, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, dato che ho l’abitudine di chiudere la mente sempre.-
-    Prendo congedo allora –
-    A stasera –
Mentre mi rifugiavo nelle mie stanze cominciai alla ragazza: essere figlia del Mago Oscuro più potente di tutti i tempi spiegava i suoi grandi poteri e le sue grandi capacità, non sarebbe stato semplice continuare a fare il doppio gioco, soprattutto se era in grado di leggere la mente. In quel momento pensai di parlare con Silente di questa situazione.




Angolo Autrice.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il prologo. Questo è il primo capitolo della storia. Come vedete e vedrete, cambierò alcuni eventi in modo da adattarli alle mie esigenze.
Aspetto le vostre recensioni!!! ^_^
   
 
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