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Autore: white_kahlan    14/09/2010    1 recensioni
Dlin dlon. Il campanello della porta. Il ragazzo alzò un sopracciglio e si guardò con l’animale, chiedendosi se fosse veramente il caso di alzarsi da quella posizione estremamente comoda. Poi osservò il suo abbigliamento. Boxer e canottiera, altro motivo per non spostare nemmeno un muscolo. Tanto di sicuro era il postino.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ino si guardò allo specchio compiaciuta. Un dolcissimo vestitino azzurro spruzzato d’argento le scopriva il collo e il petto, stringendosi in vita con una morbida fascia argentata, terminante sulla schiena in un fiocco con due nastri pendenti fino al ginocchio, poco sotto al resto dell’abitino, che si riapriva a balze dalla vita.

“che ne pensate?” domandò alle amiche piroettando su sé stessa.

“la solita esibizionista” commentò Sakura scotendo la testa.

“sei bellissima Ino-chan!” affermò Tenten, mentre Hinata faceva un cenno affermativo col capo.

“lo siete anche voi ragazze” disse poi dolcemente la bionda “tranne tu!” urlò in direzione di Sakura, che perse la pazienza in meno di un minuto, fumando dalle orecchie.

“ecco così va meglio” aggiunse poi sorridendo, dopo aver messo tra i capelli della rosa un fiore bianco. L’amica guardò la bionda e arrossì lievemente.

“beh non metti il vestito verde?” chiese infine cercando di recuperare la sua dignità, indicando un abito abbandonato sulla sedia.

“come? A no ho cambiato idea, questa sera voglio essere carina per Kiba” sorrise dolcemente uscendo dalla stanza.

Sakura pensò al motivo per cui la bionda aveva organizzato tutto quanto. E se si fosse invaghita di Kiba? Il povero Shikamaru ci sarebbe rimasto male… e lei sapeva bene cosa voleva dire soffrire per amore… fece un profondo respiro, strinse i pugni e si incamminò verso il salone, sperando che la sua amica sapesse quello che stava facendo.

Kiba fece il suo ingresso estremamente affascinante nel locale. I capelli scompigliati, jeans, camicia bianca a righe verticali e gilet nero, andatura convinta e sorriso beffardo in volto. Diversi amici gli fecero gli auguri e lui si stupì di vedere i suoi compagni.

“ahaha! credevo foste tutti in missione!” urlò ai giovani che gli correvano incontro. Lee lo abbracciò mentre Naruto gli saltò sulle spalle strofinandogli il gomito in testa.

“col cavolo che mi perdevo la tua festa! Quando andiamo a cantare?” gli domandò il biondino dall’alto.

“sii!! Cantare e ballare faranno bene ai nostri spiriti giovanili!” urlò Rock Lee mettendosi due bacchette nel naso e cominciando a muoversi stranamente.

Kiba urlò di felicità intonando un brano con i due amici, mentre Sai gli si avvicinò cercando di essere il più disinvolto possibile “tanti auguri Kiba” disse indeciso. Il festeggiato guardò il giovane e dopo averlo fatto sudare freddo qualche istante lo tranquillizzò ringraziandolo di cuore.

Il moro riuscì persino a incrociare gli sguardi di Neji e Shino che gli fecero gli auguri con la solita smorfia di disgusto, che lui sapeva essere il massimo che poteva ottenere.

Le ragazze arrivarono tutte insieme ed erano belle da mozzare il fiato. Ino sembrava una bambolina, Sakura era molto provocante, con un vestito bianco che le scopriva una spalla e uno spacco sulla gamba sinistra, Hinata era avvolta in un elegante tubino blu mentre Tenten portava un completo scollato quasi fino all’ombelico che era un tutt’uno con i pantaloni.

Kiba lanciò un ululato e la folla lo imitò ma fortunatamente dopo pochi secondi tutto tornò alla normalità.

Hinata e Sakura furono subito circondate da Lee e Naruto che insistettero per raccontare gli avvenimenti più esilaranti della loro recente missione, con tanto di imitazioni, sfruttando il teatrino posizionato dalla Yamanaka. La bionda si avvicinò al festeggiato sorridente mentre Tenten quasi veniva trascinata via dallo sguardo dello Hyuga. Ino pensò che avrebbe potuto denudarla con il byakugan se solo fosse stato possibile.

“beh grazie Ino-chan, senza di te, tutto questo” disse allargando le braccia “non ci sarebbe stato. Mi concedi un ballo?” concluse notando il cambio di musica in un lento.

Lei accettò e i due cominciarono a ballare abbracciati.

“sei bellissima Ino, cadrà ai tuoi piedi non appena varcherà quella soglia” le sussurrò lui.

“su questo non ho dubbi” rise allegramente “volevo ringraziarti per non esserti arrabbiato… ti ho usato, devo ammettere che mi sento in colpa” disse abbassando lo sguardo.

“Ino” disse Kiba facendo un profondo respiro “ noi siamo amici, guarda cosa hai fatto tu per me, cosa vuoi che siano un paio di balli per far ingelosire un pigrone, anche se ammetto che potresti trovare di meglio” affermò indicando se stesso e ridendo, scostandosi un po’ da lei. La bionda ricambiò il sorriso. Kiba si avvicinò di nuovo, le alzò il mento con l’indice e le disse serio “vuoi dirmi che se lui fosse stato qui non avresti fatto comunque tutto questo per me? Lo hai sempre fatto non avresti certo smesso oggi” lei lo fissò senza dire nulla, sapeva che aveva ragione, non c’era motivo di sentirsi in colpa, erano amici, lei gli voleva bene, come a tutti gli altri del resto “tuttavia” aggiunse lui continuando a osservarla “ora sai qual è la mia vera natura, sappi che se lo dirai a qualcuno dovrò ucciderti”. Lei lo fissò per qualche istante cercando di rimanere seria, poi scoppiarono a ridere.

“grazie” lo abbracciò forte, “ora conquistiamo il mio bel pigrone, Kiba-kun”  lui ricambiò dolcemente la presa e acconsentì sorridendo.

Sakura osservò tutta la scena e capì che non vi era nulla da preoccuparsi: il cuore della bionda era già impegnato e nulla al mondo l’avrebbe dissuasa dal conquistare e schiavizzare Shikamaru Nara per tutta la vita, né le lusinghe dell’Inuzuka né la fine del mondo, e si sentì stupida per essersi preoccupata. Il suo sguardo vagò dalla pista all’entrata e ciò che vide, però, non le piacque per nulla.

 

La mente di Shikamaru cominciò a vorticare pericolosamente.

Rimase paralizzato sull’ingresso, gli occhi fissi sulla pista da ballo.

Gli sembrò che qualcuno gli avesse appena tirato un pugno nello stomaco. Un senso di rabbia e angoscia lo pervase e gli impediva di muoversi. Non era uno stupido, sapeva bene il nome di quella sensazione: gelosia.

Si sentì afferrare un braccio. Choji lo scosse non capendo cosa stesse succedendo. Seguì lo sguardo del compagno di team e si ritrovò a fissare Kiba e Ino che ballavano.

“avanti Shika, stanno solo ballando” commentò il giovane paffutello.

Quelle parole parvero riportarlo alla realtà, ma lui aveva visto di più. I loro gesti e i loro sguardi la dicevano lunga. Che poi non era certo di sua proprietà, non poteva decidere lui con chi farla uscire. E allora perché quella pressione non gli abbandonava le budella? È tutta colpa di Choji, erano giorni che lo plagiava con questa ridicola storia di lui e Ino, forse era solo per quello che si sentiva così. Riprese a camminare verso gli altri con Choji ma non potè fare a meno di girarsi di nuovo. Kiba non andava bene per lei. E poi cos’era quel vestito? Ahhh no. Proprio no. Il moro prese una sigaretta e si incamminò verso l’uscita.

“è arrivato”annunciò Kiba alla sua ballerina. Ino ebbe un tuffo al cuore. Non vedeva l’ora di rivedere i suoi occhi scuri e intelligenti, di perdersi nel suo sguardo. “sta venendo qui per prenderti a pugni?” domandò sorridendo. “per come mi ha guardato penso proprio che lo farà se non lo raggiungi subito” ghignò lui.

  
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