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Autore: Miyan    28/10/2005    1 recensioni
Vita quotidiana... beh se siete curiosi leggete...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10

CAPITOLO 10

La settimana era quasi trascorsa del tutto. Kevin e Molly si erano visti soltanto le due sere in palestra e come al solito si erano tenuti a distanza cercando di non dare nell'occhio. Ma quando andavano a prendere la motocicletta, che da qualche tempo il ragazzo parcheggiava lontano da dove Ethan lasciava di solito la macchina, si prendevano per mano e ridevano felici del loro stare insieme. Si sentivano spesso anche per telefono… ogni tanto si mandavano dei messaggi a sorpresa, solo per il gusto di pensarsi.

Si erano messi d’accordo di uscire quel venerdì sera. Lui sarebbe passato a prenderla e sarebbero andati sul lago… sperando solo di non incontrare gente conosciuta.

Molly si stava preparando. Indossava un paio di pantaloni neri e una maglietta rosa a maniche lunghe dallo scollo morbido e dal taglio moderno che le lasciava scoperte le spalle. Si mise le scarpe con il tacco alto e prese la borsetta.

"Ciao mamma… non dovrei fare troppo tardi."

Uscita da casa raggiunse il punto dove la macchina del ragazzo l’aspettava. Appena salita lui la guardò serio.

"Non mi saluti?"

gli occhi azzurri del ragazzo fissavano quelli ridenti della ragazza.

"Per adesso no… forse più tardi…"

Lei si divertiva molto a negarsi in questo modo. Kevin le fece una carezza sulla guancia scostandole l’orecchino a pendente che dondolava ad ogni minimo movimento della giovane.

"Ok… come stai bene con questi orecchini…"

disse poi mettendo in moto l’automobile della sorella. La ragazza si allacciò la cintura di sicurezza ed appoggiò la borsetta davanti a lei. Allungò la mano e la posò sul braccio del ragazzo.

"Grazie…"

disse dolcemente osservando il volto del giovane che guardava la strada.

"Di niente… è vero che ti stanno benissimo."

Rispose il ragazzo felice del contatto con la ragazza, ma non esternandolo, tenendolo chiuso nel suo cuore.

"No, non per questo… grazie per prima…"

ormai la macchina sfrecciava sullo stradone diritto fuori paese. Il giovane capendo sorrise malizioso.

"Dopo mi ripagherai nel modo adeguato…"

"Vedremo…"

rispose la giovane mordicchiandosi il labbro inferiore sorridendo contemporaneamente.

Dopo una mezz’oretta giunsero sul lungolago… il lettore cd mandava un pezzo rock che alla ragazza piaceva particolarmente, cosa che il ragazzo però non conosceva. Molly si mise a canticchiare con la bella voce chiara ed intonata mentre il ragazzo cercava il parcheggio. Finalmente trovarono un posto libero. Il ragazzo parcheggiò e spense il motore, Molly intanto stava cercando qualcosa nella borsetta. Kevin si sporse verso di lei e le diede dei piccoli baci sulla mandibola. La ragazza allora lo scostò leggermente per poterlo baciare sulle labbra. Dopo pochi minuti si allontanò osservandolo divertita.

"Va bene questo come saluto?"

chiese mentre i suoi occhi castani erano fissi in quelli chiari del giovane.

"Ma sì dai… per adesso mi accontento…"

il ragazzo prese il mazzo di chiavi e se le mise in tasca sorridendole.

"Andiamo?"

scesero entrambi dall’automobile. Molly fece il giro dell’auto e si affiancò al ragazzo che le fece passare il braccio intorno alla vita. Si incamminarono insieme verso una pizzeria dove il giovane aveva prenotato. L’aria era abbastanza calda e scompigliava i riccioli della ragazza che erano fermati solo da alcune forcine. Entrati nell’edificio si sedettero ad un tavolo, uno di fianco all’altra.

Mentre mangiavano chiacchieravano di tutto quello che passava loro per la testa.

"Lo sai che canti bene…"

disse Kevin mentre osservava la ragazza accanto a lui che portava alle labbra il bicchiere e beveva un sorso d’acqua. Molly appoggiò il bicchiere e lo guardò.

"Diciamo che non sono stonata… mi piace cantare, soprattutto quando sono sola… mi vergogno un po’…"

"Sei sempre troppo timida su tutto vero? Dovresti imparare a riconoscere le tue qualità… lo sai che quella canzone è una delle mie preferite?"

domandò alla fine il giovane passando lo sguardo dalle labbra agli occhi della ragazza.

"Anche a me piace molto… ma è una di quelle canzoni che piace a tutti…"

era vero Iris dei Goo Goo Dolls era una di quelle canzoni che cantavano tutti quelli della loro generazione…

"Che genere di musica ascolti?"

le domandò continuando ad osservarla. Gli piaceva come aveva fermato i riccioli ed il trucco degli occhi… quegli occhi sinceri in cui si poteva leggere tutto ciò che provava.

"Diciamo rock… ma più che un genere diciamo che ascolto determinati gruppi o artisti…"

ultimamente la ragazza aveva reso la musica una delle componenti principali della sua vita. Anche in base all’umore ascoltava una canzone invece che un’altra.

"… i Nirvana sopra ogni altro… ma mi piacciono anche Linkin Park, Nickelback, Aerosmith, Goo Goo Dolls… pochi gli italiani… Ligabue… alcune canzoni di Vasco…"

lui la ascoltava mentre lei parlava tra un boccone ed un altro.

"Bei gusti non c’è che dire… ma non ci sono tante ragazze che ascoltano i Nirvana…"

"…io sono una di queste…"

sorrise.

Finirono di mangiare e poi presero due sorbetti, lui anche un caffè… lei come al solito non ne bevve.

--------

Camminavano vicini mentre continuavano a parlare. Ogni tanto la risata cristallina della giovane si alzava ridendo di una battuta o di un aneddoto che lui le aveva raccontato. Raggiunta l’automobile vi salirono. Prima di accendere l’auto lui si sporse di nuovo verso di lei attirandola a sé reso più sicuro dall’oscurità. Si baciarono appassionatamente. Lui avrebbe voluto baciarle anche il collo e le spalle ma sapeva fin troppo bene fino a che punto poteva arrivare con lei, per ora. Si scostò da lei vedendo comunque i lineamenti del suo volto nel buio. Accese il motore ad uscì dal parcheggio mentre le diceva.

"Avrei pensato di portarti in un locale carino, non troppo caotico…"

"Per me va bene"

raggiunsero un paese poco distante e di nuovo cercarono parcheggio.

Il locale era piuttosto grande. C’era un po’ di gente ma non era sovraffollato e la musica non era troppo alta. Fortunatamente riuscirono a trovare un tavolo e si sedettero. Ordinarono due cocktail e mentre aspettavano che li portassero un ragazzo si avvicinò a loro. Era un amico di Kevin. Il ragazzo li presentò. Mentre i due parlavano Molly osservava il suo ragazzo. Portava un paio di jeans chiari e una maglietta a maniche lunghe scura e abbastanza aderente che metteva in evidenza le belle spalle del giovane. I capelli biondo scuro erano lunghi e portati dietro alle orecchie, leggermente mossi. Aveva delle belle mascelle. Scostò lo sguardo da lui e vide un gruppo di ragazze. Tre di loro guardavano insistentemente Kevin e poi lei… Molly non poté fare a meno di accorgersene.

Intanto l’amico di Kevin se ne stava andando e la salutò. Pochi minuti dopo arrivarono i due cocktail. Molly ne bevve un sorso.

"Scusa se ho chiacchierato un po’ con lui…"

disse Kevin mentre le posava una mano sulla schiena per poi salire al collo e giocare con alcune ciocche dei capelli di lei.

"Ma scherzi? Hai fatto bene a parlare con lui… è un tuo amico…"

poi le venne in mente una cosa.

"Non conosce anche Ethan vero?"

il ragazzo sorrise.

"No, è un mio ex compagno delle superiori."

La baciò di sfuggita sulle labbra. Lei arrossì leggermente ma molto meno delle prime volte.

"Vedo che ti stai abituando…"

lei gli fece l’occhiolino…

"Solo un pochino…"

lei gli prese la mano e parlarono per un po’.

"Scusami un minuto devo andare alla toilette."

La ragazza si alzò e raggiunse il bagno. Dopo qualche minuto mentre stava tornando vide una ragazza che in piedi di fronte a Kevin gli stava parlando. Sul momento la cosa le diede fastidio. Poi fece un respiro profondo e si diresse al tavolino.

"…grazie mille allora…"

la ragazza nell’allontanarsi le sorrise.

Molly si sedette accanto al giovane in silenzio. Lui le prese di nuovo la mano facendole passare l’altro braccio attorno alla vita.

"La conosci?"

domandò lei con fare non curante.

"No."

Lui aveva capito bene i sentimenti di Molly. Quindi serio le rispondeva a monosillabi.

"Cosa ti stava dicendo?"

chiese guardandolo negli occhi.

"Niente di importante…"

il ragazzo le lasciò la mano incominciando a giocherellare con il suo pacchetto di sigarette che aveva appoggiato sul tavolo.

"Kevin…"

gli occhi di Molly sembravano attraversati da fulmini. Lui sorrise e le diede un bacio sulle labbra.

"Voleva solo una sigaretta…"

sorrideva mentre le passava una mano sulla guancia.

"ok… ci crederò…"

gli occhi di lei si abbassarono facendo finta di cercare qualcosa nella borsa.

Lui la fece voltare di nuovo verso di lui per poterla guardare di nuovo negli occhi.

"Ehy… non mi credi?"

domandò dispiaciuto.

Lei gli fece un sorriso tirato.

"Credo a te… ma non a lei… ti guardava da un po’… beh la capisco."

Le passò il braccio sulle spalle attirandola a sé ed abbracciandola.

"La mia piccola Molly è gelosa…"

rimasero in silenzio per qualche minuto lui bevve l’ultimo sorso del suo cocktail.

"Andiamo?"

domandò lui prendendola per mano.

"Ok."

Si alzarono e lasciarono il locale passando davanti proprio al gruppo delle ragazze che non gli avevano tolto gli occhi di dosso.

--------

Il lago era scuro, poche luci si rifrangevano sulla superficie dell’acqua. Altre coppie come loro avevano avuto la stessa idea. Raggiunsero una spiaggetta solitaria. Kevin tenendola per mano la guidava verso di essa. Ma Molly nel sentire la ghiaia sotto i suoi piedi si bloccò.

"Che c’è?"

si voltò a guardarla.

"Rompo i tacchi…"

lui senza dire una parola la prese in braccio avvicinandosi al lago per poi posarla proprio di fronte a sé.

"Sei pazzo…"

disse lei guardandolo in viso nell’oscurità della sera.

"Solo un po’"

mise le mani sui fianchi della ragazza per poi insinuarsi sotto la maglietta di lei, le dita sulla pelle vellutata della schiena.

Lei si morse il labbro inferiore indecisa su cosa fare. Si alzò sulle punte e lo baciò per poi portare le mani sul collo del ragazzo per sorreggersi e sussurrandogli all’orecchio…

"Sei proprio una peste…"

lui la tenne stretta a lui rispondendole.

"Invece sono bravissimo. In questo momento vorrei fare molto di più…"

le guance della ragazza erano in fiamme

"…ma sono paziente e mi trattengo."

Le posò alcuni piccoli baci sul collo.

"Ma forse è meglio andare…"

disse lui sorridendo e prendendola ancora in braccio per poterla portare sull’asfalto.

Raggiunsero l’automobile. Prima di partire lui cercò qualcosa nel cruscotto. Prese un cd e lo mise nel lettore. Dalle prime note della canzone Molly la riconobbe.

"Ma…"

disse voltandosi verso di lui.

"Piacciono molto anche a me…"

disse il ragazzo sorridendo mentre la chitarra elettrica ed il basso diffondevano la loro musica nell’automobile.

Molly sorrise.

Le ruote scivolavano sull’asfalto. Molly ascoltava la musica mentre lo guardava.

"Sai…"

disse lui

"…se fossi stata un’altra in questo momento staremmo raggiungendo casa mia."

Molly abbassò lo sguardo.

"Io…"

disse la ragazza.

"Aspetta… mi piaci per questo. Mi piacciono le tue prese di posizione, il tuo difendere il tuo modo di fare… è bello che tu non sia una delle solite svenevoli…"

"Beh, grazie. Ma forse preferiresti che io adesso ti dicessi di andare a casa tua."

Lui si voltò una frazione di secondo verso di lei per poi riportare lo sguardo sulla striscia d’asfalto.

"No. Prima o poi, ma non ora."

Poi come ripensando alle parole appena dette.

"Non che non ti desideri… ma non è il momento giusto."

Sorrise. Lei lo osservò a lungo prima di parlare.

"Ho visto come ti guardano le ragazze. Sei affascinante… e so come la gente guarda me…"

Lui la interruppe.

"Come?"

"Kevin, non son bella e nemmeno intrigante. Non ho carattere e non sono particolarmente simpatica… passo inosservata."

Kevin rallentò per fermarsi ad uno stop. Ebbe il tempo di guardarla negli occhi mentre le diceva…

"E sai anche come ti guardo io… come ti ho sempre guardata?"

il semaforo era diventato verde e la macchina riprese ad andare.

"Credo di sì… ma non me ne do una ragione…"

la ragazza portò la mano al collo incominciando a giocare con la catenina.

"Tesoro, ti dico solo che sei un angelo e un diavolo contemporaneamente… per me sei bellissima…"

"…bugiardo…"

si ritrovò a pensare lei.

Intanto erano arrivati davanti alla casa di lei. La ragazza scese dall’automobile sicura che nessuno la vedesse a quell’ora di notte. Ma prima gli diede un bacio a fior di labbra.

"Ci vediamo."

"Ciao tesoro."

Spero che qualcuno sia così gentile da lasciarmi un commentino!!!!! Per piacere!!! Un bacione

Miyan

  
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