Ringrazio chi continua a leggere questa storia :) Mi
farebbe piacere sapere cosa ne pensate, anche perché così posso capire se vale
la pena continuare… Ancora grazie a chi la segue… Amy88
Yuki: sempre
gentilissima con me J spero che questo capitolo possa
interessarti
Capitolo 15 –
Decisioni
LUCA POV
Prossima fermata Milano Centrale! Next Stop Milano Centrale!
Sono state le dodici ore più lunghe della mia
vita. Non ci speravo più, invece eccoci arrivati a destinazione: Milano
Centrale!
Non vedo l’ora di scendere da questo treno. Odio i
treni. Non ho mai capito perché, ma non sopporto i treni. Forse perché
Trenitalia non è stata creata ad immagine e somiglianza dell’organizzazione. I
treni della WWII sono tutto un programma, in fondo! A dir poco rassicurante,
senza ombra di dubbio. Soprattutto quando paghi per un posto sulla Freccia
d’Argento, e ti ritrovi su un Intercity grigio. Okay, lo so, l’argento e il
grigio possono confondersi! Non è tutto oro quel che luccica.
E’ un’ingiustizia: sono uno studente, non ho
stipendio! Amo la recitazione, ma non sono Robert Pattinson!
E’ una grande ingiustizia!
“Luca! Mi aiuti con i bagagli?” Amy mi riscuote
così dai miei pensieri.
Mi alzo di scatto e prendo la valigia più pesante:
la sua! Ringrazio il cielo che è atterrata al Lamezia! Se fosse scesa a Soverato… Primo, sarebbe ancora in viaggio; secondo, non
avrebbe portato solo una valigia! “Cosa c’è dentro, pietre?” chiedo
appoggiandola a terra. E’ troppo pesante per essere una valigia con lo stretto
indispensabile.
“No!” ribatte. “Marmo!” continua tra lo scherzoso,
neanche troppo, e il serio, fin troppo.
“Eppure ero convinto che, il marmo, fosse l’unica
cosa che avessi lasciato in terra francese!”
Mi guarda perplessa e stupita. “Stupido!”
“Sono adorabile, lo so!”
Scuote la testa, sconsolata. Senza aggiungere
altro.
Un match ciascuno, sorellina! Punto mio!
Finalmente dei rumori. Stiamo entrando in
stazione. Ecco il secondo motivo per cui io, Luca Florent,
odioTrenitalia o chi per
essa. Questi veicoli su binari o sono vergognosamente in ritardo, o sono
terribilmente in anticipo. Il nostro treno oggi è stato mezz’ora, se non di
più, fermo! In attesa che il binario si svuotasse.
Con le valigie in mano ci incamminiamo verso
l’uscita più vicina: voglio scendere. Odio l’odore dei treni. E’ nauseante!
Dall’espressione di mia sorella intuisco che
concorda con il sottoscritto. L’aria in questi vagoni diventa stagnante,
odiosamente stagnante.
Odio il verbo odiare.
I treni hanno il potere di fare uscire il peggio
di me: chiedo ammenda!
Le porte si aprono, io scendo!
Sia ringraziato il cielo e tutto ciò che bisogna
ringraziare! Grazie!
“Luca! Andiamo!” mi incita Amy, indicando le
schermate delle partenze!
Sono le sette di mattina, tra cinque minuti
partirà un Train à Gran Vitesse
con destinazione ‘Gare de Lyon’ ed Amy fissa immobile
quella schermata!
E’ ferma, eppure una parte di lei, chissà quanto
razionale, corre! Ulisse sa dove! Non so dove sia la sua Itaca. Di una sola
cosa sono certo: la fase Beta di Amy, quella che lei chiama Elinor,
non è così razionale come lei vuol far credere.
Miss Amy Florent non è
razionale. Almeno non così razionale come Amy stessa vorrebbe far credere.
E’ Maggio! Il mese del Taurus!
E’ Maggio, ma in stazione ci sono le luci natalizie: troppa fatica toglierle
durante l’anno! Prendano polvere vita natural
durante!
E’ Maggio, il mese del Taurus!
E’ Maggio, il suo mese! Lui, non Robert Pattinson!
Lui, lui!
Il ragazzo che sapeva essere serio e divertente,
il ragazzo che ha fatto emozionare Amy Florent, il
ragazzo a cui Amy ha voluto bene più di se stessa, il ragazzo che Amy ha
supplicato, il ragazzo per cui Amy ha messo da parte l’orgoglio senza
pregiudizi!
Tutto ebbe inizio con un invito al cinema, tutto
finì con un invito al cinema!
Anche per questo Amy ha fatto dell’Eterno Ritorno
nietzschiano, la sua filosofia di vita!
Lui era tutto, era! Perché ora non è più! Era,
perché ora non dovrebbe essere più! Condizionale d’obbligo perché per lei
qualcosa è ancora, più di qualcosa!
E’ stata un’amicizia che le ha attraversato il
cuore; e le amicizie che attraversano il cuore sono sempre meravigliose,
uniche, fantastiche; soprattutto per una ragazza che odia Wilde e i suoi
aforismi!
Lei ha scelto un taglio netto, perché è meno
doloroso!
Lei ha scelto un taglio netto, ma le sue gambe non
condividono! Le sue gambe continuano a tremare!
Amy Florent non è
razionale come vuole far credere!
Amy Florent per quel ramo
rinsecchito con nome e cognome…
Ha gli occhi lucidi, la scuoto delicatamente.
“Amy, piccola!” non risponde. Continuo a scrollarle la spalla sinistra. “Amy,
vogliamo trovare un taxi prima del crepuscolo?” lo so che al crepuscolo mancano
ancora dodici, tredici ore ma si sa… “Il taxi non
aspetta, Miss Florent!” nessuna risposta. Non
sopporto i suoi stati di tranche: non so mai come comportarmi. Continuo a
scuoterla delicatamente. Niente di niente. Forse è il delicatamente, il
problema. “AMY FLORENT è attesa a Parigi! Parigi chiama Amy!”
“Siamo a Milano, Luca!” finalmente è tornata in
sé!
Con le valigie in mano ci incamminiamo verso
l’uscita dei taxi.
Questa stazione ha diecimila uscite: taxi, uscita
centrale, metropolitana; e non c’è una volta, che sia una, che io, Luca, non mi
perda! Questa è la prima!
Dopo mezz’ora d’attesa, intravediamo un taxi
libero. Il nostro! L’autista è pronto per sistemare i bagagli nel portabagagli
(ovvio, no?) ; e gli porgo il biglietto con la destinazione.
Lo sguardo si illumina, mette in mostra i suoi
trentadue denti; e i miei occhi lo fanno tornare sulla retta via.
Lontano dalla mia sorellina!
Il viaggio è di una lentezza assurda.
Amy si è addormentata; il tassista continua a fare
domande a dir poco ridicole; io rispondo per circostanza!
Il suo sguardo non mi è nuovo, però non ricordo
proprio dove possa aver avuto l’onore di incrociarlo. Mi rendo conto che
stanotte dormirò comunque, con o senza risposta: cerco l’I-pod
e premo brani casuali. In fondo, come si fa a combattere il tempo? A tempo di
musica! Ringrazio Claudio Baglioni e il suo Cuore
d’Aliante; ma, soprattutto, se sono fortunato, quest’uomo smetterà di fare
domande alla Stregatto! Ecco dove ho visto quegli occhi…
La faccia dello Stregatto!
MARTA POV
Mi sento molto Giulietta Capuleti!
Sto osservando fuori dalla finestra in attesa di
non so cosa!
Sono affacciata alla finestra, in attesa di non so
cosa!
Ieri Luca mi ha mandato un messaggio. Alle sei di
mattina. Cosa ci facesse sveglio alle sei di mattina è un mistero che non
voglio risolvere. Probabilmente ricorda i miei orari: sveglia col sole!
Infatti, alle sei di mattina, stavo già fissando il soffitto!
Luca… Luca Florent! Luca…
Perché alle sei di mattina stessi fissando il
soffitto non starò qui a spiegarlo!
Il messaggio era tutto un programma: all’ora
stabilita ho chiamato Amy e lei, da ottima osservatrice quale è, ha intuito
tutto! Era difficile non capire che ci fosse stato dietro un burattinaio! Luca
sapeva che avrebbe intuito! Luca sapeva che non avrebbe bevuto la scusa
‘passavo per caso’ !
Luca…
E’ partito, sono partiti! Sono tornati a Milano.
Perché qui non hanno nulla da fare. Qui non c’è nessuno che li trattenga.
Nessuno!
Nessuno, perché Tiziano Ferro è un cantante
assurdo. E io mi sento ridicola. Ci sono cascata con tutte le scarpe.
Io, Marta!
Io, che ho litigato con Amy per un
doppiogiochista!
Io, quella razionale! Perché tra le quattro la
vera Elinor sono io!
L’unica del quadrato a non essere entrata nel
quadro svedese!
Senza essere ascoltata!
Adesso, dieci anni dopo, mi sento ridicola! Più
guardo fuori, più aumenta questa sensazione!
Ascoltare Tiziano Ferro a tutto volume, è assurdo!
Ascoltare una sola canzone ferrea a ripetizione, è
assurdo!
Assurdo anche pensare di ascoltare una e una sola
canzone!
Mi sento molto Giulietta Capuleti!
In attesa di un Romeo appena partito!
Sono seduta davanti allo specchio, sul buffet c’è
una fotografia!
Papà, che cosa devo fare? Perché deve
succedere? Io non posso partire, non posso!
Nessuna risposta. La fotografia mi guarda,
sorride, ma non risponde! No, non sto ascoltando Fotografie
della tua assenza
Papà, cosa dovrei fare? Non posso allontanarmi
da qui!
Oh cielo, se solo mi sentisse Amy mi prenderebbe
per pazza! Non perché stia parlando con una fotografia; perché io, la ragazza
che l’ha obbligata a partire, sono seduta su un letto a chiedermi cosa dovei
fare, perché non posso allontanarmi!
Dovere e potere: i due verbi che non voglio
sentire da lei! Perché solo un verbo va seguito: volere!
E poco importa che siano tre verbi servili,
eccetera, eccetera, eccetera!
Volere, il verbo che io per prima non ho mai
seguito!
Luca, chissà se sono arrivati!
Luca…
Ho deciso!
Posso! Devo! Voglio!
KRISTEN POV
Sto fissando il soffitto della mia camera. E’
bianco, bello! Neutro! Non mi sono mai piaciuti gli schieramenti!
Sul comodino c’è l’ultima rivista che parla di me
e Rob!
Io sono stanca! Se la nostra storia fosse vera
avrei, innanzitutto, dichiarato qualcosa. Secondo, non lo avrei lasciato a
Parigi! Terzo, non capisco perché non si sia mai parlato di me e Taylor!
Io per Rob provo un
affetto fraterno, abbiamo condiviso mesi sul set: è inevitabile che sia nata
un’amicizia! Forse in lui è nato dell’odio, non posso certo essere sicura che
lui provi amicizia!
Pattinson difende dalle accuse la sua Bella questa
frase domina l’articolo: Pattinson The Beast?
Bene, c’è solo una cosa da fare se vogliamo finire
questa fiaba con ‘e vissero tutti felici e contenti’ : un incontro!
Un incontro a due!
Prendo il cellulare, che è ovviamente spento sul
comodino, e compongo un numero. E’ libero! Dovrebbe rispondere! Dovrebbe!
Risponde. Grazie!
“Ciao come va?” non lo vedo da tempo immemore.
“Potrei dirti malissimo; potrei dirti meravigliosamente!” risponde. “Preferisco
'tutto bene' , grazie!” è sempre spiritoso, mi piace per questo. “Tu?”
“Stanca, caro! Hai letto le ultime?”
“No! Mi sono rinchiuso in questa città
fantastica: voglio sognare un po’ ! Le ultime non sono news!”ribatte quasi
controvoglia. “Robsten è una notizia
logora ormai!” è stanco anche lui! Lo adoro ogni istante di più!
“Io un’idea ce l’avrei! Domani ti raggiungo!”
“Qui?”
“Io sono già qui, cheri!”
rispondo divertita. “Devi solo fidarti di me!”
“Lo sai che mi fido, agnellino!”
“Grazie, leone! A domani!”
“Ti aspetto!”
Saluto e attacco.
Sono a Parigi da fine aprile, e sono giorni ormai
( secoli, ad esser sinceri) che i giornali e tutte le riviste parlano di me e
Robert come se fossimo un’unica persona.
Forse è arrivato il momento di affrontare il tutto
in modo maturo.
E’ inutile aspettare domani!
Un’altra chiamata; un’altra risposta; un altro
assenso!
So essere convincente quando voglio. E io lo
voglio sempre. Amo convincere!
Due ore dopo, un paio di jeans e una camicia si
presentano nel mio hotel: Tom! Okay, non è mio. Non sono io a rispondere al
nome di Paris Hilton. Sono a Paris,
ma sono Stewart!
Non Sten!
Kris!
“Ragazza ventenne! Qual buon vento ti ha portato
in Francia?” mi saluta così. E’ sempre stato simpatico.
“Robert! Robert e questi gossip!” rispondo
mostrandogli l’ultimo articolo su Robsten.
“Bene! Andiamo!”
“Perfetto! Grazie!”
Siamo in macchina, accende!
Parigi è meravigliosa all’ora di pranzo!
AMY POV
Bonjour ma ville! Je suis retournèe!