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Autore: darkjedi    15/09/2010    0 recensioni
KYLE VIENE ASSUNTO PER ANDARE A SALVARE IL MAESTRO QUI GON JINN MA KYLE ODIA I JEDI. PERCHE'? E COSA SUCCEDERA'? la storia l'avevo già pubbicata tempo fa ma non mi piaceva e così l'ho riscritta.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mace, Windu, Obi-Wan, Kenobi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAP 2

Kyle li accompagnò all’uscita poi si avvicinò al bancone e prese una bottiglia di liquido ambrato e disse “Dax questa mettila sul mio conto.”

Poi salì le scale per dirigersi verso la sua stanza. Dax finì di servire un cliente poi lo seguì e lo trovò che si stava riempiendo il bicchiere appena lo vide disse “sei arrivato appena in tempo Dax dobbiamo brindare.”

“Hai fatto buoni affari?”

“Ottimi affari. Sono stato assunto per andare a salvare nientemeno che  il Maestro Jedi Qui Gon Jinn. E lo sai chi erano quelle persone?”

“Ho un sospetto.”

“Il Senatore Organa, la Senatrice Amidala e il nuovo apprendista di Qui Gon.”disse Kyle poi fece una risata  amara, e continuò “Io dovrei andare a salvare Qui Gon,  avrei un’idea sul come riportarglielo. Ma mi hanno pagato, perciò...”

Poi prese il bicchiere e scolò tutto il contenuto in un sorso solo.

Dax lo guardò preoccupato poi mormorò “Tu soffri ancora Obi Wan.”

Kyle si girò infuriato e ringhiò “Non nominare mai più quel nome. Obi Wan è morto e tu lo sai bene.”

Poi fece un sospiro per calmarsi e disse “Scusami Dax. Ora pensiamo alla missione, devo andare su Kaslor perciò mi serviranno delle cariche per le armi, degli esplosivi, alcune confezioni di cibo pronto prendine anche alcune ipocaloriche per il nostro ospite, un kit medico completo, ah procurati anche un po’ di Bacta non credo che i kasloriani l’abbiano trattato molto bene.”

“Quanti crediti abbiamo a disposizione?”

“Presto il Senatore Organa ci metterà a disposizione 50 mila crediti usa quelli, compra tutto quello che ti ho detto e non badare alle spese, il resto rimandalo al Senatore Organa.”

“Tu non ti tieni niente Kyle?”

“No. Anzi Dax,  prenditi tu qualche cosa per ripagarti di tutto questo. Io intanto vado a dare un’occhiata alla nave.”

Il giorno dopo era già tutto pronto per la partenza, decollo all’alba e quando fu nello spazio calcolò la rotta per Kaslor e programmò il computer di bordo per fare due salti nell’iperspazio in modo da non forzare troppo i motori.

Entrò nell’atmosfera del pianeta senza che i radiolocalizzatori del pianeta si accorgessero di lui Atterrò nella giungla che circondava la città che era ancora notte fonda, poi si mise a studiare la mappa della città su un datapad che Dax gli aveva consegnato. Scoprì che la prigione si trovava alla  periferia della città, e dopo aver preso con se gli esplosivi si mise al fianco la fondina con il suo Blaster modificato, uscì e si diresse verso la prigione. L’entrata principale era molto sorvegliata anche a quell’ora di notte allora girò intorno all’edificio fino a trovare una porticina laterale da dove, aveva scoperto, facevano uscire i corpi dei prigionieri che morivano durante la prigionia o gli interrogatori. La spinse e, proprio come aveva previsto, era aperta. Entrò con molta cautela fece solo pochi passi e si imbatté in una guardia, l’uomo non l’aveva ancora visto e quando lo fece fu l’ultima cosa che vide in vita sua. Kyle nascose il corpo con attenzione ormai non provava più nessun rimorso per le vite che spezzava, per la maggior parte era questione di sopravvivenza, la sua, ed era una lezione che aveva imparato fin troppo bene. Vide due uomini che facevano la guardia davanti ad una cella e comprese che era la cella dove era rinchiuso Qui Gon, infatti sentiva la sua presenza nella Forza. Prese la mira e i due uomini caddero quasi all’unisono si avvicinò e disse “Stai lontano dalla porta se puoi sto per farla esplodere, mi hai sentito. Sto per far esplodere la porta.”

Attese qualche secondo ma non sentì nessuna risposta e ripeté “Stai lontano dalla porta sto per farla esplodere.”

Sentì qualche movimento all’interno della cella e sperò che l’uomo si fosse messo al riparo poi fece detonare l’esplosivo che aveva messo alla porta.

Nel frattempo Qui Gon aveva seguito le istruzione della voce di quello sconosciuto, si era messo dietro la branda e si era protetto con la misera coperta che gli avevano dato le guardie.

L’esplosione fu forte e Qui Gon vide tra il fumo una figura alta entrare e chiedergli “Tutto bene?”

Qui Gon annuì e allora l’uomo continuò con voce fredda e distaccata girandosi su se stesso “Allora andiamo, non abbiamo tempo da perdere.” Poi inaspettatamente si girò di nuovo e chiese “Ce la fai a stare in piedi. Puoi camminare?”

Nella sua voce Qui Gon non sentì alcun interesse nei suoi confronti solo l’urgenza di uscire di lì al più presto possibile, allora si alzò e seguì l’uomo. Ma dopo aver fatto qualche passo quasi inciampò e se non fosse stato per la mano dello sconosciuto che lo resse sarebbe caduto a terra, si sentiva debole e solo facendo ricorso alla Forza riusciva a stare in piedi.

Fu allora che lo vide in faccia anche se aveva il viso sporco di polvere e i lineamenti erano più duri e affilati di come si ricordava però i suoi occhi non erano cambiati: due occhi dal colore grigio-blu, vivi e penetranti lo fissavano, due occhi che non aveva visto da tanto tempo ed era sicuro che non avrebbe mai più rivisto, lo fissavano freddi come il ghiaccio.

“...Obi... Wan” mormorò disorientato.

“Non ora.” sibilò Kyle guardandosi  preoccupato indietro, aveva sentito delle voci e dei passi che venivano verso di loro.

“Andiamo Jedi, non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo uscire da qui il più presto possibile.” disse con urgenza.

In quel momento si sentì un’esplosione sopra di loro, Qui gon sobbalzò ma Kyle sembrò non preoccuparsi anzi sembrò compiaciuto e disse “ora abbiamo un po’ più di tempo, hanno scoperto che il turbo ascensore era  stato minato.”

Mentre teneva il blaster con una mano e con l’altro braccio sorreggeva Qui Gon, Kyle si diresse verso l’uscita.

Uscirono dalla prigione senza altri problemi, stavano camminando nella giungla e avevano quasi raggiunto la nave che il giovane sentì dei spari sibilare sopra la sua testa, fece in tempo a far abbassare Qui Gon sul terreno e simultaneamente si girò e fece fuoco. Mentre sparava si girò verso Qui Gon e disse “La mia nave è nascosta dietro quel cespuglio, raggiungila.”

“Non ti lascio, Obi Wan.” disse a fatica il Jedi poi posò la sua mano sul braccio del giovane.

“Va via Qui Gon, qui mi sei solo di ostacolo” ringhiò Kyle scostandosi e spingendolo via.

Kyle vide il Jedi allontanarsi zoppicando e sostenendosi agli alberi, era stato uno shock quando lo aveva rivisto, non si aspettava di vederlo così invecchiato e indebolito, forse era l’effetto della prigionia, poi scosse la testa non doveva pensare a queste cose se si distraeva era la fine.

Kyle lanciò verso i soldati gli ultimi esplosivi che gli erano rimasti e corse verso la nave, vide che Qui Gon aveva raggiunto la nave, spinse un telecomando che portava alla cintura e la rampa si abbassò e il Jedi salì lungo la rampa ma poi si fermò affaticato sembrava che stesse crollando a terra da un momento all’altro. Kyle sentiva i soldati che si stavano avvicinando e gridò “vai dentro!” Corse avanti senza preoccuparsi dei soldati che si stavano avvicinando, in quel momento contava solo che Qui Gon si mettesse al riparo, improvvisamente sentì un colpo alla spalla, uno dei soldati era riuscito a colpirlo. Salì sulla nave e chiuse la rampa poi corse nella cabina di pilotaggio e decollò velocemente.  Quando fu nello spazio  calcolò la rotta per tornare a Coruscant e programmò il computer di bordo per fare un solo lungo salto nell’iperspazio, voleva tornare a Coruscant il più presto possibile.

 

  
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