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Autore: kianeko    11/12/2003    2 recensioni
Cosa succede se nella vita di un uomo, dopo tanti anni, riappaiono il suo "primo amore" e il suo "primo tormento"? E se le cose non sono mai state come sembrano? Spero vi piaccia!!! Attendo con ansia i vostri commenti!!! ^_^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In macchina
- Ami mia sorella? - chiede la donna.
- Non lo so non ci capisco più niente! - risponde Genzo.
- Ma almeno le vuoi bene? -
- Certo che razza di domande! L'ho sempre voluto a entrambe! -
Yumi sorride, ma poi s'intristisce.
- Senpai, ti va di intrare? -
- Non me la sento! -
La donna alza lo sguardo dal tappetino nero dell'auto.
- Ti devo parlare di una cosa importante! Ti prego! - lo sguardo serio e determinato.
- Io... - balbetta senza sapere che dire.

Nel salotto dell'appartamento di Yumi
- Tu mi hai detto che l'hai baciata e che lo hai fatto anche quell'inverno! -
Genzo annuisce.
- Cosa è successo tra voi? - chiede seria.
- Non è successo niente! - risponde titubante.
- Senpai, io mi riferivo a 18 anni fa! Ti prego dimmelo! -
L'uomo guarda la tazza di té davanti a se e sospira.
- Noi... - sospira di nuovo - ... abbiamo fatto l'amore! -
- Lo sapevo, cioè lo immaginavo! Racconta! - dice Yumi con un filo di voce.
- Non lo so come, ma... - chiude gli occhi - ... ma è successo! Quando rientrai a casa...
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- Non dovevi farlo! - disse la ragazza.
- Perché? E' stato solo un bacio! -
- No, è stato un bacio! Io non posso! -
- Non dirmi che hai il fidanzato? - chiese stupito.
- Non si tratta di questo! - disse abbassando il viso.
- Allora cos'è? Siamo abbastanza grandi per decidere le nostre azioni! -
- Si, ma non è giusto! Io non volevo che accadesse, non volevo baciarti! -
- Mi hai risposto e ti sei lasciata andare! Tu lo volevi, anzi lo vuoi quanto me! - disse lui sollevandole il mento - Perché non lo ammetti? -
Yuki voltò gli occhi da un lato, poi li chiuse.
- Perché ho paura! Non voglio perderti, non voglio rimpiangere ciò che eravamo o saremo potuti essere! -
- Guardami! Io ti voglio bene e questo non cambierà mai, neanche se ti baciassi un milione di volte! -
Il viso di Yuki cominciò a rigarsi di lacrime e i singhiozzi cominciarono a scuoterla.
- Perché proprio tu? Mi piaci molto, ma proprio non riesco a sopportarti! Ti prendi gioco di me e lo fai anche adesso che non dovevi! -
- Non è vero! Guarda! -
Genzo si avvicinò al volto di Yuki e le baciò le guance umide.
Baci dolci e semplici, che pian piano scivolarono lungo il collo e poi risalirono.
- Anche tu mi piaci! - le sussurò ad un'orecchio.
- Io... -
- Non serve parlare, segui l'istinto! -
I loro sguardi s'incrociarono, le loro labbra si sfiorarono e un bacio passionale li travolse.
Le mani intrecciate, i baci sempre più intensi e i loro corpi sempre più vicini.
Le carezze si fecero più sensuali e più audaci.
In poco tempo i vestiti finirono sparsi per la stanza e a dividere i loro corpi rimase solo la biancheria intima.
Le mani di entrambi si muovevano senza bisogno di indicazioni, sapevano come liberare i loro corpi.
Genzo si fermò un attimo ad osservare le forme nude di Yuki e fece scivolre la mano su quel corpo.
Risalì lentamente l'interno coscia, mentre lei sussultava leggermente.
- Io non ho mai... -
- Non preoccuparti, farò piano! -

Si voltò verso la sua destra e vide il camino quasi spento.
Si alzò e andò a riavvivarlo.
Yuki stava steva sul divano con una coperta sopra.
Genzo si girò a guardarla: gli occhi chiusi, le labbra semi aperte, i capelli sparsi qua e la, la morbida linea del collo e delle spalle.
Era bella, ma non capiva il perché di quello strano senso d'inquietudine.
Non si pentiva di averlo fatto, forse non era stato giusto farlo così.
Il crepitio del fuoco, i loro vestiti sparsi e le traccie evidenti della verginità di Yuki.
Si guardò le mani e i suoi occhi videro quelle di lei intrecciate alle sue.
Nell'aria c'era un vago profumo di vaniglia, lo stesso che ora aveva addosso lui.
- Chissà se lei ha addosso il mio profumo? - si chiese.
Tornò al divano e le si ridistese di fianco.
Sfiorò il suo viso e l'abbracciò delicatamente, come se avesse paura di romperla.
- Ti voglio bene, Wakabayashi! - sussurò lei
nel sonno.
Genzo le baciò la fronte.
- Te ne voglio anch'io! -
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- Te ne sei pentito? - chiede yumi.
- No, mai! E' successo perché lo volevamo! -
- Cosa provavi? -
- Le volevo bene, ma non sono sicuro che fosse qualcosa di più! Non so come spiegarlo! -
La donna lo guarda: è disperato e impaurito, non lo aveva mai visto così.
- Senpai, la ami? Ti prego pensaci, voglio che mi dai una risposta precisa! -
Genzo non sa che dire.
L'ha rivista dopo 18 anni e in pochi giorni gli ha sconvolto la testa e il cuore.
Tutti i sentimenti, che provava da ragazzo, sono stati catapultati in questa nuova vita e per una volta non ha più in mente solo le bambine.
Poteva immaginare tutto questo?
No.
Ora però non sa che fare.
- E' così importante per te saperlo? - chiede titubante.
- Lei è mia sorella! Io devo saperlo! Se non la ami, perché le sei corso dietro? -
- Ho paura che non la rivedrò più! Lei mi odia, mi odia per quel pomeriggio! -
- Non lo ha mai fatto! Lei te ne è grata! So perché se ne è andata, ma se non la ami non posso dirtelo! -
- Lo sai? -
- Si, ma ho giurato di non dirlo! Ha paura di perdere il tuo rispetto! -
- Non potrà mai succedere! -
- Ne sei sicuro? Lei ha paura di quello che potrebbe accadere se tu sapessi! -
- Sapere cosa? - chiede.
- Di suo figlio! -
- Lei ha un figlio? - chiede shoccato.
- Lo amo più della sua stessa vita ed è per lui che se ne è andata! -
Genzo stringe i pugni, ha la sensazione di morire.
- Yuki dice sempre che è bello e rompiscatole come suo padre, ma dice anche che è il regalo più bello che la vita le abbia fatto. -
- Non è possibile! -
- Si chiama Mizuiro! -
Genzo non capisce più niente, sta li in silenzi con gli occhi sbarrati.
- Quando 18 anni fa scappò lei era incinta. Era marzo e pioveva forte. Aveva una faccia davvero felice. Sorrideva sempre e non litigava più con papà da tempo. Ero contenta di questo, ma sapevo che non sarebbe durato per sempre. Mangiava in continuazione e spesso la sorprendevo a specchiarsi, ha sempre tenuto al suo fisico. -
Yumi comincia a piangere.
- Un giiorno venne da me con dei dolcetti e mettendosi di profilo disse: “Si vede la pancia?”.
Pensavo fosse impazzita.
Un po' dissi e lei: “Non è bellissima? Qui dentro c'è il mio più grande tesoro e tu non lo dirai a nessuno! Giura!” rimasi a bocca aperta. Due giorni dopo sparì! -
- Perché non me l'ha detto? -
- L'ho visto per la prima volta quando aveva 8 anni. Quel giorno tornavo da una lezione, ero gia in Inghilterra da 2 anni, e sulle scale di casa mia c'era lei. La chiamo e lei: “Mizuiro va dalla zia!”, mi sono messa a piangere. - Yumi guarda l'uomo cercando di capire il suo stato d'animo.
- Un giorno mi ha chiamato e ha detto: “E' così bello che il solo guardarlo mi ferisce! Gli ho promesso che un giorno gli farò conoscere suo padre, ma ho paura che poi se ne vada! Se solo non fossero così uguali!”. -
Genzo la guarda sconvolto.
- Chi è il padre? -
- Lei non lo ha mai detto, ma... - Yumi gli passa una fotografia - ... si vede chiaramente. -
Un ragazzo alto con occhi e capelli neri, sta abbracciato stretto a Yuki che sorride all'obbiettivo.
- Mio figlio! -
- Si,senpai! Ora capisci perché se n'è andata? -
- Voglio vederlo! Dimmi dov'è! - esordisce con impeto.
- Poi che farai? -
- Non lo so! Ti prego accompagnami! -




Il titolo non l'ho messo a caso: “Color dell'acqua” è la traduzione italiana di Mizuiro (almeno da quello che so io ^_^).

   
 
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