In macchina
- Ami
mia sorella? - chiede la donna.
- Non lo so non ci capisco più
niente! - risponde Genzo.
- Ma almeno le vuoi bene? -
- Certo
che razza di domande! L'ho sempre voluto a entrambe! -
Yumi
sorride, ma poi s'intristisce.
- Senpai, ti va di intrare? -
-
Non me la sento! -
La donna alza lo sguardo dal tappetino nero
dell'auto.
- Ti devo parlare di una cosa importante! Ti prego! -
lo sguardo serio e determinato.
- Io... - balbetta senza sapere
che dire.
Nel salotto dell'appartamento di Yumi
- Tu mi hai
detto che l'hai baciata e che lo hai fatto anche quell'inverno!
-
Genzo annuisce.
- Cosa è successo tra voi? - chiede
seria.
- Non è successo niente! - risponde titubante.
-
Senpai, io mi riferivo a 18 anni fa! Ti prego dimmelo! -
L'uomo
guarda la tazza di té davanti a se e sospira.
- Noi... -
sospira di nuovo - ... abbiamo fatto l'amore! -
- Lo sapevo, cioè
lo immaginavo! Racconta! - dice Yumi con un filo di voce.
- Non lo
so come, ma... - chiude gli occhi - ... ma è successo! Quando
rientrai a
casa...
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-
Non dovevi farlo! - disse la ragazza.
- Perché? E' stato
solo un bacio! -
- No, è stato un bacio! Io non posso! -
-
Non dirmi che hai il fidanzato? - chiese stupito.
- Non si tratta
di questo! - disse abbassando il viso.
- Allora cos'è?
Siamo abbastanza grandi per decidere le nostre azioni! -
- Si, ma
non è giusto! Io non volevo che accadesse, non volevo
baciarti! -
- Mi hai risposto e ti sei lasciata andare! Tu lo
volevi, anzi lo vuoi quanto me! - disse lui sollevandole il mento -
Perché non lo ammetti? -
Yuki voltò gli occhi da un
lato, poi li chiuse.
- Perché ho paura! Non voglio
perderti, non voglio rimpiangere ciò che eravamo o saremo
potuti essere! -
- Guardami! Io ti voglio bene e questo non
cambierà mai, neanche se ti baciassi un milione di volte! -
Il
viso di Yuki cominciò a rigarsi di lacrime e i singhiozzi
cominciarono a scuoterla.
- Perché proprio tu? Mi piaci
molto, ma proprio non riesco a sopportarti! Ti prendi gioco di me e
lo fai anche adesso che non dovevi! -
- Non è vero! Guarda!
-
Genzo si avvicinò al volto di Yuki e le baciò le
guance umide.
Baci dolci e semplici, che pian piano scivolarono
lungo il collo e poi risalirono.
- Anche tu mi piaci! - le sussurò
ad un'orecchio.
- Io... -
- Non serve parlare, segui l'istinto!
-
I loro sguardi s'incrociarono, le loro labbra si sfiorarono e un
bacio passionale li travolse.
Le mani intrecciate, i baci sempre
più intensi e i loro corpi sempre più vicini.
Le
carezze si fecero più sensuali e più audaci.
In poco
tempo i vestiti finirono sparsi per la stanza e a dividere i loro
corpi rimase solo la biancheria intima.
Le mani di entrambi si
muovevano senza bisogno di indicazioni, sapevano come liberare i loro
corpi.
Genzo si fermò un attimo ad osservare le forme nude
di Yuki e fece scivolre la mano su quel corpo.
Risalì
lentamente l'interno coscia, mentre lei sussultava leggermente.
-
Io non ho mai... -
- Non preoccuparti, farò piano! -
Si
voltò verso la sua destra e vide il camino quasi spento.
Si
alzò e andò a riavvivarlo.
Yuki stava steva sul
divano con una coperta sopra.
Genzo si girò a guardarla:
gli occhi chiusi, le labbra semi aperte, i
capelli sparsi qua e la, la
morbida linea del collo e delle spalle.
Era bella, ma non
capiva il perché di quello strano senso d'inquietudine.
Non
si pentiva di averlo fatto, forse non era stato giusto farlo così.
Il
crepitio del fuoco, i loro vestiti sparsi e le traccie evidenti della
verginità di Yuki.
Si guardò le mani e i suoi occhi
videro quelle di lei intrecciate alle sue.
Nell'aria c'era un vago
profumo di vaniglia, lo stesso che ora aveva addosso lui.
- Chissà
se lei ha addosso il mio profumo? - si chiese.
Tornò al
divano e le si ridistese di fianco.
Sfiorò il suo viso e
l'abbracciò delicatamente, come se avesse paura di romperla.
-
Ti voglio bene, Wakabayashi! - sussurò lei nel
sonno.
Genzo le baciò la fronte.
- Te ne voglio anch'io!
-
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-
Te ne sei pentito? - chiede yumi.
- No, mai! E' successo perché
lo volevamo! -
- Cosa provavi? -
- Le volevo bene, ma non sono
sicuro che fosse qualcosa di più! Non so come spiegarlo! -
La
donna lo guarda: è disperato e impaurito, non lo aveva mai
visto così.
- Senpai, la ami? Ti prego pensaci, voglio che
mi dai una risposta precisa! -
Genzo non sa che dire.
L'ha
rivista dopo 18 anni e in pochi giorni gli ha sconvolto la testa e il
cuore.
Tutti i sentimenti, che provava da ragazzo, sono stati
catapultati in questa nuova vita e per una volta non ha più in
mente solo le bambine.
Poteva immaginare tutto questo?
No.
Ora
però non sa che fare.
- E' così importante per te
saperlo? - chiede titubante.
- Lei è mia sorella! Io devo
saperlo! Se non la ami, perché le sei corso dietro? -
- Ho
paura che non la rivedrò più! Lei mi odia, mi odia per
quel pomeriggio! -
- Non lo ha mai fatto! Lei te ne è
grata! So perché se ne è andata, ma se non la ami non
posso dirtelo! -
- Lo sai? -
- Si, ma ho giurato di non dirlo!
Ha paura di perdere il tuo rispetto! -
- Non potrà mai
succedere! -
- Ne sei sicuro? Lei ha paura di quello che potrebbe
accadere se tu sapessi! -
- Sapere cosa? - chiede.
- Di suo
figlio! -
- Lei ha un figlio? - chiede shoccato.
- Lo amo più
della sua stessa vita ed è per lui che se ne è andata!
-
Genzo stringe i pugni, ha la sensazione di morire.
- Yuki
dice sempre che è bello e rompiscatole come suo padre, ma dice
anche che è il regalo più bello che la vita le abbia
fatto. -
- Non è possibile! -
- Si chiama Mizuiro!
-
Genzo non capisce più niente, sta li in silenzi con gli
occhi sbarrati.
- Quando 18 anni fa scappò lei era incinta.
Era marzo e pioveva forte. Aveva una faccia davvero felice. Sorrideva
sempre e non litigava più con papà da tempo. Ero
contenta di questo, ma sapevo che non sarebbe durato per sempre.
Mangiava in continuazione e spesso la sorprendevo a specchiarsi, ha
sempre tenuto al suo fisico. -
Yumi comincia a piangere.
- Un
giiorno venne da me con dei dolcetti e mettendosi di profilo disse:
“Si vede la pancia?”.
Pensavo fosse impazzita.
Un po' dissi e lei: “Non
è bellissima? Qui dentro c'è il mio più grande
tesoro e tu non lo dirai a nessuno! Giura!” rimasi a
bocca aperta. Due giorni dopo sparì! -
- Perché non
me l'ha detto? -
- L'ho visto per la prima volta quando aveva 8
anni. Quel giorno tornavo da una lezione, ero gia in Inghilterra da 2
anni, e sulle scale di casa mia c'era lei. La chiamo e lei: “Mizuiro
va dalla zia!”, mi sono messa a piangere. - Yumi guarda
l'uomo cercando di capire il suo stato d'animo.
- Un giorno mi ha
chiamato e ha detto: “E'
così bello che il solo guardarlo mi ferisce! Gli ho promesso
che un giorno gli farò conoscere suo padre, ma ho paura che
poi se ne vada! Se solo non fossero così uguali!”.
-
Genzo la guarda sconvolto.
- Chi è il padre? -
-
Lei non lo ha mai detto, ma... - Yumi gli passa una fotografia - ...
si vede chiaramente. -
Un ragazzo alto con occhi e capelli neri,
sta abbracciato stretto a Yuki che sorride all'obbiettivo.
- Mio
figlio! -
- Si,senpai! Ora capisci perché se n'è
andata? -
- Voglio vederlo! Dimmi dov'è! - esordisce con
impeto.
- Poi che farai? -
- Non lo so! Ti prego accompagnami!
-
Il titolo non l'ho messo a caso: “Color
dell'acqua” è la traduzione italiana di Mizuiro (almeno
da quello che so io ^_^).