Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Taila    17/09/2010    2 recensioni
La Regina Bianca e Alice sono nello studio di quest'ultima. Per convincere la ragazza a combattere contro il Ciciarampa l'indomani, la Regina le racconta la storia di Eileen, una ragazza venuta dal Sopramondo che, molto tempo addietro, divenne una Paladina di Sottomondo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Liddell, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve salvino gentili lettrici e ben ritrovate nella terra fantastica di Sottomondo ^___^ Mi scuso per il vergognoso ritardo nell’aggiornare, ma gli esami di settembre sono una barbarie, soprattutto quando le date sono una dietro l’altra e si deve imparare la moltiplicazione dei pani e dei pesci per tenersi dietro a tutto T__T Ma bando ai cattivi pensieri, a Sottomondo ci si diverte solamente. Ringrazio AlexJimenez: Grazie mille, me molto molto contenta ^//^ Il mio ego sta saltellando felice e beato nel settimo cielo ^o^ Sono felice che ti piaccia Eileen, ho cercato di umanizzarla un pò: Alice nel film non sembra molto turbata, ma Eileen all'inizio sarà un pò spaventata dalla situazione nuova. Un bacio enorme ^___^ Ringrazio Euridice Volturi: Ecco qui il nuovo capitolo, anche se un pò in ritardo: perdonata? *__* Il matto di Eleen lo conoscerai di persona tra qualche capitolo, qui però conoscerai almeno il nome ^__^ Leia_the_Witch: Tesoro, per prima cosa vorrei scusarmi per essere scoparsa: mi metterò presto in pari con quello che sai tu, promesso! ^O^ Ma tornando a noi. Ehmmm... non so come dirterlo, ma a parte un paio dei personaggi storici, il resto sono tutti originali. Quando ho iniziato a pensare a questa storia, ho pensato che a viverla fossero i "nonni" dei personaggi presenti nel libro e nel film. Ho lasciato soltanto quelli che mi hanno colpito di più, che ho amato di più e che potessero aiutare Eileen nel suo viaggio. Mi dispiace, ma forse il tuo personaggio preferito è uno di quelli che ho lasciato ^^ Ringrazio eleonora96: Sono contentissima che anche a te sia piaciuta la mia storia ed Eileen. La trama in alcuni punti sarà simile al film, perchè voglio creare una sorta di parallelo tra la storia di Eileen e quella di Alice, poi capirai perchè ^O^ Ringrazio: Alice_in_Realityland, Euridice Volturi e LazioNelCuore 1711 che hanno inserito la fic tra i preferiti. Ringrazio: eleonora96 e Leia_the_Witch per aver inserito la fic tra i seguiti. Ringrazio anche tutti coloro che hanno anche solo letto.
Adesso vi lascio alla lettura, al prossimo capitolo gente |^O^/


Capitolo II: Il coniglio col panciotto
- Devo aver battuto la testa troppo forte.- mormorò Eileen mentre si guardava intorno.
Si trovava in cima a una scala ricoperta di muschio e davanti a lei si apriva la più strana foresta che avesse mai visto. Gli alberi, così antichi da aver perso ormai tutte le foglie, erano grigi, rugosi e ripiegati su loro stessi, felci e licheni giganteschi svettavano verso il cielo, creando ampie cupole che si stagliavano scure contro il cielo terso. Funghi con grandi capelli dai colori sgargianti puntellavano il sottobosco, schiarendone a tratti l’ombrosità, enormi chiazze di fiori coloratissime si aprivano qui e là, riempiendo l’aria con il loro aroma dolce. Riconobbe fresie, camelie, rose rosse, bianche e gialle, iris, campanule, margherite, gerani, anemoni, trifogli, lillà e gelsomini.
Cauta Eileen iniziò a scendere le scale, sentendo l’aria umida appiccicarsi alla sua pelle come un velo. Fece appena pochi passi avanti che, ai piedi di una gigantesca quercia, trovò ad attenderla il coniglio col panciotto che aveva visto alla festa. Strinse forte la stoffa della sottoveste nei pugni e fissò lo sguardo in quello rosso dell’animale, senza sapere cosa l’aspettava.
- Ce ne hai messo di tempo. – commentò il coniglio, con una strana voce nasale – Sei terribilmente in ritardo.- .
- Per cosa?- chiese timidamente la ragazza, perplessa.
- Per il giorno Gloriprincipio, che domande.- sbuffò Stowe Cox come se fosse una domanda superflua.
- E cosa sarebbe?- chiese ancora Eileen sempre più confusa.
Il coniglio piegò la testa verso la spalla destra e un’espressione dubbiosa si dipinse nei suoi occhi. Studiò a lungo la ragazza in piedi davanti a lui, così piccola che le arrivava appena al petto, come se cercasse qualcosa nel suo sguardo.
- Vieni con me!- le disse voltandosi e facendo un paio di balzi in avanti.
- Dove?- chiese Eileen restando ferma al suo posto.
- Ti porto dal Brucaliffo, lui potrà spiegarti ogni cosa!- le rispose riprendendo a saltellare.
Eileen lo osservò per un po’ indecisa se seguirlo o meno. Poi si guardò di nuovo intorno e decise che non voleva restare lì da sola. Sollevò la sottoveste quel tanto che le permettesse di correre e rincorse il coniglio. Attorno a loro il sottobosco iniziò a restringersi, fino a chiudersi in un una piccola nicchia, creata da un paio di felci con le fronde intrecciate tra loro, ai piedi delle quali crescevano tre funghi dal cappello verde.
Semidisteso sul più alto di essi c’era un grosso bruco blu che portava un occhiello all’occhio sinistro e fumava da un narghilè. Sentendoli arrivare si voltò nella loro direzione e puntò il suo sguardo penetrante sulla ragazza.
- Lui è Brucaliffo.- lo presentò con profondo rispetto Stowe Cox.
La ragazza portò lo sguardo un po’ intimorito e tanto confuso sul bruco.
- Come ti chiami ragazzina?- le chiese Brucaliffo espirando una generosa boccata di fumo blu.
- E… Eileen, signore.- rispose tra i colpi di tosse dovuti al fumo.
Il bruco la squadrò ancora, come se non fosse veramente convinto.
- È lei la Prescelta, Brucaliffo? Ho condotto qui la persona giusta?- domandò angosciato il coniglio.
Aveva notato lo sguardo del saggio animale e non voleva nemmeno immaginare cosa sarebbe accaduto a Sottomondo se la ragazza non era davvero la Prescelta. Aveva visto la luce abbacinante che emetteva la sua aura, ma era possibile che esisteva qualcuno con un’aura ancora più forte?
- Lo vedremo… – mormorò portando il bocchino del narghilè alla bocca – Srotola l’Oraculum Stowe Cox.- ordinò indicando con l’altra zampa un rotolo di pergamena poggiato sul fungo alla sua sinistra.
Con un paio di balzi il coniglio si avvicinò al fungo e prese la pergamena con un gesto reverente, prima di adagiarla al suolo e svolgerla. Eileen si avvicinò piano e sbirciò incuriosita le figure disegnare elegantemente sul foglio color paglia, che sembravano muoversi, scivolare piano avanti e indietro. I suoi occhi si dilatarono per lo stupore quando vide che sulla pergamena era disegnata anche lei, vestita in modo strano e con in pugno una spada, mentre un drago avanzava minacciosamente verso di lei.
- Che significa?- domandò allarmata indicando il disegno.
- L’Oraculum racconta la storia di Sottomondo dalla sua nascita fino alla fine dei tempi. – iniziò a spiegarle Stowe Cox – Ogni evento è segnato con estrema precisione. Questo che vedi è il giorno Gloriprincipio, quello in cui affronterai il Ciciarampa brandendo la Spada Bigralace.- .
- Io dovrei affrontare quel… quel coso? – strillò indietreggiando di un passo – No! Mai! Non so come sono finita qui, ma voglio andare via, tornare a casa mia. Scegliete qualcun altro.- scosse la testa mentre una lacrima disegnò una linea argentea sulla sua guancia.
- Dovrai farlo! – esclamò il Brucaliffo con tono duro – Solo tu puoi farlo, tra tutte le persone che abitano il Sopramondo.- .
- No! Non farò nulla! Questo non è il mio mondo, non vi devo nulla!- urlò ancora più forte.
- Sei proprio sicura che questo non sia il tuo mondo?- chiese il bruco pacatamente tra uno sbuffo di fumo e l’altro.
Quella domanda, posta in quel tono ebbe il potere di paralizzare Eileen. Avrebbe dovuto rispondergli che lei era nata a Londra non in quel posto assurdo e pretendere di essere riportata a casa all’istante. Ma non riusciva a fare o a pensare a nulla, inchiodata dallo sguardo scuro e antico di Brucaliffo.
- Ricordavo che la Regina avesse vietato i conciliaboli privati fra gli abitanti di Sottomondo.- disse in tono tranquillo una voce alle loro spalle.
Stowe Cox ed Eileen si volsero di scatto spaventati. Svogliatamente appoggiato al gambo di un gigantesco fungo, con le braccia incrociate contro il petto, c’era un uomo. La ragazza lo studiò curiosa: aveva i capelli di un biondo chiarissimo, lunghi e legati in una coda alla base del collo, alcune ciocche sfuggite al nastro blu gli incorniciavano l’ovale perfetto del volto. Gli occhi erano del colore del miele, ma l’espressione era severa e sfuggente. Indossava una casacca di seta blu scuro e sopra un giustacuore di cuoio nero, dello stesso colore erano i pantaloni di pelle, infilati in stivali alti fino al ginocchio. Alla cintura portava una lunga spada ricurva e un mantello nero, pesante e vaporoso, scendeva fino a lambirgli le caviglie. Qui e là tra la fitta vegetazione spuntavano soldati in armatura pervinca e armati di picche.
- Il Fante!- esclamò in un ansito terrorizzato Stowe Cox.
Un ghigno sardonico increspò le labbra dell’uomo. Con un gesto indolente si rimise dritto e, a passi lenti, si avvicinò a Eileen. Le prese il mento fra indice e pollice e le sollevò il volto verso il suo.
- E così la Prescelta sei tu!- disse dopo aver scrutato a lungo il suo volto, come se fosse alla ricerca di qualcosa.
E la ragazza si sentì avvampare sotto l’impietoso esame di quelle iridi ambrate, così fredde da sembrare laghi congelati dall’inverno, ma sul loro fondo scorse comunque un piccolo fuoco che bruciava timido, lottando coraggiosamente contro il gelo che minacciava di soffocarlo.
- Lei… lei non è la Prescelta. Brucaliffo ha detto che è la ragazza sbagliata.- Stowe Cox provò a distogliere l’attenzione del Fante dalla ragazza.
- Bel tentativo, coniglio. – rise l’uomo allontanandosi con un sorriso pericoloso dalla ragazza e volgendosi verso di lui – Ma la brillantezza della sua aura è inequivocabile.- .
Il Fante sollevò una mano sopra la testa.
- Arrestateli tutti e portateli ai Picchi Aguzzi. – ordinò ai suoi soldati che scattarono all’unisono – Sua maestà sarà felice di conoscere la Prescelta.- aggiunse con un ghigno malevolo.
Mentre i soldati della Regina si avvicinavano con le punte delle picche minacciosamente rivolte in avanti, Stowe Cox spiccò un salto contro Eileen, sbalzandola indietro e facendola capitombolare nel folto sottobosco alle sue spalle. La ragazza scosse la testa, intontite e confusa da quanto stava accadendo, ma lo stesso dovette rimettersi, tirata su dalla presa urgente del coniglio. Si sentì trascinare malamente e come in un sogno a occhi aperti, seguì l’animale correndo più veloce che poteva.
Al limitare di una piccola radura Stowe Cox si fermò e afferrò la ragazza per le spalla.
- Ora ascoltami bene, abbiamo poco tempo. – esordì l’animale in tono urgente e guardandola dritto negli occhi con le sue iridi rosse e serie – Vai alla Palude Nebbiosa e cerca Iain Testamatta, lui ti spiegherà quello che sta succedendo e cosa devi fare.- .
- Io… io voglio tornare a casa mia…- piagnucolò la ragazza.
- Per favore, fai come ti dico! Ti trovi in un grande pericolo, Eileen: se la Regina Blu dovesse trovarti ti ucciderebbe all’istante. – si fermò un attimo a guardarla nel verde liquido di terrore dei suoi occhi – Farai come ti ho detto?- le chiese accorato.
- Va… va bene…- annuì la ragazza troppo spaventata dalla prospettiva di morire.
E le sembrò quasi che il coniglio stesse sorridendo sollevato.
- Allora vai. Corri più veloce che puoi e non fermarti mai a guardarti alle spalle. Diffida di tutti coloro che portano lo stemma della Quercia e, soprattutto, del Fante Blu.- le consigliò ancora.
Poi con una zampa la spinse in avanti, ordinandole così di andare via. Eileen lo guardò un’ultima volta, poi iniziò a correre più veloce che poteva, ignorando i rumori alle sue spalle, con in testa solo una meta da raggiungere e nessuna indicazione per arrivarci.
Stowe Cox la osservò scomparire tra il fitto fogliame della foresta che riprendeva oltre la radura e sospirò sollevato: Iain era un uomo fidato e avrebbe aiutato la Prescelta nella sua missione. Era così concentrato sui suoi pensieri che non si accorse della mano che si strinse forte attorno alle sue orecchi e lo sollevò di peso. Stowe Cox sibilò di dolore, mentre le zampe scalciavano nel vuoto alla ricerca di un bersaglio da colpire.
- Per essere un coniglio sei piuttosto combattivo. – rise la voce del Fante – Dove hai nascosto la Prescelta?- domandò.
L’animale chiuse la bocca, ostinato a non rispondergli.
- Come desideri tu: se non vuoi parlare con le buone lo farai con le cattive.- sbuffò il Fante in tono quasi disinteressato.
- Presto la falsa regina sarà rovesciata e tu finirai nella polvere con lei!- Stowe Cox sfidò il Fante.
L’uomo lo fissò per qualche istante con uno scintillio pericoloso nelle iridi ambrate, poi lo lanciò malamente a uno dei suoi soldati, che lo prese al volo.
- Il coniglio verrà con noi ai Picchi Aguzzi.- ordinò prima di voltar loro le spalle e allontanarsi.

  
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